Ma ti sembra carino che io debba scoprire per caso dell'esistenza di questa storia?! Per fortuna il caso è mio amico e quindi eccomi qui, emozionata per la dedica e il meraviglioso racconto.
Non mi aspettavo per niente un pensiero del genere e dirti semplicemente grazie mi sembra riduttivo, però insomma grazie per aver voluto sperimentare con questi personaggi e aver voluto dedicare a me il racconto (per giunta con parole stupende), leggerlo mi ha davvero emozionata tanto (lo so, mi sto ripetendo) e ho amato ritrovare tra le tue righe l'anima che associo a Evan e Dorcas – questo amore fatto di no calpestati da un amore senza regole né logica, che è sbagliato sotto tutti i punti di vista, ma che finisce col rapirli e costringerli a viverlo, a viversi.
Come sai anche io in questo periodo mi sono avvicinata alle Soulmate!AU, quindi sono stata proprio contenta di leggerne la tua interpretazione – tra l'altro, il contesto/prompt che hai scelto è terribilmente adatto a questa coppia, sa di fine, come a sottolineare che loro due non sono proprio stati destinati a sentirsi compiuti, sono anzi due metà destinate a restare tali e vivere nella nostalgia di un intero assaporato per istanti sempre troppo brevi.
È straziante il loro modo di trovarsi, riconoscersi e temporeggiare, cercare di rubare quanto più tempo possibile al destino già scritto, dirsi non lo farò pur di allontanare lo spettro del gesto che metterà fine al loro intero.
Ho amato che Evan sia quello fatto di «una ferrea certezza di immortalità» e sia al contempo colui che abbraccia per primo la morte. Sin da loro primo incontro emerge prepotente l'aver atteso l'altra non per impugnare la bacchetta, ma forse per morire intero, come se questo potesse dare un senso a tutto e soprattutto agli «interminabili anni sbiaditi dalla monotonia», gemelli degli «anni estenuanti» che hanno visto Dorcas cercarlo tra la folla – due attese diverse, eppure egualmente desiderose di specchiarsi nella sola persona al mondo che li avrebbe fatti sentire completi e finiti nello stesso istante.
È un racconto di una tragicità disarmante, che mi ha lasciata con il vuoto di un intero spaccato a metà. Però c'è il finale, c'è la certezza di ritrovarsi altrove (un concetto che amo tantissimo in chiave narrativa!), la ferma convinzione che in fondo due anime destinate non si perdono mai per davvero.
E cosa dire della struttura stilistica? Mi è piaciuta tantissimo, articolata su parallelismi tra i due e fatta di periodi e scelte lessicali che richiamano la poesia della citazione che introduce il testo (meravigliosa anche quella!), poesia già introdotta dal titolo che anticipa la conclusione del racconto e l'epilogo stesso dell'amore dei tuoi protagonisti.
Sono sicura di non aver detto abbastanza, ma spero di essere riuscita a dirti quanto abbia amato questo racconto e apprezzato il tuo pensiero. Ti saluto con i complimenti di rito, doverosi!, ma anche con un altro enorme grazie.
Un abbraccio! 🖤 |