Recensioni per
Nulla più aveva senso
di paige95

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
12/06/23, ore 19:25

Te l’avevo detto che ti avrei fatto l’attacco.
Sì, esordisco così. Perché qua bisogna essere pronti e scattanti ad afferrare i fazzoletti dalla scatola, onde evitare di affogare nelle proprie lacrime.
Qua non ci andrai leggera, stiamo andando verso la fine.
Allora, premesso che la gravidanza è sempre un periodo delicato, penso che lo sia tutto più complesso quando parliamo non solo di una donna ma di un’imperatrice. Perché il suo compito è quello di garantire la continuità della dinastia (sappiamo che non è stato così ma non c’è nulla che si possa recriminare a Sissi).
“Il numero dei travagli che Elisabeth aveva subìto non la rese più pronta ad affrontare il quarto lieto evento” qua ammetto che non ho potuto fare a meno di pensare a Sophia. Perché, certo, Sissi sarà stata anche confortata di conoscere che cosa succede al momento del parto ma in tutte le frasi ho visto un’ombra, il fantasma di una bambina che era venuta al mondo, deludendo una nazione con il suo sesso ma riempendo d’amore i suoi genitori, e che se n’è andata troppo preso, segnando l’ennesimo vuoto indelebile nel petto di sua madre.
“Franz Joseph non assisteva al parto della consorte” te sei un cafone senza alcuna possibilità di redenzione. Scherzo, lo so che all’epoca era qualcosa di normale (anche perché, di nuovo, non parliamo solo di un uomo ma in un imperatore e, che piaccia o meno, la politica viene prima di tutto).
Tra l’altro, ti dico la verità, ho rimosso completamente Maria Valeria. Ti giuro, tabula rasa. E dire che lo sapevo che i figli erano quattro ma, boh, non so spiegare questo vuoto di memoria.
Penso che la delusione fosse così palpabile che mi stupisco di come Sissi sia riuscita ad ignorarla del tutto. Da una parte comprendo che lei abbia, saggiamente, deciso di ignorare le occhiate torve e di disappunto per l’ennesima femmina, dall’altra mi rendo conto che l’assenza di un altro maschio – uno spare – non abbia fatto altro che creare della tensione.
“Gli ungheresi forse avrebbero perdonato a Sissi quel tiro mancino; gli austriaci non avrebbero considerato di buon auspicio quel sincero desiderio di maternità” non ho potuto fare a meno di soffermarmi su questa riga. Perché credo che tu sia riuscita a racchiudere i sentimenti di due popoli molto diversi, quasi sempre in lotta tra di loro.
Quando parli della lontananza tra Sissi e Franz, lo ammetto, mi hai un po’ spezzato. Perché magari il loro è un rapporto che è riuscito a sopravvivere alle avversità del tempo – mutando in continuazione – ma non ho potuto fare a meno di soffermarmi sul fatto che erano lontani.
Sia perché ho pensato che Sissi non sia mai riuscita ad ambientarsi a Vienna, che non abbia mai abbracciato e sopportato la rigida etichetta della corte, sia perché la distanza anestetizza e incrina i sentimenti.
“Eccoti nuovamente riunito alla tua cara Eugenie. Sono molto gelosa perché stai facendo il cascamorto con lei, mentre qui io sono sola e non posso nemmeno vendicarmi”
Da una parte non posso fare a meno di chiedermi se questo non abbia fatto altro che aumentare l’ossessione di Sissi per il fisico e la giovinezza
Perché è palese che lei soffra, che cerchi ogni mezzo per non pensare – “la duchessa Ludovika, […] si era rifugiata nella cura della prole; per Elisabeth si era rivelata un modello di tenacia” – tanto da ricalcare le orme di sua madre. Eh sì, penso che il dubbio abbia attraversato la mente di Sissi. Un dubbio fomentato dalla distanza e dalla paura.
Tra l’altro penso che, nonostante l’amore, Sissi e Franz abbiano avuto una visione molto diversa del mondo. Forse perché sono cresciuti in mondi differenti o forse perché hanno assorbito determinati valori. Sta di fatto che ho scosso la testa quando si sono trovati a discutere su Rodolfo,
Ora, premesso che sono convinta che Franz lo amasse, credo che non sia mai riuscito a scindere il suo ruolo di padre da quello di imperatore. Non conosco nulla della sua infanzia, non so se abbia avuto o meno un modello maschile di riferimento o solo l’onnipresente e ingombrante Sophia, però vedo dei limiti in quest’uomo.
Li vedo anche in Sissi. Nel senso che ormai dovrebbe aver capito che non esiste una linea che divide la vita privata da quella pubblica, che non può smettere di essere un’imperatrice e calzare i panni di una semplice madre.
«Charlotte avrebbe donato eredi più forti all’Impero»
Questo è un colpo meschino, che non ha scusanti. Perché se decisi di colpire un tasto dolente in una persona che sta soffrendo, c’è poco da dire.
E vorrei prendere a mazzate Franz perché – mannaggia al demonio cristiano! – non fa nulla. Posso dire che è un po’ un sottone quando si tratta di sua madre?
Comunque questo capitolo è una continua montagna russa. Perché passo dal biasimo al dispiacere in mezzo secondo netto. Okay, magari Sophia non era esattamente la suocera dei sogni, però fa male sapere che Franz si senta perso senza di lei e che sta facendo di tutto per prepararsi a qualcosa che nessun figlio vorrebbe anche solo prendere in considerazione.
E capisco benissimo Sissi, il suo tormento. Perché ora che l’altra non può più nuocerle – “non avrebbe vinto alcuna guerra contro quella donna” – è facile rimettere tutto in discussione, rivalutando il passato e comportamenti che, nonostante l’abbiano ferita nel profondo, cerca di giustificare.
Si potrebbe dire che siano riuscite a salutarsi senza rancori ma io ho letto, nelle tue parole, una sorta di obbligo. Sicuramente Sissi ha voluto fare del suo meglio ma è anche vero che è difficile dimenticare tanti anni di tormenti in pochi istanti.
E penso che la scomparsa della suocera non l’abbia solo lasciata smarrita – perché, nel bene e nel male, rappresentava il suo punto di riferimento in un corte che detestava – ma anche perché era consapevole che Sophia era tutto quello che lei non sarebbe mai stata e che forse avrebbe, in cuor suo, sperato di emulare.
Sappi che mi ammazzi ogni volta che intraprendo la lettura di questa storia. Non è facile, è un groviglio di sensazioni brucianti che fanno riflettere, per cui non mi stupirò se mi dirai che questa recensione non ha senso. È il meglio che sono riuscita a fare, cercando di prendere le distanze da quello che ho provato.
Un grosso bacio,
Eli

