Recensioni per
iQué viva Tortuga!
di Bethesda

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
27/04/22, ore 12:52
Cap. 2:

Va bene l'analisi, ma un momento vagamente triviale me lo concedo: Stede con la barba è una benedizione universalmente riconosciuta. Sia lodata l'immagine mentale che adesso ho di questo Bonnet. Grazie.
Torno seria! Il capitolo mi è piaciuto tantissimo. Mi piace, soprattutto, che tu ti stia prendendo i giusti tempi per raccontare tutto: avresti potuto trattare il rinnovato incontro tra Ed e Stede già da questo momento, ma giocare con il tempo ti fa raggiungere due obiettivi ugualmente importanti: da un lato ci fa sapere senza fretta come i tre anni di lontananza abbiano cambiato Stede e il suo modo di pensare; dall'altro aumenta l'aspettativa e instilla sempre più curiosità in chi legge, anche grazie agli evidenti contrasti tra gli atteggiamenti dell'uno e dell'altro visibili grazie al confronto tra questo capitolo e il precedente. Cominciano, ad esempio, a crearsi quei momenti di ironia interna che fanno sorridere le persone che hanno fruito dei pensieri di Ed e che hanno quindi una conoscenza superiore a quella di Stede e del resto della sua ciurma. Sin dall'inizio si parte così: Stede pensa di essere arrivato in un porto sicuro con la folla quasi festante, ma Ed progetta vendetta, anche se con tutte le sue riserve, e l'intera Tortuga è stata avvisata del loro arrivo ma di certo non per portare loro onori e grazie. Questo contribuisce a mentere viva l'atmosfera della serie, facendoci oscillare sempre tra la comicità della situazione presente e l'ansia per quello che avverrà.
Lucius è vivo, e questo mi fa molto piacere - non credo che ci sia davvero persona viva che al momento pensi che lui sia morto, ma è sempre bene ribadirlo e gioirne -, ma mi sono fatta una risata colossale nel saperlo con una cicatrice sul volto che gli ha procurato, tra tutti, proprio Stede. Oltre al danno, anche la beffa! Però adoro che vada in giro a dire di essere stato brutalmente aggredito da Barbanera in persona. Gonfiare il proprio curriculum in un contesto piratesco ha un certo fascino!
Mi piace che il guardaroba di Stede sia sì più scarno del precedente, ma comunque raffinato. Di fatto, l'ultima scena che lo vede protagonista nella serie ce lo mostra comunque molto composto, anche se non più sfarzoso, e il titolo di Pirata Gentiluomo va mantenuto anche nell'abbigliamento, non solo nei modi. Trovo questo compromesso molto azzeccato. La Revenge II invece denota tutta la mancanza di fantasia dell'intera ciurma. Mi sembra molto giusto anche questo!
Tre vascelli in due mesi è un traguardone! Non so nemmeno se sono ironica nel dirlo, guarda! Considerando che la sua prima impresa è stata una barchetta di  due pescatori, in effetti questo è un miglioramento non indifferente. Poi con dell'ottimo pesce. Sicuramente apprezzo tantissimo il modo naturale con cui ci fornisci queste informazioni: l'eventuale lettura divertita viene a posteriori, conoscendo il personaggio di riferimento e le sue gesta nello show, ma tu segui il filo dei pensieri di Stede come se fosse effettivamente lui a parlare. Lo stile fresco e immediato dà un effetto di commedia, ma si sente che Stede ci crede tantissimo: si avverte come per lui in effetti il porto sia estremamente ammirato nei suoi confronti, e anche Lucius viene fuori bene, tanto che la sua sorpresa appare diversa da quella di Stede, anche se non si esprime a parole. La cattura - che Stede per un momento troppo lungo pensa essere da parte degli Inglesi!!! - chiude benissimo questa introduzione al pirata più incompetente del porto.
