Recensioni per
I giudici della prima casa
di fiorediloto40

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/08/22, ore 12:12

Ciao. Ho immaginato Mu nel prendere e stringere forte la mano di Shaka avvertendo il calore. In quest'ultimo un tratto umano, terreno che ho apprezzato considerando come conduca la sua vita. Ho letto con interesse il dialogare tra Saga e Aphrodite dove mi hanno colpita le lacrime di quest'ultimo. Emblematica l'espressione "da quando ... Saga?" Poi troviamo di nuovo Mu e Shaka dove ho ben immaginato attraverso le tue parole quest'ultimo nei suoi pensieri. Saró curiosa di leggere come si svilupperá il rapporto tra Milo e Camus dopo quanto accaduto. La rabbia che mi ha piú colpita é quella di Shaka nel suo essere non evidente e al tempo stesso nell'essere profonda. Al prossimo capitolo. Un saluto.
(Recensione modificata il 14/08/2022 - 12:14 pm)

Recensore Veterano
18/06/22, ore 19:41

Ma che bel capitolo! La rabbia. Uno dei sette peccati capitali, un'emozione violenta ed imprevedibile, molto spesso impossibile da controllare. Interessante questo parallelismo tra diversi pg ed il loro modo di esprimerla. Fil rouge che accomuna i tre capitoli, la gelosia.
Partiamo con Saga ed Aphrodite. Il Pesci è evidentemente infatuato del falso patriarca e non ha esitato a buttare la sua morale al vento pur di stargli accanto. Consapevole di non essere ricambiato nonostante la sfacciata bellezza individua nella presenza di Mu la causa dell'improvvisa reticenza di Saga a concedersi. Scopre quindi le sue carte, rivelando di essere lui colui che ha fomentato gli altri Gold nel chiedere la condanna a morte dell'Ariete, reo di possedere, a quanto pare, qualcosa che Aphrodite vuole ma non può avere: il cuore di Saga. E' una forma di rabbia, la sua, volta ad obliterare qualunque cosa si frapponga tra lui e ciò che desidera, una rabbia distruttrice, annichilente, la sua. In questa storia pare che Saga sia più lucido rispetto all'originale, tant'è che non ha mai inviato sicari a uccidere Mu e si rende conto di tutto il male che ha fatto.
Passiamo a Shaka. Evviva, anche l'uomo più imperturbabile del creato si può incazzare! Basta avvertire un cosmo sconosciuto negli spazi privati di Mu per far perdere tramontana alla Vergine che, persa l'abituale imperturbabilità, reclama risposte con una certa veemenza. Il ritorno di Mu al Santuario ha fatto capire a Shaka cosa si è perso in tutti questi anni in cui non si è mai sforzato di capire le sue ragioni e di raggiungerlo in Jamir. Sapere che qualcun altro invece condivide con Mu l'intimità domestica lo manda in bestia. La sua è una rabbia sorda, più subdola e meno esplosiva di quella di Aphrodite ma non certo meno letale.
Per finire, Camus e Milo. Ti dirò, non è che mi convincano molto questa storia. Troppo isterico lo Scorpione e troppo scazzato l'Acquario. Ciò detto, spezzo una lancia a favore di Milo: Camus in effetti sembra sempre infastidito e sembra quasi che Milo debba elemosinare la sua compagnia, come se concederglieli di stare con lui sia una sorta di privilegio che si deve guadagnare facendo il bravo. Non so, le dinamiche di questo duo mi lasciano perplessa. Di sicuro Milo ha però fatto una cosa scorretta, e temo che le sue azioni finiranno per allontanarlo ancora di più dal suo amore. Una rabbia disperata, la sua.
Ok, credo di aver finito. Attendo il prossimo capitolo con ansia!