Ciao, carissima! Avevo letto ieri questa tua bellissima storia, ma purtroppo non ho avuto il tempo per recensirla subito, così sono passata di nuovo oggi. Guarda, ti devo dire che io adoro tutte le tue storie, la tua long originale, le tue ff su Harry Potter, insomma, mi piace come scrivi e la delicatezza con cui sai affrontare tanti temi, ma questa raccolta di storie su Sissi mi ha veramente incantata, sarà perché adoro i romanzi storici e perché il personaggio di Sissi mi è sempre piaciuto tanto, o sarà per il modo meraviglioso in cui riesci a rendere l'atmosfera del periodo, i sentimenti dei personaggi, ma davvero questa è in assoluto la storia che preferisco tra tutte le tue e ogni volta che arriva un nuovo capitolo per me è una gioia immensa!
Mi piace anche tantissimo il taglio che hai voluto dare alla storia, che è quello che anch'io preferisco e che credo vero, ossia che Sissi non è mai stata una donna superficiale, egoista, ambiziosa e che non ha mai tradito il marito (ci sono molte correnti e anche libri che invece vogliono dipingerla così), tutti i problemi che ha avuto come Imperatrice e anche come donna sono stati causati dal fatto che lei era molto in anticipo sui tempi, era una donna moderna che teneva al suo aspetto fisico e quindi amava fare sport e prendersi cura di se stessa (cosa che mi sembra perfettamente normale oltre che indice di rispetto per se stessa e per gli altri, in fondo era un' Imperatrice, mica una sguattera!); riteneva che le donne avessero le stesse capacità degli uomini e quindi spesso era lei a parlare con i diplomatici e gli ambasciatori (da qui le accuse di tradimento al marito e di relazione con Andràssy); teneva molto ai suoi figli e voleva averli con sé invece di farli educare lontano. Insomma, tutto quello che mostri di Sissi è vero, reale e senza pregiudizi, né da un lato né dall'altro: lei non è stata la principessina solare e sempre sorridente dei film con Romy Schneider, ma neanche la strega che molti hanno voluto dipingere, è stata una donna che ha avuto la possibilità di salire al trono imperiale e che ha cercato di compiere il suo dovere nel modo migliore possibile e senza tradire ciò in cui credeva.
Molto toccante la prima parte del capitolo, la nascita di Marie Valerie. Ho trovato meraviglioso tutto l'approfondimento sui falsi pettegolezzi che erano girati e che tu hai badato bene a rintuzzare, specificando che c'erano sì stati dei problemi tra Franz Joseph e Elizabeth, ma che si erano risolti da tempo. E questo si vede perfettamente anche nel finale, quando l'Imperatore, invece di mostrarsi deluso per la nascita di un'altra bambina (il che sarebbe anche potuto accadere, in fondo la coppia ha solo un erede maschio ed è un bambino fragile e sempre malato) accoglie con gioia la neonata e anzi promette alla moglie che, d'ora in poi, non dovrà più separarsi dai suoi figli ma che potrà essere lei stessa a educarli e seguirli. Per quell'epoca e tanto più per un uomo di potere come l'Imperatore austriaco è davvero un enorme passo avanti e mostra tutto l'amore per Sissi e per la sua famiglia.
Sono stata felice di leggere anche la parte dedicata alle schermaglie di gelosia tra i due sposi, sicuramente per Sissi non era facile dover rimanere a corte mentre il marito era ospite altrove e sicuramente circondato da donne affascinanti, ma è anche bello notare che i due sono ancora gelosi l'uno dell'altra dopo tanti anni e quindi si amano e si desiderano ancora. Invece mi ha addolorata molto la parte sul principino Rudolf, fragile e costretto a un'educazione rigida per via del suo ruolo di erede al trono. Non ricordo quale sia stato il suo destino, ma posso capire benissimo l'angoscia di Sissi e la sua rabbia verso l'arciduchessa Sophie che non ha alcun vero interesse per la salute di Rudolf e si preoccupa soltanto della successione. Davvero cattiva e velenosa la battuta di Sophie sul fatto che Charlotte avrebbe dato eredi più forti all'Impero: beh, se Charlotte era così brava allora come mai non è riuscita a convincere suo marito a rinunciare all'idea folle dell'indipendenza messicana e a quella missione impossibile per la quale è stato ucciso? Questa è veramente una meschinità da dire a una donna che è preoccupata per la salute del figlioletto ammalato ed è veramente ammirevole la forza di Elizabeth che sottolinea il fatto di aver accettato sì di sacrificarsi per l'Impero, ma non di sacrificare i suoi figli. Tra l'altro, ho apprezzato moltissimo quando sottolinei che il carattere forte e la modernità di Sissi siano anche frutto di un'educazione più libera e a contatto con la natura, insieme alla sua famiglia, una cosa che per le famiglie nobili del tempo era sicuramente scandalosa: Elizabeth e i suoi fratelli e sorelle hanno avuto la fortuna di avere due genitori molto saggi e aperti, nonostante i loro difetti (ma chi non ne ha?).
E infine affronti la parte della malattia e della morte dell'arciduchessa Sophie. Sinceramente non mi sono sentita addolorata per la sua dipartita, anche se mi ha fatto stare male vedere come Franz Joseph fosse devastato dal dolore (ma anche questo me lo ha fatto amare di più, nonostante i conflitti e nonostante lui sia un Imperatore quella è comunque sua madre e lui soffre come un uomo qualsiasi, anche questo non è così scontato nelle famiglie nobili e tanto meno regali). Ma la cosa che veramente mi ha sorpresa e anche commossa è stata la reazione di Elizabeth, che si rende conto di non aver mai veramente odiato Sophie, di non desiderare la sua morte, anche se l'arciduchessa l'ha umiliata e mortificata per tanti anni. Davanti alla morte i sentimenti umani più meschini vengono meno e rimane soltanto il sentimento che unisce le due donne, ossia il grande amore di entrambe per Franz Joseph, e questo è bellissimo. Sophie non rimprovera Elizabeth per il ritardo, ha da dirle qualcosa di molto più importante e cioè di prendersi cura di Franz Joseph, di stargli vicina e amarlo sempre. E Sissi, pur temendo di non essere degna di un tale incarico, si sforza di dimenticare le offese ricevute da Sophie e la rassicura, le resta vicino fino all'ultimo come se fosse sua madre e cerca anche di comprenderla, di capire la sua freddezza come risultato di una vita spesa per l'Impero, per il quale si è annullata rinunciando anche agli affetti, esclusi quelli strettamente familiari.
E ho trovato infinitamente dolce e commovente il modo in cui Sissi ha pregato alla fine sul capezzale della suocera, affidandola alla sua bambina perduta: "Mia piccola Sophie, accogli colei che ha sofferto tanto per la tua scomparsa. Si troverà perduta senza le dame di corte, guidala, mia dolce bambina". Mi sono venute le lacrime agli occhi!
Ancora una volta mi hai conquistata, emozionata e commossa con questo capitolo, per il quale non trovo aggettivi sufficienti tanto è stato bello e intenso. Sono felicissima di averlo potuto leggere e commentare e spero che avrai tempo per regalarci ancora qualche altro capitolo stupendo e incantevole come questo.
Cercherò di passare presto anche dall'aggiornamento della tua originale, tengo molto anche a quella storia anche se, come ti ho detto, ormai sono completamente persa per queste storie su Sissi. Sei bravissima come sempre, un grande abbraccio e a presto!
Abby |