Recensioni per
Congiunzione astrale
di paige95

Questa storia ha ottenuto 259 recensioni.
Positive : 259
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/05/22, ore 17:45

Ciao, eccomi qua a continuare la tua bellissima storia e posso capirti benissimo quando scrivi che in questo periodo, e adesso ancora di più, è emotivamente difficile scrivere sulla guerra. Però tu riesci a rappresentare con delicatezza anche i momenti più difficili e di tensione, stemperando l'ansia con qualcosa di tenero. È quello che hai fatto nella prima parte della storia, quando Beatriz porta il neonato fuori dall'ospedale per consegnarlo a Gwen che lo porti in salvo, mentre Christian aspetta di poter scortare fuori anche la madre del bambino e... e proprio in quel momento riceve una telefonata di Katherine! Davvero, lì per lì pensavo che non c'era momento peggiore, magari questo avrebbe potuto farlo scoprire dai talebani, e invece per Christian è stata una parentesi di serenità e dolcezza in mezzo a angoscia e orrore. Bellissimo il ricordo del Natale in cui i due si sono sposati subito dopo la Messa di Mezzanotte e, legato a questo ricordo, la promessa di Christian di tornare a casa per Natale, che è quindi anche il loro anniversario di matrimonio. Sempre ammirevole la forza di Katherine che non si lamenta, non dice di sentirsi sola e spaventata (nonostante lo sia), ma incoraggia il marito con una frase meravigliosa, che dà conforto e forza: "Non potrei essere più fortunata ad averti sposato".
Mi è preso un colpo quando, nella parte successiva, ho letto che Christian era stato trovato svenuto e portato in ospedale, che un afghano lo aveva scoperto e affrontato e che lui aveva rischiato di nuovo la vita! Per fortuna è andato tutto bene e questo avvenimento ci ha permesso di scoprire un altro lato della vita di Beatriz, ossia che non riesce mai a vedere suo figlio perché il marito ha ottenuto l'affidamento a causa del suo impegno come soldato. Questo fatto probabilmente spiega perché spesso la Reyes appaia dura e intransigente, tanto che le prime volte l'avevo trovata decisamente antipatica! XD Sicuramente il dolore e la frustrazione per non poter vedere suo figlio la rendono nervosa e lei riversa tutti i suoi sentimenti sulla sua missione, essere un militare è ciò che le ha tolto il figlio ma è anche tutto ciò che le resta per sentirsi utile a qualcuno.
E finalmente ritornano in scena anche Daniel e Samuel! L'uomo sembra decisamente cambiato dopo aver rischiato di morire, guardando le foto inviategli da Samuel sente il bisogno di sapere come sta suo figlio e sinceramente qui ho avuto proprio paura che accadesse una tragedia, da una parte l'addetto dell'ambasciata che dice a Daniel che Samuel è rimasto ferito, dall'altra lo stesso Daniel che, sconvolto dalla notizia, per poco non ha un altro attacco di cuore, devo ammettere che ho temuto il peggio! Per fortuna è arrivata Delilah che, seppure ancora arrabbiata con suo padre per aver spinto Samuel a partire, gli dà il numero del giovane e padre e figlio possono parlarsi. Mi viene da pensare che, nonostante la distanza e la brevità della conversazione, quella sia la prima volta in cui Samuel e suo padre si parlano veramente, entrambi mostrando la propria preoccupazione per la salute dell'altro. Chissà, forse sarà proprio questo a riavvicinare padre e figlio.
Infine il colpo di scena nel finale del capitolo: Sophie rivela al marito Fabian che l'aereo precipitato, quello in cui sono morti i genitori di Christian, era stato manomesso da Brian e lei lo sapeva. Devo ammettere che sono rimasta a bocca aperta, ma anche la reazione di Fabian è stata forse eccessiva. Posso capire che si sia arrabbiato perché Sophie non gli aveva mai detto niente, non ha dimostrato di avere fiducia in lui e ha taciuto per vent'anni, però Fabian è stato molto severo nel suo giudizio e ha subito accusato Brian di essere un terrorista e Sophie di averlo coperto. Sinceramente non credo che le cose stiano così e mi è sembrato frettoloso e ingiusto da parte di Fabian scaricare tutta la colpa su Brian che tra l'altro è morto nell'incidente e non può difendersi. È vero che anche i terroristi dell' 11 settembre si sono volontariamente schiantati sulle Twin Towers, ma le parole di Brian, il suo terrore, erano autentiche e non sembravano proprio quelle di un kamikaze che è convinto di fare la cosa giusta. Del resto anche Sophie prova a spiegare che Brian aveva parlato di "migliorie" all'aereo, a me sembra più probabile che sia stato qualcun altro a ingannare Brian e a fingere di voler migliorare l'aereo per poi manometterlo... qualcuno che, ovviamente, non si trovava a bordo. Comunque sia, la faccenda si fa sempre più misteriosa!
Un bellissimo capitolo, sono contenta che nonostante tutto tu riesca a portare avanti anche questa storia (oltre alle ff su Sissi che aspetto con ansia!), riesci sempre a rendere la storia interessante e appassionante non solo perché ormai sono affezionata ai protagonisti e voglio sapere che cosa gli succederà, ma hai inserito anche questa parte più misteriosa dell'aereo manomesso che proprio non mi aspettavo. Insomma, questa storia è una sorpresa continua e migliora sempre, ti faccio tantissimi complimenti e ti mando un abbraccio, sperando di passare di nuovo presto (qui o da Sissi!).
Abby

