Recensioni per
Persa in Oscar
di elenabastet

Questa storia ha ottenuto 68 recensioni.
Positive : 68
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/08/22, ore 18:21
Cap. 22:

Cara Elenabastet, che splendido finale hai predisposto e direi che anche la narrazione è stata molto d’impatto.
Persino noi lettori eravamo trepidanti alla stregua della nostra viaggiatrice del tempo, tornata a pieno titolo nella sua epoca, ma con un bagaglio che non scorderà mai e farà sempre parte di lei.
La visita a Palazzo Jarjayes, intrapresa da Caterina, luogo dove ha vissuto una esperienza fuori dal comune, e che, sembrava appunto, seguendo quell’onda, continuasse a richiamarla per tornare ancora una volta.
Tutto è famigliare, anche se modificato ad opera del tempo che è passato e ha lasciato i suoi segni, negli arredi e nei tanti cimeli che impreziosiscono il palazzo. Tante sale dove Caterina può ricordare episodi e momenti di vita vissuta con le persone alle quali si è affezionata. Ma è al contempo titubante, essendo talmente convinta di aver vissuto solo un sogno mentre invece quel luogo le sta riportando le emozioni di quel tempo.
Una prima emozione è stata il ragazzo incontrato alla biglietteria, moro e con splendidi occhi verdi; in seguito una ragazza, quasi identica ad Oscar abbigliata in jeans e maglietta, che la conduce verso la sala con il ritratto di Oscar, che campeggia e che le toglie il respiro, così come la fanno restare di stucco le vetrinette dove sono conservati oggetti privati composti da lettere e diari.
E proprio una lettera le fa prendere contezza di aver vissuto davvero con gli abitanti del palazzo: Loulou ha scritto una lettera ad Oscar e André, che sono riparati in Inghilterra, e dalla data riportata sulla lettera erano passati otto anni, segno che i Nostri non fossero morti, ma erano sopravvissuti, chissà come, ai giorni turbolenti della Rivoluzione. Ma ciò che fa stringere il cuore di Caterina è una lettera che, idealmente, è indirizzata a lei, nella quale Oscar e André, e penso tutti gli altri, fossero rimasti stupiti e addolorati della sua scomparsa, anche se qualcuno aveva detto di averla vista sparire mentre passeggiava nel parco di palazzo. Ma le parole sono di ringraziamento, poiché proprio grazie a lei, le situazioni si sono evolute diversamente. I suoi eroi avevano quindi avuto una vita da vivere in pienezza e una discendenza, che aveva appena incontrato nei due giovani con cui aveva colloquiato.
Caterina è quindi riuscita nell’impresa, ha apportato un piccolo cambiamento che ha modificato l’evoluzione della storia dei suoi eroi e magari anche di coloro che ruotavano loro attorno.
Questo posto parla in ogni angolo di loro e quasi ha l’impressione di vederli sorridere.
Sul registro delle visite, la sua annotazione non è quella di una semplice visitatrice, che è rimasta entusiasta del tour, ma un vero e proprio messaggio per gli antichi abitanti, lieta di averli potuti aiutare, anche se non sa bene come, e ringraziandoli ancora e sempre per il periodo che ha vissuto presso di loro, dedicandosi alla sua passione pittorica, avendo visto i suoi lavori, i quadri, l’acquerello e le miniature esposte in bella mostra con tanto di indicazione dell’autore, segno tangibile che il suo viaggio nel passato è avvenuto, anche se resterà eternamente un mistero.
Mi complimento con te per l’originalità della storia e per la tua narrazione, facendo sentire anche il lettore parte di quanto stava accadendo e soprattutto per aver voluto stemperare l’amaro finale, con questa tua visione alternativa ed estremamente piacevole da leggere.
Brava! Un caro saluto.

