Recensioni per
Un fantasma da salvare
di Chiara PuroLuce
eccomi qui |
Ciao, eccomi qui per lo scambio. |
Ed eccomi qui a lasciarti la seconda e ultima recensione arretrata. |
Ciao! |
Ciao <3 |
Ciao! Prima di tutto, perdonami per il ritardo scandaloso con cui ti lascio questa recensione. |
Ciao Chiara, |
Ciao, eccomi qui per lo scambio del Giardino |
Ho deciso di provare un genere nuovo e così eccomi nel mio primissimo racconto horror su EFP! |
Buongiorno cara! Mi spiace abbandonare per una volta il progetto che stavo seguendo, ma ho adorato questa challenge e sto seguendo le varie pubblicazioni inerenti alle immagini date, quindi eccomi qui, più curiosa che mai. È l a prima volta che leggo questo genere da te, sono molto interessata e rimasta piacevolmente colpita: dal genere commedia romantica sono passata a una storia fatta di omicidio, tensioni, di dolore e maledizioni e devo dire che il luogo dell’orrore è parecchio interessante. Ti sei soffermata molto sul luogo, su ciò che c’è dentro e su cosa abbia scatenato il fatto, ed è importante questo per dare la giusta impronta alla storia sfruttando un prompt simile. Mi piace l’idea della maledizione legata al cognome, della storia delle statue, dell’autore di esse e dell’amante: una vendetta portata avanti per secoli che trascende vita e morte, per poi concluders in modo inaspettato. |
Ero proprio curiosa di sapere cosa avresti tirato fuori per questa challenge e come al solito non mi hai delusa. Mi è piaciuta molto l'ambientazione, ma vabbè sono abbastanza di parte...e poi veramente Roma si presta abbastanza bene a questo tipo di storie. Hai mai visto Il Segno del Comando? Era uno sceneggiato (niente meno) che è andato in onda sulla RAI negli anni 60/70 credo. La tua storia mi ha ricordato molto quelle atmosfere. Le statue cattivissime e vendicative causano la morte di tutti i discendenti di De Rossi compresa la opera Mirta (nome che mi piace moltissimo) che diventa un fantasma, una vera e propria anima in pena nell'attesa e nella speranza di spezzare in qualche modo la maledizione che l'affligge. E finalmente una sera qualcuno sembra vederla. |
Ciao! Ho provato a cambiare completamente storia e non mi hai delusa, come sempre. Inizio con un "povera Mirta" , non aveva fatto niente di male a parte esistere. Ok ammetto che ho divorato questo capitolo, sperando fino in fondo che si salvasse. Addio speranze! Non mi aspettavo affatto una motivazione di ambito romantico per giustificare la maledizione. E' geniale, soprattutto se contestualizzata in quegli anni, per nostra sfortunata ancora oggi l'omofobia vaga. L'unica consolazione per Mirta immagino sia la salvezza della propria progenie. Il suo legame con le statue non è mutato, dopotutto loro l'hanno uccisa e non basta di certo un paio di secoli per dimenticare, se non altro si è creata la sua piccola leggenda. Non tanto piccola mi sa, però ci ha lavorato sopra. Il tutto si conclude con un'anima pia che finalmente riesce a vederla, almeno così mi sembra di aver intuito. Daje Mirta!! |