Ps: tu sai <3
Il titolo del capitolo è perfetto. PERFETTO!

Recensore Master
20/08/22, ore 12:53

Ehi <3
Ho adorato tutti i capitoli finora ma questo penso che sia quello che più mi è rimasto impresso. Perché narra tre momenti così diversi tra loro e lo fai come sempre ottimamente.
La parte della nascita della figlia chiaramente mi ha emozionato molto e la reazione Gioiosa di Franz per la nascita della quartogenita anche se femmina mostra come la coppia si fosse comunque rinsaldata.
La seconda parte sulla condizione di salute del povero unico erede maschio anche in questo caso si capisce emozioni che si ba provato Sissi contrastate comunque da un'educazione tipicamente asburgica e essendo un futuro sovrano estremamente dura.
Ho adorato anche la gelosia che è intercorsa tra i due, effettivamente spesso i sovrani si assentavano per mesi e i quel lasso di tempo La gelosia doveva galoppare per entrambe le parti.
Mi è piaciuto anche tanto l'accenno geopolitico alla guerra tra Prussia e Francia ( Chissà se un giorno affronterò la triste storia del figlio di Napoleone III) e poi al parte finale che, ammetto, mi ha commosso.
A parte inverse non sarei stato così, non so indulgente, caritatevole,saggio da in qualche modo perdonare un rivale così terribile e temibile. In questo Sissi è stata sicuramente superiore a molti di noi!
Quindi cos'altro dire a parte che ho adorato questo capitolo, come sempre bravissima e non vedo l'ora di scoprire che cosa tratterai nel prossimo capitolo! Un bacione, alla prossima!

