Recensioni per
Immaginare un addio
di kiara 69

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
26/02/23, ore 22:59

Ciao,
difficile immaginare un addio e fortunatamente anche Oscar non riesce a farlo, nonostante tutto. Scappare non serve, le serve del tempo per riflettere, lei pensa che tutto possa tornare come prima, ma questo non è possibile e presto se ne renderà conto. Bell'inizio, potresti scrivere un seguito.
 

Recensore Junior
01/12/22, ore 09:59

Ecco un'altra tua breve storia dove in poche righe riesci a trasmettere meravigliosamente lo stato d'animo di Oscar. Ammetto che lei è sempre riuscita a suscitare in me sentimenti talvolta contrastanti soprattutto in merito al suo rapporto con Andrè. Ciò che mi è sempre dispiaciuto e a cui ho sempre pensato con rimpianto è quel suo prendere coscienza così tardivo che li porta a trovarsi solo poco prima di morire. 
Mi piace questo vortice di pensieri che hai descritto e la sua risoluzione finale in cui decide di parlare con lui una volta tornata a Parigi. Lascia presagire un'evoluzione diversa della loro storia.
Grazie mille!
 

Recensore Junior
30/11/22, ore 19:42

Kiara gentilissima,

io non so più come fare a spiegarmi, ci provo un’ultima volta, poi sarà quel che sarà.

Il punto non è la storia, valida o non valida; il punto non è la signora Ruffino, che sarà dolcissima e amica ottima, che io non conosco e di cui nulla mi cale; il punto non sono nemmeno i toni di commento alla storia, in un senso o in un altro.

Il punto è: hai pubblicato la storia di una bannata dichiarandolo con nome, cognome e nick – ed è venuto fuori esplicitamente che era bannata, l’ho detto io! Il punto del BAN è proprio che uno non può più pubblicare con quel nome e quel nick. Ciò che è stato è stato, rimangono le sue storie passate, ma non può pubblicare. È una questione di ciò che è lecito e non è lecito.

L’unica conseguenza del BAN è che a Sonia non è permesso di pubblicare, di rispondere, di interagire – non ci possono essere nuove cose a nome suo. Non perché è Sonia Ruffino, chi ne sa nulla di questa donna, ma perché s’è fatta buttare fuori. È come un giocatore espulso: se prima ha segnato, il goal alla squadra resta, ma dopo il cartellino rosso non gioca più, e non gli si può cedere il posto.

Il sottotitolo è: “Me ne frego del BAN e delle vostre regole, pubblico Sonia quanto mi pare. Me ne infischio di ciò che hanno deciso Erika e Suinogiallo” e se per caso madamigella Erika e Suinogiallo passano di qui si incazzano e chiudono la sezione. Buona fede o no, sei finita in una nassa, e io ho paura che ci finisca anche chi ha commentato ingenuamente la bannata; e che ci si finisca tutti, anche chi qui legge storie, le scrive, si diverte e non sa nulla di questo casino.

Te lo chiedo a mani giunte: scrivi all’Amministrazione, di’ cosa hai fatto – se ti dicono ok, tutto a posto, io cancello tutte le recensioni, i commenti, tutto quello che non ha ragion d’essere. Ma se ti chiedono se sei impazzita, poni rimedio: basta che qualcuno segnali e secondo me scoppia una bomba, disinnescala prima, leviamoci il dente.

E chiedo a Sonia: chiarisci con l’Amministrazione. Di’ che ti dispiace per il pregresso, che non capiterà mai più, e fatti sbannare. Non hai ammazzato nessuno, ti piace pubblicare qui, sii umile e chiedi scusa, non credo ci saranno problemi. Così pubblichi a tuo nome, a viso aperto.

Nessuno ti odia. Come accade sempre, il mondo non ci odia, anche solo perché il mondo ha tutt’altro a cui pensare.

Sacrogral

Recensore Veterano
18/09/22, ore 16:16

Oscar in Normandia, medita sul corso degli avvenimenti....mi e' piaciuto moltissimo come hai focalizzato e centrato quei vortice di pensieri che scuotono la sua anima, come quelle onde del mare che accolgono le sue sensazioni....Sto scoprendo dei bellissimi punti di vista e di esposizione del testo...Eccelsa bravura nello scrivere Kiara69

Recensore Master
19/07/22, ore 21:20

Eccomi a recensire con trememd ritardo
Come al solito Oscar è molto delicata eh a volte sembra morsa dalla tarantola povero André deve sempre patire spero che tu faccia il seguito
Cla