Recensore Master
07/08/22, ore 18:19

Wow, questo capitolo è un doppio colpo di scena! Dopo la cena e la serata conseguente, pare che i Nostri due giovani abbiano chiarito le rispettive posizioni. Non è dato sapere cosa sia accaduto in quella stanza durante la notte, che evidentemente hanno trascorso insieme. I loro occhi brillano di una luce diversa. Forse Caterina è riuscita a modificare un poco le cose, e per una piccola variazione, secondo la teoria dell’effetto farfalla, a cascata altre cose potrebbero cambiare.
Caterina viene pertanto avvisata che anche André andrà ad arruolarsi nei Soldati della Guardia, così che possano stare insieme. A Caterina quasi non sembra vero. Riguarda i lavori che ha fatto nei mesi che ha trascorso a palazzo Jarjayes ed è contenta di essere riuscita a terminare le due miniature e pure l’acquerello con i suoi due eroi, e persino quella per Loulou.
Come sempre, Oscar è generosa e dice a Carterina che se volesse potrebbe trasferirsi da sua sorella per stare insieme a Loulou e continuare il suo lavoro. Intanto loro due si recheranno nella villa in Normandia prima di prendere servizio.
Però c’è qualcosa che inquieta la nostra viaggiatrice, nonostante l’eclatante risultato ottenuto, cioè di far comprendere ben prima della fine quando i Nostri si amassero e fossero destinati a stare insieme. Forse non tutto è perduto!
Poi ecco il secondo colpo di scena.
Durante la passeggiata nel parco per riflettere, Caterina si ritrova nello stesso punto in cui era scomparsa, ormai mesi prima. Ma guardando il suo smartphone, rimasto a terra, non è trascorsa che poco più di un’ora. Caterina a questo punto pensa solo di aver sognato il destino modificato dei suoi due eroi, anche perché nulla le rimane di quel periodo, essendosi quella mattina rivestita con i suoi abiti prima di scendere a far colazione.
Non si perde d’animo e già studia come impiegare il tempo che le resta in quel viaggio così particolare, facendo un tour di tutte le cose che da sempre la interessano, e nella città di Parigi non c’è che l’imbarazzo della scelta, fino alla folgorazione finale quando le compare dinnanzi allo sguardo un volantino che reca l’immagine del Castello Jarjayes, che lei ben riconosce, avendoci vissuto veramente.
E’ una full immersion nel suo tempo: chissà se però un altro tempo ha ancora qualcosa da dirle o da farle scoprire?
Cosa ha architettato per lei la tua fantasia? Magari una breve incursione temporale per accertarsi del destino dei Nostri?
Ora sono super curiosissima e non aspetto che di leggere il seguito per accertarmi degli eventi.

Recensore Master
07/08/22, ore 14:25

Direi che è stato un convivio davvero particolare, quello a cui ci hai fatto assistere. La cena, che doveva essere per Oscar e Caterina, è stata approntata anche per André che, sulle prime, giunge solo a servire, e solo dopo le insistenze di Oscar prende posto a tavola. Quello che mi ha lasciato piacevolmente stranita è come la conversazione fosse fluida tra loro due, come se non ci fosse un terzo incomodo seduto al tavolo e che ascoltava tutto quel fluire di pensieri. Oscar direi che ha scoperto un poco le carte, affermando di voler unicamente la felicità di André, ma ribadendo, ahimè, il concetto che non possa essere la donna che lui vorrebbe, anche se sa benissimo che lui non farebbe nulla per cambiarla, in quanto dice di amarla per come è sempre stata. Oscar è erroneamente convinta che, diventando un uomo, possa riuscire ad allontanare da sé i sentimenti che la fanno soffrire, mentre purtroppo anche gli uomini, persino quelli più forti e temprati, soffrono, preda delle loro debolezze. André non perdonerà mai se stesso per quello che le ha fatto e glielo ribadisce a più riprese. Ma in questa occasione viene fuori anche quanto lei tenga a lui, come persona e non solo, ritornando proprio con la mente alla scelta di diventare la guardia di Maria Antonietta, ruolo che le avrebbe permesso di continuare ad avere vicino il suo amico di sempre e soprattutto di poter essere più o meno libera di gestire la sua vita, a differenza di tutte le sue sorelle.
Tante parole durante questa cena che, penso, li abbia un po’ frastornati. Ancora un momento per stare insieme e condividere il racconto sui Sette Regni che tanto li appassiona, fino al momento del ritiro per la notte: e qui, colpo di scena, Oscar vuole rimanere da sola con André per parlargli. Cosa accadrà ora che entrambi sono entrati nelle stanze di lei?
Resto in curiosa attesa!

