Bello il titolo, che intinge di malinconico rimpianto tutte le parole di questo componimento.
Un po' di malinconia anche perché carta e penna giacciono abbandonate. Il telefono si mangia gli accapo e la punteggiatura (il terzo punto dopo "occhi", il punto prima di "Pare"). Il telefono si inventa emoticon a forma di stella, impersonale rimpiazzo di qualche disegnino a bordo carta. Il telefono trasforma la poesia in frettoloso appunto.
Un po' di malinconia pure per le ultime due parole, "for always", brillante invenzione linguistica per inventare un concetto però, il sempre, che forse non esiste nemmeno in amore.
Il risultato comunque è di grande positività, con quel bacio ventenne ricordato da una rinnovata ventenne. |