Recensore Master
08/03/22, ore 17:46

Ciao!
Eccomi qui a recensire questo tuo nuovo capitolo! Prima di iniziare però voglio fare questo piccolo prequel perché so quanto sia importante: stai scrivendo di una storia che vuole combattere la guerra e denunciare tutto ciò che di terribile essa crea, non ti devi sentire in difetto per scriverla perché ricordati che la tua storia contiene un livello di umanità impressionante, qualcosa che va ben oltre a un semplice scritto. Non dimenticarti che la tua vuole essere una denuncia a chi muove guerra e non un inno a farla. <3
Ammetto ora che non vedevo l’ora di poter leggere questo nuovo capitolo quindi corro a leggere che sono felicissima, sì, nonostante i tuoi dubbi, non vedevo l’ora!
Riprendiamo la lettura di questa storia e ci ributti direttamente nel pieno dell’operazione e con Chris in difficoltà, e adoro come tu abbia rimarcato l’estrema fiducia che l’uomo ha in Gwen perché lo rende umano oltre ogni misura.
Beatriz cerca di essere distaccata ma tramite le tue parole mi ritrovo a sentirla preoccupata, quasi in colpa per dover lasciare lì quell’uomo in quella situazione e l’obbligarlo a tenere la pistola è solo un modo come un altro per “mettere” l’anima a posto.
Chris riesce a sentire tramite una telefonata inaspettata sua moglie è toccante e sentita come non so cosa. Sei riuscita a infondere coraggio a un uomo che non sapeva nemmeno di averne bisogno, hai dato sicurezze a una donna che ha chiamato pensando che il suo amore nemmeno gli rispondesse. Questa chiamata è stata un’àncora di salvezza sotto molti punti di vista ed è stata bellissima da leggere, toccante e satura di quei sentimenti che aleggiano tra loro, rispetto, amore e onore.
Anche il medico che torna e si accorge di quanto quell’uomo sia provato da una “semplice” chiamata e le tue parole sono così vere da avermi fatto emozionare sopra ogni cosa:
“Lo vide stropicciarsi le palpebre, manifestava la fragilità umana di un civile comune, soldato o meno non era nulla più che un uomo, esattamente come i pazienti di cui si occupava ogni giorno il dottor Smith.”
Perché fondamentalmente un uomo sia che indossi una divisa o meno, rimane un essere umano e ciò non cambierà mai nel corso della storia e queste parole sono così attuali e perfette da essere magnifiche.
Cambi scena e ci porti a Gwen e Beatriz, adoro come tu riesca a far crescere i personaggi a livello umano, sì perché Gwen è una ragazzina ma riesce a sfruttare quello che Chris le ha insegnato e a metterlo in campo in un momento “difficile”, è una cosa molto importante dal mio punto di vista mostrare questa sua bravura nel crescere come donna e come soldato nello stesso tempo, complimenti.
Salti tutta la parte dell’azione per farmi saltare un battito del cuore e mettermi Chris — ancora una volta — su un letto d’ospedale e davvero, povera anima pia, facciamo una colletta perché l’autrice non gli faccia accadere ancora qualcosa, suvvia povero!
Mi hai fatto saltare il cuore in gola e poi per fortuna Gwen lo fa riprendere ed era in salvo,  insomma poi mi sono calmata ma c’è stato un momento che ti stavo quasi per maledire, sappilo.
Comunque ho trovato questa tua trovata della botta in testa e della mezza amnesia molto carina e molto piena di angst per una persona intonsa come Chris, qualcuno che si fa scrupoli a uccidere anche un nemico. Un soldato che non vuole uccidere e che si preoccupa per come farà a guardare in volto sua figlia è una cosa surreale ma così umana e magnifica da mettere i brividi, bravissima per il modo con cui ce lo mostri, senza elevarlo a eroe o altro, brava.