Recensore Master
17/08/22, ore 16:59

Ciao, carissima! Avevo letto ieri questa tua bellissima storia, ma purtroppo non ho avuto il tempo per recensirla subito, così sono passata di nuovo oggi. Guarda, ti devo dire che io adoro tutte le tue storie, la tua long originale, le tue ff su Harry Potter, insomma, mi piace come scrivi e la delicatezza con cui sai affrontare tanti temi, ma questa raccolta di storie su Sissi mi ha veramente incantata, sarà perché adoro i romanzi storici e perché il personaggio di Sissi mi è sempre piaciuto tanto, o sarà per il modo meraviglioso in cui riesci a rendere l'atmosfera del periodo, i sentimenti dei personaggi, ma davvero questa è in assoluto la storia che preferisco tra tutte le tue e ogni volta che arriva un nuovo capitolo per me è una gioia immensa!
Mi piace anche tantissimo il taglio che hai voluto dare alla storia, che è quello che anch'io preferisco e che credo vero, ossia che Sissi non è mai stata una donna superficiale, egoista, ambiziosa e che non ha mai tradito il marito (ci sono molte correnti e anche libri che invece vogliono dipingerla così), tutti i problemi che ha avuto come Imperatrice e anche come donna sono stati causati dal fatto che lei era molto in anticipo sui tempi, era una donna moderna che teneva al suo aspetto fisico e quindi amava fare sport e prendersi cura di se stessa (cosa che mi sembra perfettamente normale oltre che indice di rispetto per se stessa e per gli altri, in fondo era un' Imperatrice, mica una sguattera!); riteneva che le donne avessero le stesse capacità degli uomini e quindi spesso era lei a parlare con i diplomatici e gli ambasciatori (da qui le accuse di tradimento al marito e di relazione con Andràssy); teneva molto ai suoi figli e voleva averli con sé invece di farli educare lontano. Insomma, tutto quello che mostri di Sissi è vero, reale e senza pregiudizi, né da un lato né dall'altro: lei non è stata la principessina solare e sempre sorridente dei film con Romy Schneider, ma neanche la strega che molti hanno voluto dipingere, è stata una donna che ha avuto la possibilità di salire al trono imperiale e che ha cercato di compiere il suo dovere nel modo migliore possibile e senza tradire ciò in cui credeva.
Molto toccante la prima parte del capitolo, la nascita di Marie Valerie. Ho trovato meraviglioso tutto l'approfondimento sui falsi pettegolezzi che erano girati e che tu hai badato bene a rintuzzare, specificando che c'erano sì stati dei problemi tra Franz Joseph e Elizabeth, ma che si erano risolti da tempo. E questo si vede perfettamente anche nel finale, quando l'Imperatore, invece di mostrarsi deluso per la nascita di un'altra bambina (il che sarebbe anche potuto accadere, in fondo la coppia ha solo un erede maschio ed è un bambino fragile e sempre malato) accoglie con gioia la neonata e anzi promette alla moglie che, d'ora in poi, non dovrà più separarsi dai suoi figli ma che potrà essere lei stessa a educarli e seguirli. Per quell'epoca e tanto più per un uomo di potere come l'Imperatore austriaco è davvero un enorme passo avanti e mostra tutto l'amore per Sissi e per la sua famiglia.
