Ciao, cara, che bello ritrovarti, con loro due poi **. I miei piccini!
Povero Sirius, non oso immaginare per quanto tempo gli incubi e i ricordi di Azkaban lo abbiano perseguitato çç, con tutto quel freddo, quel buio, quel vuoto. Il terrore di vedersi strappata via l'anima da un momento all'altro... è qualcosa che per fortuna non riesco a concepire, perché è davvero troppo, ed è un miracolo che lui abbia resistito tanto.
Mi è piaciuto tantissimo come tu abbia costruito una sorta di specchio, di contrapposizione fra tutto il male e l'assenza, l'oscurità di Azkaban, e tutta la luce, la pienezza, che porta ora Remus, anche semplicemente con una sola carezza. Sono scene di hurt/comfort che mi mangerei a colazione, pranzo e cena. Sono scene piene di gesti semplicissimi che però, per citare Gandalf nella trilogia dello Hobbit, tengono a bada l'oscurità. E credimi, considerato il mio umore in questi giorni, ne avevo davvero bisogno ^^
Ti ringrazio tantissimo di aver condiviso e spero tanto di rileggerti presto ^^
un saluto,
Leila |