Recensore Junior
16/07/22, ore 22:30

Ho letto molte storie su questo ed altri siti ma credo che la tua è la prima che leggo che tratti il momento strappo/ Normandia/ riflessioni e cosa farò appena tornata a casa.
E mi ha aperto una riflessione un pò più ampia che spero di poter spiegare senza fare confusione.
Come puó la donna che abbiamo visto in 40 puntate donare la sua vita per salvare quella di Andrè dopo l’incidente a cavallo della principessa, come può la donna che sfida il duca che ha ucciso Pierre sparandogli alle spalle e che vuole rimediare ad una terribile ingiustizia, come può la donna che si precipita a far curare Gilbert per non farlo morire, come può la donna che prende Rosalie in casa per curarla, proteggerla ed aiutarla a trovare la sua vera madre e la sua strada, come può la donna che corre nella stanza di Bernard dopo il ferimento di Andrè per fare a lui ciò che Bernard ha fatto ad Andrè, comportarsi come le abbiamo visto fare in tutto l’episodio ( un innamorato respinto ).
Oppure quella stessa donna rimane impalata sulla porta dell’armeria mentre Andrè è esanime al suolo, per non parlare del suo comportamento mentre Andrè chiede al generale di ucciderlo per primo.
Questa donna a volte così sensibile e pronta a sacrificarsi per tutto e tutti è cieca e dico poco cieca con chi le è ad un palmo dal naso da sempre, queste sue incongruenze mi mandano al manicomio.
La amo dalla mia infanzia e l’amerò fino alla tomba ma a volte le preferisco Andrè.
Lui è coerente e sembra che dal giorno dopo essere arrivato a casa di Oscar alzandosi al mattino dal letto si sia guardato allo specchio ed abbia detto” Da oggi il mio compito è proteggere, salvare, consolare, amare e tutti i verbi che finiscono con (are) quella pazza scapestrata della bionda”.
E COSÌ HA FATTO fino al 13/07/1789 ed ha smesso solo perché un proiettile gli ha bucato il petto altrimenti il suo proposito avrebbe visto sicuramente l’alba di un nuovo secolo.
Dice di non avercela con lui e che lo ha perdonato eccerto lo hai trattato da pezza del pavimento povera stella lo sai nel profondo che la colpa è tua ( senza giustificare la violenza).
Alla fine quando la vedo disperarsi su quel ponte dopo la morte di Cesar penso, soffri perchè te lo sei meritato, tanto intelligente,irreprensibile e scaltra ma tanto stupida ma è solo un momento perchè ti trasmette un dolore così grande che è difficile non affogarci insieme a lei e pensi spero davvero che la vita non mi faccia mai vivere nulla di simile.
Questo racconto ha suscitato in me tutte queste riflessioni fra il serio ed il faceto e ti ringrazio di avercelo regalato.
Alla prossima.
Francesca
(Recensione modificata il 16/07/2022 - 10:33 pm)

Recensore Master
29/05/22, ore 09:12

Ciao kiara. Sono davvero lieta di trovare un altro tuo scritto. Mi é piaciuta l'espressione nella parte iniziale "un amore senza speranza celato sempre dentro lo schermo dell'amicizia." In questo frangente delicato della vita di Oscar e André emerge la tua sensibilità. Mi sono immersa in questa tua Oscar con la sua mente che vaga dove é suggestivo il tramonto, i gabbiani con il suo cuore di donna. Se forse uscirà come scritto nell'introduzione una seconda parte avrò piacere di leggere. Sarebbe davvero bello se scrivessi riguardo il loro confrontarsi molto prima. Un caro saluto.

Recensore Junior
28/05/22, ore 23:14

In questo missing moment troviamo una Oscar molto introspettiva e calma rispetto all’originale che non soltanto è disposta subito a voltare pagina, ma che è anche pronta ad assumersi il peso delle sue responsabilità, riconoscendo di non aver trattato André come un essere umano ma come un oggetto.
Oscar ha subito archiviato il suo amore per Fersen del quale non le importa più nulla e dalle righe finali sembrerebbe che André abbia, diciamo così, fatto colpo.
Se le cose fossero davvero andate in questo modo, lei ed André come coppia avrebbero avuto più chances anche se le rispettive malattie incombevano comunque.
Grande sensibilità ed introspezione.
This chapter is wonder!
D.P.

Recensore Master
28/05/22, ore 10:41

"Ci voleva tempo, pazienza e volontà, e poi tutto sarebbe tornatp come prima...": questa Oscar che si illude di potere tornare ai tempi in cui i conflitti erano sopiti, o meglio, inesplosi, ancora così confusa, ma che, oscuramente, SA, e sa che tutto è cambiato, e per sempre, mi fa tanta tenerezza....ciao! D.

Recensore Master
28/05/22, ore 08:30

La Normandia sta giovando a Oscar che, accanto all'indubbia, grande confusione, mostra anche un buon livello di consapevolezza, maggiore di quello del personaggio della serie animata che, invece, era una barca alla deriva, simile al relitto abbandonato sulla spiaggia e al cane randagio.

