Recensioni per
IN PACE REQUIESCANT
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 33 recensioni.
Positive : 33
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/05/22, ore 20:00
Cap. 2:

Cara Dorabella, un colpo basso questo capitolo.
Pensavo che avresti continuato coi ricordi normanni invece ecco che ci catapulti nel momento più buio e amaro della vita di Oscar: la morte di André.
Hai estrapolato così bene i suoi sentimenti che sembra di starle accanto mentre si autoflagellava nei sensi di colpa.
Scrittura, come sempre, lirica e coinvolgente, complimenti.
P. S. Tanti complimenti anche a Galla per il disegno.
(Recensione modificata il 30/05/2022 - 10:59 pm)

Recensore Master
30/05/22, ore 19:17
Cap. 2:

Mi ha commosso tantissimo!!!
Sei riuscita magistralmente a dare l'idea della perdita. La più grande e intollerabile perdita.
I pensieri di Oscar sono assolutamente plausibili. La notte prima e la notte dopo....
Io credo abbia avuto anche dei sensi di colpa.
Infondo la sera prima era preoccupata per la sua vista e voleva tenerlo lontano. Adesso come perdonarsi?!?
Non amo leggere della loro morte perché mi fa troppo soffrire, però questo è un giusto omaggio a loro due.
Bello il parallelo con la prozia. Non tutte le morti sono uguali. Quella di André, per Oscar, è la più grande tragedia.
E complimenti a Galla. Il suo André è così bello che quelle labbra.... Caspita! Lo bacerei!!!

Recensore Veterano
30/05/22, ore 18:31
Cap. 2:

Carissima Dorabella,
lo strazio prolungato e potentissimo che sei riuscita a costruire in questa pagina mi ha distrutto.

E la povera Oscar...
Crogiolarsi quasi instupidita nel dolore, sovrapporre l'immagine del cadavere di André al suo corpo vivo che la ama, annusare la stoffa della camicia e credere, illudersi, di sentire ancora l'odore di lui e non pensare all'odore di un corpo che si disfa o a quello del sangue...
No, basta, smetto perché quello che hai raccontato è davvero doloroso, come sa bene chiunque abbia perso qualcuno di caro.

Il colpo di grazia poi è il capolavoro di Galla: Galla, questo André, lo sai vero?, va diritto al primo posto della mia personale classifica. Ma messo qui, in fondo a questo bellissimo racconto, fa così male!

Grazie Dorabella, hai scritto divinamente uno dei soggetti più difficili che ci sono, brava, davvero.

Un abbraccio,
Sett.

Nuovo recensore
30/05/22, ore 15:56
Cap. 2:

Ciao,
scrivi talmente bene che non ho potuto non leggerla, a mio rischio e pericolo. Il secondo capitolo è veramente un pugno nello stomaco, ho dovuto smettere e riprendere per riuscire a finire, ma perché sono troppo emotiva, lo so, ed entro con le "mani e i piedi" nelle storie che leggo. Il disegno finale è un Andrè dolcissimo, complimenti all'autrice.

Recensore Master
29/05/22, ore 16:23
Cap. 1:

Ciao Dorabella. Apprezzo sempre la tua fantasia nello scrivere riguardo trame credibili e al tempo stesse diverse con i nostri eroi intrattenendo il lettore, ricche di dettagli come in questo caso le mele. In questa storia tutto parte dalla morte della zia Hortense che hai ben rappresentato e Oscar con il concetto della morte. Dopo la morte la vita per Oscar nel rivedere André dove tutto converge in quell'abbraccio. Molto bello il disegno associato in questo primo capitolo. Cosa succederá adesso? Un caro saluto.
(Recensione modificata il 29/05/2022 - 04:25 pm)

Recensore Junior
29/05/22, ore 07:48
Cap. 1:

Ho trovato molto insolita questa narrazione tutta incentrata su un funerale. Una vecchia prozia è morta ed Oscar come erede della signora deve partecipare alle celebrazioni malgrado la giovanissima età. La bambina ha già intercettato la morte nei suoi pochi anni di vita, vedendola ghermire parenti, conoscenti, cameriere ed animali domestici, ma qui la mietitrice le è sbattuta in faccia con tutta la sua carica di miasmi e di immagini raccapriccianti.
A braccetto con la morte viaggia anche la malattia ed Oscar ricorda che esiste una cosa chiamata tisi, in grado di spezzare la vita delle giovani donne.
Al suo rientro a casa ritrova André meno sudato e sgualcito di lei e profumato di salute e di vita. Lui le mele le usa per mangiarle e non per camuffare gli odori ed Oscar gli si aggrappa come ad una salvezza.
Alla prossima!
Match Point

