Recensioni per
Ed è, mia madre
di Shireith

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/09/23, ore 11:49

Ciao Shireith! ^^
Sono arrivata qui grazie all'iniziativa "un'estate di lettura" indetta sul forum: non appena ho visto questa tua storia suggerita da Benni, l'ho messa subito in lista perchè già sapevo che mi avrebbe emozionata, visto che le tue storie ci riescono sempre!
E infatti è stato così anche stavolta! Sono arrivata alla fine di questa lettura con un groppo alla gola, ma anche con quella piacevole sensazione di calore che ti lascia addosso una lettura così bella e profonda.
Ho adorato tutto: dal titolo, alla citazione iniziale, a questo tuo modo sempre magistrale di gestire le frasi, di intrecciarle fra loro, di creare queste immagini pregne di emozioni che ti si attaccano addosso e te le fanno vivere sulla pelle insieme ai tuoi protagonisti.
E' vero, le persone amate muoino due volte, e l'unico modo per evitare di perderli per la seconda volta è custodirli nei propri ricordi ma non solo, certe volte, come Jesper, le persone che abbiamo amato emergono da noi, da dentro di noi nelle frasi lasciate a metà, nei gesti, nell'inclinazione della voce.
La verità più vera di sempre è questa: esiste un prima e un dopo la morte di qualcuno che ami, è sempre così, la vita inizia un nuovo conteggio, quando racconti un avvenimento è sempre uno specificare se sia successo prima o dopo che quella persona ti ha lasciato.
L'ho vissuto in prima persona, e vederlo attuare anche in questa tua breve storia mi ha fatto male al cuore ma, al tempo stesso, mi ha fatto sentire compresa! <3
E poi, c'è chi come Wylan vede una persona amata diventare il fantasma di se stesso, la guardi e la riconosci e al tempo stesso non ci riesci, e ti chiedi che fine abbia fatto la persona che hai amato e che ti ha amato, se sia rimasta, come hai ben descritto anche tu, come intrappolata dentro un ritratto dalle linee ormai sbavate che deve essere ristrutturato, sennè resterà per esempre irriconoscibile. Bellissimo, bellissimo davvero!
Grazie di cuore, Shireith, per tutte le belle letture che ci regali! <3
Spero di passare presto dal tuo profilo!
Alla prossima,
BellaLuna
 

Recensore Master
30/08/23, ore 21:37

Bene, ci ho messo solo più di un anno per passare da questo gioiello, ma forse era il tempo necessario per elaborare tutto, anche se ancora adesso mi ritrovo a corto di fiato, parole, pensieri.
Ok, facciamo che comincio col farti i complimenti per il meritatissimo Oscar: eravamo iscritte nella stessa categoria e sono stata più che felice di perdere contro di te perché, davvero, questa è una delle fanfiction più belle che io abbia mai letto da quando sono sul sito, seconda solo a un'altra storia su Feanor (Silmarillion) che avevo trovato anni fa.
Il tema di cui parli è semplice e complicatissimo allo stesso modo: la morte fisica e la morte dei fantasmi. Quella che spetta a tutti, quella inevitabile. E poi questa seconda condizione per la quale in qualche modo rimaniamo vivi nel cuore di chi rimane, sempre a un certo prezzo, che è un pezzo di anima di quelle persone che tentano di mantenere vivo il nostro ricordo. Aditi le ha avute entrambe, Maya solo una: tutte e due hanno fatto delle vittime, che si sono trovate e hanno imparato ad amarsi ♥ facendosi forza a vicenda per imparare a conviverci, con quei fantasmi. E c'è l'amore in qualche modo vince la morte. 
Ho adorato il parallelismo fra le due madri. Ho adorato il titolo e ogni scelta stilistica e lessicale.
Sono veramente ammiratissima e mi fermo qui, ché ho paura di sbrodolare e rovinare in qualche modo quello che hai scritto.

