Recensioni per
L’Aquila di Glencree
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 234 recensioni.
Positive : 234
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/01/22, ore 00:49

Ciao, mia carissima Star^^

Arrivo di corsa per recuperare tutto ciò che mi sono persa e ti chiedo scusa per essere così ritardo! ♡

A questo punto della storia, intorno al personaggio di James ruota molta amarezza. È ancora debole fisicamente per il colpo subìto dai suoi stessi compagni dell'IRA ed è difficile recuperare le forze quando la sofferenza mentale prende il sopravvento. Solo poche ore prima era riuscito a salvare Hart da morte certa ed ora ha la notizia della sua morte; non può che provare dolore per un compagno con il quale aveva instaurato una certa affinità sul lavoro e fuori dal lavoro e rammarico per aver tradito la sua fiducia. Con Julia è successo esattamente tutto ciò che avrebbe voluto scongiurare da quando il rapporto con lei ha assunto caratteri più profondi; ha sempre cercato di proteggerla dal lui stesso e dalla sua vita, ma il destino è stato più abile di lui coinvolgendola.
James è davvero un buon esempio al quale il destino sfugge di mano, di certo non avrebbe potuto immaginare di conoscere Hart e Julia e con essi mettere in discussione le sue decisioni (benché forse un po' diverse rispetto a quelle degli altri militanti), in particolare la sua scelta di affiliarsi all'IRA.
Dopo queste terribili consapevolezze che rendono James fisicamente e moralmente impotente, si rende conto di non avere più nulla da perdere costituendosi all'Intelligence. In queste condizioni si trova davanti ad un capo d'imputazione, benché non si tratti davvero di un processo l'atmosfera che aleggia è simile, complice il fatto che questo colonnello sappia davvero tutto sul suo conto, dalla sua sfera privata a quella segreta tra i ranghi dell'IRA.
Ancora una volta James si scontra con il ricordo del padre, è sicuramente un passato dal quale non riesce ad affrancarsi e non riesco a ritenerlo del tutto un male; si rende conto che la stessa scelta del padre è l'unica strada possibile se vuole vivere la vita che desidera accanto a Julia. In questo James si rende conto che Hart aveva dimostrato di conoscere il suo compagno.

È stata davvero molto intensa la scena che si svolge in carcere, un luogo che hai sempre descritto atroce per i prigionieri. Lo stesso sovrintendente Whelan ammette di provare strane sensazioni tra quelle mura, quindi si può solo immaginare cosa possano provare i prigionieri reclusi in quel carcere; l'aspetto positivamente sorprendente è che lo immagina davvero, Whelan entra in sincera empatia con il militante con cui tiene questo toccante colloquio.
Sei stata molto brava ad immedesimarti nel cognato di Charles (riaprire la questione di quest'uomo, poterlo conoscere attraverso la storia familiare che si porta dietro mi ha emozionata). Lo dipingi come un uomo d'onore, sempre fedele ai valori repubblicani che nella sua vita risultano essere assoluti, a discapito di qualunque altro sentimento, seppur sincero. Incarna un esperto militante dalle idee radicate, un portatore teorico delle ideologie dell'IRA, forse per questo ancora più convinto della necessità del sacrificio che sta compiendo. Sacrifica rapporti umani non cedendo a compromessi, ma allo stesso tempo li protegge, anteponendo la vita dei cari alla propria.
È un profondo confronto tra due irlandesi che desiderano raggiungere la libertà dell'Irlanda, seppur con metodi diversi ed è proprio su questo aspetto che si infervorano le tensioni. Ho notato un alto grado di empatia tra i due dal punto di vista umano, il sovrintendente è dispiaciuto per la sofferenza fisica e morale del prigioniero; è stato un confronto più che un interrogatorio, un dialogo fondato, nonostante tutto, sul rispetto.

