Cara Gaia, passo di qui perché sto leggendo pian piano le storie per gli Oscar così da non ritrovarmi con l’acqua alla gola quando si arriverà al momento delle votazioni.

Allora, purtroppo sono una di quelle persone che non ha visto Encato (🙊👀🤣) quindi ahimé non posso affermare di aver letto la storia cogliendo ogni cosa di quelle che avrai sicuramente voluto trasmettere al lettore, il che mi dispiace visto che da lettrice mi piace sempre cogliere l’intento dell’autore e i vari messaggi che ha nascosto e perché non potrò lasciarsi una recensione con i fiocchi. Ciò non vuol dire però che non ci abbia capito una mazza, insomma, l’ho semplicemente letta come un’originale u.u .
Sia Camilo che Isabel appaiono come dei personaggi complicati e le loro stesse interazioni non sono mai semplici né le loro conversazioni dirette ed esplicite, gli stessi eventi e il modo in cui decidi di narrarli sono ingarbugliati, forse per sottolineare ancora di più la difficoltà di ciò che sta accadendo. Eppure, nonostante questo, nell’ultimissimo scambio di battute che i due hanno si vede l’intesa e la comprensione reciproca.
L’ho trovata una lettura molto interessante e chissà che un giorno non decida di vedere il film così da poter poi ripassare e leggere con occhi diversi.

Un abbraccio e in bocca al lupo 💕.

Ciao! Vengo dagli oscar della penna e questa storia mi è piaciuta tantissimo. Sarà che ho visto Encanto un mesetto fa e l'ho adorato, ma questo carotaggio all'interno di Camilo mi è piaciuto moltissimo.
Ho pensato, guardando il cartone, che Camilo non fosse un personaggio "a fuoco". E' più grande di Mirabel, ma sembra un ragazzino e il suo dono molto ma molto ambiguo, molto ma molto difficile da gestire, è decisamente sottovalutato. Quindi ti ringrazio di averlo reso protagonista, nella sua stanza piena di specchi, per provare a guardarsi dentro. E trovo azzeccatissimo l'incontro affettivo con Isabela, l'altra che non è mai veramente se stessa, non perché non può, ma perché non se lo concede. Cercarsi, mentre si cerca una strada, è un'esperienza comune, eppure mai banale e in fondo il significato di Encanto è tutto qui, cercare l'essenza della magia dentro di noi. Bello, scritto bene, un'introspezione magica e una grande capacità di equilibrismo fra dire, suggerire e sentire. Ti auguro assolutamente un Oscar|

Buonaserissima! Vengo in pace dal contest degli Oscar dove mi sono candidata anche io per questa categoria ahahaha ridiamo tutti ahahaha davvero, boh! XD
Veniamo a noi. PURTROPPO NON HO VISTO ENCANTO. Lo so, è imperdonabile. Quindi non ho proprio idea di quali siano i rapporti alla base di questa ff e me ne dispiace perché significa che non potrò darti soddisfazione nella mia recensione. Sarà come se stessi recensendo un'originale.
Ho adorato l'incipit. Isabela organizza il matrimonio e Camilo cambia. Eh, beh, non ci vuole la sfera di cristallo per capire perché! E tu qui ce lo spieghi in un modo ingarbugliato perché ingarbugliati sono i sentimenti di Camilo ma anche di Isabela e così meritano di essere trattati. Mi sono piaciute moltissimo le descrizioni e le citazioni (quella di Baudelaire – I fiori del male sono di Baudelaire, no? O Flaubert ha scritto una raccolta pure lui? XD – adoraaaata, la sento mia, nuovo stato di WhatsApp) e soprattutto il modo di delineare i due personaggi senza tralasciare le descrizioni di quelli non protagonisti.
Sono "oscuri", loro. Non sanno cosa vogliono. Gli specchi per cercare se stessi mi hanno colpita molto.
Niente, mi è piaciuta moltissimo e quasi mi aspettavo di più (ma poi mi sono ricordata che non potevi andare oltre dato il loro rapporto familiare) dati i toni. Ti rinnovo i miei complimenti e ci vediamo la sera degli Oscarrrrr
Abbracci festosi
Angel <3

Ciao **
Finalmente riesco a passare e finalmente posso dirti che non avevo mai pensato a questa coppia. BENE, ADESSO CI PENSO E LA COSA MI PIACE. Povero Camilo, entro sempre in grande empatia quando leggo di lui. Ho adorato tutta la sua introspezione, il suo parlare a Isabela senza mai dire direttamente quello che dovrebbe, anche perché non ce n'è motivo, Isabela sa. E mi è piaciuta anche Isabela, che vuole sposare Mariano perchè è giusto così e perché merita una vita perfetta, perchè vuole fuggire. E Camilo lo sai che in fondo non c'è amore che lei provi per Mariano e la cosa lo fa arrabbiare ancora di più. Ovviamente ho adorato quando Camilo muta in Mariano, in effetti con la scusa che ha questo dono possono nascere delle situazioni... interessanti, ecco. E Isabela lo riconosce, ma comunque un bacio e la vicinanza non glieli nega di certo. Entrambi vivono dei sentimenti complessi: Camilo è inconsolabile e se nemmeno lui si conosce bene, non vede perché Isabela dovrebbe conoscerlo meglio. Allo stesso tempo Isabela pensa lo stesso, lo allontana ma non lo respinge mai veramente.
E poi Mariano rompe il fidanzamento e Camilo è indubbiamente felice e sollevato. E in fondo lo è anche Isabela, certo è arrabbiata perché voleva farsi una sua vita, ma a lungo andare non ne sarebbe valsa la pena. Insomma, loro hanno un linguaggio e un rapporto che è esclusivo e tutto loro, che è difficile da vivere e magari Isabela sarebbe anche scappata. Ma si ritrovano sempre comunque.
Spero scriverai altre storie incentrare su questa coppia, perché approvo tantissimo.
A presto :*

Nao