Recensioni per
Di tenebra e d'amore
di eddiefrancesco

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
09/01/22, ore 01:43
Cap. 12:

Ciao mia cara, mi hai donato, anche questa sera, due capitoli meravigliosi.
Questa storia mi piace tantissimo, perché unisce insieme il giallo, l'amore ma anche una serie di riflessioni molto profonde.
Tristan non ha riconosciuto in Odyle la ragazza della finestra, forse perché la giovane era veramente lontana dalla sua vista, benché egli la vedesse con il cannocchiale. Però, il suo istinto ed il suo corpo sembrano averla riconosciuta eccome: accanto a quella ragazza, Tristan si è sentito stregato dalla sua bellezza ed intelligenza, oltre che dalla sua sensualità. Odyle è, ai suoi occhi, una donna di una bellezza rara, ma al contempo ricca di interessi, colta ed anche divertente. Ciò che maggiormente lo ha colpito è il fatto che la donna condivida le sue idee sulla tecnologia e l'evoluzione, una cosa che mai nessuna donna prima aveva avuto in comune con lui;ed Odyle ha davvero ascoltato affascinata Tristan sul funzionamento del cinematografo (così come della macchina fotografica). A sua volta, anche Odyle si è sentita stranamente a suo agio accanto a Tristan: la vicinanza del suo corpo non la infastiva ma, al contrario, accanto a quell'uomo così imponente e mascolino, ma anche timido e gentile, si sentiva avvolta e protetta. Talmente la fiducia che lui le ha ispirato, che lei avrebbe potuto rivelargli davvero chi è e quale è la sua storia, certa che lui l'avrebbe protetta.
Tra di loro c' è stata anche una vicinanza fisica notevole, perché si sono trovati stretti uno all'altra; Tristan era, ovviamente, fisicamente eccitato dalla vicinanza di Odyle, che gli ha risvegliato impulsi che, per diverso tempo, deve avere sopito; ed Odyle, anziché schiaffeggiarlo come lui si sarebbe aspettato, gli ha teneramente accarezzato la guancia, per poi fuggire via, lontana da lui. Credo che Odyle sia rimasta turbata da quanto l'esser accanto a quell'uomo l'abbia accesa, emozionata, ed anche fatta sentire a suo agio. Un sentimento che mai lei aveva provato, e che l'ha spiazzata.
Il loro primo incontro è stato veramente molto bello e delicato, e non vedo l'ora di vederli ancora l'uno accanto all'altro perché sono tenerissimi.
Odyle, rientrata a casa Moran, si è imbattuta in Lady Emma. La donna sembra davvero un'anima in pena, ed Odyle sta cercando di conquistare la fiducia e simpatia di quella donna, per ridarle un po' di vita. In parte sembra riuscirci, per altra parte lady Emma è ancora bloccata e timorosa. Quando rientra a casa, Odyle la trova, come al solito affacciata alla finestra, ma con gli occhi colmi di lacrime. Non so se questi possano essere imputabili a qualche ricordo triste, oppure al rapporto logoro con il marito: la donna percepisce il fastidio che il marito prova per lei, o quanto lei sia per lui così indifferente che non si accorgerebbe nemmeno se la moglie acquistasse un abito nuovo apposta per lui. Ci sono delle fratture in questo legame. La mia idea è che sia accaduto qualcosa, un dolore comune, che anziché condividere abbiano vissuto allontanandosi l'uno dall'altra.
Nella biblioteca, però, sembra che qualcosa abbia ridestato Emma dal suo torpore:un ricordo "dolce, ma tragico" l'ha assalita, e l'ha spinta a ricercare un libro nella libreria, non così ricca, della sua casa. Credo che si tratti di un libro che a che fare con quel ricordo: un ricordo che è dolce, perché riferito ad un momento di felicità, tragico perché quella felicità è stata spezzata via. Almeno questa è la mia idea.
Questo libro è veramente colto, ci sono citazioni molto interessanti.
La prima quella relativa al mito delle caverne di Platone che mi ha riportato indietro ai mie studi classici, di diversi anni fa ormai. Conoscevo il mito e l'interpretazione che ne dà Odyle è corretta: il mito spinge a far riflettere le persone a non fermarsi all'apparenza delle cose, ma guardare dietro ad esse. Ed è un po' quello che non accade per Lord Tristan, che è costantemente additato e vittima di maldicenze, che lo feriscono ed infastidiscono al tempo stesso; mentre invece Odyle sembra essere andata oltre le sue idee, la sua passione per la tecnologia, peraltro condivisa, e per quelle cicatrici che, secondo la giovane, anziché rovinare l'armonia del volto, lo rendono ancora più affascinante, perché ne segnano un tratto caratteristico e distintivo rispetto agli altri.
Per poi non dirti quanto abbia amato il discorso di Odyle sulla lettura: leggere i libri, quali che essi siano, fa entrare il lettore in un mondo nuovo, in una realtà altra, ed è magia. Ogni libro, ogni storia o racconto è magico per questo. Un po' come i romanzi che racconti tu, e che mi fanno volare, con la mente, ad un'altra epoca.
A presto mia cara, ti abbraccio forte