Recensioni per
Il mago dell’Accademia
di thors

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/03/22, ore 12:36

Ciao Thors!

E così Hesfiel ha trovato altri alleati: i nani, gli efli oscuri...l'esercito si sta facendo bello grande.

La scena più importante dell'intero capitolo è però la chiacchierata che ha con la bambina, Efelia. Ed è su questa scena che mi concentrerò.
Innanzitutto, ci aiuta a comprendere una volta per tutte la relazione che Sere ha con la Dama: è parte di lei. Quindi, Hesfiel accettando l'incarico della regina, accetta anche di combattere e annientare un pezzo della donna che amava.
Scopriamo anche che Sere ha trasferito i suoi ricordi in Efelia, ed è qui che batterà la mia recensione.
Tu dici che Sere ha appunto trasferito i ricordi in Efelia, ma stando a quello che dice la bambina, sembra più che altro che in lei ci sia l'anima di Sere, con i suoi sentimenti e le sue emozioni. Ne è un esempio il fatto che pare già amare Hesfiel, prova per lui dei sentimenti "vecchi" che ovviamente non possono essere quelli di Efelia, dal momento che lo conosce da pochissimo. Oppure, quando gli confessa di non essersi voluta spogliare davanti a lui perché temeva il suo giudizio. Questi non sono semplici ricordi, è molto di più.

Perdonami, sarà ridondante, ma ancora una volta leggo troppa facilità nei sentimenti, nelle relazioni tra personaggi. Non c'è profondità, ecco.

Un'ultima cosa: i capitoli mancano di azione. E' come leggere di routine al campo e basta. Sembra accadano sempre le stesse cose, nessun colpo di scena, le azioni si susseguono ma non c'è mai una svolta.

La storia di Efelia e Sere e della regina Deme è interessante, ma senza coinvolgimento diventa piatta. Ci vorrebbe più brio, ecco!

Rifacendomi alla risposta della recensione precedente, sì, io ho scelto il pacchetto della boxe. Non che mi intendi di pugilato, sia chiaro (e per questo sto letteralmente studiando ahahah), ma gli altri erano tutti a tema fantasy e per questa volta ho preferito tornare "nel mondo reale" ;)

A presto,
Nina^^

Recensore Master
03/03/22, ore 14:48

Ciao Thors!

Finalmente sono tornata a leggere la tua storia.

Dunque, la trama procede abbastanza tranquillamente, ormai Hesfiel ha compreso la natura della Dama e sembra anche sapere come farla fuori. Buon per lui.

La storia di Deme, della sorella, della primogenita e della madre è molto triste. E' come se fosse una maledizione che si tramanda di madre in figlia. Qualcuno dovrà mettere fine a tutto questo dolore.

Poiché questi nostri scambi sono diventati soprattutto un punto di crescita, permettimi di riportarti alcuni punti che personalmente limerei.
Il termine schiava, usato troppo spesso, non mi piace. Da donna. Mi fa storcere il muso.
L'amore, il rapporto tra Deme e Hesfiel lo percepisco ancora come forzato. Forzati tutti quei ti amo, tutti quei non mi lasciare. Cavolo, stiamo parlando di una regina e del mago più potente del mondo!
Come sai, io non sono una grande scrittrice di fantasy, ne ho scritte solo due di storie a questo tema. Per lo più scrivo racconti introspettivi, sentimentali, di vita vissuta. Perciò, penso che il loro amore risulterebbe più vero, sincero e credibile se fosse nato durante il viaggio e non a palazzo. Eviterei tutte quelle scene hot all'inizio: dai un senso al loro stare insieme.
Ultima cosa, prima di scappare a lavoro: ho trovato superfluo anche la risposta che Deme da al suo comandante riguardo il fatto che condivide con il mago il letto da tre mesi. E' una regina, il comandante è al suo comando, non le serve dire con chi condivide il letto...

