Recensioni per
Pourquoi est-ce qu'on se déguise?
di Dorabella27
Un covo di serpi per definire Versailles è un delicato eufemismo. Maria Antonietta era praticamente circondata da persone il cui unico pensiero era in che modo e in che misura approfittare del suo buon cuore. Tutti fuorché Oscar che infatti è come se vivesse su un altro pianeta. Le chiacchiere della Baronessa la riportano sulla terra e anche le lacrime della Regina, che riceve critiche anche dalla adorata madre. Credo che abbia vissuto anni terribili. È stata accusata di essere frivola e superficiale ma era solo una ragazzina abbandonata a sé stessa. Rendersi conto che anche la sua favorita si approfitta di lei deve essere devastante. L'unica che può realmente aiutarla è Oscar. Le affermazioni della Regina, inoltre, hanno anche il potere di far riflettere Oscar sulla propria vita. Anche lei è sola? Anche lei non ha nessuno accanto che la possa sostenere? Per lei c'è sempre stato André e inizia a rendersene conto. |
Purtroppo, la situazione è sfuggita di mano e le chiacchiere volano come non mai. Maria Antonietta è sulla bocca di tutti e la madre, da Vienna, non fa che rimproverarla, giustamente direi anche se con toni troppo insistenti e indelicati. |
Ciao Dorabella. In questo capitolo la voce narrante è Oscar. Hai ben scritto riguardo i pettegolezzi di corte. Maria Antonietta parla poi con Oscar riguardo la questione della maternità e della roulette e ho percepito il suo stato d'animo attraverso le tue parole. Tra i pettegolezzi emerge il suo rapporto sincero con Oscar. Sono stata lieta di leggere di quello che ha detto Maria Antonietta riguardo la Polignac. Sarò curiosa di leggere il prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Buonasera Dorabella. |
Cara Dorabella, |
Leggendo questo capitolo si sente in sottofondo il cicaleccio malevolo di Versailles. L'hai descritto perfettamente. Su di esso spicca però un rapporto sincero tra due donne diversamente straordinarie. Qui è Maria Antonietta che sottolinea similitudini e differenze, risultando molto più arguta di come ce l'hanno, ingiustamente, mostrata. E anche molto più accorta rispetto ai falsi amici. Ad Oscar invece sfugge qualcosa perché lei il confidente e testimone della propria vita ce l'ha...e anche di un certo peso 😉 |
Il rapporto tra Maria Antonietta e Oscar, intorno al quale questo capitolo ruota, è un nodo cruciale, nell'anime. Comprendere cosa possa aver fatto scattare un legame così profondo ( e cosí sincero) tra due persone così diverse tra loro non è semplice né scontato. Bisogna considerare il ruolo che il mondo ha cucito loro addosso, che nessuna delle due ha scelto e nel quale si trova comunque imprigionata. Questo fa scattare in entrambe una sorta di dolorosa empatia. Poi c'è anche il fatto che entrambe vedono nell'altra quelle caratteristiche, non prive di una certa attrattiva, ai loro occhi, che ognuna di loro non possiede. La differenza è però che Oscar ha sempre ( tranne durante la breve parentesi in Normandia- ma forse in qualche modo anche in Normandia- e, naturalmente, tranne la notte del 13 luglio 1789) una persona sulla quale contare, nonostante tutto. Questo non accade invece per Maria Antonietta, che cerca, in modo ingenuo, ma anche maldestro, di alleviare la sua solitudine cercando conforto e complicità nelle persone sbagliate. Il che, come questo capitolo descrive con molta efficacia, è di una enorme tristezza. Non scusa e non giustifica, ma è di una enorme tristezza. |
Ciao Dorabella, bellissimo questo secondo capitolo! La tua storia mi piace sempre più, intrigante e ben scritta! |
Un altro capitolo veramente interessante, cara Dorabella, in quanto ci fai partecipi dei pensieri che passano per la testa di Oscar; è come immergersi nella sua mente e osservare con i suoi occhi quanto sta accadendo alla reggia di Versailles. E’ riuscita a captare sprazzi di alcune conversazioni intrattenute fra una dama e l’altra e che hanno tutte in comune un unico soggetto su cui poter parlare o peggio sparlare: la Regina di Francia e i suoi comportamenti verso il Re suo sposo e verso la Corona. Sono chiacchiere taglienti che giungono all’orecchio attento di Oscar, la quale ascolta ma mai lascia trasparire il suo vero pensiero, come se raccogliesse tutti i tasselli di un enorme mosaico da provare a ricomporre pezzo per pezzo per poi poterne avere una visuale più ampia. |
Povera regina, vittima delle maldicenze e dei pregiudizi dei tempi! Ma almeno qui ha visto la Polignac per quella che è. |
Carissima Dora, |
Buongiorno Dorabella, questo secondo capitolo è strepitoso! |
Cara Dorabella, |
Ciao Dora, Mi accorgo adesso che la tua storia di Natale (bellissima! L'ho adorata) è conclusa da un pezzo e che hai già un nuovo esperimento da proporci. Benissimo! Mi metto comoda. Un complimento, che fa sempre piacere: sei bravissima a ricreare l'atmosfera di Corte, la realtà dell'ancien régime. Quando ti leggo mi sembra di essere lì. A presto! |
Cara Dora! Magari Maria Antonietta si fosse accorta prima della vera natura della contessa di Polignac! Non so se vuoi dare una svolta decisiva alla trama originale o solo una "variazione" sul tema...Certo che quella analogia che la sovrana lascia in sospeso, paragonando la sua situazione a quella di Oscar mi ha fatto davvero sorridere... In quel momento Oscar non pensa proprio alla sua condizione nel futuro e di certo ritiene che da lei non ci si aspetti un erede maschio... |