Recensioni per
Sotto un cielo nemico
di Primavere

Questa storia ha ottenuto 19 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
26/02/23, ore 22:19

Sappi che mi sto trattenendo dal scrivere un commento di tutte parolacce...
Sono tornata!! Non mi sono dimenticata di questa storia, ho letto anche il capitolo prima ma avevo un tale magone che non sapevo cosa scrivere. Anche su questo in realtà non so cosa dire se non lanciare maledizioni verso Tu-Sai-Chi. Che stronzo brutale pezzo di m***** Si vede proprio che ha organizzato tutto, che per lui questa è una caccia e il povero Ilyas ci è cascato come un fesso! Non si rende conto, baldanzoso com'è, che ha fatto tutto quello che Bezbonij voleva: ha combattuto, ha resistito, non si è arreso, ha detto di non aver paura, e per questo ha segnato la sua condanna perché sono sicura che se si fosse comportato come gli hanno insegnato cioè starsene buono e docile, pigliarsi le botte e amen, Bezbonij o come si scrive lo avrebbe 'graziato' e invece così lo ha solo eccitato.
Che bastardo pezzo di bip, ripeto!
Comunque, al di là della mia indignazione e rabbia, è un capitolo bellissimo perché ogni singola azione sembra avere un secondo significato, un altro livello di lettura non so come dire. Mi ha ricordato il capitolo della caccia ma in fondo è quello, no? È la stessa dinamica. Ilyas è la bestia pericolosa, fiera e libera da conquistare, da dominare, quella degna di una sfida. C'è un livello più nascosto, ecco, si capisce, e anche Ilyas lo ha avvertito sia come umano sia come lupo (quando si paralizza proprio come un lupo davanti alla canna di un fucile di fronte al sorriso di Bezbonji ho avuto i brividi, giuro).
Ho una paura immane del prossimo capitolo ma ormai sono qui e leggerò, maledirò, piangerò (lo so già). Il bello di questa storia è che sai già cosa succede  ma muori dalla voglia di leggere per capire quanto è profondo il Male. Io poi voglio vedere come reagirà Ilyas che già immagino in mille pezzi perché si è visto come si fidava del generale negli altri capitoli e invece ora tutte le sue illusioni si stanno spezzando...
Sei sempre più brava e io sempre più in uau oltre che in penissima, ma sono pronta per il colpo di grazia! Alla prossima, spero presto!
 

Recensore Master
21/02/23, ore 14:39

Ciao carissima,
il capitolo è violento? Se volevo leggere cosette leggere andavo a recuperare un fumetto di Winnie the Pooh.
E così dovrebbe fare chiunque abbia delle paturnie in tal senso.
Tornando a noi, direi che questo capitolo in particolare è il momento della verità. Per quanto sia immaginabile cosa succederà nel prossimo, è in questo che si verifica il confronto, ed è qui che Ilyas matura la consapevolezza di essere in balia di Bezbòznij.
Il sergente che abbiamo visto angariarlo capitoli fa ha avuto l'unico scopo di inorgoglirlo e spingerlo alla sfida, qui succede il contrario. Per quanto Ilyas non voglia cedere, per quanto sia deciso a combattere, cosa può fare di fronte a uno che ha sconfitto un leopardo a mani nude? È come se il suo inconscio avesse accettato questa verità prima del suo fisico: Bezbòznij è troppo forte. Troppo forte per chiunque, direi, non solo per Ilyas.
Il generale evidentemente si compiace del giovane combattivo, tant'è che arriva sempre a un passo da spezzarlo, ma all'ultimo lo libera, lo lascia respirare, gli concede quel minimo di tregua che comunque lo mantiene combattivo e reattivo. Non gli interessa una bambola di pezza, lui combatte i leopardi, e i leopardi si difendono e sono pericolosi.
In questo capitolo c'è un bellissimo gioco psicologico, che parte dall'interazione sul piano del reale e lentamente si approfondisce fino a diventare qualcosa di istintuale, animale. Fino a raggiungere una dimensione ancestrale, dove non ci sono più i gradi e i ruoli, ma due animali, uno che lotta per la supremazia e l'altro che fa di tutto per non concederla.
Come sempre bravissima, attendo con ansia il prossimo capitolo!