E qui si tocca un altro brutto tema più odierno che mai: l’affidamento dei figli di soldati.
Non è la prima volta che mi ritrovo a scontrarmi con questa “realtà”, ma la vedo sempre come una cosa terribile, soprattutto da parte di un giudice che deve guardare un soldato che combatte per la patria, per l’America e dirgli che è incostante come presenza, insomma, non è presente per un motivo più che valido, dannazione.
Mi piace leggere storie che toccano “temi caldi” e la tua storia ne è sempre ricca, a piccoli sprazzi qui e là, senza fare una vera e propria denuncia sociale ma sei sempre bravissima in ciò che fai perché porti le persone a riflettere il motivo per cui una madre, un soldato donna, è obbligata a non vedere il figlio per colpa di persone che non capiscono quanto sia difficile stare al fronte, eseguire ordini quando in realtà si vorrebbe solo correre a casa.
Questo scontro tra Bea e Chris è la dimostrazione di quanto sia difficile prendere delle buone decisioni in tempo di guerra, quanto ogni testa sia formata da un piccolo universo e da esso escano idee e concetti che vadano a cozzare con quelli di altri.
Passiamo a Daniel.
Quel “diplomatico” dovrebbe essere licenziato, lo sai vero? Quanta indelicatezza…
Mi risponde uno così scendo e lo massacro di botte, bastava che gli dicesse che non era al momento reperibile o cose del genere, altro che infarto, povero uomo. Che colpo.
Comunque la sorella sempre pronta ad apparire, così che le vogliamo le donne! 
Mi piace come Delilah passi dalla preoccupazione data dalla sua professione al totale menefreghismo perché consapevole che l’uomo che dovrebbe chiamare padre è anche l’uomo che ha mandato suo fratello in guerra a rischiare la vita.
È un ottimo scorcio di umanità ed è magnifico da leggere, sappilo.
E la cosa mi ha messo più curiosità possibile su ciò che Daniel discuterà con il console…
Cambiamo scena e ci butti in Coronado in una scena che di per sé tutta l’angoscia possibile, questa donna che vuole parlare con il marito ma che viene continuamente interrotta insieme alla sua voglia di fuggire, è toccante.
Questa notizia che lei gli dice è terribile e nello stesso tempo utile alla ricerca di una mezza verità… è un elemento molto fondamentale per conto mio.
Detto ciò devo ammettere che è stata una bella botta per l’uomo sentire quelle parole da parte della donna che ama, un colpo al cuore proprio in tutti i sensi, anche le parole che escono furiose dalla sua bocca sono più che comprensibili e le condivido tutte nel momento della rabbia.
Il finale è magnifico e ora ho l’ansia e voglio sapere che diavolo accade, esigo di saperlo e di sapere il motivo per cui Chris chiama Fabian. Ne ho la necessità assoluta!
Per concludere sto mappazzone di parole mi ritrovo a doverti dire che le tue paure erano più che insensate e campate in aria, il tuo stile è sempre perfettamente neutro e limpido, riesci a trasmettere parole e sensazioni di ogni genere e misura.
Mi fai penare ed empatizzare con i personaggi ogni singola volta e io amo sempre di più loro e le loro vicissitudini.
Nonostante il tema della guerra ci mostri ancora una volta quanto ogni soldato abbia le sue guerre e che stia a lui decidere come affrontarle in base a come è stato cresciuto e in base anche alla sua mentalità.
Per concludere, non farti alcun problema, il tuo capitolo non ha alcun problema, è perfetto così <3 



PS: comunque sia sì, ti prego, affianchiamogli Void che almeno uccide per lui, meno ferite e meno problemi xD Gli si vuole bene sia chiaro, ma cucciolo mio combatti!

