Ri-Ciao!
Ah, finalmente si scoprono gli altarini e il legame di Alberto con il quadro!
Comincio col ribadire che la parte horror ti riesce superbamente. Tutto il primo monologo di Sartori mi ha messo addosso i brividi, soprattutto il dettaglio sulla cugina che si è fatta a pezzi da sola... agghiacciante!
Poi, per quanto io condivida l'ansia di Sartori nel distruggere il quadro (no, neanch'io penso ne scaturirebbe niente di buono), diciamo che donarlo a una pinacoteca comunale, magari pubblica, non mi sembra comunque un colpo di genio, se fa impazzire la gente. E pure tu, Alberto, capisco la strizza, ma non dargli corda! XD
Scherzi a parte, la perplessità e inquietudine nel sentirsi raccontare una storia simile è perfettamente comprensibile, e trovo sensato che Alberto accetti per quieto vivere, sperando di delegare la faccenda ad altri.
Ho il sospetto che il quadro non ci arriverà mai, in quella pinacoteca, considerando dove abbiamo lasciato Alberto e Aurora... ma scoprirò domani cosa è andato storto :)
Ancora complimenti per questa storia stupenda, e a prestissimo!
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