A presto,
Nina^^

Recensore Veterano
28/02/22, ore 17:50

Allora Thors apprezzo sicuramente il fatto che il mago voglia liberare gli assassini dalla droga, e che prima di procedere con la missione voglia evitare di essere ammazzato ma sono impaziente di tornare alla dama. La storia dei musicisti mi era piaciuta molto. Deme mi piace sempre meno non so perché. Ad un tratto sembrava stesse facendo un weekend romantico con Hesfiel anziché una missione pericolosa. Sarò paziente e vedrò come si evolve la storia. A presto

Recensore Master
25/02/22, ore 14:27

Ciao thors, buon pomeriggio.

Ed ecco che improvvisamente la storia prende una piega macabra. Il ricordo di Sere è triste, ciò che i maghi stavano cercando di fare sul corpo della ragazza riprovevole.

In questo capitolo ho conosciuto un giovane Hesfiel bullizzato dagli altri maghi, ma caparbio e - forse - veramente innamorato.
E' stata una bella lettura, mi è piaciuta. E credimi quando ti dico che ho sperato che tra Hesfiel e Sere non ci fosse nessuna scena spinta, perché è giusto così!

Unico accorgimento/suggerimento per quando andrai a modificare la storia: metti il ricordo scritto in corsivo, aiuta chi legge a comprendere che si sta parlando del passato anche visivamente ;)

Nina^^

Recensore Master
23/02/22, ore 12:55

Ciao Thros, sono di nuovo qui.

Allora... finalmente il mago e compagnia bella hanno raggiunto il primo accampamento, dove per poco il comandante non ci rimetteva la testa!
Che figura da quattro soldi, ma d'altronde come poteva immaginare che la sua regina fosse in viaggio con gli altri? Vuol dire che il camuffamento era riuscito alla perfezione.

Ho notato che le cure di Hesfiel con Belsaya non si sono rivelate così efficaci come con Shyle. Dipende forse dalla forza di volontà? Dall'animo meno nobile? O sta messa semplicemente peggio?

Per quanto riguarda Shyle, invece, si apre con il mago e gli mostra il suo animo ferito: è una ragazza spaurita, che farebbe di tutto pur di restare al fianco di Hesfiel e non tornare alla vita di prima. Credo sia perché, nonostante tutto, nonostante rimanere con lui la porterà ad affrontare la Dama del Vento, non abbia mai conosciuto nessuno che si prendesse cura di lei e che la trattasse con rispetto e garbo.

Alla prossima,
Nina

Recensore Master
21/02/22, ore 20:26

Eccomi ancora qui.

Riassumerei questo capitolo con una parola: risonanza magnetica!
Non prendertela, ma Hesfiel è improvvisamente diventato il neurologo del gruppo, che per carità fa comodo, ma succede veramente troppo poco!

Per adesso non c'è azione, il mago partito per affrontare la più tremenda delle streghe, si ritrova invece a fare da balia prima a una regina che sembri pensare solo al sesso, poi a due ragazze con la mente annebbiata dalla droga.
Shyle è una brava ragazza, dal suo racconto confuso capiamo che è stata obbligata alla vita di assassina, che non ha avuto altre chance. Ma Belsaya no, sembra cattiva nell'animo e ne è una dimostrazione il fatto che non fosse davvero dispiaciuta per la morte degli altri sicari, ma che stesse solo recitando.

Penso che una trama così lenta nello sviluppo fosse più indicata per una long senza scadenza, in modo che avresti avuto tutto il tempo a disposizione per presentare i personaggi (che sono a tutto tondo, si vede) ed eventuali battaglie.

Alla prossima,
Nina^^

Recensore Master
21/02/22, ore 14:38

Ok, prima di scappare a lavoro ne ho approfittato per leggere un altro capitolo.

Nella prima parte succede poco e niente, ho solo notato che Deme si è infastidita quando il mago ha cominciato a farle domande sul famoso nobile che si era messa contro. Quindi, giustamente, le chiede se possa essere lui il mandante di quei sicari. Ma non abbiamo risosta, giacché la regina è tornata a fare... la regina.