Recensore Master
07/08/22, ore 14:18

Rieccomi: dopo il colloquio, nel quale Oscar ha praticamente affidato alle mani di Caterina il suo André, la nostra viaggiatrice prova a giocare la carta che ha a sue mani, tentando di riproporre i pensieri che Oscar ha nei confronti del suo amico fraterno. Prova a dirgli quanto lei tenga al suo benessere, ed è convinta che lontano da lei lui possa aspirare ad avere una vita felice e decisamente più completa. Gli confida persino che Oscar le abbia chiesto di prendersi cura di lui, quando lei sarà andata via o avrà assunto il suo nuovo incarico. Certo è una faticaccia convincere qualcuno come André che tra loro esista ancora, nonostante quando accaduto, un filo sottile che li lega indissolubilmente e soprattutto di non aver mai visto due persone così unite, fin tanto da completarsi l’un l’altra. Caterina non può di sicuro rivelare di essere a conoscenza, per altre vie, di quanto successo nelle stanze di Oscar quella maledetta sera. Ma anche André ribatte che l’essere solo amico, fratello di Oscar non gli possa più bastare. Lui è un uomo con degli istinti, che sono malamente esplosi in una serata di rabbia e dolore, e che hanno mostrato la parte peggiore di sé all’unica donna che mai avrebbe voluto far soffrire. L’unica cosa che si arrischia ad affermare Caterina è che anche Oscar non sia propriamente fatta di legno. Decisamente sembra una situazione senza vie di sbocco diverse dall’originale. Ma Caterina vuole assolvere al suo compito, che si è quasi auto imposta, di provare a salvare il salvabile. Chissà se a furia di tentativi, chiacchierate e ascolti da ambo le parti, riuscirà nell’intento?
La cena a tre la vedo un po’ problematica, ma mai dire mai, come asserisce proprio la nostra viaggiatrice del tempo, la fortuna aiuta gli audaci... E noi lettori proprio su questo fatto contiamo, per dar loro un’altra chance di vita. Alla prossima!

Recensore Master
07/08/22, ore 14:13

Mi è piaciuto particolarmente questo colloquio fra Caterina e Oscar; una conversazione a cuore aperto, durante la quale Oscar un po’ ha scoperto le sue carte, con quella sorta di preoccupazione per il futuro di André, e, soprattutto, ammettendo di essere ben conscia dei sacrifici che lui ha fatto per lei, di quanto sempre si sia prodigato in suo favore, tanto da rinunciare quasi ad avere una vita tutta sua. Questa sua preoccupazione si estende fino al punto di mettere nelle mani della nostra viaggiatrice il futuro di André: lo vuole felice, tranquillo, sereno, e magari vicino a qualcuno che lo possa comprendere. Sta cogliendo l’occasione del cambio di destinazione militare per liberare André dalle catene che lo avevano sempre tenuto avvinto a lei come attendente.
L’intervento di Caterina è però quanto mai intelligente e puntuale: arrivati a questo punto inutile tergiversare con frasi ambigue, meglio dire in faccia ad Oscar il suo pensiero, sperando che lei, in ultima analisi, riesca a trarre le giuste conclusioni, tanto da essere in grado di non far avverare la storia canonica per come la conosciamo. Caterina è risoluta e la mette di fronte a quella che è una verità assoluta: loro due sono legati da un filo indissolubile e sono fatti per stare insieme. Oscar si rammarica di non poter essere per André ciò che lui vorrebbe, cioè una donna, in quanto lei, prima di tutto, si ritiene un soldato e quindi un essere tutto d’un pezzo che non può indulgere in sentimenti. Ma il vederli insieme, il percepirsi insieme è qualcosa che, ad un occhio esterno, fa riflettere su quanto il loro legame sia qualcosa di impagabile e unico e, pertanto, niente e nessuno potrebbero inserirsi.
Caterina, con la sua mentalità da donna del terzo millennio, prova a farle comprendere che ci siano molti modi per essere donne, ma anche cerca di farle capire che André la ama per come è e non la vorrebbe diversa da come è sempre stata, essendo proprio questo uno dei fattori che l’ha fatto innamorare così perdutamente.
Le due si lasciano ancora con la richiesta da parte di Oscar di stare vicino al suo amico, il quale ora sa che non la vede più come una ipotetica sorella, ma anche Caterina ribatte altrettanto, cioè di stare lei stessa accanto ad André e di non lasciarlo solo, poiché si sentirebbe inutile ed abbandonato, e di certo non si merita tutto il dolore che potrebbe provare.
Capitolo molto intenso che suppongo lascerà strascichi su cui riflettere.

