Recensioni per
Il mistero del libro scomparso
di eddiefrancesco

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/03/22, ore 00:01
Cap. 35:

Ciao mia cara amica, questa storia è così intricata che, davvero, non riesco a farmi una idea di quello che potrà accadere. Ogni volta che penso che siamo ad un passo dalla verità, arriva qualche rivelazione che stravolge tutte le carte e mi fa riconsiderare le valutazioni svolte fino a questo momento.
Nei capitoli che mi hai regalato - e che io ho divorato - assistiamo ad una Hero sempre più determinata a volersi sottrarre al giogo dello zio, che siamo sicuri sia davvero lo zio? Questo presunto legame familiare è qualcosa a cui non credo, e penso che il rapporto tra Raven ed Hero possa celare una verità ben diversa.
Al di là di tutto ciò, Hero ha scelto di usare la stessa arma di Raven per liberarsi di lui, quella dei libri: l'idea che lei ha è di procurarsi un falso del Mallory, così somigliante all'originale, da poterlo spacciare per vero. Del resto, io credo che Raven non sappia davvero riconoscere un vero dal falso: per lui i libri sono ostentazione, li vuole per affermare, così il suo potere, ma li chiude in delle teche e non li riprende mai più, non li avrà mai nemmeno letti quei volumi per cui ha sviluppato una vera e propria ossessione. Hero vuole avere, con quel falso, una sorta di paracadute, un piano B, da poter utilizzare nell'eventualità che non riescano a trovare il vero Mallory. Una mossa molto azzardata, ma che lei vuole tentare perché dopo aver assaporato la libertà non ha più alcuna voglia di rinunciarci.
Però, Hero è una donna estremamente determinata, ed il suo compito è trovare il Mallory. E lei così sta facendo, avendo l'idea che, a mio avviso, ha dato una sterzata decisiva a questo racconto.
Hero - insieme all'aiuto di Kit - dopo aver appreso della morte per suicidio di Featherstone - si rivolge a chi, in origine, ha curato le trattative per la vendita di quei libri, ossia Richard Poynte. E, grazie alla conversazione con quest'ultimo, viene fuori una scomoda verità, molto dura da accettare, soprattutto per Hero.
I libri non erano affatto stati acquistati da Featherstone - che era stato solo un intermediario che ha agito per conto di Raven; ecco spiegato il motivo del perché Raven avesse quel frammento relativo al Mallory,. Ma, soprattutto, si viene a scoprire che Raven non è chi dice di essere: egli era, in origine, alle dipendenze del Duca di Montford unitamente a
Poynte; e che non è chi dice di essere, avendo egli cambiato le proprie generalità. E, infine, che ad essersi interessato all'acquisto di quel lotto - poi andato a Raven - fosse anche lo stesso Duca (alle cui dipendenze, secondo Hero, ci sono gli uomini che li hanno inseguiti).
Mi chiedo dove sia la verità: se dietro tutto questo un gioco, un divertimento di Raven; o se, invece, il duca intenda vendicarsi, a scapito di Hero, dell'affronto che gli ha fatto Raven.
Ne viene fuori comunque una rappresentazione di Raven davvero pessima, e lui appare sempre di più come un personaggio macabro e cattivo, molto egoista e calcolatore, oltre che "illecito e minaccioso".
Hero, nel suo viaggio, ha avuto al fortuna di incontrare Kit, che le è accanto e continua ad esserlo, benché sia molto contrariato di tutto ciò.
A trattare per la falsificazione del Mallory, Hero ha preferito andar da sola, per non dare a Kit una immagine di lei ancora peggiore di quella che sia; questo sarebbe stato per lei il più grande dei dolori. E, però, pur sapendo che razionalmente non può permettersi di provare certe emozioni per quell'uomo, Hero ritorna comunque alla locanda, dove ad attenderla 'è Kit. Le anime di entrambi sono in tumulto - lui perché si sente un leone in gabbia, diviso tra il desiderio di correre a cercarla, e quello di aspettare che sia lei a tornare; e lei perchè queste emozioni per Kit stanno diventando troppo forti e lei non può permetterselo, razionalmente, anche se poi il suo cuore ed il suo corpo spinge per andare verso quell'uomo così speciale.
Ed appena si rincontrano, tra di lor scoppia quella fortissima passione, trattenuta perché lui è un gentiluomo che non si vuole approfittare di una giovane donna; e lei perché è la prima volta nella sua vita che prova un sentimento così forte e nn sa gestirlo, perchè si rende conto che la rende meno lucida e, quindi, più esposta ai pericoli. Eppure, stretta tra le braccia di Kit, Hero si lascia andare, assaporando e ricambiando quel bacio - un bacio di frustrazione, di liberazione, di "finalmente sei tornata" e "meno male stai bene" da parte di Kit - salvo poi ritornare fredda e lucida subito dopo, fingendo apparentemente di dimenticare quanto accaduto.
E di fronte a quella durezza ed apparente indifferenza, Kit sembra avere la certezza assoluta che Hero non lascerà mai quel suo mondo fatto di viaggi, di libri, di contrattazioni e quindi di intrighi e pericoli. Ignora, però, Kit che Hero è così determinata, mai come questa volta, a trovare il Mallory non per sé stessa, bensì perché lei ha la necessità ed il desiderio di condurre la sua esistenza in autonomia senza lo zio (o presunto tale). Questa volta Hero si è lanciata in questa ricerca del testo perché spera che questo sia il mezzo per ottenere ciò che vuoi; il ritorno ad una vita serena e felice passa attraverso il successo di questa missione.
Pur essendo innervosito a questo - perché teme che Hero non avrà mai voglia di fermarsi davvero e costruire una sua famiglia - Kit sceglie di restarle accanto, di aiutarla in questa ricerca e di farla "ridere", cosa che lui riesce a fare benissimo.
sono più che mai curiosa di vedere come proseguirà la storia e chi stia muovendo i fili dietro di sé
A presto mia cara