Rispetto ai primi capitoli, ho letto anche una maggiore scioltezza nei dialoghi tra i personaggi, soprattutto fra Deme e Hesfiel: scherzano di più, si prendono in giro, ciò significa che la confidenza tra i due sta crescendo.

Shyle sembra essersi ripresa, e a lei si aggiungono alti personaggi e componenti della compagnia. Oltre alle due bestioline, che sono diventati i cani da guardia in pratica, fedeli alleati, facciamo la conoscenza di Belsaya. Una donna pericolosa, a detta di Shyle, che vedremo se davvero riuscirà a mettere zizzania fra loro.

Nina^^

Recensore Master
21/02/22, ore 14:23

Ciao Thors!

Finalmente trovo il tempo il riprendere il viaggio di Deme e Hesfiel.
La regina comincia a capire cosa significa vivere senza gli agi del castello, ma ha dimostrato grande sopportazione. Questo bisogna concederglielo.
La scena in cui il mago fa le pulizie mi ha ricordato tanto quelle Disney, ad esempio la Bella Addormentata, in cui le tre fate usano la magia per pulire casa (non se se sei afferrato nell'argomento..).

Bella la scena dei musicisti e il loro narrare l'incontro con la Dama del Vento. Molto suggestivo. Inoltre, l'ho trovato in perfetta linea con l'ambientazione medievale che hai ricreato... ma il racconto dei cantori mi ha portato a chiedermi perché la Morte Bianco Vestita rimase lì ad ascoltarli? Che ami la musica?

Poi, infine, facciamo la conoscenza di un nuovo personaggio: Shyle. Mi piace il suo essere combattiva, sembra forte e spero riesca ad avere la meglio sulla droga che ha invaso il suo corpo. Hesfiel ha davvero bisogno di manforte per affrontare il viaggio...

Alla prossima,
Nina^^

Recensore Veterano
19/02/22, ore 01:35

Questo capitolo mi è piaciuto molto, la cosa che più mi è piaciuta è il racconto d l gruppo musicale. È stato davvero suggestivo ed è riuscito ad emozionarmi molto. Il monologo è stato toccante e poetico. Chissà che non riveli un indizio sulla dama.
Vediamo cosa succederà con l'assassina al loro seguito. Sicuramente è stato un bel gesto liberarla dalla droga.
A presto
P.s. hesfiel sa anche fare le pulizie!

Recensore Veterano
17/02/22, ore 22:27

Ok hesfiel avrebbe un futuro alle feste di compleanno per bambini...
A parte questo la Regina è riuscita a farmi pena per il suo passato e il fatto che non possa fidarsi di nessuno. Credo che nasconda ancora qualcosa.
Hesfiel nonostante l'attrazione per lei sembra molto circospetto. Sono curiosa di sapere cosa accadrà.

Recensore Veterano
16/02/22, ore 00:09

Inizio col botto! La regina come si supponeva nel capitolo precedente non perde tempo e non si fa problemi nemmeno davanti alla serva. Hesfiel sembra molto padrone della situazione e nonostante la sua attrazione per Deme non si fida del tutto e per prima cosa rimuove la pergamena.
L'idea dell'arma con cui sconfiggere la Dama non ha incuriosito solo il mago anche io sono ansiosa di scoprire di cosa si tratta.
A presto

Recensore Master
14/02/22, ore 23:49

Ciao thors, sono riuscita a finire il terzo capitolo in due round...

In questo capitolo succede poco dal punto di vista dell'azione, ma ci serve per comprendere meglio i personaggi e in particolare la regina.

La vediamo fare da mamma attenta ai suoi due figli, una mamma affettuosa che ama i bambini che ha messo al mondo. Ma, è anche una donna fondamentalmente sola, che cerca la compagnia del mago ingaggiato da lei.

Inoltre, dimostra di essere una donna che ha dovuto imparare a prendersi cura di se stessa fin da piccola (molto piccola). E dopo varie sofferenze e umiliazioni, ha dovuto fare fuori il mago che in quel momento impersonava il suo nemico, avvelenandolo.