Mille baci,

Leila

Recensore Master
14/03/23, ore 11:32

Storia vincitrice dell'Oscar per il Miglior cortometraggio agli Oscar della Penna 2023
Giudici: Mari Lace e Sia_

“Ed è, mia madre” è una storia che colpisce già solo dal titolo: la posizione inusuale della virgola incuriosisce, fa sì che il lettore se ne domandi il perché — perché che a fine lettura è più che chiaro. È un titolo che rende perfettamente la storia, un titolo che annuncia subito il tema che si è scelto di trattare per unirne i due protagonisti ma non svela nient'altro.
Il tema stesso è molto d’impatto e perfetto per unire i due personaggi: Jesper e Wylan non interagiscono direttamente, ci vengono presentati in due parti distinte in relazione al loro rapporto con le rispettive madri, rapporto che diviene un punto d’unione tra i due. In particolare, troviamo molto poetico e sentito questo concetto di una prima morte, di una morte che rende un fantasma. Una morte che Jesper sente come vita per una vita e che Wylan sente e basta, mentre rimane per entrambi il ricordo di un tempo che era e che non tornerà – la frase tra le parentesi, ripetuta, ci ha colpito molto. La conclusione mostra il loro legame in modo molto naturale, brevemente, unendoli. L’ultima battuta è assolutamente perfetta, semplice ed efficace nel mostrare il loro rapporto.
Abbiamo molto apprezzato sia la struttura, con gli allineamenti e le parentesi sfruttati in modo efficace per dividere le varie parti, sia lo stile utilizzato, adatto alla materia trattata. Nessuna scelta lessicale stona mai, complimenti!
 
(Recensione modificata il 14/03/2023 - 11:33 am)

Recensore Master
14/01/23, ore 18:08

Ciao!

Sono davvero contenta che gli Oscar mi abbiano dato uno sprono in più, perché ultimamente sto recensendo proprio pochissimo, ma questa storia merita moltissimo e l'avevo apprezzata molto già ai tempi del contest. Quindi, finalmente, eccomi.

Come sempre ho apprezzato davvero davvero tanto lo stile. Ammetto che la storia è scritta così bene che se anche non mi fose piaciuta la trama, avrei votato a prescindere tanto è scritto bene. Mi è piaciuto da impazzire il modo in cui hai saputo sfruttare le ripetizioni: nei testi brevi, le trovo un strumento davvero efficace per sottolienare i concetti, se utilizzato nel modo giusto (forse perché più ancora che nelle os, nelle flash cerco un ritmo che sappia essere incalzante, frasi che riescano a martellarti dentro, frasi icastiche). Come tutto, rischiare di far diventare il testo inutilmente ridondante è facilissimo, eppure qui non succede mai, ma anzi sai semrpe utilizzarla nel modo migliore per scandire il testo, far sentire al lettore l'angoscia di Jesper al pensiero della madre, il dolore che lo stringe, quello di Wylan. Mi sono piciute moltissimo le parentesi e l'uso che ne hai fatto, come un riassunto, una specie di "massima" che sta lì, a scandire il testo e racchiuderlo anche, perché il senso ultimo sta tutto lì. 
Se posso, ho solo una nota, poi passo agli altri complimenti: Wylan e Marya forse sono un pochino schiacciati, con Jesper e Aditi che si prendono tanto spazio, anche proprio visivo. Ma è una nota molto personale, perché ho una fissazione per la simmetria, ci sta che invece tu l'abbia conceptito diversamente e con questo sbilanciamento, ma a parte questo, che davvero non ha avuto alcuna rilevanza sul gradimento (perché, davvero, l'ho amata: hai una prosa molto poetica, che ti vibra dentro, e che ogni volta che leggo qualcosa di tuo mi fa amare un pochino di più come scrivi e rimango sempre molto, molto ammirata) , per il resto ho amato l'approfondimento che hai scelto di trattare. Adoro Jesper e Wylan, e trovo che guardare alle cose che li accumunano attraverso questo punto di vista, concentrandosi sul difficile rapporto con le madri assenti, il vuoto e il dolore che hanno lasciato, sia stato davvero interessante e originale. Hanno avvero questo passato condiviso, che nella diversità è però simile e permette ai due di potersi capire a un livello più profondo, e essersi anche vicini nel dover convivere con questi fantasmi che sono sempre lì, a pesare sul cuore. 
Tutte le riflessioni sulla perdita, poi, le ho trovate delicatissime, senza mai risparmiare però il dolore di quello che provocano. La sensibilità con cui hai trattato il tema mi ha toccato. 
Grazie davvero per questa lettura e complimenti: questa storia credo meriti una nomination, e spero di cuore che la riceva. 

In bocca al lupo!
Maqry

Recensore Junior
23/11/22, ore 20:03

Ciao, sono qui per gli oscar della penna. Non so nulla del grishaverse, ma questo brano ha una grandissima lirica e un carico emotivo che non dipendono assolutamente dall'ambientazione (anche se forse, e purtroppo, avrò perduto qualche sfumatura). Sono molto ammirata, mi è piaciuto davvero tantissimo.