Recensore Master
10/01/23, ore 09:53

Ciao carissima,
è piuttosto inquietante la situazione di guerra che però è finta, non muori davvero, ma con l'eventuale morte ti giochi la promozione e quindi il futuro.
La coscienza oscilla continuamente tra la contingenza della situazione di guerra e il meta-pensiero su cosa possono aver pensato o inventato i simulatori per mettere alla prova le reclute.
In ogni caso, all'ultimo giorno la simulazione perde una parte della sua connotazione di realismo e si rivela per quello che è, ovvero un modo per far perdere comunque le reclute e per vedere cosa faranno i vari ragazzi una volta prigionieri e interrogati dal nemico.
Ritroviamo la strana fascinazione di Ilyas per Bezbòznij, così più potente del sentimento tenero e un po' ingenuo che sembra legarlo a Dragan. Ilyas per tanti aspetti ammira il generale, prova stima per lui, arriva addirittura a parlarne in termini di rispetto.
La scena finale, caotica e drammatica, sembra essere la conseguenza dello strano contatto che Ilyas ha stabilito dalla terrazza su cui montava la guardia: è come se avesse "evocato" Bezbòznij, il qualche non manca di rispondere alla chiamata, e di metterlo alla prova nella maniera che conosce così bene, ovvero sfidandolo a difendersi.
Un capitolo molto bello, di nuovo complimenti per la precisione nelle operazioni belliche.
A presto!

Recensore Master
05/12/22, ore 16:10

Ciao^^
comincio subito col farti i complimenti per le scene di guerra, perché sono precise e chiaramente ben documentate, senza per questo essere confusive o approssimative.
In questo capitolo è sempre presente un senso come di straniamento dovuto al fatto che le reclute si trovano all'interno di una realtà virtuale, che è quasi come la realtà vera, ma appunto manca qualcosa.
Per Ilyas questo qualcosa è molto chiaro: gli manca la sua metà di lupo. Non sente gli odori (non più degli altri, almeno), non può muoversi come vorrebbe, si sente inerme e nudo. Non gli è venuta meno, però, quella sorta di euforia ferina che lo prende quando si sente con le spalle al muro: anche nella simulazione, quando compare il carro armato e tutti si sentono perduti, ecco che in lui scatta quella voglia di rivalsa che già lo salvò durante la punizione qualche capitolo fa.
La simulazione è progettata per fallire, questo è chiaro, perché il vero carattere di qualcuno si vede nella sconfitta e non nella vittoria, ma Ilyas non si rassegna e continuerà a combattere fino all'ultimo.
Anche il rapporto con Dragan sembra essersi fatto più profondo: l'aria ironica, di presa in giro, che Ilyas aveva sempre avuto nei suoi confronti, sembra aver lasciato il posto a qualcosa di più intimo e profondo.
La prima giornata di combattimenti è andata, ma sono ansioso di sapere cosa succederà nelle prossime. Come sempre bravissima!^^

Nuovo recensore
01/12/22, ore 16:24

Ciao! Parlo come una che non sa assolutamente nulla delle guerre russe, della Cecenia e compagnia cantante: è interessantissimo questo 'revival' di guerra che fai e poi è incredibile come tutto torna anche qui. La cecenia terra dei lupi, lo stemma del lupo placido ma in allerta, e guarda il caso il ragazzo a cui Ilyas si è più legato nell'esercito viene proprio da questa terra. Se non è una coincidenza!
Ne approfitto per chiederti una cosa, una curiosità, che mi gira in testa da un po': come funziona con le relazioni umano-lupo? In Wolfen vediamo Soraya e Leda e accenni pure alla madre di Aisha o al nonno di Lukas se non ricordo male e si capisce insomma che sono relazioni osteggiate e sempre difficili però parecchio profonde, un mettersi contro il mondo. Ecco, Ilyas avrebbe potuto sul serio mettersi con Dragan? Non succederà (non piango perché c'è quel figo di Lukas che lo aspetta) ma avrebbe potuto in qualche modo funzionare? Immagino di sì se l'umano sa mantenere il segreto. Mi piange il cuore a pensare che Ilyas forse avrebbe potuto aprirsi completamente con Dragan, iniziare una relazione davvero bella e profonda e tutto è morto prima di nascere (almeno lo immagino così perché di Dragan poi non si parla più).
Comunque sarà pure un capitolo di passaggio ma mi è piaciuto tanto, è incredibile io di solito salto tutte le parti di azioni/battaglie/guerre pure nei film, non mi interessano tanto, persino con quelle del mio amato Tolkien non sempre le leggevo! E invece delle tue storie bevo ogni frase, è come se ogni scena avesse il tono del personaggio che la racconta, non so come spiegarlo: me lo son vista proprio davanti Ilyas che agiva e basta e pensava che son tutte stronzate gli insegnamenti freddi che ti danno, quando ti sparano addosso vorresti solo sprofondare sotto terra.
BRAVISSIMO per questa prima battaglia, anzi bravissimi tutti, ecco un'altra cosa bella di questa storia: sembrano tutti simpatici questi ragazzi, dei poracci gettati nel gioco del vinci o muori digitalmente, ah, io tifo per loro anche se immagino che ne avranno di gatte da pelare (Ilyas ha un vero e proprio mostro che lo aspetta DD:)
Come al solito non vedo l'ora di leggere il seguito anche se ci stiamo avvicinando al dramma!
(Recensione modificata il 01/12/2022 - 04:50 pm)

