Recensioni per
Centro di gravità almeno momentaneo
di Euridice100

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/01/22, ore 17:51
Cap. 2:

Ciao cara, eccomi finalmente <3
Ahi, questa volta ha fatto male sul serio. E non solo per la chiusa finale – perfetta – che mi ha fatto sprofondare il cuore fino alle scarpe (mannaggia a te >.<).
In questo capitolo descrivi il momento cruciale della “vicenda Abbacchio”, il perno attorno al quale girerà tutto il resto, l’attimo che divide nettamente il “prima” dal “dopo”. Ma andiamo con ordine.
Avevamo lasciato un Leone adolescente in preda ai dubbi ma tutto sommato pronto ad affacciarsi finalmente alla vita, soprattutto grazie all’intervento di una certa ragazza diventata per lui una presenza importante. Poi, si sa come possono andare certe cose, ho apprezzato veramente moltissimo il realismo con cui hai tracciato la fine della relazione con Elena: si cresce, si fanno scelte, si prendono percorsi diversi e a un certo punto si va avanti da soli, si lascia la mano che pure con tanta forza abbiamo intrecciato alla nostra. Sono contenta però che i due si siano lasciati in qualche modo “bene”, continuando ad essere l’una un punto di riferimento fondamentale nella vita dell’altro. Qui, però, cominciano le note dolenti, perché se da un lato Leone ora è esattamente dove vuole essere – e io sono convinta che quella di fare il poliziotto sia stata comunque una scelta sua, a prescindere dal contesto famigliare e dalle pressioni esterne (che ok, sicuramente ci saranno state, non lo metto in dubbio) –, dall’altro arriva presto a scontrarsi con una realtà che è ben lungi dall’essere perfetta, anzi, mostra decisamente più ombre che luci e Leone, semplicemente, nella sua incapacità (almeno per il momento) di vedere ciò che sta tra il bianco e il nero, non riesce ad accettarlo. Sente ogni suo sforzo come vano, agire correttamente sembra un qualcosa fuori dal mondo e, beh, sappiamo tutti cosa succede. Le conseguenze si fanno sentire ben prima del tragico epilogo. Il continuo stato d’ansia, gli attacchi di panico violento, le crisi che lo colgono anche nei momenti in cui non si può nascondere, tutto è stato descritto con la tua solita maestria, tanto che ho sentito chiaramente il malessere di Abbacchio. E tuttavia, anche questa volta Leone non è solo: Elena è lontana ma c’è comunque un amico che è pronto a tendergli una mano, che si preoccupa per lui senza giudicarlo, che cerca di fare quello che può per lui, che gli regala un po’ di calore umano. È una sorta di sollievo, che però dura poco e no, a quel che succede dopo non ci voglio pensare, anche se è necessario, perché è di Leone che stiamo parlando, e Leone muore e rinasce proprio lì, tra le righe di quell’articolo di giornale.
Ora manca l’ultimo tassello, l’ultimo centro di gravità almeno momentaneo, qualcuno di così sfuggente che ha già fatto la sua comparsa in questi due capitoli, e che per ora si è dileguato senza lasciare traccia. Non vedo l’ora di leggere in che modo gli darai voce.
A presto tesoro, sei sempre una garanzia e leggerti è una gioia infinita, un piacere che vorrei durasse in eterno <3
Un bacio :*

padme

Recensore Master
26/01/22, ore 00:37
Cap. 2:

Commento questo capitolo ritrovandomi nello stesso stato di Abbacchio: ovvero con un gran mal di testa e la voglia di non vedere nessuno. Lo capisco perfettamente, anche perché il disordine psicofisico diventa entropia delle camere da letto, e quindi via libera alle stanze non riordinate che fanno da specchio a stati mentali non ottimali.

Mi piace come hai caratterizzato Marco. Al di là del versante shipping l'ho sempre visto come un bravo ragazzo e un collega fidato, il tipo di amico di cui Abbacchio ha bisogno ma che non crede di meritare. Mi hai fatto pensare a come sarebbero andate le cose se Abbacchio non avesse accettato la mazzetta, ma probabilmente avrebbe trovato il modo di autodistruggersi in qualche altra maniera. In ogni caso ho apprezzato il fatto che il collega non abbia fatto commenti sul trucco sparpagliato per la stanza - imho, ha mangiato la foglia - ma d'altronde parliamo pur sempre di un poliziotto, tradotto: sa leggere tra le righe.

Apprezzata la "comparsata" di Bucciarati che sparisce nel nulla con tanto di Abbacchio che fa lo scettico, a questo punto vorrei immaginare la sua faccia la prima volta che si è visto comparire un sexy umanoide in parigine con la pelle iridata. A ogni modo spero di vedere Bruno e di rivedere Elena entro la fine di questa mini long (l'inizio della fine!) sperando che la seconda non mandi davvero a quel paese quel brontolone dell'ex.

Alla prossima.

Recensore Junior
23/01/22, ore 21:00
Cap. 2:

Mia cara, mi fa molto piacere leggere la tua interpretazione del rapporto che avevano il nostro buon Abbi e Marco, anche perché come sempre i nostri HC sono comuni. Anche io credo che Leone si sia sentito (forse per la prima volta) accettato da una persona nonostante i suoi difetti e le sue difficoltà nel rapportarsi con il mondo. Il problema di quest'uomo è sempre stata la sua difficoltà nell'accettare le cose che non finissero in un rigido dualismo bianco/nero... E se con Elena ha affrontato la sua sessualità, ora è in gioco anche il suo onore, la sua visione del mondo in senso ampio, la sua capacità di scendere a compromessi. Lui non è in grado, e la vita gli ha posto davanti qualcosa di difficile da gestire: Marco diventa involontariamente la sua vittima, il simbolo di tutte le persone che ha deluso e con cui non è riuscito a comunicare. Non ci hai detto molto di questo rapporto, ma ci hai detto abbastanza per farci capire tutto quello che è successo poi. Adoro gli scrittori che tentano di riempire gli spazi lasciati da Araki, e come sempre hai fatto centro - farlo invecchiare era necessario dai, non ha vent'anni. Questo Ariete da manuale lo capisci fin troppo bene!

Inutile dire che aspetto con ansia il prossimo capitolo perché qualcosa mi dice che rivedremo una certa vecchia conoscenza molto brava a volatilizzarsi.

Ti abbraccio,
B.