Leggendo questo capitolo ho maturato diversi giudizi, nel senso che ho apprezzato il racconto della regina, il suo passato è importante, ma non tanto il fatto che si sia aperta in maniera così "facile" con un uomo che in fondo conosce da un paio di giorni. Forse tre.
Avrebbe potuto raccontargli il suo passato durante il viaggio (ammesso che parta, ovvio), quando la confidenza sarebbe aumentata.
Eh no, fare l'amore un paio di volte non ti rende anche il confidente personale...
Questo è un altro aspetto che onestamente mi ha fatto storcere il muso: una regina che richiede le continue attenzioni di un uomo e di cui sembra già perdutamente innamorata, come se non potesse più farne a meno, la rende meno regale.
La scelta di voler andare con lui, invece, ci può stare...

La parte in cui lui si prepara per il viaggio, rinforzando attacco e difesa, mi ha ricordato molto un videogioco stile The Witcher :)

P. S.
Piccola svista: qual' è - nei primi righi - va senza apostrofo ;)

Nina^^

Recensore Master
13/02/22, ore 23:39

SECONDA CLASSIFICATA E VINCITRICE DEL PREMIO ARCIMAGO, E DAMA DEL VENTO 
THORS – Il MAGO DELL’ACCADEMIA 


Grammatica e stile:
Come hai temuto, ho visto qualche magagna nel corso della lettura. Perlopiù si tratta di refusi e ripetizioni, probabilmente dovuti ai tempi ristretti con cui hai dovuto revisionare. Nulla a mio avviso che possa inficiare in modo troppo negativo la valutazione relativa al piano grammaticale. Ti ricordo, però, perché importante, che la forma corretta è “qual è”: durante il racconto ho notato spesso questo errore, perciò preferisco specificartelo. Per il resto, la tua padronanza della grammatica rimane convincente e siccome non sono un giudice particolarmente severo su questo campo il voto, al netto dei refusi qui sopra, è quasi massimo (-0,75). 
Riguardo lo stile, in questa valutazione spicca positivamente l’uso del lessico. Variegato, adattato all’ambientazione di matrice medioevale. Non mi sento in alcun modo in difetto se dico che in futuro riguarderò spesso la tua storia per riprendere nota di certi termini che desidero, assolutamente, far entrare nel mio vocabolario. Rappresenta un’autentica marcia in più, la quale aiuta a immedesimarsi con l’ambiente domestico, o comunque da campo, che circonda il protagonista per la maggior parte dell’avventura; come anche gli interni del palazzo o dell’accademia quando li visita. Anche le frasi si susseguono in modo scorrevole e intrattenente. Avrei preferito vederne di più corte, perché è facile scadere in errori, di lettura per chi visiona o scrittura per chi batte sui tasti durante l’impeto creativo, ma si tratta di una considerazione personale ed estranea alla valutazione: il tuo stile è presente e permette di leggere anche un racconto così corposo con naturalezza, si confeziona bene per questo genere di storia.
Difatti valutazioni circa la gestione delle varie scene è rimandata al gradimento personale, dal momento che soggettiva e in ogni caso facente parte di una categoria diversa dalla mera costruzione delle frasi. 