Nuovo recensore
23/11/22, ore 13:05

Dirò poche cose per questo capitolo e principalmente che sono in SUPER ANSIA per tutti questi ragazzi, mi chiedo infatti come Ilyas, Dragan e tutti gli altri riescano a stare relativamente tranquilli all'idea di entrare in un videogioco di guerra dove senti tutto (la simulazione mi ricorda vagamente Tron come idea, l'hai mai visto?). Poi ok sono stati quasi un anno ad addestrarsi, sono preparati e si aspettano di tutto, che ansia lo stesso però!
Ilyas fa lo spaccone, come al suo solito, ma si sente sotto sotto che è preoccupato. Il coltello che si porta dietro non mi trasmette nulla di buono, temo che gli si rivolterà contro come quella frase che dice sul fatto che non piange più da quando aveva dodici anni... vuoi farci soffrire con tutte queste considerazioni, vero? Dillo ç__ç
Comunque la parte di Ilyas e Dragan è bellissima, mi commuovo a vedere questo Ilyas così affiatato e, possiamo dirlo, forse quasi quasi innamorato del suo compagno d'arme, comunque sicuramente coinvolto. Una felicità che andrà via presto ahimè.
Sono in ansia ma anche in super fibrillazione di scoprire come si svolgerà la Simulazione pur sapendo il suo drammatico epilogo, mi preparo anch'io come Ilyas! Alla prossima :)

ps: ho letto il capitolo della sauna di Wolfen, troppo bello, giuro che presto recupero tutto anche di quella storia!

Recensore Master
18/11/22, ore 13:43

Ciao carissima^^
indeterminati corpi c'è qualcosa di analogo alla simulazione: un'esercitazione in cui viene "prelevato" senza preavviso e portato in un posto, nel quale viene simulato un interrogatorio. Chiaramente, trattandosi di un'esercitazione, è tutto finto, non ti possono far male più di tanto e sai perfettamente che dura tre giorni. Nonostante ciò, c'è gente che piange, gente che sbrocca, gente che si riduce in condizioni subumane a forza di frignare e implorare.
Questo per dire che se una simulazione così, alla fine poco più di un gioco di ruolo dal vivo, è in grado di ridurre in quel modo pezzi d'uomini nel pieno della forza fisica e morale, immagina cosa può fare una simulazione nella quale sei immerso in una realtà virtuale con la possibilità di morire o di soffrire "veramente".
Hai saputo creare molto bene il clima di tensione anticipatoria, che ognuno tenta di stemperare come può, senza ovviamente riuscirci. I ragazzi cercano di fare gli spavaldi, ma nessuno alla fine si sente tranquillo fino in fondo.
La descrizione fatta dagli ufficiali, distaccata e asettica, acuisce paradossalmente il senso di aspettativa tormentosa, di ansia anticipatoria, prova ne sia che ognuno tenta di armarsi come può, in vista dei possibili combattimenti.
Ilyas porta con sè solo un coltello, fedele alle sue radici ancestrali, e sono quasi sicuro che nel corso della simulazione lo userà.
Sono davvero curioso di leggere il prossimo capitolo, e come sempre ti invito a non preoccuparti tanto della crudezza dei futuri capitoli: se c'è chi non ha voglia di leggere, ci sono tante altre storie che possono sollazzarlo, e a noi affezionati lettori piace la roba forte, quindi vai tranquilla e posta quel che vuoi!

