Buonasera cara, eccomi qui per l’ultimo scambio della Catena del gruppo del Giardino. Io questi li amo appena aprono bocca, non c’è che dire: ogni volta che interagiscono, anche nei momenti più seri, questi personaggi hanno davvero una energia pazzesca passata attraverso i dialoghi. Grazie a essi pian piano si snocciolano certe questioni dando delle informazioni più o meno complete riguardo all’Oltre, alla sua presunta “creazione” o a ciò che lo muove e come.
Il modo in cui si manifesta la magia e come viene avvertita da coloro che possono percepirla è chiaro, palpabile e coinvolgente nei sensi degli esseri viventi. È qualcosa che mi immagino chiaramente, dai colori alle sensazioni, e così Dagmar fa il suo ingresso coinvolgendo Madya e Valkya.
E a proposito di nomi, ti dico la verità: sno una frana a ricordarli solitamente, mi è capitato anche nei manga o in molte fanfiction di confondere, faticare a tenere a mente, ma sono al terzo capitolo e ricordo già quelli che sono stati citati e come si scrivono. Ti sembrerà bizzarro ma per me è raro, a meno che non abbia a che fare con fandom con cui ho particolarmente legato nel corso degli anni. Questo perché la mia attenzione è sempre alta qui e mi sto già affezionando tanto a loro.
I toni cominciano a farsi più cupi e i colori a cambiare e mostrarsi in modo più tetro quando da una parte l’assassino vede muoversi le fila della gilda – niente di buono, oserei dire – e dall’altra invece il mondo di Dagmar si mostra per il suo essere pretesto e nascondiglio per scambi illeciti di informazioni e beni. Si comincia a parlare di affari insomma, e della pericolosità degli stessi. Sembra quasi che Madya si senta, se posso dire, più a suo agio con coloro che hanno avuto a che fare con le conseguenze del contatto diretto con l’Oltre che non con i concittadini e i superiori di gilde, città, quartieri a lei familiari.
Tra i vari colloqui e dialoghi colgo tradizioni, riti, religioni, usanze che hanno modo di ammaliare e incuriosire: insomma, che siano dicerie o meno non si può sapere né immaginare, ma il bello sta proprio in quello. Propizi banchetti di carne umana, sangue, iniziazioni, sacrifici e simili potrebbero accadere come no, ma mi piace di più lasciarmi il dubbio e fantasticare piuttosto che sentirmi dire “sì, va che è così” oppure “no, sono tutte baggianate.”
Il bello della possibilità. Del non sapere ma del dubitare.
Qui alla fine si tratta di fidarsi uno dell’altra, del terzo e del quarto, per poter portare avanti qualcosa di cui ancora si conosce poco o niente ed evitare infine di soccombere tutti: per quanto possa sembrare un patto inizialmente egoistico richiesto da Valkya, comunque se decade lui, cadrà anche la capitale e tutti coloro che ci vivono attorno.
Unire le forze, scoprire su cui contare e andare avanti con solo menti elastiche e non conformi e il bisogno di trovare una fiducia ancora da costruire, paiono i primi passi per cosa parrebbe essere suicida, ma necessario.
Immagino più di qualcuno non sarà d’accordo sul coinvolgimento di Madya o sui mvimenti sospetti di Valkya e del suo popolo ma sono curiosa di vedere chi sarà il primo a muoversi contro di loro.
Ohhh bene, ogni capitolo è sempre interessante: centellini le informazioni lasciandoci modo di cogliere cose importanti ma anche la possibilità di farci le nostre idee e supposizioni. I personaggi sono ben caratterizzati e molto variegati uno dall’altro, considerando anche che ognuno viene da un posto differente ed è cresciuto in contesti/luoghi diversi rispetto agli altri. Le descrizioni non sono pesanti, anzi, però permettono di farsi un quadro generale su quello che è il mondo che li circonda, il sopra, il sotto e altro.
Solo a volte non mi accorgo di quando finisce una scena e ci si ritrova in quella dopo, non so se mi spiego: da Dagmar a Madya e Valkya che parlano mi ci è voluto un attimo per inquadrare un cambio scena, come se mancasse una sorta di piccola frase di transizione, ma questo è di fatto un mio gusto personale, non certo una critica.
In ogni caso spero di continuare volentieri perché mi sto divertendo davvero molto a leggerti.
Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3 |