Recensioni per
Il mistero del libro scomparso
di eddiefrancesco

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/03/22, ore 00:51
Cap. 11:

Ciao mia cara, bentrovata.
Questa storia è fantastica. Ci sono tutti gli ingredienti per un giallo davvero appassionante: assalti, vecchi che compaiono all'improvviso, cimiteri abbandonati, druidi, fughe rocambolesche.
Davvero in solo 12 capitolo a Kit e Hero è successo praticamente di tutto e molto altro penso che dovrà accadere.
Ho trovato meraviglioso il modo in cui siano riusciti a seminare i loro inseguitori e mettersi al riparo. Il vecchio custodo, non so, mi ha un po' inquietato, ma ci hanno avuto così poco a che fare, che non sono riuscita a farmi una idea precisa, anche perché credo che se avesse voluto, avrebbe fatto loro del male nel breve tempo che sono stati a casa sua.
Nel frattempo, un mandato di arresto a carico di Kit per aver rapouto una donna, la carrozza sparita, Hob che non ritorna a casa. E quindi, di fatto, Hero si sarebbe trovata sola di fronte a chiunque avesse cercato di aggredirla. Ho la sensazione che dietro vi sia qualcuno di molto ingegnoso, che ha architettato tutto bene bene. Anche perché davvero sembra che nulla sia stato lasciato al caso.
Kit ha avuto già a che fare con una situazione più o meno simile: prima di quel momento, delle persone erano riuscite a rendere la sua casa priva di tutela, e avevamo potuto agire indisturbati per usare come vittima sacrificale sua sorella. E sarà interessante sapere come avrà fatto la ragazza a sfuggire a questi matti.
Pur avendo numerosi sospetti, Kit sa che non può rischiare di lasciare Hero da sola. Perché se il più grande dei suoi timori si rivelasse fondato, Hero sarebbe la vittima sacrificale prescelta, e sarebbe seriamente in pericolo.
Per questo fuggono via, diretti, lui vorrebbe, a Raven, ma Hero ha come obiettivo principale il ritrovamento del Mallory, e non rientrerà a casa di Raven fino a quando non lo avrà recuperato.
L'idea che dietro la situazione, a dir poco paradossale, nella quale si trova vi si possa celare l'ombra dello zio sovviene in Hero, che sa quanto strambo sia Auguste, forse addirittura un po' pazzo ed esaltato, e ben la sua mente avrebbe potuto partorire una idea simile. Io, onestamente, non mi sento di escluderlo: dalle poche battute e dai pensieri di Hero su Raven, mi sono fatta l'idea che quest'uomo sia parecchio spregevole, e lo vedo capace di ogni nefandezza.
Di fondo, aleggia tra Kit ed Hero lo spettro della diffidenza. Tutti e due si guardano con sospetto perché, di base, non si conoscono. E i comportamenti di ciascuno dei due ingeranano, giustamente, perplessità e incredulità nell'altro.
Hero si trova per la prima volta in tutta la sua vita in compagnia di un gentiluomo, che la protegge, la tratta con rispetto e ha delle premure per lei; e forse, proprio il fatto che in vita sua non abbia mai conosciuto questo tipo di attenzioni, la porta a stare in gaurdia, a chiedersi chi sia in realtà Christopher e fino a che punto lei possa fidarsi di lui. Dal canto suo l'uomo vede Hero una donna completamente fuori dal comune, indipendente, intrepida, autonoma, coraggiosa. In una parola: sorprendente. E proprio per questo si chiede da dove sia saltata fuori quella creatura e a che gioco ella stia giocando, quanto sia coinvolta in tutta quella faccenda.
Tra di loro, però, una forte attrazione ed un senso di appartenenza che vanno oltre qualsiasi razionalità.
I loro corpi a contatto su quel cavallo hanno provocato in entrambi la medesima reazione: si sono sentiti vinti da una forza attrattiva inspiegabile, che ha obnubilato i loro sensi. Kit si impone di essere un gentiluomo, ma teme che quella vicanza possa portarlo a mancare di rispetto a quella donna tanto singolare. La sente un po' come la sua donna, non la giudica per le sue stramberie ma, anzi, ne è affascinanti ed ammirato.
Hero, dal canto suo, sente proprio il suo cuore andare in tumulto. La vicinanza con quell'uomo è un qualcosa che la destabilizza; ed ancor di più lo fa il fatto che tra quelle braccia lei sente di potersi finalmente lasciare andare, alla sua presenza riesce a dormire profondamente, abbandonandosi e spegnendo il cervello, consapevole che c'è lui li a proteggerla. Il suo istinto la porta a credere che può fidarsi di Kit, e che lui mai le farà del male. Tra le sue braccia sente finalmente quel calore che le entra nelle ossa, che la riscalda per la prima vera volta in tutta la sua vita.
E in quel rifugio, trovato in una vecchia e polverosa fattoria abbandonata, scomodo ed angusto, anche un po' tetro, ha rappresentato per lei un luogo più caloroso, confertevole e accogliente di quanto non abbia mai fatto la stanza che ha a Raven Hill. Probabilmente proprio per la presenza di chi c'era dentro.
Hero mi sembra una ragazza molto sola. È come se lei costituisca un po' uno strumento nelle mani di Raven, una sua proprietà, e che l'uomo abbia plasmato quella ragazzina per i suoi comodi. È una donna un po' rassegnata al suo destino, come se la sua stessa vita l'avesse già segnata. Quando dice che non è "nulla" e non lo è per nessuno, ho provato tanta tristezza, chiedendomi quale sia la sua storia personale. È una donna che mi sembra sia stata costretta a sopravvivere, e che non abbia mai veramente vissuto una vita sua, facendo quello che le piace e scoprendo anche sé stessa e le sue emozioni e passioni.
Mi sta piacendo sempre di più questa storia, a presto mia cara, ti abbraccio