Recensore Master
28/05/22, ore 18:01
Cap. 1:

Che capitolo opprimente! Sembrava davvero di essere lì, immersi nella calura estiva, in mezzo agli odori dolciastri delle mele, dei fiori e della decomposizione che si mescolano, alle mosche, alle litanie, alle chiacchiere più o meno inutili dei parenti. Sembra la descrizione di una veglia e di un funerale veri e, probabilmente, è così.
Oscar, un po' per età, un po' per lontananza di parentela e di luogo di residenza, non avverte la perdita, ma si interroga sull'essenza della morte che, se limitata all'aspetto materiale, è ripugnante. E' senza André e questo rende l'esperienza completa fino in fondo, perché non si può appoggiare all'amico, non può commentare, non può svicolare, ma deve esserci fino alla fine.
Oscar è cresciuta in un ambiente protetto, dove nessuno le parlava di malattie e di morte, ma tutti le abbellivano la realtà. Apprende, adesso, qualcosa di più sul disfacimento fisico, prima menzionato in modo teorico dall'Abbé Armand e anche sulla malattia che l'avrebbe uccisa, se i tiratori della Bastiglia non fossero arrivati prima.
Pensavo che questa fosse una OS e, invece, mi accordo che è una long. Ciò mi fa pensare che si arriverà anche alla malattia e alla morte della protagonista e, magari, al dunque, Oscar rivivrà, con dei flashback, l'esperienza vissuta durante l'infanzia.
Infine, un pensiero va alla pro-prozia Hortense della quale pare non importare a nessuno. Forse, non era un tipo simpatico, ma anche lei ha avuto dei genitori, un'infanzia, qualcuno che si prendeva cura di lei, uno o più animali ai quali era affezionata, un abito preferito, un libro o un'opera teatrale che amava. Anche lei avrà avuto delle cotte, dei passatempi, avrà sofferto per la morte dei genitori. Magari, da giovane, era carina e anche tenera e, poi, qualcuno o qualcosa l'ha delusa e indotta a chiudersi. Anche lei aveva il suo scrigno di memorie che ne faceva una persona unica e irripetibile. Un pensiero a questa donna, vissuta troppo a lungo per lasciarsi dietro qualcuno a cui importasse qualcosa di lei e speriamo che, dal Paradiso o dal Purgatorio, abbia potuto infischiarsene del disfacimento nella tomba.
P.S. Non conoscevo quest'uso alternativo delle mele. Di dov'è quest'usanza?

Recensore Master
28/05/22, ore 09:03
Cap. 1:

Carissime arrivo con tanto ritardo e me ne scuso!!
Mi è piaciuta molto questa OS che tratta un tema della vita che si tende ad omettere ma con cui bisogna fare i conti. Questa Oscar mi ha ricordato un episodio lontanissimo della mia infanzia quando ero stata portata a fare le condoglianze a casa di una prozia defunta che si trovava nella bara.
È giusto sondare anche questi momenti che certamente all'epoca i bambini vivevano molto più frequentemente di oggi e forse con piu naturalezza.
Ben tratteggiata questa Oscar bambina, i suoi pensieri, le sue curiosità. L'approdo profumato tra le braccia di André è un inno alla vita!!
E la piccola Oscar in abito nero di Galla è riuscitissima! Complimenti

Recensore Master
28/05/22, ore 02:06
Cap. 1:

Di nuovo io, ti libererai di me? Dopo qualche parola su questo particolare e bellissimo capitolo introduttivo, almeno fino al prossimo...poi mi ripaleserò eheh.
Questa è la prova tangibile del tuo modo variegato, elegantemente ricercato e mai ridondante di scrivere. Ammetto di non aver mai letto di un momento simile e non credo di aver mai trovato pensieri così forti in merito in Oscar. Qui ce la presenti piccola ma al contempo già arguta e sensibile al contesto che la circonda, credo tu abbia scelto di trattare un tema ampissimo e con la stessa vastità di sensazioni tu sia riuscita a catturare lo sgomento innocente e dirompente che si manifesta nei bambini quando prendono coscienza di un evento tanto traumatico quanto inevitabile. Allo stesso tempo, però, proprio nell'atto di osservare un corpo in disfacimento - immagine potentissima - credo tu sia riuscita a presentare anche uno sgomento che accompagna a tutte le età.
Mi è piaciuto moltissimo il graduale gesto di soppesare l'ingombrante importanza della morte e la spinta di conseguente attaccamento alla vita. Merito tuo e della struggente tenerezza che già lega questi bellissimi e giovanissimi Oscar e André.
Complimenti per i ritratti minuziosi e perfetti che fai dei tuoi personaggi, questa prozia grazie anche ai difetti e alle abitudini magistralmente rappresentati credo mi rimarrà impressa per moltissimo tempo; magnifica, a mio avviso, la scelta di mostrarci il candore con cui la donna osserva la bellezza di Oscar - naturalmente- non sapendo di non essere proprio in torto nel definirla femminile. E complimenti, anche, per averci mostrato anche le consolidate dinamiche tra i genitori in modo impeccabile...sono assolutamente loro!
Mi hai lasciato però una stoccata al cuore con la faccenda della tisi e lo so che soffrirò a questo giro, me lo sento.
Infine, poi smetto di tediarti, sappi che mi ammalia e conquista l'accuratezza storica e il dettaglio delle mele è tanto macabro quanto declinato splendidamente.
Ma Galla lo sa che così mi mette in crisi? Ogni volta che penso di aver visto il suo disegno che preferisco, ne spunta un altro a rubare il posto del suo predecessore...questa Oscar bambina è incantevole e lo sguardo colmo di malinconica innocenza è di una bellezza unica!
Naturalmente seguirò con immenso piacere la storia, complimenti come sempre e a presto,
A.

Recensore Veterano
27/05/22, ore 16:09
Cap. 1:

Cara Dora, molto toccante questa piccola Oscar ma già abbastanza grande che si ritrova ad analizzare il mistero della morte.
Ho avuto un sussulto quando chiede a Nanny di parlarle della tisi.
È l’ombra che incombe sul suo destino e che scoprirà suo malgrado e troppo presto di cosa di tratta.
E poi l’abbraccio finale con Andrè scalda davvero il cuore!
Mi è piaciuto molto!
Complimenti come sempre a Galla per la splendida illustrazione
(Recensione modificata il 27/05/2022 - 04:10 pm)

Recensore Veterano
27/05/22, ore 07:59
Cap. 1:

Carissima Dorabella,
quando si dice che la morte è un mistero ci si riferisce di solito al destino dell'anima, dello spirito, allo sparire del soffio della vita che ognuno porta in sè, ma tu, con questa nitidissima pagina, esplori anche un altro aspetto del mistero della morte.
Il mistero del disfacimento del corpo, che inizia subito e che si manifesta con quell'odore da coprire con una massa di mele, viene qui analizzato da una bambina. L'intelligente curiosità di Oscar esplora ogni aspetto,anche quelli più macabri, della morte, agevolata in questo dal fatto che la zia Hortense non fosse una persona da lei ben conosciuta o particolarmente amata. Insomma, non sono in gioco qui i sentimenti, ma piuttosto l'attrazione per un mistero, un mistero che aleggia intorno ad ogni essere umano e che riguarda tutti.

Mi è piaciuta tanto la chiusa: l'esposizione prolungata alla morte provoca in Oscar una reazione istintiva di attaccamento alla vita (ho ripensato a Ungaretti), in particolare al suo André, l'amico da poco al suo fianco ma del quale già non può fare a meno.
Che bello quell'abbraccio pieno di trasporto! Che tristezza pensare a quanto i gesti di affetto spontanei saranno poi sempre più soffocati dall'età adulta.

Bravissima, davvero bravissima.
La piccola Oscar è l'ennesima prova che Galla ha il tocco magico: che grazia, che eleganza! Bravissima!

Un abbraccio a entrambe,
Sett.