Sono stata felice di leggere anche la parte dedicata alle schermaglie di gelosia tra i due sposi, sicuramente per Sissi non era facile dover rimanere a corte mentre il marito era ospite altrove e sicuramente circondato da donne affascinanti, ma è anche bello notare che i due sono ancora gelosi l'uno dell'altra dopo tanti anni e quindi si amano e si desiderano ancora. Invece mi ha addolorata molto la parte sul principino Rudolf, fragile e costretto a un'educazione rigida per via del suo ruolo di erede al trono. Non ricordo quale sia stato il suo destino, ma posso capire benissimo l'angoscia di Sissi e la sua rabbia verso l'arciduchessa Sophie che non ha alcun vero interesse per la salute di Rudolf e si preoccupa soltanto della successione. Davvero cattiva e velenosa la battuta di Sophie sul fatto che Charlotte avrebbe dato eredi più forti all'Impero: beh, se Charlotte era così brava allora come mai non è riuscita a convincere suo marito a rinunciare all'idea folle dell'indipendenza messicana e a quella missione impossibile per la quale è stato ucciso? Questa è veramente una meschinità da dire a una donna che è preoccupata per la salute del figlioletto ammalato ed è veramente ammirevole la forza di Elizabeth che sottolinea il fatto di aver accettato sì di sacrificarsi per l'Impero, ma non di sacrificare i suoi figli. Tra l'altro, ho apprezzato moltissimo quando sottolinei che il carattere forte e la modernità di Sissi siano anche frutto di un'educazione più libera e a contatto con la natura, insieme alla sua famiglia, una cosa che per le famiglie nobili del tempo era sicuramente scandalosa: Elizabeth e i suoi fratelli e sorelle hanno avuto la fortuna di avere due genitori molto saggi e aperti, nonostante i loro difetti (ma chi non ne ha?).
E infine affronti la parte della malattia e della morte dell'arciduchessa Sophie. Sinceramente non mi sono sentita addolorata per la sua dipartita, anche se mi ha fatto stare male vedere come Franz Joseph fosse devastato dal dolore (ma anche questo me lo ha fatto amare di più, nonostante i conflitti e nonostante lui sia un Imperatore quella è comunque sua madre e lui soffre come un uomo qualsiasi, anche questo non è così scontato nelle famiglie nobili e tanto meno regali). Ma la cosa che veramente mi ha sorpresa e anche commossa è stata la reazione di Elizabeth, che si rende conto di non aver mai veramente odiato Sophie, di non desiderare la sua morte, anche se l'arciduchessa l'ha umiliata e mortificata per tanti anni. Davanti alla morte i sentimenti umani più meschini vengono meno e rimane soltanto il sentimento che unisce le due donne, ossia il grande amore di entrambe per Franz Joseph, e questo è bellissimo. Sophie non rimprovera Elizabeth per il ritardo, ha da dirle qualcosa di molto più importante e cioè di prendersi cura di Franz Joseph, di stargli vicina e amarlo sempre. E Sissi, pur temendo di non essere degna di un tale incarico, si sforza di dimenticare le offese ricevute da Sophie e la rassicura, le resta vicino fino all'ultimo come se fosse sua madre e cerca anche di comprenderla, di capire la sua freddezza come risultato di una vita spesa per l'Impero, per il quale si è annullata rinunciando anche agli affetti, esclusi quelli strettamente familiari.
E ho trovato infinitamente dolce e commovente il modo in cui Sissi ha pregato alla fine sul capezzale della suocera, affidandola alla sua bambina perduta: "Mia piccola Sophie, accogli colei che ha sofferto tanto per la tua scomparsa. Si troverà perduta senza le dame di corte, guidala, mia dolce bambina". Mi sono venute le lacrime agli occhi!
Ancora una volta mi hai conquistata, emozionata e commossa con questo capitolo, per il quale non trovo aggettivi sufficienti tanto è stato bello e intenso. Sono felicissima di averlo potuto leggere e commentare e spero che avrai tempo per regalarci ancora qualche altro capitolo stupendo e incantevole come questo.
Cercherò di passare presto anche dall'aggiornamento della tua originale, tengo molto anche a quella storia anche se, come ti ho detto, ormai sono completamente persa per queste storie su Sissi. Sei bravissima come sempre, un grande abbraccio e a presto!
Abby