Recensore Master
07/08/22, ore 11:55

Nuovamente ciao Elenabastet, ci stiamo avvicinando al punto di non ritorno, quando accadrà l’inevitabile e tutto prenderà il corso triste che ben conosciamo. Ma Caterina sta pensando che, forse, qualcosa si possa fare, prima di arrivare a tutte quelle scene che hanno incrinato un rapporto durato da anni per un singolo atto.
Tutto infatti sembra predisporsi all’accadimento degli eventi: André che va dal medico per il suo occhio e Oscar che suona il clavicembalo nelle sue stanze. Ma se Caterina riuscisse a distogliere l’attenzione, forse le cose andrebbero in maniera differente, e l’espediente da lei trovato è continuare a raccontare la storia del Trono di Spade, che attrae entrambi e li allontana dai loro pensieri.
E così, infatti, pare di aver raggiunto un risultato, ma la serata non può prorogarsi all’infinito e, poco prima di congedarsi per la notte, ecco che Oscar vuole parlare da sola con André. Il timore che possa accadere ciò che pensiamo è proprio dietro la porta oltre la quale Caterina sta tentando di acciuffare brandelli di conversazione.
E infatti alcune frasi clou vengono espresse con il conseguente allontanamento di André in lacrime verso le sue stanze. Caterina, ora come ora, non se la sente di intervenire e poi per dire che cosa? Meglio lasciar passare la notte, che magari porta consiglio, o, probabilmente, le parole pronunciate non saranno state proprio quelle risapute ma c’è stato dell’altro.
Infatti, la mattina seguente, la nostra viaggiatrice incontra Andrè, più scuro in volto che mai, segno di un dolore che poco riesce a mascherare, mentre Oscar è andata a fare una cavalcata, forse per scaricare la tensione accumulata insieme al dolore della sera prima.
Tensione che si percepisce in tutto il palazzo, ma che riserva una sorpresa che non può che lasciare Caterina a bocca aperta. Una domanda specifica da parte di Oscar che le chiede, senza usare mezze misure, se lei abbia qualche interesse nei confronti di André.
La vicenda si sta complicando inglobando anche Caterina. E ora? Resto in curiosa attesa.

Recensore Master
07/08/22, ore 09:46

Ed ecco che le situazioni stanno per avere un cambio di passo deciso. André è preoccupato perché ha compreso che Oscar, andando dalla regina, voglia allontanarsi dal suo incarico presso le guardie reali. Lontano dagli occhi e lontano dal cuore, così lei pensa possa soffrire di meno. D’altra parte, alla regina non ha mai chiesto alcun privilegio e quindi la sovrana cercherà di accontentare questa sua nuova esigenza. La preoccupazione però di André è palpabile, perché lui vorrebbe solo lei fosse felice, forse anche lontano da lui, ma felice. Se questo non è Amore con la maiuscola!
Caterina, presa in mezzo a questo fuoco, vuole cercare di aprire un po’ gli occhi ai Nostri e con André ci prova, asserendo che, probabilmente, Oscar desidera solo migliorarsi cambiando vita per come l’ha sempre concepita. Ma André già la vede in mezzo a soldati così diversi da lei e dal suo mondo che teme possa mettersi seriamente nei guai e avere ancor più difficoltà da fronteggiare.
Dall’altro lato sentiamo invece i pensieri e le riflessioni che Oscar ha fatto circa il suo cambiamento di vita e che confida alla sua ospite: non vuole che André debba sacrificare ancora altro della sua vita per lei. Desidera che lui possa avere un futuro migliore, anche lontano da lei, perché se lo merita. Se non sarà più al suo servizio potrebbero aprirsi per André mondi nuovi di cui approfittare.
Caterina prova un’ultima carta con lei, riferita al fatto che, in vita sua, non abbia mai visto due persone più affiatate e legate di loro e sarebbe pertanto un dramma spezzare questo legame così forte. Ma dalle ultime parole di Oscar si evince quanto lei tenga ad André, anche se vuole apparire distaccata: l’allontanamento sarebbe un dolore in ambo i sensi.
Forse è arrivato il momento per Caterina di prendere il coraggio a due mani e affrontare la situazione che sta per venirsi a creare, e che è potenzialmente esplosiva, in tempo per disinnescare qualcosa che potrebbe diventare irreparabile.
Resto in stand by per gli sviluppi.

Recensore Master
07/08/22, ore 09:00

Certo che all’inizio del capitolo, calandoti nelle vesti di Caterina, hai fatto una bella raffica di domande, alle quali le nostre speranze potrebbero dare delle risposte compiute, poiché da lettrice e amante della storia avrei tanto voluto che le cose si evolvessero in maniera diversa e, forse, non raggiungessero la drammaticità della storia canonica, anche se penso che sia proprio per questa drammaticità che permea un po’ tutto il corso della storia che ancora la ricordiamo, la amiamo, ne scriviamo, cercando il modo, forse, per esorcizzare o sterilizzare, almeno in parte, il dolore inevitabile del finale.
Ma ecco che sulla scena è arrivato il caro conte di Fersen, con tutto il suo carico da mille di dolore inferto involontariamente a Oscar, mentre André continua a soffrire per la sofferenza di lei. E pensare che basterebbe un nulla affinché si accorgessero che sono fatti l’uno per l’altra: loro due si capiscono al volo, non hanno bisogno di parole, e tantomeno di spiegazioni, è il loro cuore a parlare. E vederli duellare, o meglio danzare, dà proprio l’idea della grande empatia che ci sia fra di loro e che nessuno potrà mai eguagliare. Divertente la reazione all’epiteto “stronzo”, mai da loro udito, e quindi all’oscuro del relativo significato. Anche in questo caso Caterina è riuscita a destreggiarsi con le solite e puntuali spiegazioni, segno di una immaginazione fervida e di una prontezza di spirito non comuni. Ad entrambi lei continua a dispensare consigli, ma se parlasse un po’ più apertamente forse riuscirebbe a mutare qualcosa nella vicenda.
Fino ad ora stiamo assistendo a quanto accaduto anche nella storia canonica, pur se da un punto di vista differente, ma con la medesima sofferenza dei due personaggi di punta; restiamo pertanto in attesa dell’intervento, non dico salvifico o risolutivo di Caterina, ma almeno di qualcosa che faccia prendere contezza dei sentimenti che albergano nei cuori l’uno dell’altra.
Non dispero, secondo me Caterina ha qualche asso nella manica da poter sfoderare, e io conto proprio su questo! Alla prossima.

