Recensioni per
Una strana follia
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/01/22, ore 16:18

Ciao Star_Rover. Come scritto nell'introduzione il protagonista è un uomo dopo quanto di terribile accaduto. Mi ha colpita l'espressione riguardo il fatto che abbia sacrificato la sua anima. Mi sono immersa nei pensieri di quest'uomo attraverso le tue parole dove, come scritto nel finale, il suo cuore continua a battere. Hai ben scritto riguardo quest'uomo dove emerge la tua profondità e sensibilità. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 19/01/2022 - 04:20 pm)

Recensore Junior
10/01/22, ore 10:35

Buongiorno Star_Rover, sono Eryn.
Il tuo racconto ricco di introspezione e forti spunti di riflessione sullo stato d'animo del soldato protagonista mi è piaciuto davvero tanto.
Mi piace molto come sei riuscita a "fotografare" perfettamente la parola chiave della tua storia, l'umanità che non viene persa, ripresa anche nella trama.
Con la citazione: "Ho visto il terrore negli occhi di quei ragazzi e ho riconosciuto il medesimo orrore nello sguardo del nemico" spieghi bene come la guerra non è fatta da uomini "mostruosi" ma da uomini che combattono per un fine comune, che siano arroganti o meno, sono uomini, simili perché condividono la stessa paura ma seppur hanno timore, devono uccedere.
Detto questo ti devo fare davvero i miei complimenti :) alla prossima

Recensore Master
08/01/22, ore 16:24

Ciao, mia carissima Star!

Eccomi anche qui per leggere le tue profondissime introspezioni. ♡
Adoro come descrivi l'animo di un soldato, qualsiasi sia la storia. Quando ti concentri sulle flash ci narri lo scontro in forma si poesia, cruda, ma pur sempre poesia (d'altronde il buon caro Ungaretti non era certo da meno).
Entra nella pelle ciò che narri, è un doloroso viaggio nel tempo su quel campo di battaglia. Sangue e morte si materializzano davanti agli occhi, è come se fotografie antiche prendessero vita attraverso i tuoi scritti.
Questo soldato si distingue sul campo per ciò che prova sulla pelle, la sua capacità di scrutare negli occhi dei compagni, ma anche in quelli dei nemici, anch'essi uomini e nulla di più.
Pone in discussione il proprio dovere per il quale, presto o tardi, si giunge a perdere se stessi nel corpo e nell'anima. Non è un mistero infatti che i soldati conclusa la guerra piombino in uno stato di malessere psichico, oltre a dover fare i conti con le conseguenze fisiche, affatto rare.
Quest'uomo immerso in un simile scenario di morte si perde consapevolmente in pensieri e sensazioni, non li nega e lucidamente giunge al sospetto di trovarsi prossimo alla follia.
Dalla descrizione morale di quest'uomo di evince che sulle sue spalle ci siano già diversi anni di guerra vissuta in prima linea. Non vive più nell'illusione e nella prospettiva della gloria che la guerra infonde a giovani reclute ancora ingenue. Il soldato di cui narri è un uomo disilluso da una guerra che ha perso con il tempo qualsiasi valenza personale, l'eventuale vittoria non sembra più affar suo, la percepisce come una questione distante dalle sue ambizioni e dai suoi propositi, non rappresenta più un successo per il quale provare orgoglio, non è più una missione a cui partecipa con volontà; essa è diventata una drammatica costrizione, diventando egli stesso così una vittima in vita.
Leggo tantissima lucidità nella follia che tutti gli additano per aver deposto le armi, per non credere più nella sensatezza di quella guerra. Eppure ho come l'impressione che sia proprio lui ad essere uscito dalle false opinioni di una guerra giusta e gloriosa, ad essersi svegliato in un incubo travestito da bontà, l'unico tra coloro che lo circondato ad essersi svegliato da un finto stato di quiete, ad aver compreso gli orrori della cruda realtà.
Le consapevolezze trascinano dietro di loro terribili colpe per ciò che ha commesso inebriato da finte promesse. Smette di compiere atrocità quando finalmente si ricorda di essere un uomo circondato da altri uomi e che nessuno dovrebbe smettere di esserlo.

Grazie per questa analisi così vera e umana. Ogni tua parola rimane nel cuore dei lettori! ♡♡

Alla prossima!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
05/01/22, ore 12:09

Wow. Solo: wow. Una oneshot spietata e potente, con un'amarezza che ti resta dentro. Il crescendo risucchia l'attenzione fino a sublimarla in un senso di rivendicazione che sa di pace sbagliata. Ci sarebbe da scrivere saggi su questo pezzo. Complimenti davvero, bellissima.

Recensore Master
05/01/22, ore 05:17

Buongiorno,
Ci ricordi l'orribile dramma vissuto da tantissimi giovani... no, la storia dell'umanità è piena di ingiustizia... possibile che non si veda mai una fine alla sofferenza ?

Recensore Junior
04/01/22, ore 22:56

Ciao, molto forte questa introspezione e alla fine è così, sono tutti uomini, buoni, cattivi, fanatici, onorevoli ma noi tendiamo a dimenticarci questo piccolo dettaglio. Ricordo di aver visto una foto dell'estate 1945 che ritraeva i berlinesi che prendevano il sole in riva al fiume a letteralmente pochi passi dalla tomba improvvisata di un soldato tedesco. Un anonimo morto per loro, volente o nolente e davanti a questo mi chiedo a cosa serve, a cosa sia sempre servita la guerra se quelli per cui la si combatte, pronti a condannarti e maledirti se diserti, non appena cambia il vento sfregiano la tua tomba. Fa riflettere e che tu mi abbia fatto tornare alla mente questo aneddoto è molto significativo. I miei conplimenti.

Recensore Master
04/01/22, ore 21:51

Carissima,
parole che ardono nell'animo di tutti i tuoi personaggi, quando difendono i loro ideali a caro prezzo.
Ogni guerra ha i suoi fronti e le sue peculiarità, ma il cuore umano che non si piega e ragiona, quello che impara dal passato, userebbe proprio questi termini.
Un bacio.