Recensioni per
Gabbie Dorate e Oscuri Abissi
di Sweet Pink

Questa storia ha ottenuto 79 recensioni.
Positive : 79
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/02/22, ore 02:06

Ciao carissima, bentrovata.
Non so da dove iniziare per chiederti scusa per il mio ritardo. Purtroppo, anche i miei di ritmi stanno diventando sempre più frenetici, e non riesco ad essere presente con le autrici del mio cuore (te compresa) come vorrei. Ti ringrazio per la tua premura ed il tuo affetto - ricambiato - nei mie confronti, tu sai perché.
Questo capitolo è stato meraviglioso, straziante e delizioso, intenso e sorprendente, carico di emozioni, in quel sali scendi che tu sola sai regalarci.
La parte dedicata a Jackson Douglas è Stat così carica di significato che resterà per sempre impressa dentro di me. È stato un addio alla vita e alla donna che amava davvero toccante e commovente. La morte di Douglas era nell'aria, lo sapeva lui e, in tutta onestà, lo sapevo anche io. Tu non lasci nulla a caso e avevo notato il fatto che la figura del giovane mozzo era stata lasciata un po' andare, senza avere quella caratterizzazione di cui, invece, godono gli altri personaggi del racconto. Però, credo che la sua figura, anche solo accennata, abbia assolto ad una importante funzione, in chiave simbolica.
Douglas è un "ultimo", un puntino insignificante all'interno di una società che non guarda agli ultimi, li lascia dimenticati e soli. Eppure, questo giovane ragazzo ha vissuto sempre con l'entusiasmo della speranza, e si è impegnato per poter crescere, migliorare, avere un senso in questa vita. Pur nelle sue miserie e con un destino non clemente, lascia questo mondo con il sorriso, perché ha potuto amare e sentirsi amato. L'ultima cosa che ha visto è stato il sorriso di Keeran e l'apprensione e la preoccupazione di questa ragazza, che gli ha dato un "valore". Avrebbe meritato in destino migliore, sicuramente si. Ma la vita non sempre è giusta, e spesso si accanisce con i più buoni. Però, nella storia di Douglas vedo un po' la rivincita degli ultimi: è morta sapendo di essere importante per qualcuno, di aver lasciato in segno nel cuore di Keeran e, un po', anche nei lettori.
Interessante è stata questa parte del racconto dal punto di vista di Keeran. Ho ben compreso il suo sentimento, quel sentimento nuovo che lei stessa non ha saputo spiegarsi: è la rabbia di chi, come sempre, vede la vita girargli contro e voltargli le spalle; la rabbia di chi vede morire davanti a suoi occhi una persona buona e poi continuare a vivere persone che non meriterebbero nulla. Per quanto affetto le abbia dato Saffie, Keeran sa che non sono uguali, non appartengono allo stesso mondo e che lei sarà sempre in passo indietro. Questo provoca in lei tanta solitudine, una solitudine nella quale si sentiva capita solo da chi è uguale a lei, cioè Douglas. Nella sua testa sapeva quale sarebbe stato l'epilogo, però Keeran non ha potuto impedirsi di sperare che, per una volta, anche lei potesse avere ciò che desiderava.
Keeran si sente inadeguata, perché nella sua vita l'hanno fatta sempre sentire come se non valesse abbastanza. Nelle parole di Douglas aveva trovato quel conforto insperato, la speranza di essere bella davvero agli occhi di qualcuno. Ma Keeran sta imparando anche a gaurdarai attraverso lo sguardo fiero e fiducioso di Saffie, che sta diventando il suo modello, l'esempio da seguire. Ed è con la stessa forza, tenacia ed orgoglio che affronto l'attacco frontale del tenente Chapman, senza retrocedere.
Nel quadro degli ultimi mi sento di inserire anche James Chapman, un personaggio fino a questo momento odioso e detestabile, ma che credo possa essere tutto da scoprire. Se in positivo o in negativo è ancora presto per dirlo.
Amche Chapman è un "ultimo", un qualsiasi tenente, e non manca persona che glielo faccia notare. In tutte le scale sociali c'è un ultimo, e Chapman è l'ultimo nel suo gruppo di appartenenza. Messo a tacere da tutti, chiunque lo rimette al suo posto, persino due donne. E questo impatta ferocemente sul suo ego; vorrebbe arrivare in alto ed invece il sentirsi costantemente sminuito acuisce il senso di insoddisfazione,vergogna e frustrazione che prova, portandolo di fatto a riversare la sua rabbia sugli altri, su quelli che lui reputa inferiori a sé. Se la prende con i più deboli - ferisce li dove sa che può far male - solo per poter affermare una superiorità che non ha affatto, nemmeno nella sua stessa famiglia. Ed alla fine finisce per mettersi la coda tra le gambe di fronte allo sguardo severo dell'Ammiraglio - per cui nutre stima mista a soggezione, se non paura - e prendere ordini persino dalla di lui moglie.
Un ragazzino presuntuoso e viziato, così lo reputa Saffie. Ed imprevedibile, e questo penso che sarà forse uno degli aspetti più interessanti da scoprire. Ed anche come evolverà il rapporto tra James e Keeran: del resto, entrambi sono la nemesi di Saffie e di Arthur, entrambi provano una ammirazione per quel modello a cui, però, non potranno mai realmente ambire.
A questo punto posso dedicarmi ad Arthur e Saffie, il cui legame sta finalmente evolvendo, prendendo una strada ben delineata. Ma, almeno per ora, siamo lontani dalla meta. Qualcosa eppur si muove e non è poco quanto accaduto tra i due in questa seconda parte del capitolo incentrato sul "conoscersi". E Saffie ed Arthur stanno imparando davvero a conoscersi, a scoprirsi più di quanto vorrebbero ma meno di quanto in realtà desiderino.
Saffie vuole imparare a difendersi da sola e per questo chiede di imparare a tirar di spada. Aver ucciso un uomo l'ha sconvolta ma, al tempo stesso, l'ha messa davanti alla prova che per salvare la propria vita e quella di chi si ama si è pronti a tutto. Ed anziché rinchiudersi ed avere paura, Saffie ha scelto di combattere, rivelando un animo, per certi versi, molto più simile al marito di quanto lei stessa crederebbe ma che appare con una certa evidenza agli occhi di uno spettatore esterno.