Recensore Master
07/03/22, ore 20:08

Carissima^^
Bentornata! Che bella sorpresa trovare il nuovo capitolo di questo splendido racconto!
Non devi preoccuparti per gli aggiornamenti, prenditi il tempo che ti serve, noi lettori saremo sempre qui ad attenderti ❤️
Comprendo perfettamente quanto sia difficile trattare certi argomenti in questo periodo, ma penso anche che il silenzio o una sorta di "censura" sulla guerra non sia la soluzione. Il tuo racconto è impegnativo e presenta temi complessi e delicati, ma tu sei una scrittrice che sa come trattare questi argomenti. Inoltre la tua empatia e la tua sensibilità riescono a mostrare l'umanità in ogni contesto, anche quello più crudele della guerra. Questo è davvero importante.
Detto ciò, inizio a commentare il capitolo^^
Christian è sempre determinato a portare a termine la sua missione per salvare i civili senza mettere in pericolo i suoi compagni. Lo dimostra la sua preoccupazione per il bambino, sua madre e il dottor Smith...e anche quella per i suoi sottoposti e Beatriz.
In questo capitolo impariamo a conoscere qualcosa di più su Beatriz, la donna è legata a Chris non solo dalla relazione passata, ma anche da una profonda e sincera amicizia. Ancora una volta questioni private e legami personali interferiscono in questa missione. Ma Beatriz non è solo una donna che ricopre un ruolo importante nell'esercito, è anche una madre che a causa del lavoro è stata assente nella vita del figlio, e una moglie che il marito non ha amato abbastanza per sopportare la sua lontananza. E' stata meno fortunata di Chris, il quale ha trovato un amore puro, solido e sincero con Katherine. E' stato molto significativo questo paragone tra i due militari.
Ed è questa conversazione che porta Chris a provare ancora più sensi di colpa per essere lontano dalla famiglia. La telefonata con Katherine è di conforto per il tenente. I ricordi della loro unione sono stati intensi e malinconici, nonostante le difficoltà i due sono disposti a sopportare anche questo sacrificio con la consapevolezza che il loro amore è più forte di quella guerra.
Christian però deve tornare alla realtà del conflitto, è un ufficiale esperto e competente, ma nonostante l'esperienza non può abituarsi all'idea di uccidere, anche nel caso in cui non abbia altra scelta. Considera se stesso come un assassino, seppur in guerra per un soldato uccidere un nemico non sia un crimine, non ha perso l'umanità che lo porta a vedere nell'avversario un altro uomo come lui.
Gwen rivede se stessa nelle preoccupazioni di Beatriz per il tenente, sappiamo anche il motivo per cui riesce a comprendere la sua superiore in modo così empatico. Il povero generale Flores dona buoni consigli ai suoi sottoposti e nessuno lo ascolta...
Cambiando argomento, torniamo dal rigido e severo padre di famiglia Daniel. Sembra che le condizioni fisiche lo abbiano costretto a fare i conti con se stesso e con la sua coscienza. Finalmente ha voluto riconoscere quel che prova realmente per il figlio. Per tutta la vita non ha mai dimostrato sincero affetto nei suoi confronti, ma in fondo è davvero orgoglioso di lui. Questa volta riconosce i suoi doveri di padre, si preoccupa per il figlio e soprattutto dopo aver appreso che egli ha rischiato la pelle desidera riportarlo al sicuro. Spero che il rapporto padre-figlio possa riconsolidarsi e che i due riescano a riappacificarsi.
La questione tra Sophie e Fabian è sempre più complesso, questa storia ha aperto una grossa ferita e le distanze tra loro stanno aumentando sempre di più. Sophie confida al marito che Brian aveva delle responsabilità per quel che è successo, ma il suo giudizio è annebbiato dall'amore che provava per lui, e che ancora dopo tanto tempo continua a difendere. Fabian ha le sue ragioni per sentirsi tradito. Questa è davvero un'ardua sfida per i due coniugi, ma al momento la priorità è scoprire la verità. La figura di Brian è ancora avvolta dal mistero, sono davvero curiosa di scoprire qualcosa di più su di lui e su questa vicenda. Anche Chris merita di avere pace e scoprire la verità sulla morte dei suoi amati genitori.
Un capitolo intenso e coinvolgente sia sul fronte di guerra sia per qual che riguarda i rapporti umani che legano tutti i tuoi personaggi.
Complimenti, sei sempre bravissima! ❤️❤️
Un abbraccio e alla prossima! ❤️