Recensore Master
13/08/22, ore 17:30

Carissima^^
Rieccomi qui ❤️
Da ignorante per quel che riguarda questo periodo storico e in particolare la vita di questa famiglia non mi ero minimamente accorta dell'errore. Si nota sempre il grande lavoro di ricerca che c'è dietro la stesura di questo racconto, si riconosce l'impegno con cui stai realizzando questo progetto.
L'attenzione alle date, ai particolari eventi storici, addirittura nel ricreare lo stile e utilizzare i termini del tempo, ti rendono una scrittrice scrupolosa e attenta. Insomma, tutto questo per dirti che sono contenta che tu abbia scelto di dedicarti al genere storico perché sei davvero brava nel trattare questi argomenti.
Detto ciò, inizio a commentare il capitolo.
La vita di Sissi è stata un alternarsi tra gioie e dispiaceri, tra momenti più lieti e felici ad altri terribili e drammatici.
All'inizio abbiamo una lieta notizia, la nascita di una nuova vita riporta una nuova luce nelle vite dei coniugi. Nel momento del parto vediamo Sissi nel suo essere donna, priva di ogni titolo o autorità. Ci ricordi che ella non fu soltanto una principessa, ma anche un essere umano, in particolare una donna, fragile e sensibile come tutte.
Elizabeth è finalmente felice, tanto che non si interessa nemmeno del sesso del bambino, tutto ciò che desidera è stare accanto a quella creatura.
Al di là delle voci e dei pettegolezzi, questa bambina è un simbolo di unione e di amore tra i due coniugi, che ancora una volta sono riusciti a ritrovarsi.
Anche questo lieto momento però non può essere separato dal doloroso passato, il ricordo di Sophie e della sua prematura scomparsa grava sempre nel cuore di Sissi. Ma questa volta la consapevolezza di questa perdita diventa una ragione in più per combattere, per valorizzare il suo ruolo di madre, per non ripetere gli stessi errori e avere un'altra possibilità.
Franz è consapevole di ciò, e anch'egli sembra approvare e condividere i medesimi sentimenti, vuole solo il bene per la moglie e i figli.
Almeno in questo caso sul destino della piccola non grava nessun incarico di corte, dunque per lei può sussistere anche la libertà di essere amata.
Il rapporto tra Sissi e Franz però è piuttosto complesso, tra lontananze e gelosie non sempre è tutto rose e fiori.
Già in precedenza ci hai mostrato quanto il dovere di imperatore gravi sulle spalle di Franz, che non può mai mettere i suoi impegni di Stato in secondo piano.
Di certo questo ha influito molto sul suo rapporto con la famiglia, e in particolare con la moglie.
Compare anche il legame tra Sissi e il padre, ella dimostra di essere affezionata alla sua figura, e si rispecchia nel rapporto tra i suoi genitori. Rapporto che appare molto simile a quello tra Sissi e suo marito.
Ritorna anche lo spettro di Maximilian, la cui morte ha segnato per sempre il destino della famiglia. Così sul giovane Rudolf ricadono doveri, aspettative e responsabilità.
L'educazione dei figli rimane un punto dolente per la coppia imperiale, da una parte c'è l'istinto protettivo di Sissi, dall'altra il senso del dovere dell'imperatore, ma anche la consapevolezza di un padre che deve preparare un figlio ad affrontare il mondo al di fuori del palazzo.
Sissi si dimostra ancora una volta una madre protettiva, che antepone la salute dei figli ai doveri imperiali, ma non può sottrarre i figli al loro destino.
In tutto questo sussiste anche il rapporto conflittuale con la suocera, che non perde occasione per sminuirla e criticarla.
Le due donne appaiono molto diverse, per carattere e attitudine, Sophie pensa alla reputazione della famiglia, Sissi invece è la ribelle che lotta per i propri diritti di moglie e madre. Le due sono spesso in contrasto tra loro, ma nel corso degli anni hanno anche imparato a conoscersi e forse ad apprezzarsi, almeno in determinante situazioni.
Così la morte di Sophie è un altro evento traumatico per Sissi. La giovane ha perso una guida, una persona che da sempre è stata al suo fianco. La sua scomparsa la pone davanti a nuove responsabilità, che ancora una volta dovrà affrontare da sola.
Gli ultimi momenti dove Sissi dimostra il suo rispetto, ma anche il suo affetto alla suocera sono prova di quanto questo rapporto fosse importante. Nonostante tutto le due donne erano unite dall'amore che provavano per Franz, in quanto madre e moglie.
Ancora una volta ci mostri aspetti privati di questa famiglia, costretta a vivere il dolore di nascosto, mentre all'esterno deve mostrare soltanto un'immagine pubblica forte e decisa per il popolo, che nella famiglia imperiale deve riconoscere il potere di chi ha in mano il destino della Patria.
Complimenti, ho apprezzato anche l'approfondimento sulle questioni politiche, tra accordi di pace e battaglie. Questo è un periodo davvero complesso e delicato per quel che riguarda l'identità nazionale, non siamo molto lontani dallo scoppio della Grande Guerra, dove queste questioni saranno la scintilla che darà inizio all'incendio.
Bravissima, è sempre un piacere seguire questo racconto ❤️❤️
Alla prossima! :)