Nuovo recensore
07/11/22, ore 19:54
Cap. 6:

Ciao! Questo capitolo è... wow, non so come definirlo, è bellissimo e inquietantissimo. L'ho riletto due volte, mi ha lasciato un senso di malessere incredibile, lo stesso che vive Ilyas davanti alla scena del leopardo catturato. Quel b**** del generale! È veramente un mostro anche se, cavolo, se ha carisma, non si può non capire Ilyas che prova tante sensazioni contrastanti nei suoi confronti. Da una parte sembra un mentore, una persona che non puoi non ammirare, dall'altra il peggior nemico che ti possa capitare...
Ricordo il capitolo in cui Jagun parlava della caccia e anche di come Ilyas lo veda come un 'cacciatore naturale', il nemico naturale di un lupo. Il suo inconscio credo abbia capito la sua vera natura durante questa caccia, poi l'ha sperimentata sulla pelle. Mi ha colpito questo di questo capitolo infatti: come la bestia in realtà sia l'uomo, non il leopardo, nè tantomeno Ilyas.
Povero cucciolo, quanto soffro già per lui ç___ç
Comunque è un capitolo stupendo e simbolico che meriterebbe rfilessioni molto più intelligenti ma io non sono capace quindi l'abbono così XD Spero presto di poter leggere il seguito! Bravissima come sempre

Recensore Master
27/10/22, ore 14:24
Cap. 6:

Ciao carissima,
scusa se ho aspettato tanto a rispondere, ma fare un commento idiota a un capitolo così bello e profondo mi sarebbe parso di cattivo gusto^^
Vedo due grandi temi in questa storia di caccia: il rapporto tra uomo e Natura, o se vogliamo il patto ancestrale che è stato stipulato nella notte dei tempi, e i rapporti di gerarchia e autorità.
In origine la caccia era un rito, prova ne sia che già innumerevoli geroglifici preistorici ne illustrano le fasi e le mettono n connessione con le grandi forze e le divinità della Natura. L'uomo stipula un patto, o perlomeno dovrebbe farlo nella più onorevole delle ipotesi: gioca con l'animale una partita letale, o lui o la preda, e la gioca ad armi pari. Nella caccia si vince o si muore, l'animale fugge o diventa preda, l'uomo mangia la sua carne o muore di fame. Tutto però fa parte di un enorme circolo di morte e rinascita: morte della carne, rinascita in altre creature che se ne nutrono. La vita del singolo ha un termine, quella della Natura è infinita. Qundi anche il singolo, in quanto parte della Natura, possiede una scintilla di eternità.
La caccia quindi è un rito, una celebrazione. Necessita di concentrazione e abbandono da parte dell'officiante, che è il cacciatore. È necessario immergersi nei ritmi della Natura, farli propri, abbandonare la propria parte umana e civilizzata.
Bezboznij incarna bene questo sincretismo uomo-natura: è un ufficiale, appartiene a un esercito, ma sa spogliarsi della sua patina di civiltà per entrare in una dimensione altra, quasi sciamanica. Entra in sintonia col leopardo, ne assume il pensiero e le sensazioni, "diventa" lui, in un certo senso.
E lo domina. Perché lui può, perché ne ha gli strumenti. Perché combattendo ad armi pari con la belva si è guadagnato il diritto di disporre di essa e della sua libertà. Esattamente come il leopardo, a parti invertite, lo avrebbe sbranato e divorato.
È un patto di sangue che esige rispetto e non può essere disatteso.
Ilyas assiste. La sua doppia natura di animale e di uomo gli conferisce la capacità di essere il ponte, l'anello di congiunzione tra mondo della Natura e mondo degli uomini. È anche lui uno sciamano, in un certo senso, che percepisce il rito della caccia attraverso due canali: i sensi umani e una profonda, atavica, ancestrale percezione animale, che lo fa entrare nel leopardo, gli fa provare la sua rabbia e la sua ferocia, ma gli fa anche percepire, con canali più profondi e incisivi rispetto alle sensazioni umane, l'autorità di Bezboznij, il suo status di capo.
Il generale ha voluto che il ragazzo vedesse tutto giò, perché sicuramente coglie in cui qualcosa di animale, di selvatico, e in qualche modo sente che non potrebbe esserci per lui una manifstazione più efficace della sua autorità e della sua capacità di dominare.
Le punizioni inflitte sul campo di manovra non sono per Ilyas che una sfida a cui rispondere, ma si vede bene quanto sia rimasto colpito dalla caccia in generale e dall'episodio del leopardo in particolare.
Tutto questo pippone, che spero non ti abbia annoiata troppo, per dire che è un capitolo bellissimo e farti tanti complimenti!^^
A presto!
(Recensione modificata il 27/10/2022 - 02:26 pm)