Trama:
La valutazione di questo specchietto è forse la più difficile che abbia dovuto compiere da quando sono giudice, e per altro la più sofferta. 
Di base la storia vede Hesfiel seguire l’incipit richiesto dal contest e incontrare Deme per ricevere la missione di distruggere la Dama del Vento. Nella sostanza, tuttavia, non succede molto altro. Le sue avventure lo portano semplicemente ad attraversare un continente che, per scelta d’itinerario, rimane perlopiù sullo sfondo. Lo si vede conoscere e radunare nuovi compagni che poco alla volta riempiranno la sua tenda e il letto. Per quanto la lore dietro la Dama del Vento sia effettivamente un motivo di pregio, di cui renderò merito nel relativo specchietto, la storia non presenta intrecci o trame di particolare evidenza: semplicemente, Hesfiel si trova ad affrontare contrattempi più o meno insidiosi, e a risolverli con relativa tranquillità; la stessa battaglia finale, infatti, non da la sensazione di una chiusura, dopo un inizio e uno svolgimento. 
Ciò che inizialmente era stato trattato come uno scenario accattivante, a causa di un soffermarsi eccessivo sulle scene di contorno ha fatto perdere molto dell’attrattiva e del senso di pericolo, e sfida, che effettivamente dovrebbe rappresentare una minaccia di livello globale. Il semplice fatto che Hesfiel, nel suo punto di vista, ammetta di essersi trattenuto nella battaglia finale per creare un senso di fratellanza tra le varie compagini, non fa che sminuire agli occhi del lettore l’importanza stessa di questo scontro. Il quale, sì, è viziato dall’assenza della Dama, ma che proprio per questo avrebbe dovuto ricevere un’importanza tale da consentire di capire che lei, insieme al suo esercito, sarebbe stata una minaccia forse invalicabile. 
Se esaminiamo la questione legata alla Dama del Vento, infatti, si hanno dei riscontri importanti: un Demone, un essere di potenza divina o semi-divina, che, se la volontà della ragazza che lo ospita non fosse stata abbastanza forte da arginarlo, avrebbe portato ancora più morte e distruzione di quanto già non faccia; e lo fa, lo si viene a conoscenza attraverso i cantori dei primi capitoli e il loro racconto aiuta a percepire la concretezza di questa minaccia. La Dama del Vento si muove, uccide. Per quanto la vediamo in azione solo nelle battute finali, per altro castrata dalla ferrea volontà di Sere, è chiaro che lei è una minaccia enorme. C’è un pericolo, c’è chi l’ha affrontata in passato e non è tornato; c’è chi la prende sul serio, come Deme che per sconfiggerla raduna non solo i suoi eserciti ma quelli dei regni e delle tribù alleati e rivali; Hesfiel stesso se la sarebbe data a gambe levate se Deme non gli avesse mostrato di  possedere una strategia efficace; si nota il fatto che popoli così diversi si siano uniti per fronteggiare una minaccia comune, e troppo potente. 
Tutti questi sopracitati sono esempi facenti parte del contesto, dunque fuori da questa valutazione, ma che arricchiscono di molto la lore e danno un significato effettivo alla missione che Hesfiel è tenuto a compiere. 
Ma dal punto di vista della trama l’intreccio rimane abbastanza sbrogliato e lineare, e non si riscontrano elementi che possano arricchirla di sfaccettature. Alcuni passaggi perdono di mordente a causa di un abuso degli elevati talenti del protagonista e ciò su cui hai deciso di concentrare l’attenzione. Banalmente, episodi come l’attentato a Deme o il tradimento del nobile che aveva ingaggiato le Ombre per fermarla, se sviluppati, avrebbero reso senz’altro più ricco e variegato uno scenario che vede nella sua coerenza, perché è innegabile che la tua storia sia coerente, ha una debolezza. 
Mi dispiace dover criticare a tal punto il tuo sforzo non indifferente di tempo e creatività, ma non sarei onesto se lasciassi questo parere in sordina. Specifico: un conto è la lore della Dama, che ritengo molto interessante, ma un altro è la trama. 
E dire che opportunità interessanti e, se sfruttate, accattivanti c’erano. Penso alla follia che può contagiare un mago che si spinge oltre il limite, come è successo al ragazzino del primo capitolo; chissà cosa poteva accadere se Hesfiel fosse impazzito. Penso alla trama, completamente lasciata a sé stessa, del nobile che aveva tradito Deme e che aveva sovvenzionato la gilda degli assassini per fermarla. Le due assassine, Bel  soprattutto, che sono state eclissate ad ancelle quando avrebbero potuto comportarsi ad esempio come mine vaganti, o creare delle effettive minacce per il mago, manipolare, uccidere, sabotare l’esercito dall’interno per conto del nobile; ovviamente se non ricondizionate dalla magia. Penso all’esercito della Dama, che magari avrebbe potuto percorrere il continente per un X motivo e dare fastidio; dare un motivo od occasione a Hesfiel di studiarli. 
Ovviamente sono considerazioni mie, non mi aspettavo di vedere precisamente tutto ciò che ho appena elencato dentro la storia. 