Recensore Master
07/08/22, ore 08:39

Interessante come Caterina diventi parte integrante della situazione con questa pseudo intervista che il ladro giornalista Bernard Chatelet vuole fare a lei proprio. Oscar gli ha parlato di lei e da dove viene, suscitando la sua curiosità che pensa di poter saziare con un colloquio un po’ più informale. E devo dire che Caterina tiene il punto ad ogni sua domanda; non si fa certo cogliere in fallo, neanche quando le viene chiesto se sia soddisfatta di essere governata da un sovrano illuminato come Leopoldo II e se, conseguentemente si viva bene nel Granducato di Toscana. A certe domande però Caterina resta leggermente spiazzata, soprattutto quando anche Bernard afferma di essere d’accordo nell’eliminare la tortura e la pena capitale, cosa che il suo amico Robespierre userà indiscriminatamente tra qualche anno insieme ai suoi seguaci facendo scorrere fiumi di sangue per la Francia. Bernard è anche venuto a sapere dei racconti che lei propone ad Oscar e André e persino a Rosalie, diventata ufficialmente la sua fidanzata, e apprezzerebbe veramente tanto che lei li divulgasse niente meno che per il suo giornale e i suoi lettori.
Ma Caterina ha altro da fare, presa come è con il suo lavoro di pittrice, sempre ospite della famiglia Jarjayes, con la quale si trova bene, in quanto ha fatto di tutto per farla sentire a suo agio.
E poi deve pensare a come agire per fare in modo che i Nostri possano variare il loro destino.
Entrambi si trovano in una situazione particolare: André avendo perduto la vista dall’occhio ferito vorrebbe allenarsi con Oscar proprio per vedere come potrà cavarsela in futuro con una tale menomazione; Oscar è preoccupata per la salute del Delfino e in più anche Rosalie ha deciso di andarsene insieme a Bernard, dopo il perdono ricevuto da Oscar e André.
Ma all’orizzonte già si prevedono guai con la comparsa sulla scena di Fersen.
Alla prossima, sempre più curiosa!

Recensore Master
05/08/22, ore 15:08

Caspita Elenabastet, nonostante la nostra viaggiatrice del tempo sia approdata nella loro epoca, sembra che fino ad ora non sia stata in grado di cambiare il destino, il quale forse avrebbe proprio dovuto compiersi come nella storia che tutti conosciamo.
Lei ha assistito alla preparazione di quella che sarebbe stata la caccia al Cavaliere nero, sperando che non sortisse gli stessi effetti, ma ahimé ecco che, dopo giorni di scorribande, nelle quali i Nostri hanno consolidato il loro rapporto in quella attività ai confini della legalità, ritroviamo Andrè ferito all’occhio. Abbiamo anche assistito allo screzio fra i due circa il fatto che André non fosse nobile. Ma ora Oscar è disperata per ciò che è occorso ad André e sembra non darsi pace. Caterina vede il suo dolore e sa anche quanto Oscar sia determinata a catturare il cavaliere. Infatti passano un paio di giorni, da quando Oscar è sparita alla ricerca del ladro e, come volevasi dimostrare, André, appena saputa la notizia, parte in suo soccorso. Tornano infatti insieme ad un ferito, che Rosalie riconosce essere il giornalista Chatelet. Passano i giorni e André purtroppo ha perduto la vista all’occhio ferito, mentre Oscar vorrebbe farsi giustizia da sola, se André stesso non la fermasse e la convincesse. Intanto il generale è tornato e desidererebbe complimentarsi con quella ardimentosa figlia che ha catturato il famigerato ladro ma, amaramente, deve tornare sui suoi passi, visto che Oscar, avendo preso la decisione di lasciare libero l’uomo, non può vantare come vittoriosa l’impresa.
A Caterina, che ha assistito a tutto il travaglio di queste giornate così fitte di eventi e dense di problematiche, non resta che continuare il suo lavoro di pittrice: una miniatura di Oscar è stata quasi completata, ma lei vorrebbe poterne creare un’altra dove i due giovani fossero insieme, anche perché comincia, probabilmente, a pensare di non poter cambiare la storia, come immaginava, e salvare i suoi eroi.
Sperando che non sia effettivamente così, confidiamo quindi nel buon cuore dell’autrice.
Al prossimo capitolo!