La donna ha scelto di non coinvolgere il marito, con cui il legame è tenuto su da un debole filo, perché timorosa che lui l'avrebbe trovata indecorosa. Ed, invece, l'immagine che si palesa davanti agli occhi di Saffie è un Arthur geloso di lei, che rivendica in quel modo il possesso su quella donna che è "sua", come ci tiene a sottolineare. Perché lei avrebbe dovuto e potuto chiedere a lui, farsi guidare ed insegnare da lui, e invece gli ha preferito solo un ragazzino, non fidandosi forse fino in fondo del marito. E questo gli brucia terribilmente.
Al contempo, però, Arthur vede davvero Saffie per quella che è. Una donna coraggiosa e forte, intelligente ed indipendente. E ne è "ammirato", perché accanto ad un uomo, implacabile come lui, ci vuole solo un carattere indomito come quello di Saffie. Davanti a lui ha una donna che lo fa sentire vivo ed ancor più ambizioso al tempo stesso, che lo sorprende per quanto riesca ad essere simile a lui. Perché Saffie - come Arthur - sa che do fronte alla morte non esiste alcuna lealtà, e che per salvarsi si farebbe qualsiasi cosa, riportando alla mente, probabilmente, un passaggio del suo passato, avvenuto ancor prima dell'uccisione di quel pirata.
E, nel vedere la ferita che lei stessa ha provocato al marito, Saffie si vede assalita dal senso di colpa per aver, ancora una volta, ceduto alla parte più nera della sua anima. Eppure, la sua stessa debolezza diventa il mezzo attraverso cui il marito ripristina la sua superiorità, più che altro per scacciare quel senso di inadeguatezza che lo sta assalendo sempre più spesso quando è con Saffie. Prova cosa che non vorrebbe provare, perché teme di sporcare quella giovane donna più di quanto non abbia mai fatto, di trascinarla nel suo abisso fatto di morte e di distruzione. Ma Saffie non ha affatto paura di lui, perché nel vedere dentro l'Ammiraglio sta, forse, rivedendo sé stessa e sta scoprendo quanto le piaccia speccarsi in lui. Non ha più la consapevolezza che dovrebbe aver timore, perché è troppo presa da quel che desidera, che è solo essere guardata e voluta da quel marito che trova stupendo.
In una delle mie prime recensioni ho detto che Saffie, per me, è stata sempre innamorata di Arthur, idea che tu non condividi. Forse parlare di amore, da parte mia, è stato prematuro ma, non possiamo negare che, dal primo momento, Saffie ha provato sentimenti contrastanti per il marito. Avrebbe voluto essere guardata da lui come guardava la sorella e, al tempo stesso, lo odiava per quella sua aria di superiorità.
Ma lui stesso, pur essendo infastidito da Saffie, non possiamo negare che dal primo momento sia stato vivo e sé stesso solo con lei, rivelandosi anche nel lato peggiore di sé. Perché Saffie può sopportare anche la sua oscurità, cosa che invece non avrebbe potuto sopportare Amandine.
Nel momento in cui hanno abbassato le difese e si sono guardati, reciprocamente negli occhi ma anche ciascuno dentro di sé, Saffie e Arthur hanno compreso la bruciante passione che li lega.
Un sentimento di dolorosa attrazione, di bisogno fisico di aversi si è impossessato di loro ed ha prevalso a cancellare, una volta per tutte, la linea sempre più sottile e sbiadita che ancora li divideva. È stato, anche in questo momento di passione, un gioco incrociato tra moglie e marito, una battaglia fatta, questa volta, di baci, di carezze e di strette sempre più forti, così come sulla scia della loro personale battaglia è nato e si è alimentato quel sentimento doloroso e pericoloso che ora li lega.
Stretti l'uno tra le braccia dell'altra Saffie ed Arthur hanno lasciato andare tutto, hanno messo da parte le loro sofferenze, se le sono scambiate, custodite, mangiate ed accantonate, e si sono liberati. Ma, al tempo stesso, si stanno imrpigionando in un legame destinato a spingerli in un abisso. Perché Saffie, ora sa che vuole davvero essere "sua", di quel marito che lei tanto ha odiato ma in cui è riuscita a leggere dentro, vedendo l'uomo imbrigliato nelle catene delle pesanti medaglie e della sua ambizione. Ed Arthur sa che non può tenerla per sempre a sé, pur non riuscendo a farne a meno, perché ne ha bisogno "almeno per una volta".
Il problema è proprio che, ancora una volta, l'animo ambizioso e vendicativo dell'Implacabile sopraviene, prendendosi indietro quell'Arthur così pieno, vivo ed umano che stava ttra le braccia DI Saffie. Il solo sapere di essere ad un passo dalla Mad Veteran ha spazzato via l'Arthur gentile, passionale ed appassionato, e ha riportato sulla scena l'immagine di un ammiraglio implacabile che lascia dietro di sé sangue, morte e distruzione. Ancora una volta, messo di fronte ad una scelta - l'amore e l'ambizione - ha prevalso quella nera ambizione, che ha finito per inghiottire prima di tutti sé stesso. Quell'ambizione che ha riportato, di nuovo, agli occhi di Saffie l'originale Arthur, quello di cui ha timore e di cui non condivide le scelte.
Quando l'uomo con cui stava per fare l'amore le volta le spalle e se ne va, Saffie non lo ferma e questo provoca non poca delusione in Arthur che, forse, vorrebbe essere salvato da quella sua natura, avere una ragione per mollare tutto e restare altrove, li dove c'èa vita anziché la morte. Ma sa, anche in questo, di essere egoista perché lui ha un senso di colpa verso Saffie ancora taciuto, e che, penso io, sia legato ad un qualcosa che è alla base del loro rapporto, qualcosa che ha segnato l'inizio di tutto, benché sia oscuro a Saffie, e che interessa il suo passato. Un patto stretto dal padre di Arthur, per un'unione che avrebbe portato l'Ammiraglio ad ottenere ciò che ha sempre voluto, a scapito della libertà della stessa Saffie. Io su questo ho una mia idea, ben delineata, ma indecisa su un profilo, per cui aspetto lo svolgimento della storia per affrontare questo tema.
Alla fine, però, nel silenzio dietro cui si tribcera Saffie non c'è solo il timore per le vite che il maroto si appresta ad uccidere ma, forse, anche la paura di perdere proprio quell'uomo che prima così odiava e che, invece, le sta entrando nel cuore con una forza inspiegabile.
Penso di essermi fatta perdonare con questa recensione ed ho anche cercato di limitarmi, perché è stato un capitolo ricco e meraviglioso per tanti aspetti. Come sempre, un viaggio nell'animo tormentato di questi due protagonisti che sono così belli ed amabili perché veri, pur nelle loro imperfezioni.
A presto. Un abbraccio e spero tu stia bene

