Siamo giunti alla fine, e un po’ mi dispiace perché questa storia, seppure di una tristezza infinita, mi è piaciuta davvero tanto. Voglio farti i miei complimenti per come l’hai gestita dall’inizio alla fine, per come hai affrontato tematiche così delicate e per come hai ben caratterizzato tutti i personaggi in modo perfetto, descrivendo sempre bene il loro stato d’animo lungo l’evolversi della situazione.
 
In questo capitolo vediamo gli ultimi momenti di vita di Raffaello e tutto si concentra sui sentimenti suoi e della famiglia. I fratelli che sentono il bisogno di un contatto fisico con lui, sia pure una mano appoggiata su una gamba, come potessero tenerlo ancora con loro, Raf che ne percepisce il calore, la stretta alla mano di Splinder che li dà la forza che gli serve per non lasciarsi andare in lacrime.
Bellissimi i pensieri sulla vita della quale è grato e, ancora una volta, all’amore della sua famiglia, i ricordi del bellissimo rapporto con i fratelli, ragazzi, prima di tutto e poi guerrieri, gli insegnamenti del padre. Mi ha commosso leggere la sua certezza che saranno forti e avranno un bel futuro, accanto al rammarico di non poter essere con loro.
 
Che dire, hai scritto una storia meravigliosa, triste, forte, anzi, decisamente distruttiva XD, che davvero non si può leggere senza sentirsi coinvolti come se ne si facesse parte. È una di quelle letture che fanno sia male che bene, male perché sono terribilmente tristi, bene perché riescono a mostrare la forza dell’amore e i legami tra le persone che, tutto sommato, sono le cose più belle che abbiamo nella vita.
Visto che in genere si vive molto più intensamente ciò che si scrive rispetto a quello che si legge, vedendo quanto sia forte il risultato immagino che non sia stato facile scrivere questa storia, soprattutto per il fatto che ti è stata ispirata da un’esperienza personale. Sei riuscita a trasmettere una carica di emozioni incredibile che raramente ho letto in una ff. Hai fatto veramente un bellissimo lavoro, sono certa che lo avrà apprezzato anche il tuo amico.
 
Complimenti ancora e grazie per queste bellissima lettura. Un abbraccio forte e alla prossima!

Grazie mille, mi hai commosso fino alle lacrime, oltretutto beccando un punto debolissimo che è per me ciò che amo più di Raffaello, ovvero la devozione per i suoi fratelli e l amore profondissimo, cieco irrazionale che ha per loro, l ho amata tantissimo complimenti vivissimi....
(Recensione modificata il 20/11/2023 - 11:52 pm)

Leggi la risposta dell'autore

Colpo di grazia. Una freccia mi ha trafitto il cuore. Elena, sei stata super. Mi è dispiaciuto che per Raph sia finita male, ma nella sua morte c’è stato qualcosa di così… bello… se hai capito il senso.
È chiaro che questa storia è il frutto di una tua personale brutta esperienza, la dedica a fondo pagina mi fa capire che era lui il vero “Raph”.
Non mi soffermerò a ripetere i dettagli che hai inserito, perché sono stupendi. Per non parlare del momento regali, l’ultimo gesto di Raph. Ha fatto tanta tristezza, perché ogni gesto, ogni parola, tutto… erano gli ultimi, per tutti.
Alla fine, nella simbologia, il padre dà la vita, il padre toglie la vita.
Un pacco di fazzoletti è andato… con te mi servirà una scorta!
Oh cielo, finisco anche questa storia e ora come faccio senza te? Ti prego torna presto!!
Brava Elenuccia, ogni lacrima con te, ne vale proprio la pena 😉
Ci vediamo qui… e sbrigati!

Ciao Elena.
Devo fare un respiro profondo, anzi, più di uno per poter scrivere queste righe. Questa storia mi ha fatto male e mi ha fatto bene. Contraddizione? Forse.
Tutta la storia è stata un flashback chiusa nell'istante dell'ultimo abbraccio con Splinter e qui non riesco nemmeno ad usare un aggettivo, ma un sostantivo: P O E S I A!
Ho trovato tutto così lento, ma arrivata alla fine mi è sembrato veloce. C'è una contrapposizione si bene e male. Cito un film "bellezza collaterale", ecco cosa ho provato.
Il momento dei regali, quello dell'addio, il padre stesso che toglie la vita al figlio (speravo fosse Splinter e non Don). E poi l'ultima parola, "l'alito di vento" come lo hai definito.
Non finirò mai abbastanza di ringraziarti per questa storia, è stato un viaggio doloroso, tuttavia carico di insegnamenti. La dedica finale mi fa pensare che tu abbia vissuto questi sentimenti da vicino e la carica emotiva che hai trasmesso è reale e consapevole.
Non ho letto molto, ma considero questa storia la mia preferita in assoluto.
Arrivederci cara, sicuramente molto presto!!

gali67

Leggi la risposta dell'autore

Cara Elena, scrivo l'ultima recensione con le lacrime che colano a picco sul mio viso e un magone nella gola. Mentre leggevo sentivo proprio il "dolore" emotivo di chi si prepara a salutare definitivamente una persona amata. E nel mentre che scrivo devo fermarmi perché questo è ancora un argomento molto vivido per me.

Ho adorato la storia dall'inizio alla fine; sono 11 capitoli che si sentono proprio per come hai trasmesso sensazioni diverse, le varie fasi che sopraggiungono quando si ha un brusco trauma e l'eutanasia.
Sì, questa è la parola caro Don. E ti capisco, però. Un fardello simile non è facile, ti segna per sempre.