Nuovo recensore
14/10/22, ore 19:23

Eccomi, come promesso! Amo il rapporto tra Ilyas e Aisha, anch'io ho un fratello più grande iperprotettivo e un po' (pochissimo) mi ricorda Ilyas, anche perché se lo fosse penso lo calcioroterei subito XD E' troppo ansioso e sospettoso, non la fa quasi respirare sua sorella! Capisco tutte le sue paturnie, ma capisco anche perché Aisha negli anni sia diventata più ferma nel dire al fratello che non può sempre starla a controllare. Che poi c'è un'amara ironia in tutta questa situazione: nella parte in cui Ilyas parla di come sarebbe facile per Aisha cadere vittima di 'facili mostri' e per questo lui deve stare attento, ho pensato che sarà il destino che toccherà a lui, lui che fa tanto lo spaccone con il padre semi adottivo, Voz qualcosa (no vabbè senti, passi il generale che sto imparando a scrivere ma quest'altro qui non lo imparerò MAI XD), e che non sa invece di essere già nel mirino di un mostro DD: Che ironia crudelissima, tu sei crudelissima, lo ribadisco!
Il pezzo di quando Ilyas dice che forse è lui ad aver più bisogno di Aisha è bellissimo e dice una grande verità a mio parere. Ho sempre pensato leggendo la tua storia che loro due dipendessero l'uno dall'altra ma è soprattutto Ilyas che non ce la farebbe senza di lei, senza la sua casa, la sua unica vera famiglia </3
L'ultima parte mette altra ansia ma tanto la lettura di questa storia è una continua ansia XD Fremo e temo per il momento in cui arriveremo a questa benedetta simulazione, anche per capire cosa succederà esattamente. Ilyas è sempre reticente a parlarne in Wolfen e mi viene il dubbio, leggendo qui, che il generale, Coso, non si sia limitato a fargli tu-sai-cosa ma sia arrivato addirittura a ucciderlo 'virtualmente' DD: Non me lo dire, lo scoprirò e so già che piangerò il mondo e mediterò ancora più vendetta.
Tantissimi complimenti anche qui, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! 
 

Recensore Master
08/10/22, ore 18:22

Ciao^^
"Tu sei la mia casa". Per Ilyas, la casa è Aisha. Non importa dove sia, con chi sia (posto che ovviamente sia trattata nel migliore dei modi), è solo lei che gli dà il senso di casa, di calore, di famiglia.
Ilyas, di una sgradevolezza imbarazzante con chiunque, ha per la sorella un affetto sollecito e quasi morboso, un misto di premure e sospettosità nei confronti di chiunque la avvicina.
La trasformazione per Aisha è avvenuta, e forse lui si rammarica di non essere presente, di non poterla guidare nell'apprendimento dei suoi nuovi poteri.
La famiglia adottiva, che è composta da due brave persone, è da Ilyas più che altro tollerata, sebbene russa, perché in effetti i due coniugi trattano Aisha con ogni riguardo, ma soprattutto la apprezzano e le vogliono bene. Questo per Ilyas è il più grande dei meriti, tant'è che addirittura "concede" a Voznjak di fargli in un certo senso da padre, lo ascolta parlare della simulazione senza mandarlo a quel paese, sebbene lui abbia già le sue idee, strutturate e ben radicate, in proposito.
Sa già cosa farà durante questa famigerata simulazione e di certo non si lascerà convincere dalla "voce della ragione", ovvero l'uomo saggio e attenpato che quelle cose le ha già vissute di persona. Ma non sarebbe Ilyas se non fosse così.
A questo punto sono proprio curioso di vedere cosa succederà effettivamente durante la simulazione. Cosa succede se si muore nella realtà virtuale? Che ripercussioni ci sono sul corpo fisico e reale?
Come sempre bravissima, a presto!^^

Nuovo recensore
28/09/22, ore 21:20
Cap. 4:

Ciao primavere eccomi! Lo so, devo ancora leggere l'ultimo capitolo di Wolfen ma non sono riuscita a resistere alla tentazione di passare prima qu  da Ilyas, che vorrei stringere forte forte argh se penso a tutto quello che passerà!
Vado con ordine: il capitolo è bellissimo e non me ne volere se farò un commento alla cavolo di cane ma l'ho letto qualche giorno fa, ti sto lasciando un'impressione a freddo. Ho adorato Ilyas che si ribellava a quello stronzo di Zamatij o come si chiama. Ho adorato lui che resisteva e capiva la lezione più importante. Ho infartato quando è rimasto solo con Jagun, ho pensato 'oddimio cosa gli fa adesso', invece il militare si tiene 'a distanza' come un animale che guata, ecco, credo che non ci sono parole migliori per esprimere i suoi movimenti che quelle che hai usato tu. È come se stesse sempre studiando Ilyas per verificare che, boh, è all'altezza delle sue aspettative? Ho avuto questa impressione leggendo del suo compiacimento e di quel mezzo sorriso (inquietantissimo) che fa quando Ilyas dice di non avere paura di lui. Ho pensato a Wolfen, al capitolo in cui vediamo Ilyas invece terrorizzato e il generale che gli chiede se ha ancora paura di lui. Ecco, io credo che già sapesse cosa voleva fargli e sapeva anche benissimo le conseguenze che avrebbe ottenuto. Quando poi gli ha dato un calcio avrei voluto superare lo schermo e prenderlo io a craniate! Non ci arrivo calma e emotivamente integra alla fine di questa storia!!
Ilyas è bellissimo, ogni volta che leggo di lui da ragazzo mi viene una tenerezza mista a tristezza, è così bello vederlo così determinato, che poi è la sua qualità migliore, anche se è troppo incosciente. La qualità che ha tanto attirato Lukas <3
Inutile dirlo sono curiosissima di leggere cosa succederà, soprattutto questo capitolo della caccia per continuare a maledire il generale. Quello sempre XD
Alla prossima! 

Recensore Master
20/09/22, ore 10:25
Cap. 4:

Ciao carissima^^
le punizioni sono sempre armi a doppio taglio, come vedi. Possono spezzare la recluta disobbediente, possono instillarle il rispetto per l'autorità, ma se non sono calibrate nel modo giusto, se si sbaglia a capire chi si ha di fronte, possono ottenere l'effetto opposto: possono dare conferme, instillare un senso di onnipotenza e di ancora maggiore disprezzo delle regole. quando si passa il punto di non ritorno, quando affermare se stessi diventa più importante che restare vivi e tutti d'un pezzo, allora si diventa invulnerabili.
Hai descritto molto bene questa fase, il montare dell'adrenalina, il senso di esaltazione che aumentava ad ogni prova superata, ad ogni calcio sopportato, ad ogni percorso concluso.
Zamatij non è in grado di gestire una cosa del genere, ma Bezbòznij sì. Lui sa come spiazzare il ragazzetto ebbro della propria adrenalina, sa come sottrarre bersaglio alle incaute incornate del torello che si crede già un toro da combattimento.
È chiaro che il colonnello trova qualcosa di attraente in Ilyas. Il ragazzo non è chiaramente una recluta qualsiasi, ma è ancora, appunto, allo stato di potenzialità.
Credo che la battuta di caccia sia un modo per mettere alla prova quell'animalità che l'ufficiale intuisce in lui, per vederla effettivamente sul campo.
Hai detto che succederanno cose, sono già curiosissimo!
Come sempre complimenti, non vedo l'ora di leggere il seguito^^