Narrandoci di Charles, ci mostri un uomo spaesato che inizia a vagare nell'incertezza; la situazione gli sta lentamente sfuggendo di mano, dal punto di vista politico e umano. Si nota una grande differenza dall'inizio di questa storia, la sua personalità sembra mutata sull'onda di eventi non prevedibili, sentimenti e insicurezza hanno minato anche la sua lucidità. È passato dall'essere una spalla su cui contare a gettarsi alla ricerca di un supporto. Ho come l'impressione che i valori stessi dell'IRA gli si stiano in un certo senso rivoltando contro: la fiducia e la vicinanza tra i militanti sono valori fondanti, le basi per raggiungere gli obiettivi prefissati; tra Charles e Declan è sempre esistito un rapporto di fiducia, quasi alla pari e questo non può che lasciare Charles ancora più deluso e ferito, come uomo prima ancora che come comandante.
Charles è sicuramente un personaggio dalla personalità complessa: scivola dalla crudeltà alla sensibilità con estrema facilità, sulla base dei suoi ideali e dei suoi valori, ad esempio mi ha stupita la sua empatia nei confronti della sofferenza di Hans per quanto riguarda Declan, ma alla luce di ciò che ho supposto mi sembra comprensibile.
Ho come la percezione che Charles e Declan in fondo non abbiano agito in modo così differente, entrambi agiscono per affetto, cercando un compreso tra dovere e volontà.

Arriva la recensione anche all'ultimo aggiornamento. ♡

Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
18/01/22, ore 07:44

Ciao carissima,
un po' di Realpolitik per tutti quanti, in questo capitolo.
Certo, ci sono gli ideali e i nobili sentimenti, ma di fronte a certe cose, le necessità pratiche li soppiantano sempre.
C'è un obiettivo da perseguire, e la sua importanza fa sì che la scelta dei mezzi per ottenerlo diventi secondaria. Tradimenti, cambi di schieramento, delazioni... tutto diventa utile. Il servizio segreto britannico non esita ad avvalersi di spie irlandesi, proprio in virtù della loro esperienza all'interno dell'IRA. E le suddette spie accettano di tradire, in un gioco dove alla fine tradire ed essere traditi è solo uno dei tanti modi di condurre le cose. Morale ed etica non trovano posto, nella guerra delle spie.
Come sempre bravissima, a presto!

Recensore Master
17/01/22, ore 13:18

Carissima,
i giochi apparivano fatti e invece sono ancora aperti.
James si trova davanti a una possibilità che fino a poco tempo prima gli avrebbe dato un certo ribrezzo, ma le vicende lo hanno spinto a maturare. Forse l'esempio del tenente Hart, la prigionia di Julia e la situazione compromessa sortiranno l'effetto opposto.
Mi spiace apprendere che la spia inglese sia morta. Era il mio personaggio preferito, quello a tutto tondo e che a mio parere ti è riuscito meglio di tutti gli altri.
Altri protagonisti decidono invece di seguire la propria strada e rifiutano ogni appiglio in nome di un'idea. È ammirevole la fedeltà alla bandiera e alla causa, compresa a fondo anche da chi preferisce soluzioni meno drastiche.
Che ne sarà di Declan? Maguire si sente responsabile e vorrebbe non infierire, na non è detto che siano le sue sollecitazioni a prevalere.
Sull'Aquila è ancora mistero. Spero che tu lo risolva quanto prima e attendo trepidante l'aggiornamento.^^
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
17/01/22, ore 03:43

Buongiorno,
In realtà mi aspettavo anche io che la vicenda sarebbe finita e invece non è così, perché gli inglesi stanno cercando di stringere il cappio su chi ha contribuito a generare questa situazione... e immaginiamo quante forze siano servite all'Inghilterra a un certo punto della sua storia, l'impero più vasto eppure da controllare minuziosamente e con attenzione...

Recensore Junior
16/01/22, ore 18:06

Ciao! Mi è piaciuto molto il confronto tra Stephen e il comandante, entrambi amano l'Irlanda a loro modo. Adesso vedremo cosa farà Donnelly, io credo che alla fine accetterà. Spero che Declan non abbia a subire conseguenze, è troppo prezioso per essere giustiziato, sarebbe una gran perdita per l'IRA.
Come sempre bravissima!