Caratterizzazione dei paeronaggi 
È qui che ha origine il vero problema di questa storia. 
A lettura conclusa avevo un pensiero piuttosto specifico in testa, ed è che questa storia ha un unico ma enorme problema: il protagonista. 
Non per il lato della caratterizzazione, le capacità, motivazioni e quant’altro. Il guaio è che Hesfiel soffoca terribilmente tutto ciò che lo circonda. Suscita un’attrattiva e possiede un intuito tali da  rendere inermi e completamente inutili tutti i personaggi e ogni altra cosa lo circondi. Siano queste potenziali trame secondarie, dispute, battaglie. 
Qui è meglio soffermarsi e cercare di spiegare bene. Hesfiel è un buon personaggio, con virtù e capacità che sono contestualizzate, giustificate, un eroe, ma è il mondo in cui la narrativa evolve attorno alle sue abilità e le sue scelte che lo rendono, semplicemente, croce e non delizia di questa storia. 
Prendiamo Shyel o Bel. Due assassine, due potenziali trame che lui letteralmente prende e disinnesca prima che possano esplodere. Sarebbero state due personaggi interessantissimi, soprattutto la seconda, se invece di tenerle al guinzaglio del protagonista fossero state libere di esprimere la loro individualità. Due personaggi dalle storie tragiche, traviati dalla droga e un destino infame. Il fatto che comunque cerchino in Hesfiel una figura di riferimento non è sbagliato, ma accade in un modo che onestamente non genera alcuna attrattiva, verso di loro e verso il loro ruolo nella storia in generale. 
Ti faccio un esempio: è come se Silente per eliminare l’Horcrux di Harry lo uccidesse e poi gli desse in mano la spada di Grifondoro, il medaglione vero, gli dicesse dove sono tutti quanti gli altri e che aveva assoldato già degli infiltrati per farlo arrivare a quelli che gli mancano; e di sconfiggerlo, prima di confezionare per raccomandata la Bacchetta di Sambuco a Villa Malfoy. Poteva farlo (circa), ma avrebbe spazzato via completamente un intero libro e tutto il pathos, gli insegnamenti, la bellezza di un’opera e di personaggi che non avremmo avuto modo di conoscere o veder maturare. Harry Potter da protagonista sarebbe diventato un mero oggetto che si muove seguendo le istruzioni del suo padrone. 
Ma, tornando al tuo lavoro, c’era un personaggio che davvero mi aveva ben impressionato: Deme. Un personaggio fighissimo, una donna dalle mille facce che nascondevano fragilità, ambizione, amore, crudeltà, sfrontatezza: una Cersei Lannister con le palle e un cervello funzionante, che ha reso il suo stupratore Robert Baratheon una macchia sullo sfondo fino a sfilargli il comando. Osservarla interagire con Hesfiel è stato come vederla spegnersi davanti ai miei occhi diventando, fondamentalmente, come la sua primogenita ante-salvataggio di Hesfiel da quella cassa di legno. Aveva un passato tragico, una storia di ambizione e abusi che l’avevano indurita e costretta a strappare l’unica cosa pura che le era rimasta, il cuore, pur di permettere ai suoi figli un futuro radioso. Anche lei soffre, anche per lei è plausibile che si aggrappi a una figura di riferimento, ma la sua autorità e forza di carattere semplicemente vengono meno fino a sparire. Diventa onestamente insignificante. Ben diversa dalla donna misteriosa e forte che Hesfiel odiava e amava al tempo stesso; momenti, tra le tante cose, dove sei riuscito a rendere concreta e accattivante l’elettricità tra questi due personaggi. Ma all’inizio, quando lei gli teneva testa e lo teneva in qualche modo ancora in scacco. 
Se posso darti un consiglio, dovresti davvero lasciare che anche i tuoi personaggi secondari siano liberi di muoversi all’interno della storia, invece di essere dominati dal carisma, la magia, i sortilegi, qualunque modo si possa prendere a esempio, del protagonista. 
Motivo per il quale solo Hesfiel e Sere, dal mio punto di vista, sono personaggi che possono ricevere una  valutazione concreta e anche positiva. 
Il primo è un personaggio che per forza di cose merita di ricevere il premio “Arcimago” poiché dimostra un potere quasi divino e impareggiabile rispetto a tutto il resto del lotto. Una mente brillante, curiosa, perfettamente attenta ad ogni aspetto studiato del mondo là fuori. Un personaggio positivo, vissuto in una realtà asettica e dura come quella dell’accademia che gli ha imposto di crescere in fretta. Un personaggio  la cui umanità viene lasciata germogliare da Sere: è proprio il ricordo delle torture, ed esperimenti, che l’hanno traviata fino alla morte spirituale a rendere Hesfiel così attento ai bisogni di chi lo circonda. 
Sere, difatti, è l’unico personaggio che si possa accostare a Hesfiel, l’unico tra l’altro che ha agito di sua iniziativa per fare ciò che “lei” riteneva di dover fare. Lo ama, ma non per questo rinuncia alle sua particolarità: la bontà d’animo, la voglia di proteggerlo finanche ad andare contro la sua volontà. Ha tenuto a bada un Demone nel suo corpo per anni, aggrappandosi a quel brandello di umanità che può essere riassunto nella canzone che l’ha frenata dall’uccidere quei musicisti. 