Recensore Junior
17/01/22, ore 19:32

Eccoci, capitolo praticamente mozzafiato!!! Sono successe tantissime cose e si,ci hai visto lungo, MI PIACE TANTISSIMO 😍 Keeran e Douglas erano così carini, mi dispiace per come sia finita tra loro, ma credo la morte del ragazzo sia in linea con lo stile e la trama a storia. Amo i tuoi racconti proprio per questo sottile dramma che si insinua nelle vicende e le rende appassionanti! Finalmente Saffie e Arthur si sono sciolti un po', ma il bello deve ancora venire!!!!! Non vedo l'ora facciano sciltille e finalmente c'è anche un pizzico di gelosia.
Non vedo l'ora aggiorni mia cara, a presto 🥰😘

Recensore Junior
17/01/22, ore 17:53

Wow! Interrotti proprio sul più bello... L' atmosfera comincia finalmente a scaldarsi! Bene, bene, ... avranno altre occasioni... Invece povero Douglas... non me l' aspettavo, poverino... Ma ti perdono.. Troppa melassa non fa bene a nessuna storia! 😂 L' importante è il finale che, dopo mille peripezie, deve essere sempre lieto! E lì non transigo 😠🤣

Recensore Junior
16/01/22, ore 21:08

Capitolo bellissimo. Sfolgorante come un bagliore di lame la sfida tra Saffie e il Generale.
Tristissima per la morte di Douglas, speravo in un miglioramento. Povera Keeran !
Il tenente è veramente insopportabile, ma forse migliorerà. ..chissà. ..
Sono felice e sollevata che ti stai rimettendo in salute 😊
e ora ci toccherà aspettare pazientemente fino a febbraio...sarà dura 😊