Recensore Master
05/08/22, ore 11:13

Certo, Elenabastet, che hai una fantasia che galoppa. In questo mondo alternativo, nel quale stai vivendo la storia della tua eroina preferita, stai mettendo tanta carne al fuoco, riportando alla memoria del lettore serie televisive cult, come cult sono diventati certi concetti, come quello espresso chiaramente in Star Trek, circa il non interferire con le culture che si incontrano durante i loro viaggi interstellari. Già, perché, anche un piccolo cambiamento nel passato potrebbe produrre effetti che non si possono conoscere e tantomeno quantificare.
Ma Caterina ha un obiettivo da raggiungere, ed ecco che pensa di aggirare l’ostacolo ponendo i Nostri sulle tracce del famigerato Cavaliere nero con un escamotage che tanto danno, almeno secondo lei, non dovrebbe fare. Avvisa i suoi ospiti di aver appreso delle voci al mercato, dove si è recata da sola, circa il cavaliere che agisce sotto le spoglie di un giornalista, un certo Bernard Chatelet. Oscar e André ricordano il nome, anche se ancora non possono credere che un giornalista possa arrivare a tanto per aiutare la popolazione, comunque indagheranno.
E proprio per indagare, ognuno per conto suo, vengono a sapere qualcosa, anche se nessuno dei due ha scoperto dove si trovi e si nasconda. Oscar, nel suo peregrinare in cerca di Bernard, si imbatte in Rosalie, che la soccorre, dopo la sua sortita in cerca di informazioni a Palais Royal, dove è stata tramortita, e viene pertanto invitata a fermarsi a palazzo, dato che ha lasciato definitivamente Madame de Polignac.
Ma la sorpresa per Caterina, alla quale Rosalie è stata presentata, è che pare conoscere bene il ladro gentiluomo che ruba ai ricchi per dare ai poveri, dimostrandosi oltremodo preoccupata per la sua sorte.
Davvero la faccenda si sta facendo intrigante per l’alterarsi di alcuni fatti per come li conosciamo, ma speriamo che l’intervento di Caterina non abbia portato nuove difficoltà oltre a quelle che già i Nostri devono fronteggiare.
Intanto la nostra viaggiatrice è sempre più curiosa di capire cosa accada fra Oscar e André quando si ritirano a parlare in privato.
Alla prossima!

Recensore Master
05/08/22, ore 09:04

Ed ecco che i tanto annunciati arrivi si presentano alla porta di Palazzo, mentre Caterina è intenta a lavorare ai ritratti per Loulou. Inizia a fare la conoscenza con Madame de Jarjayes, che reputa una bella donna, nonostante l’età, ma decisamente un tipo riservato e all’apparenza freddo, pur mantenendo una gentilezza di fondo con sua figlia. Sembra più calorosa con la nipotina, che certamente adora, e persino con la governante, di quanto non lo sia con la figlia. Quest’ultima le presenta Caterina, la quale riceve anche da Madame il viatico per potersi fermare a palazzo, con l’opportunità di ritrarre pure lei e chissà che, durante il tempo della posa, lei non riesca a carpire qualche informazione da quella donna bella ma apparentemente distaccata. Ha appena appreso dalla figlia che la regina sia da poco tornata alla reggia e così anche lei potrà riprendere il suo servizio presso di lei.
Il giorno successivo ecco apparire anche il Generalissimo. E’ austero come lo ha sempre immaginato. Nessuna parola di troppo, nessun convenevole di troppo, solo un semplice e compito saluto. Ma è quando si presenta, dopo qualche ora dal suo arrivo, allo studio, che Caterina si stupisce per le richieste che le fa e che sono più ordini mascherati da inviti. Lui desidererebbe che fosse fatto un ritratto di sua figlia in uniforme, nonché due miniature. Dovrà però operare a memoria, e lui spera ardentemente che possa portare a compimento quanto le ha chiesto. Potrà controllare il suo operato quando rientrerà dalle sue assenze, dovute ad impegni militari, e potrà pertanto fermarsi tutto il tempo che vorrà, come già le ha preannunciato Oscar.
Intanto il giorno successivo, accompagnata da André per rimpinguare il suo armamentario da pittrice, fa un curioso incontro con due dipendenti di una famiglia nobile che, purtroppo, è stata visitata dal famoso ladro denominato il cavaliere nero. Quelle due persone, che sembrano amici di André, li invitano presso una chiesetta dove vengono tenute delle riunioni, durante le quali si parla del futuro della Francia.
Ora davvero Caterina deve sbrigarsi ad attuare il suo piano, affinché André non incorra in quei pericoli che condurranno la situazione in posizione decisamente pericolosa per tutte le conseguenze che da qui scaturiranno.
Deve riuscire a prodigarsi in maniera tale da poter consentire ai due sfortunati amanti di potersi ritrovare ancora da soli, ad assaporare la reciproca compagnia, come ha avuto modo di constatare quando raccontava loro le vicende appassionanti del Trono di Spade, potendo così avvertire il fatto di quanto loro fossero sulla stessa lunghezza d’onda quando erano semplicemente insieme. Al prossimo aggiornamento.

