Ciao Mela (posso chiamarti così? in cambio puoi chiamarmi solo gay), forse ci conosciamo o forse no, forse abbiamo letto l'una il nome dell'altra in passato, forse qualche storia, o in qualche modo ci siamo incrociate in questo fandom che sembra aver cambiato le nostre vite nonostante sia legato ad un anime che parla di calcio in chiave fantasy.
Parto col dire che non ho letto un solo capitolo di questa storia, ma qualcosa mi ha spinto a scrivere questa recensione e sto cercando le parole per descriverti cosa esattamente sia questo impulso incalzante negli istanti in cui le dita toccano la tastiera.
Non credo di aver mai ammirato qualcuno su questo sito come ora.
Non ho mai finito una singola storia a capitoli per varie ragioni, ma a prevaricare è sempre stata la mancanza di progettazione, l'incapacità di iniziare un progetto con un'idea chiara in mente tale da renderlo interessante e, come hai detto nelle tue note, il coraggio di portare avanti qualcosa nonostante questa nebbia.
Così mi sono chiesta se io abbia mai effettivamente scritto qualcosa per me stessa o se fossi sempre stata spinta dal cercare l'approvazione di qualcuno, e ho potuto constatare che forse solo la mia prima fanfiction, per quanto grezza e bambinesca, racchiude davvero lo spirito che si dovrebbe cercare nella scrittura.
Ho aperto Efp dopo anni e nel fandom che ricordavo essere pieno di vita è rimasto solo qualche fantasma, ma leggere il titolo "Spy Eleven -Inazuma Agency" è stato abbastanza da farmi venire un tuffo al cuore; devo averlo visto così tante volte negli anni che, nonostante non mi sia mai premurata di andare oltre a quello, mi è rimasto impresso a tal punto da doverti scrivere una recensione che recensione non è.
Mi pento, mi mordo la lingua a pensare di non aver iniziato a leggere questa storia otto anni fa e non aver potuto così gustarmi in tempo reale l'evoluzione che subisce un'autrice nel lungo arco di dieci anni.
Perdonami se ti sto tenendo ancorata a leggere un commento che, oltre a violare le linee guida non essendo realmente pertinente alla storia, si avvicina pericolosamente ad essere uno sfogo egoista nato dalla paura della parola "fine", ma nel silenzio della pagina più recente del fandom il tuo nome parlava nostalgico di storie mai scritte, legami persi e personaggi così tanto amati da essere stati scritti sotto mille sfaccettature.
Non ho mai letto Spy Eleven, non sono mai andata molto avanti con GO, e non ho mai iniziato né Chrono Stones né Galaxy, ma si può sempre rimediare.
Ti ringrazio per aver amato Inazuma al punto da riempirlo di situazioni che rimarrano per noi reali tanto quanto lo è stata la serie e perdonami ancora per questa recensione (la chiamo così solo per facilitare le cose) melensa e decisamente troppo drammatica.
Spero che tu non me ne voglia troppo per la mancanza di opinioni riguardo la storia, e spero anche di trovare le forze di recensire almeno qualche capitolo in futuro; un po' per correttezza, un po' forse per rivivere qualcosa che faccio fatica ad abbandonare del tutto.
Ricambio ogni augurio di felicità, e quella parte di me incapace di lasciar andare le cose spera (sempre in modo un po' egoista) di vederti di nuovo.
Tante belle cose,
Gayzelle. |