Nuovo recensore
18/09/22, ore 16:06

Eccomi, ho letto anche questo capitolo e oddio che inquietudine e tensione, questa storia si fa sempre più interessante!
Aspettavo e insieme temevo l'arrivo di Tu-Sai-Chi, il generale, coso, oddio, dovrò imparare a scrivere il suo cognome se no non ci capiamo XD Ha fatto la big entry: ho percepito la tensione nell'aria quando è comparso, preceduto da Shanna (bellina lei, che prima ringhia poi infila il muso nelle scatole come un normale gatto XD). Dragan quasi se la stava facendo sotto, mentre Ilyas era tranquillo, certo, chi lo ammazza a lui. Sapesse, povero cucciolo... Da quando Jagun è comparso in scena il cambio di atmosfera si avverte nettissimo e personalmente ho sentito tantissimo l'autorità che quell'uomo è in grado di trasmettere con un solo sguardo, un sussurro. Anche in Wolfen fa quest'impressione e infatti a volte mi chiedo come faccia Ilyas a interagire con lui senza farsela sotto ogni volta. Mi inquieta davvero tanto come figura e vederlo qui, ancora giovane, ma già così non so come dire, non semplicemente autoritario, ma come l'hai descritto tu, uno che entra in una stanza e tutto sembra rimpicciolirsi attorno a lui, mi mette ansia, soprattutto già sapendo cosa succederà tra lui e Ilyas mentre quest'ultimo ne è bellamente ignaro. Poi tu sei davvero crudele a mettere quei piccoli dettagli che chi sa riconosce subito come campanelli d'allarme! Come quando Jagun si infastidisce per lo stato della divisa di Ilyas (sì, la divisa, certo, con quella è fissato) quasi fosse un fidanzatino geloso o il fatto che già sa che Ilyas si prende cura della sorella. Sei crudelissima, lo dico con ammirazione perché stai preparando il terreno per farci soffrire tantissimo e io ti amo e odio per questo DD:
Che poi la "gelosia" di Jagun qui, cioè, non gelosia, lo so, questa forma distorta di possessività per cui sembra già pensare a Ilyas come una sua proprietà che non vuole che altri tocchino, è stata forse la parte che mi ha inquietato di più perché appunto noi l'avvertiamo mentre Ilyas ne è ignaro. Da una parte mi veniva da ridere, lui che fa tanto il tipo super maturo e mi casca così come il più ingenuo Sasha XD dall'altra avrei voluto attraversare lo schermo e scrollarlo per dirgli di ripigliarsi e chiamare il 112! Red flags come se cadessero in neanche due battute di dialogo, oh, Ilyas, ascolta me: prendi tua sorella e scappate alla velocità della luce in Siberia!
Non l'ha fatto (altrimenti questa storia che ci sta a fare?!) e mi piange il cuore al pensiero ma al tempo stesso sono troppo curiosa di vedere cosa succederà quando arriverà  il momento della verità per Ilyas.
Ho scritto anche troppo scusami ma questo capitolo mi ha un po' provata! Bellissimo come al solito e bellissima Shanna, che bella l'immagine che hai messo! 
Ho visto che hai aggiornato anche Wolfen, non ho ancora letto ma mi sono spoilerata le note, ahah, e non vedo l'ora di conoscere la famigerata sorella di Raisa! Tutta gente tranquilla nelle tue storie, te l'hanno mai detto? Il leopardo è il più paciocoso XD
Alla prossima!
(Recensione modificata il 18/09/2022 - 08:54 pm)

Recensore Master
12/09/22, ore 12:20

Carissima,
in questo capitolo c'è una cosa che salta particolarmente agli occhi, ed è il contrasto fra Zamatij e Bezbòznij. Il primo urla come deve fare qualsiasi buon istruttore, minaccia punizioni, si esprime in termini sprezzanti e duri, ma alla fine noi lettori "sentiamo" solo un gran urlare, che non ci fa una grande impressione, come alla fine non la fa sui due ragazzi. Nemmeno Dragan sembra particolarmente impressionato da quello sfoggio di potere (di potestas, più che altro), sebbene ovviamente sia preoccupato per la punizione che riceverà.
Zamatij è una versione russa dei vari sergenti istruttori che costellano i film d'azione.
Tutt'altra suonata quando entra in scena Bezbòznij, preceduto dall'immancabile e magnifico leopardo.
Se il primo ha la potestas, lui ha di sicuro una quantità spropositata di auctoritas, e anche di carisma.
Non ha bisogno di alzare la voce, nè di percuotere. Un suo sguardo silezioso è in grado di incutere un timore reverenziale, mentre le sfuriate di Zamatij riescono solo a sucitare irritazione, e quel particolare fatalismo tipico del soldato che deve sopportare le intemperanze di un superiore stronzo.
Bezbòznij ha satabilito una sorta di strano legame con Ilyas, tanto che persino Dragan se n'è accorto. Dà l'idea di aver intuito qualcosa di lui, di sapere, anche se non a livello consapevole, qual è la misteriosa affinità che lega il ragazzo e Shanna. Coglie che c'è qualcosa di più profondo, di più ancestrale, della semplice capacità di domare gli animali selvatici. Considera quella caratteristica affascinante, esattamente come ha considerato affascinante il leopardo delle nevi: gli piace confrontarsi con l'aspetto più selvaggio e feroce della natura.
Il capitolo è come sempre molto bello, scrivi meravigliosamente, e io non vedo l'ora di leggere il seguito! Complimenti e a presto!

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