Recensore Master
27/05/22, ore 00:42
Cap. 1:

Ciao Dorabella, hai creato una storia "ante litteram" decisamente verosimile.
Hai esplorato i caratteri dei personaggi in maniera impeccabile coinvolgendo il lettore su più fronti: io ho immaginato visivamente la pro- prozia e poi ho "sentito " gli odori che ha sentito Oscar.
Ecco: Oscar.
L'ho sempre immaginata, anche da bambina, come una persona molto attenta e riflessiva, essere faccia a faccia con la morte le fa nascere tante domande, ma soprattutto le fa capire quanto sia già legata ad André.
Il riferimento alla morte della cameriera per via della tisi mi ha fatta tremare, come una sorta di premonizione.
Poi l'abbraccio finale con André e la sua richiesta di "non morire mai" mi ha commossa.
Un'altra storia che promette bene, complimenti anche per il bellissimo disegno.
A presto.
(Recensione modificata il 27/05/2022 - 12:56 am)

Recensore Veterano
26/05/22, ore 20:40
Cap. 1:

Cara Dorabella,
la maestria con cui scrivi mi incanta sempre, e  questa tua frase, il sangue che "ribolle ormai con estrema discrezione ed eleganza" fa sentire molti di noi assai vicini alla contessa Marguerite, in certi eventi della nostra vita.
I bambini ed i vegliardi vedono le cose come sono, perchè innocenti o perché ormai immuni ad inganni e falsità  ed alla prozia Hortense non era sfuggito che Oscar fosse un bimbo tanto bello da sembrare un bimba.
Immaginare Oscar che corre ad abbracciare André e  trova consolazione respirando il suo buon odore, non ha prezzo. Speriamo che la bionda se lo ricordi un po' prima, almeno in qualche fanfiction!

Ps: Galla la tua piccola Oscar è deliziosa, ora vogliamo anche un ritratto del piccolo André.
 
(Recensione modificata il 26/05/2022 - 09:03 pm)
(Recensione modificata il 26/05/2022 - 09:21 pm)

Recensore Master
26/05/22, ore 19:30
Cap. 1:

Ciao Dora, ammiro la tua capacità di ricreare i momenti dell'infanzia di Oscar ed Andrè, rendendoli incredibilmente verosimili (e in questo le immagini di Galla sono sempre molto efficaci). In tutto questo "girare in tondo" alla morte, ai suoi aspetti concreti, a quelli che possono colpire l'immaginario di un bambino, sembra di intravedere i presagi oscuri di quello che sarà il loro destino: Oscar proverà sulla sua pelle a cosa porta la tisi e, ahimè vivrà proprio ciò che più la spaventa, la morte di Andrè. E questo rende terribilmente dolce-amaro il narrare di loro, anche se piccoli...
Bravissime entrambe!

Recensore Veterano
26/05/22, ore 15:41
Cap. 1:

Cara Dora, mi è piaciuto tantissimo il modo in cui sei entrata nella testolina infantile di Oscar, infilando un pensiero dietro l'altro. Talmente plausibili e veri se abbinati alla situazione, peraltro descritta con particolari così azzeccati che mi è sembrato di essere in quella stanza piena di mele, che mi sono ricordata di averli fatti anch'io....all'età di questa Oscar bambina, compreso quel "cosa succede ad una persona che si sta disfacendo?" e l'angoscia di non poter vedere più le persone a cui tieni, fino al sospiro di sollievo quando ti ritrovavi poi immerso nella tua quotidianità, tra i giochi e gli amici. Mi ha fatto sorridere quell'odore di canfora che ancora sento e mi fa sempre pensare a tutti quei parenti di età indefinibile presso cui ti portavano in visita una volta l'anno anche se non li conoscevi.
Ci fa tremare, a noi che sappiamo cosa accadrà, il tentativo di Nanny di nascondere la tisi e le brutture del mondo, così come la voglia di correre incontro ad Andrè e di abbracciarlo (se l'avesse fatto più spesso! ;-))
E soprattutto l'ultima frase: "André; per favore, non morire mai! Profuma sempre così! Resta sempre con me!”
Complimenti per quest'atmosfera così vera che hai creato, dentro e fuori i personaggi. E complimenti a Galla: questa piccola Oscar è di una dolcezza indescrivibile!