Dama del vento
Per quanto riguarda la lore della Dama, questo è senza dubbio alcuno la nota di maggior pregio. Hai saputo creare e contestualizzare una creatura molto interessante, che s’intreccia al passato sia di Deme che di Hesfiel e attorno alla quale si ha comunque la sensazione di un’entità pericolosa, ben costruita, e pesantemente limitata dalla volontà di Sere. La Dama non è altro che un Demone, uno degli esseri primordiali che all’alba dei tempi è stato fronteggiato e ucciso dagli Dei. I quali, tuttavia, non hanno distrutto  il suo corpo, come invece hanno fatto con i fratelli, e ciò ha permesso alla corona (?) di metterci le mani sopra e creare, attraverso rituali orribili quanto molto interessanti a livello di lore, un’entità non viva, un essere di potenza incomparabile che come un flagello miete le anime delle sue prede trasformandole in schiavi e piano piano risucchia la vita di colui che l’ha richiamata fino a causarne una morte orribile. È un segreto ben costruito, ma anche una fonte di potere molto ambiziosa e allettante; persino una madre premurosa come Deme, per proteggere la sua famiglia dai nemici politici, ha scelto di sacrificare la primogenita pur di ottenerne i vantaggi. Certo, non era stata edotta completamente sui rituali da compiere e gli effetti collaterali. Ma rimane una scelta potente e molto importante, che spiega quanto si è disposti a perdere, e quante vite sacrificare, pur di ottenere quel potere. O, come nel caso di Deme, l’epurazione dei suoi peccati passati compiendo un’impresa che avrebbe impedito ai suoi figli di essere bollati come progenie di una tiranna crudele. 
L’unico motivo per cui questo voto non è massimo riguarda la mancanza di un approfondimento sulle origini di questa Dama e la setta di maghi che segretamente mieteva queste fanciulle facendole diventare involucri. Insomma, se ci sono stati due eroi che, da come viene dipinta la situazione, sono lontani rispetto al presente, significa che qualcuno prima ancora della madre di Deme avesse scoperto e utilizzato questo stratagemma. 
Rispetto a Nina, dunque, la lore manca di un passaggio, ma in compenso le azioni della Dama hanno una coerenza concreta e ben spiegata dall’inizio alla fine, garantendoti dunque di vincere il premio “Dama del Vento”.  
 

