Ciao!
Sono davvero contenta che gli Oscar mi abbiano dato uno sprono in più, perché ultimamente sto recensendo proprio pochissimo, ma questa storia merita moltissimo e l'avevo apprezzata molto già ai tempi del contest. Quindi, finalmente, eccomi.
Come sempre ho apprezzato davvero davvero tanto lo stile. Ammetto che la storia è scritta così bene che se anche non mi fose piaciuta la trama, avrei votato a prescindere tanto è scritto bene. Mi è piaciuto da impazzire il modo in cui hai saputo sfruttare le ripetizioni: nei testi brevi, le trovo un strumento davvero efficace per sottolienare i concetti, se utilizzato nel modo giusto (forse perché più ancora che nelle os, nelle flash cerco un ritmo che sappia essere incalzante, frasi che riescano a martellarti dentro, frasi icastiche). Come tutto, rischiare di far diventare il testo inutilmente ridondante è facilissimo, eppure qui non succede mai, ma anzi sai semrpe utilizzarla nel modo migliore per scandire il testo, far sentire al lettore l'angoscia di Jesper al pensiero della madre, il dolore che lo stringe, quello di Wylan. Mi sono piciute moltissimo le parentesi e l'uso che ne hai fatto, come un riassunto, una specie di "massima" che sta lì, a scandire il testo e racchiuderlo anche, perché il senso ultimo sta tutto lì.
Se posso, ho solo una nota, poi passo agli altri complimenti: Wylan e Marya forse sono un pochino schiacciati, con Jesper e Aditi che si prendono tanto spazio, anche proprio visivo. Ma è una nota molto personale, perché ho una fissazione per la simmetria, ci sta che invece tu l'abbia conceptito diversamente e con questo sbilanciamento, ma a parte questo, che davvero non ha avuto alcuna rilevanza sul gradimento (perché, davvero, l'ho amata: hai una prosa molto poetica, che ti vibra dentro, e che ogni volta che leggo qualcosa di tuo mi fa amare un pochino di più come scrivi e rimango sempre molto, molto ammirata) , per il resto ho amato l'approfondimento che hai scelto di trattare. Adoro Jesper e Wylan, e trovo che guardare alle cose che li accumunano attraverso questo punto di vista, concentrandosi sul difficile rapporto con le madri assenti, il vuoto e il dolore che hanno lasciato, sia stato davvero interessante e originale. Hanno avvero questo passato condiviso, che nella diversità è però simile e permette ai due di potersi capire a un livello più profondo, e essersi anche vicini nel dover convivere con questi fantasmi che sono sempre lì, a pesare sul cuore.
Tutte le riflessioni sulla perdita, poi, le ho trovate delicatissime, senza mai risparmiare però il dolore di quello che provocano. La sensibilità con cui hai trattato il tema mi ha toccato.
Grazie davvero per questa lettura e complimenti: questa storia credo meriti una nomination, e spero di cuore che la riceva.
In bocca al lupo!
Maqry |