Mi chiedo, però, se il sollievo che ha provato quando ha chiuso col Conte di Fersen fosse nato dalla consapevolezza che, per lui, non era vero amore (nella storia originale, pensa ancora a lui, nel corso di una missione) o, soprattutto, dal desiderio di isolarsi.
Oscar, in fin dei conti, sta facendo piazza pulita. Ha congedato André, si sta allontanando dalla Regina, da Girodel e da tutte le sue conoscenze e medita addirittura di andare in Marina, il che vuol dire mesi o anni stipata in una cabina e lontana da casa.

Con André è possibilista. Gli riconosce dei meriti, non cancellati dallo scoppio d'ira e, sin dai primi giorni, si dice disposta a non allontanarlo, se mai si riavvicinerà (e lei sa che lo farà).
Sembra anche provare un turbamento.

Soprattutto, Oscar desidera rigenerarsi, ritornare al mondo semplice della giovinezza, quando c'erano soltanto le cose che doveva fare senza tante distrazioni.
Perché tutto vada bene e ci si possa concentrare, però, serve molta chiarezza e la Oscar del cartona animato, in questo senso, è la maggiore nemica di se stessa, perché esacerba il conflitto fino alle estreme conseguenze, creando agitazione anziché calma.
La Oscar di questa OS, invece, pare avere raggiunto un maggiore livello di maturità e di accettazione di se stessa e degli altri.

Complimenti e a presto.

Recensore Master
27/05/22, ore 16:31

Ciao Kiara,
lo scenario che si apre in Normandia, con Oscar che vi si reca in solitaria dopo gli eventi traumatici dello strappo, non solo fisico della camicia, quanto morale, poiché i sentimenti di entrambi sono rimasti feriti, è sempre per me personalmente fonte di interesse, forse perché di quel lasso di tempo poco ci è dato sapere (o magari io ne so poco) e quindi vedere cosa potrebbe essere accaduto stuzzica la mia curiosità.
Ho sempre amato pensare che Oscar si fosse rifugiata in quel posto per ritrovare la se stessa di sempre, anche se era conscia che in quel luogo sarebbe stata investita da una marea di ricordi che la riconducevano, volente o nolente, ad André.
Durante le sue passeggiate in solitaria lungo la spiaggia, si sarà resa conto del grande vuoto che si era venuto a creare con quella separazione, che doveva avvenire, proprio per sondare quali fossero i sentimenti che la legavano a lui. Lui che le aveva detto che una rosa non avrebbe mai potuto trasformarsi in un lillà e aveva prevaricato con la forza la sua volontà. Lei che lo aveva congedato con freddezza e distacco, senza tenere conto dei loro trascorsi. Ora lì, da sola, si rende conto che già lo ha perdonato, poiché una vita passata insieme, con tutto ciò che hanno condiviso insieme, ha un valore maggiore di un singolo gesto, anche se folle e inqualificabile come quello arrecato ai suoi danni, ma sfuggito al controllo, per le parole rivoltegli.
E’ fortemente convinta di poter e di voler soprattutto ritornare indietro nel tempo a quando nessun palpito d’amore albergava nei cuori di ognuno di loro.
Gli sbagli sono stati fatti da ambo le parti e quindi un confronto chiarificatore, dopo che la rabbia e il dolore si saranno affievoliti, anche se non dimenticati, è quanto di più auspicabile, anche perché la mancanza si fa sentire.
Trovo che tu abbia centrato l’obiettivo di farci percepire i pensieri e le sensazioni che deve aver avvertito Oscar in quei giorni di tristezza e consapevolezza.
Un saluto.

Recensore Veterano
27/05/22, ore 06:47

Hanno sbagliato entrambi ! Oscar comportandosi come un egoista congelando André in quel modo , con la conseguente e non scusabile azione di lui . Ma adesso ripensandoci ha capito che senza di lui non esiste Oscar. Speriamo si evolva e in meglio

Recensore Junior
26/05/22, ore 23:40

Che bella questa tua one shot, hai espresso alla perfezione i sentimenti di Oscar. Me la immagino in Normandia che ripensa alla propria vita e al suo rapporto tormentato con André, che, nonostante i suoi dubbi, farà sempre parte di lei. Complimenti.

Recensore Master
26/05/22, ore 21:17

Sia Oscar che André hanno sbagliato: lei con quel congedo freddo e duro, e lui con quel gesto imperdonabile.

Recensore Veterano
26/05/22, ore 20:58

Buonasera Kiara,
trovo assai aderenti al personaggio i pensieri della tua Oscar mentre passeggia da sola su una spiaggia solitaria della Normandia.
Non dubito che avesse già perdonato André, perchè un gesto solo, per quanto sconsiderato, non può cancellare i sentimenti di affetto ed amicizia che sinceramente provava per Andrè.
Sono certa che in cuor suo sperasse di rivederlo, che volesse rivederlo.
La fuga solitaria in Normandia avrebbe dovuto riconcilarla con se stessa, o meglio con la sua inflessibile corazza di soldato. Insensibile a tutto. Ma così non è e lei già si cruccia di averlo congedato con tanta cinica freddezza.
Brava, davvero, ma perché non la continui, questa storia?

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