Gradimento personale:  
Dal punto di vista soggettivo, la storia a mio avviso soffre di una riproposizione eccessiva di scene lemon/lime che si susseguono senza che ce ne sia davvero bisogno. Davvero, sono troppe. La prima scena rossa tra Hesfiel e Deme è carina, il trucco dell’acqua intrigante, ma veder ripetere sempre la stessa cosa per quasi due terzi di storia a un certo punto appesantisce. Sono davvero dispiaciuto, lo ripeto, di essere così critico su un lavoro su cui hai impiegato tanto impegno, ma non posso davvero negare che  questa storia ha un ritmo che reputo mal gestito. Troppe scene intime hanno lasciato uno spazio immeritatamente esiguo al resto. E la cosa mi ha lasciato parecchio amareggiato, se devo dirla tutta, perché il resto mi stava piacendo e molto.

Il perché questa recensione non è stata invitata resterà un mistero tra Efp, la mia linea Wind e forse il processore del mio pc che inizia a freezarsi. Me ne sono accorto dieci minuti fa, quando ormai avevo spento il pc. Non ti dico la fatica di recensire con Ipad: dopo un certo numero di parole l’editor va tutto a funghi. 
In effetti mi sono dimenticato di dirti che la faccenda della setta di maghi assassini era tutto un flash mio, sì.   Fondamentale non sapevo come chiamare quei due maghi lì senza scendere troppo nel generico, l’importante è che quantomeno si sia capito che mi riferivo ai torturatori di Sere. 
Mi scuso per l’inconveniente. Appena finisco la storia per il contest di Harry Potter, mi butto subito sulle recensioni-premio :)
E la mia opinione rimane: se questa storia trova un equilibrio, sarà una bomba.
Grazie per aver partecipato al contest :)
Ghostro

Recensore Veterano
13/02/22, ore 15:17

Ciao Thors, interessante il primo capitolo. In pochi tratti hai descritto in modo vivido sia il mondo dell'accademia sia il carattere di henfiel. (L'ho scritto bene?) È un po' altezzosa ma funziona bene e la missione si presenta molto avvincente. La regina gnocca è ben caratterizzata, sembra anche pericolosa. Chissà che cosa dovrà dirgli in privato?
Ho trovato qualche analogia con la mia storia, avendo lo stesso incipit era normale, ma ti assicuro alcune sono casualità. Poi le vedrai. A presto

Recensore Master
11/02/22, ore 23:57

Ciao Thors!
Finalmente sono riuscita a leggere il secondo capitolo della tua Dama del Vento.

Di questo capitolo mi hanno colpito le descrizioni degli ambienti, in particolare quella inziale. Molto dettagliata, accurata. Ma ho notato che è una tua peculiarità, infatti tendi a descrivere ogni cambio di luogo con attenzione, ogni movimento o gesto dei personaggi. Sembra davvero di muoversi con Hesfiel, ad esempio, quando si muove nell'accademia o nel castello quando torna una seconda volta. Aiuta chi legge a immedesimarsi meglio.

Il rapporto fra Deme e il mago è strano, nel senso che lui apprezza la bellezza della regina (cosa che avevo notato già nel capitolo precedente), gode del suo corpo, ma contemporaneamente ho l'impressione che non la ritenga degna del dovuto rispetto e che insieme dubiti di lei e delle sue parole. Non si fida molto, insomma (e fa bene, mi sa...).

Hesfiel si dimostra fin da subito un mago sveglio e intelligente, ne è un esempio la sostituzione del suo sangue con quello di porco e il piano che architetta per entrare nelle sale delle pergamene.
Un punto a suo sfavore, però, è la freddezza che ho notato finora in tutto ciò che fa. Anche nella scena hot era lei a provare piacere, ma del godimento di lui non c'è traccia, mi è sembrato che tutto ciò che facesse, era mirato a farla godere. E allora mi sono chiesta: lui la desidera davvero, è davvero attratto da lei, o la sta solo compiacendo?