Recensioni per
Kintsugi
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
03/08/22, ore 17:01
Cap. 1:

Ciao!! Eccomi qui ^-^
Ho adorato questa poesia, mi è piaciuta tantissimo!! Hai raccontato in maniera forte e al contempo delicata la sensazione di sentirsi rotti, spezzati, quasi come se non ci sia più nulla da fare, nessuna speranza a cui aggrapparsi, e proprio per questo altro non si riesce a fare se non guardare i cocci sparpagliati in giro, statici e immobili.
Eppure la speranza, anche se all'apparenza blanda, esiste. E riparare gli oggetti rotti con l'oro penso che sia una tecnica stupenda -la conoscevo ed è anche per questo che ho deciso di passare di qui- e che conferisce loro un valore aggiunto, perché anche se si sono rotti, i pezzi possono comunque tornare insieme e splendere più di prima... Proprio come gli esseri umani.
Complimenti per questa poesia, è bellissima e l'ho davvero adorata!! ❤️❤️

Recensore Master
20/01/22, ore 14:53
Cap. 1:

Piccola Dove, eccomi anche se davvero in ritardo... ho cercato il termine per sicurezza - malgrado a occhio lo ricordassi, anche per il suo prefisso kin-oro, e in effetti era quella tecnica-. Superato l'attimo di dubbio, mi sono lasciata andare alle tue parole... quanto siano belle credo sia superfluo dirlo, e quanto siano dolorose mi stringe il cuore.
Io penso che tu non l'abbia scritta senza sentirla fino in fondo. Lo credo che tu sia un'orafo prezioso come il materiale che maneggia, che potrebbe compiere questo piccolo miracolo. Le linee risaldate possono diventare più belle dell'originale, che è sì integro, ma non perchè ha retto una prova, ma solo perchè non è mai caduto, e non si sa cosa succederebbe. Forse attererrebbe "in piedi", forse finirebbe in briciolini buoni solo da spazzare via. La tazza perfetta è uguale a tante altre, questa non teme di mostrare le sue modifiche diffficili quanto uniche. Un po' come quando si dice che non si farebbe il lifting perchè le rughe sono la nostra storia; bè, parlando di dermatologia non credo in questa affermazione, ma come ferite sì, hai scritto qualcosa di magnifico.
un bacio dolce,
Setsy

Recensore Master
18/01/22, ore 14:07
Cap. 1:

Molto bella questa poesia nella quale si avverte tutto il dolore provato per situazioni alle quali non si è riusciti, forse inconsapevolmente, a porre rimedio.
Quello che si osserva dopo è il disastro che appare davanti agli occhi e che si può toccare con mano, come un qualcosa che è andato in frantumi, ma che tu hai la ferrea volontà di voler ricostruire e farlo tornare allo splendore iniziale, con le tue dita calde e laboriose pronte a ricreare antichi legami, così come al rapporto che tanto appagamento aveva donato.
Un amico, tempo fa, mi ha fatto conoscere la tecnica del Kintsugi, che tu hai ottimamente fatto tua con i versi finali, così pieni di speranza di riuscire nell’impresa affinché qualcosa torni a fiorire non solo materialmente quanto anche nell’animo.
Complimenti e un caro saluto, auspicando il successo del tuo lento lavoro di ricostruzione.

Recensore Master
18/01/22, ore 10:16
Cap. 1:

Molto, molto bella questa poesia, in grado di umanizzare con versi suggestivi, autentici (anche quel "Fino alla fioritura" verso la fine lo trovo molto giapponese), una bellissima e antichissima espressione artistica.

Ripenso alla tua precedente, asciutta risposta: "non c'è speranza nel mio cuore".
Qualcosa è decisamente cambiato.
Il solo sentirsi detentore di mani che restaurano e colano oro, fino a reintegrare rapporti "troppe volte" distrutti, ricostruendoli meglio di prima, mi sembra qualcosa di magico.

Descritta con maestria l'angoscia al vedere quello che è rimasto adesso. Tremendamente umano l'attaccarvisi: "è tutto quello che ho".
Bellissima l'espressione "lacrime / del colore delle stelle lontane": colori indefiniti di stelle ormai morte da milioni di anni.