Un'altra cosa che mi fa piacere puntualizzare qui è il sollievo che Stede prova quando il prigioniero ubriaco smette di cantare perché forse è svenuto. Mi è piaciuta perché ti ha dato l'occasione di farci vedere un lato del personaggio che passa in sordina e che spesso viene proprio oscurato in favore di una presunta aura di tenerezza che invece Stede non ha, o comunque non così accentuata. "Forse era svenuto, si disse, ma era bello non dover sentire più le stesse quattro strofe cantate all’infinito" è una frase che, nella sua brevità, racchiude tutto: purché lui provi sollievo, gli altri possono anche stare male. Invece di preoccuparsi, di farsi venire un minimo moto di empatia verso un altro che è probabilmente nella sua condizione, ma anche più disperato, quello che Stede riesce a pensare è "Grazie a dio ha smesso di parlare". Sembra una cosa piccola, ma secondo me è caratterizzante nella sua sinteticità e non posso che apprezzare.
L'incontro con Izzy per me è bellissimo. Ho notato che in questa storia non avverto cambi di tono rispetto all'inglese. I personaggi sono riconoscibili e parlano con la loro voce nonostante non ne abbiamo mai sentito una trasposizione in italiano. Spesso mi risulta faticoso il passaggio da una lingua all'altra per questo motivo, perché non sempre con gli adattamenti, anche e soprattutto quelli ufficiali, ritrovo le caratteristiche dell'originale e mi sembra di vedere come dei personaggi sdoppiati che si muovono nello stesso universo e con le stesse battute, ma con un'altra tonalità, con un colore diverso. Qui invece vedo, leggo e sento Izzy e Stede in tutto il loro splendore. L'uno che minaccia, deride, inveisce e l'altro che sdrammatizza, tenta lo scherzo e pensa di agire come se i tre anni che li hanno separati non siano che uno strano ricordo incerto. Perfetti. La rabbia di Izzy di fronte al nome proprio di Barbanera è azzeccata ed è il momento in cui l'incontro si fa ansioso, ma non troppo perché "Mi odia, vero?" mi ha fatto morire, però ha comunque lasciato presagire un potenziale scontro a venire tra Ed e Stede a cui sono sempre più curiosa di assistere.
Scopriamo finalmente che ha fatto Stede in questi tre anni. Il tutto è coerente con quanto conosciamo del personaggio. Ce lo vedo a continuare la ricerca nonostante tutto quello che è successo e per cui dovrebbe essere furioso, ma in qualche modo credo che le proprie colpe evidenti e la vergogna superino, nella sua mente, qualsiasi atto criminale Ed possa aver compiuto nei confronti dei suoi. Si sente responsabile dei sentimenti negativi di Barbanera, della sua ridiscesa nell'oscurità  e tutto ciò che desidera è chiedere scusa. Lo trovo molto adatto alla situazione: una volta ritrovati tutti i suoi uomini vivi, anche se con l'incertezza di Jim e Frenchie, Stede sicuramente sarà in grado di comprendere meglio la questione e, perché no?, anche perdonare. Se per Ed il dolore non ha lasciato spazio alla malinconia, Stede ha fatto questo passo e, in un certo senso, in questo momento della storia è proprio lui il più emotivamente maturo da poter affrontare il discorso con fare civile perché ha elaborato le proprie colpe e sa di aver sbagliato. Ed forse veste i panni di Barbanera in maniera ancora troppo soffocante. Staremo a vedere!
Io ti ringrazio per questo secondo capitolo, ancora per Stede con la barba e ti saluto! Alla prossima!
Un abbraccio,

Menade Danzante

Nuovo recensore
27/04/22, ore 11:23
Cap. 2:

Molto interessante, mi piace l'idea e come l'hai sviluppata, promette bene e invoglia a cercare di scoprire il seguito. Molto carini anche certi elementi che rendono alcune scene coerenti col tipo di narrativa della serie stessa (la scena del muto che mima nel primo capitolo). Sono davvero curiosa di scoprire come proseguirà!