Recensioni per
Error 404: Life Not Found
di angeclear97

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/07/23, ore 21:10

Ciao Ange, eccomi qui ❤️
La potenza di questa Drabble è a dir poco struggente, dire che mi è piaciuta è proprio riduttivo.

Le sensazioni negative provate dalla protagonista di questo scritto sono così vere da mettere i brividi, perché mi domando quante persone là fuori provino le sue stesse emozioni.
Non è per niente bello vivere senza una famiglia (perché un padre e una madre che si comportano in quel modo non compongono affatto una famiglia) e ancor di più vivere senza qualcuno che riconosce il tuo valore.
Il senso di abbandono è una tra le atrocità più brutte presenti al mondo e tu l'hai dipinta davvero bene, con crudezza e anche rassegnazione, perché è ciò che prova la protagonista: descrive ciò che ha vissuto con oggettività e, al contempo, con la consapevolezza che con ciò che ha intenzione di fare non potrà mai tornare indietro.
E penso sia proprio per questo che la Drabble è da brividi, perché è spietatamente reale.

Non mi stancherò mai di dirti che sei proprio brava a scrivere, Ange.
Complimenti ancora una volta ❤️

M a k o

Recensore Master
11/10/22, ore 00:01

Sai, è disarmante come riesci a trasmettere emozioni così forti con così poche parole. Vai dritta al cuore, fa malissimo, ti dà una scossa che ti sveglia e ti fa sentire tutto quello che la storia vuole che tu senta; non so se sia perché riesco semplicemente a vedermi in ciò che ho letto, oppure se sia stata la tua scelta di termini, il ritmo della storia o altro a farmi sentire tutto questo...

E' facile sentirsi non apprezzati, è facilissimo sentirsi privi di talento o senso per vivere. La gente finisce per stupirsi quando qualcuno sta male, pensando che basti il minimo indispensabile per essere felici, che le parole non facciano male o che un obiettivo che ci si sia posto non abbia valore finché non è riconosciuto da qualcuno. Poi arrivano le tragedie, il vuoto che ci si lascia dietro, implicito nella tua storia: niente più pesi, niente più obblighi, nessuno da deludere...

E' una bella storia, disarmante come ho già detto: sono stato cinque minuti senza sapere cosa scrivere perché a volte penso che ci sia solo da leggere e fare silenzio; magari non ha aiutato il fatto che abbia voluto leggerla a quest'ora, ma volevo passare da te entro oggi... In ogni caso, tutto quello che c'è da dire è scritto sul foglio. Ogni cosa è superflua.
Complimenti.
Altair13Sirio

Recensore Master
01/08/22, ore 12:00

Ciao, ho scelto questa poesia incuriosita dal titolo, ma solo in parte. Comprendo molto bene la sensazione di non sentirsi vivi. Credo che tu sia molto giovane (almeno rispetto a me), quindi ho ritrovato alcuni dei pensieri che ho fatto da ragazza, quando mi sentivo poco apprezzata dalla mia famiglia e soprattutto "mai abbastanza". Questo è un concetto davvero complesso e che si radica nelle storie familiari. Non sentirsi voluti dai propri genitori è terribile e può destrutturare una persona a livello molto profondo.
La non accettazione come linea base di questa drabble continua anche nelle domande che poni a te stessa. È davvero difficile sentirsi felici quando non hai nessuno con cui condividere le emozioni che provi, quando non ti senti accettato, amato ed apprezzato nemmeno da chi dovrebbe fornire la base di partenza per costruire una personalità.
In generale la forma è buona e anche se hai scelto parole semplici il messaggio arriva chiaro: a volte perdersi sembra l'unica soluzione al dolore.
Per fortuna sappiamo che hai scelto comunque bene :)
A presto,
Gladia

Recensore Master
30/05/22, ore 18:30

Ciao,
confesso che questa drabble, da buona informatica quale sono, mi ha attirato principalmente per il titolo.
In poche righe, però, si percepisce tutto il sapore decisamente amaro di quel 404, di una vita così poco considerata e riconosciuta da essere percepita come non esistente. E quindi la protagonista non può che rendere *davvero* inesistente quella vita, cancellata come una semplice pagina non trovata, a cui nessuno fa caso.
Devo dire che, per motivi personali, mi sono ritrovata molto in questa sensazione di non essere "riconosciuta", di essere quasi invisibile e senza alcun riconoscimento di fronte a richieste e pretese spesso assurde. Piano piano ne sto uscendo, sto cominciando ad abbassare l'asticella e a fare le cose per me, come vengono. E se qualcuno che non sia io non si sente soddisfatto... be', cavoli suoi :D Ma è un percorso di consapevolezza molto lungo e tortuoso, non semplice.
Il fatto che questa drabble mi abbia suscitato delle riflessioni è indice del fatto che sia scritta bene, è chiaramente breve ma va dritta al punto, richiamando esperienze che tanti di noi, ahimè, si ritrovano a vivere.
Ti faccio molti complimenti, come si suol dire è stata "breve ma intensa" ;)

A presto,
Simona

Recensore Junior
30/05/22, ore 14:13

Un bel componimento che lascia la finestra aperta a molti pensieri e a molte domande, quindi chiedo se difronte a quella “finestra spalancata” l’emozione di vivere la libertà abbia avuto un senso, il senso di essere stata vissuta e provata e mai ricambiata.
Ciao e alla prossima,
Lena

Recensore Master
29/05/22, ore 16:56

... Beh, che dire. Ci vuole bravura a scrivere così tanto in così poche parole e tu ci sei riuscita. In centodieci parole (poco più o poco meno), hai descritto il dolore di una persona che non è voluta dai suoi genitori e che non trova il suo senso. È anche vero che non bisognerebbe cercare il proprio valore nel giudizio altrui, ma qui il discorso è un po' più ampio, perché entra in gioco la solitudine, che è pesante. E poi perché non sentirsi voluti dalle persone che ti hanno messo al mondo deve fare piuttosto schifo. Il finale poi da brividi, davvero.
Bravissima :*

Nao