Recensore Master
05/08/22, ore 08:59
Cap. 10:

Questa incursione accidentale di Caterina nel mondo di L.O. è sempre più coinvolgente, ed è davvero difficile non partecipare alla vicende dei Nostri, ora che ci si trova a tu per tu con loro.
Con occhio esterno Caterina, che in quel momento era tutte noi lettrici avide di particolari, ha assistito ai preparativi per il famoso ballo sapendo, già a priori, dalla storia canonica, come si sarebbe evoluta la situazione. Ha osservato la bellezza sfolgorante di Oscar in abito da sera e ha, contemporaneamente, visto André rimanere veramente di stucco di fronte a quel cambiamento, diciamo, di prospettiva. Tanto stupore e altrettanta tristezza che, però, vanno, in qualche modo, compresi e stemperati.
Le battute e i pensieri che attribuisci a Caterina mi fanno morire e insieme sorridere, forse proprio per non lasciarsi fuorviare dal suo compito, che è quello di far congiungere i nostri prima del tempo.
Per essere di supporto ad André, porta anche l’ esperienza del suo tempo, infarcendola anche di una buona dose di femminismo, che male di sicuro non fa, cercando così di assecondare la visione che André ha di Oscar: lei è perfetta così come è, non deve cambiare per nessun uomo, ma è addolorato perché per Fersen lo ha fatto. Ancora non conosce come il ballo si evolverà, ma in cuor suo spera solo che la sua Oscar non abbia a soffrire.
E infatti la vedono entrambi tornare prima del previsto, sapendo che qualcosa non è andato come lei sperava. Nessuna domanda, e nessuna affermazione da parte loro.
Caterina confida che il colloquio, avuto la sera prima con André, abbia fatto breccia nella sua mente e non venga pertanto rinchiuso in un cantuccio.
Intanto Oscar, dopo la batosta, sembra aver riassunto il suo piglio di sempre e la mattina si reca da Caterina per avvisarla che i suoi genitori presto sarebbero tornati a palazzo e avrebbero avuto certamente tanta voglia di conoscerla e, magari, farsi ritrarre.
Ma Caterina sta sempre pensando al piano da mettere in azione? A presto!