Quest'ultimo capitolo ha la mia più totale ammirazione e mi dispiace solo di non sapere altri vocaboli per spiegarti meglio ciò che mi hai provocato, portandomi quasi a essere o una quinta figlia di Splinter o una silenziosa ombra che osserva e immagina cosa ci sia tra ogni riga descritta, ogni time-skip. Diamine. Mi manca la tua storia. E' come se mi fosse appena finito un momento della mia infanzia ma starò bene, se me lo chiederai.

E' colpa mia di essere troppo profondamente superficiale e di sentirmi sempre con un vuoto nel cuore.

Mi piace molto che hai trattato molti aspetti della società odierna e il fronteggiare differente di un dolore che ti rende semplicemente impotente. La dipendenza da droga di Don, Mikey che combatte ma cerca inconsapevolmente la morte per non essere presente a quella dell'amato fratello maggiore, Leonardo che nella sua scia cerca ossessivamente la perfezione e il peso è l'unica cosa che può "controllare".
Splinter è la rassegnazione depressiva nel fallimento come padre. Ogni genitore spera di andarsene prima del proprio figlio ma io purtroppo non riesco a condividerlo. I legami fanno male.

Raph è stato meraviglioso, in ogni momento del suo lunghissimo anno; accettare, urlare, odiare, inveire, provocare, ridere, piangere... sono momenti che si conservano. E sai, il fatto che l'ultimo capitolo sia stato in un certo senso "leggero" fa intendere di essere finalmente Libero da tutto.

Riposa in pace, Raphie. So che da lassù saprai proteggere meglio la tua famiglia.

Bravissima, sono onorata di aver letto questa stupenda storia.
A presto!

Watchie

Leggi la risposta dell'autore

Ciao Elena! Un finale meravigliosamente devastante per questa tua prima long, un finale davvero emozionante in cui è impossibile non commuoversi e un finale scritto davvero bene, perché non è per nulla facile scrivere certe cose, affrontare una tematica così delicata e farlo con il cuore in mano. Sono sicuro che Nicolas sarà felice di questa storia... Io posso dirti che sicuramente chi l'ha letta te ne sarà grato, io lo sono, perché è stato un continuo turbinio di emozioni!
Te la sei cavata alla grande al tuo esordio, sei migliorata capitolo dopo capitolo e hai fatto un magnifico omaggio alle Tartarughe Ninja con una storia sicuramente inconsueta e complicatissima di scrivere. Ammetto che mi mancherà, però sono felice di poter iniziare la nuova long che stai scrivendo adesso 😉😍 e sono contentissimo di averti scoperta come scrittrice, non solo come artista 😁
Ammetto anche di aver sperato fino all'ultimo in un miracolo della scienza e della tecnologia per salvare il nostro Raph, ma sei rimasta aderente alla realtà e sei stata brava e coraggiosa nel farlo, perché la vita è così, la realtà è così, perché purtroppo non sempre le cose vanno come vorremmo... Però in quel "grazie" finale da parte di Raph c'è dentro un mondo, e adesso sono io che dico grazie a te per questa storia! 🤩
A presto!
Teo

Leggi la risposta dell'autore

Oh santo cielo!!! Grazie tante, mi hai fatto piangere davvero :-).... sto scherzando ovviamente... :-). Storia stupenda! Amo le f.f. tristi e drammatiche, ma questa ha fatto davvero male. Ho letto che è la tua storia d'esordio, bhè.. complimenti davvero. Hai saputo rendere emozioni, sentimenti e caratterizzazioni perfettamente. Pratico arti marziali da quando sono nata praticamente, essendo mio padre un maestro ( e di quelli veri e tosti se mi permetti questa piccola presunzione ), ho studiato e studio anche ninjitsu, ho preso più nunchako in testa io di non so chi, sebbene all'inizio usassi quelli di gomma pressata, non fanno male come il legno, ma in velocità non è una carezza, il bo, i sai, erano e sono tutte cose che ho sempre visto a casa, sebbene non avessi il permesso di toccarli da bambina, poi come regalo per la cintura nera ho avuto la katana. ho il permesso di usare queste armi, perchè questo sono, in palestra e portarli da casa alla palestra e viceversa, e per le rappresentazioni o gare che siano. Ora mio padre è anziano, è più sciolto e i suoi riflessi sono migliori rispetto ai suoi coetanei, merito di una vita di allenamenti, ma traspare in lui la rabbia, come se si sentisse un po' tradito dal suo corpo. Mi guarda, mi corregge, mi gira intorno, non gli scappa neanche il minimo errore, chiama il mio sensei e gli dice cosa secondo lui non va. Vabbhè, a parte questo.. HO ritrovato le Ninja Turtles da poco ed è riscattato l'amore, soprattutto per la serie Teenage Mutant Ninja Turtles, per qualche anno mi sono completamente dedicata ad anime e manga, quindi solo opere orientali. Tuttavia loro sono sempre state la perfetta via di mezzo che mi è sempre piaciuta. Dolorosa davvero e tremendamente veritiera. Fino alla fine ho ingenuamente sperato in un qualche colpo di scena che aggiustasse questa situazione così atroce, ma avrebbe banalizzato una storia bellissima perchè dolce e cruda al contempo, e come nella realtà il 'lieto fine' non c'è quasi mai... Complimenti davvero, un capolavoro...

Leggi la risposta dell'autore

Wow... come immaginavo le lacrime sono scese come fiumi in piena, non riuscivo a fermarle.
Hai scritto un capolavoro, credo che il tuo esordio sia stato da dieci e lode. Hai saputo racchiudere molteplici emozioni facendole esplodere in riflessione, oltre che in un racconto, anche nella vita reale.
Grazie per avermi fatto aprire gli occhi in situazioni che alle volte crediamo impossibili o lontane da noi, ma che alle volte potrebbero capitare inaspettatamente.
Non vedo l'ora di leggere altri tuoi capolavori.

Leggi la risposta dell'autore