Recensore Master
04/08/22, ore 12:06

Ed ecco che la vita a palazzo prosegue con sempre Fersen tra i piedi e con le sue improvvide frasi, con le quali persevera, non accorgendosi del danno che fa. Oscar continua a masticare amaro. Caterina, intanto, sta continuando la sua attività di pittura e, spesso, viene invitata a partecipare con loro tre a qualche chiacchierata, e lo farebbe di malagrazia per la presenza dello svedese, ma acconsente per dare manforte ad André. Proprio durante uno di questi incontri informali, da una carrozza transitata proprio nei pressi della dimora, partono alcuni spari che colpiscono fortunatamente solo la finestra e nessuno dei presenti: solo André viene colpito dai vetri infranti e subito Oscar si precipita su di lui per sincerarsi delle sue condizioni. Fersen è basito nel sapere che fatti del genere capitino sovente ultimamente. Ed è per questo che Oscar e André si avventurano con lui, in incognito, nelle strade di Parigi per avvertire il sentore di quanto sta accadendo. Fersen decide finalmente di tornarsene in uno dei suoi palazzi, di andare al Trianon e convincere la regina a tornare a riprendere la sua vita ufficiale a corte. Tutto sembra deciso: Oscar la scorterà, ma proprio in quel frangente il convoglio viene attaccato, tra l’incredulità di Oscar che, affannata e arrabbiata, dopo l’agguato, torna a casa e si rinchiude nel suo mutismo.
Intanto Caterina, meno oberata dagli impegni di pittura e dalle lezioni di difesa personale, si concede un tour in quel bellissimo palazzo, scoprendo un sacco di tesori nelle soffitte: oggetti magnifici impolverati, bauli contenenti splendidi abiti di epoche passate, con i quali inizia a fantasticare. Ma una novità presto si manifesta con il desiderio di Oscar di recarsi al ballo, che si terrà a corte per il ritorno della regina, abbigliata con un vestito femminile, per la gioia di nonna Marie, la quale, in previsione che qualcosa potesse cambiare, nel tempo gliene aveva cucito uno.
André è sconcertato, ma, come d’abitudine, mantiene il suo solito contegno. Sembra che gli eventi stiano seguendo il corso della storia canonica, ma Caterina, approdata casualmente in quell’epoca per agire, certamente non può stare semplicemente alla finestra ad osservare, vuole che le situazioni subiscano una sterzata; d’altronde lo ha promesso anche alla piccola Loulou e, quindi, ora è giunto il momento di ingegnarsi, affinché non si assista al dramma che è seguito dopo il famoso ballo, che ha poi dato corso ad un succedersi di situazioni impossibili da dominare.
Ora sono veramente curiosa di vedere Caterina all’opera per il bene dei Nostri! A presto!

Recensore Master
04/08/22, ore 10:06

E così quello che era accaduto nella storia originale si sta nuovamente verificando anche in questo universo alternativo: Oscar completamente presa dalla sorpresa di riavere Fersen sano e salvo, dimentica tutto e tutti, lasciando sia Caterina, ma soprattutto André, di sasso. Quest’ultimo fa come al solito, buon viso a cattivo gioco e Caterina comprende quanto gli costi cercare di essere colloquiale per fare un piacere ad Oscar. Oscar che è sempre nei suoi pensieri e, anche in questa situazione pesante per lui, la asseconda. La generosità di Oscar non conosce confini e così invita il conte a fermarsi da loro tutto il tempo che riterrà opportuno, intanto potrà ragguagliarli sulle vicende americane che lo hanno visto protagonista. Nello sguardo del conte è innegabile poter ancora vedere dolore, malinconia, i fatti della guerra devono averlo segnato profondamente. Assume un’aria affascinante per questo suo aspetto, anche se però André non ha nulla da invidiargli: lui è passione, fuoco, sensualità, mentre il conte appare freddo e distaccato anche se estremamente educato. La cena alla quale anche Caterina è costretta, suo malgrado, a partecipare, non fosse altro per dare man forte ad un André provato da quell’improvvisata, si svolge in tranquillità. Viene anche presentata al bel conte svedese come una protetta di Oscar, che sta facendo dipinti per la sua famiglia.
Intanto la sua mission di pittrice continua con Loulou, la quale vorrebbe altri quadri che rappresentassero gatti, cavalli e soprattutto i suoi due zii, come li chiama lei. Questa ragazzina vede lontano, forse li vorrebbe davvero vedere vivere insieme, e allora nella mente di Caterina si fa strada un’idea: sfruttare questo sviscerato amore di Loulou per loro due, cercando di portarla dalla sua parte, al fine di fare in modo che anche Oscar possa accorgersi che André è l’unico uomo degno di starle vicino. La ragazzina non se lo fa ripetere due volte e insieme a Caterina organizzeranno un piano d’azione, sperando di non combinare una serie di guai che potrebbero ripercuotersi sulle stesse persone che intendevano aiutare a stare insieme.
Altra serata e altra cena, questa volta con i racconti delle gesta di Oscar, che però non riescono a fermare, anche in questo frangente, l’improvvida e sconcertante uscita del conte a proposito dei suoi meriti di soldato, tanto da chiedersi il perché Dio l’abbia fatta nascere donna. Sofferenza di Oscar e rabbia di André che se avesse potuto avrebbe zittito il conte.
Ora più che mai Caterina spera che il piano, che metterà in atto con la nipotina, possa andare in porto, affinché quei due giovani possano tornare a guardarsi intensamente negli occhi come quando raccontava loro le vicende di GOT e possano prendere contezza dei reciproci sentimenti molto prima del tempo.
Sono curiosa di sapere in cosa consista questo piano e come verrà attuato, anche perché ancora non ci hai svelato nulla e tantomeno nulla è emerso dal colloquio di intesa con la piccola Loulou. Restando in attesa di ragguagli, poiché la curiosità incombe, confermando la piacevolezza della narrazione, nonché della intrigante situazione in cui la nostra viaggiatrice del tempo si trova, ti saluto caramente.

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