Recensioni per
Anche se non mi conosci
di Lisbeth Salander

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/12/22, ore 16:29

Ciao!
Sono tanto contenta che questa storia abbia rappresentato un ritorno alla scrittura, e spero di leggerti ancora!
L’ho apprezzata molto, nonostante non legga spesso di questa ship, e l’ho apprezzata in generale ma soprattutto soggettivamente! Mi ha presa, ecco. Di qui la mia candidatura per l’Oscar alla miglior emozione, di cui ci tengo a riportare il commento pubblicato sul forum.
Questa storia parla d’amore in un modo che non riesce a generare indifferenza: impossibile non restare colpiti da questo amore sofferto, naufragato, senza lieto fine, eppure pur sempre un amore vero. Le battute di dialogo, l’introspezione, le immagini descritte raccontano di due storie drammatiche, sia nel rapporto di coppia sia nella vita di Sirius e Alice come singoli. Particolarmente efficace, da un punto di vista emotivo, ho trovato la chiusa: “Ma Alice non risponde più” non ha mancato di spezzarmi il cuore a ogni rilettura.
Ti faccio i miei complimenti.
Un abbraccio!

Recensore Master
18/12/22, ore 14:54

Ciao, cara!
Eccomi finalmente a recensire questa storia **
Inizio col dirti che hai scritto di una delle mie coppie preferite, e di uno dei miei personaggi preferiti (Sirius), perciò non sarà affatto indulgente! Sto scherzando... Ho amato questa storia. L'ho trovata davvero centrata ed emozionante.
In particolar modo, ho adorato i dialoghi, sono sicuramente la parte più incisiva della storia e quella che, secondo me, contribuisce di più alle caratterizzazioni.
Non nego che amo vedere Sirius annientato dall'amore, e tu in questo sei stata crudele: hai intrecciato la passione di lui al destino atroce di lei, calcando la mano su ciò che li separa (la prigione, la pazzia) in un modo che mi ha spezzato il cuore. Ho trovato la scena in cui lei va a trovarlo in carcere a dir poco struggente.
Spero scriverai ancora su di loro! E se l'hai già fatto dimmelo che passo a leggere **
A presto!

Un bacio,
Mary

Recensore Master
04/12/22, ore 10:51

Ciao Fede, eccomi a commentare questa flash che -- ora posso dirlo con libertà -- è stata da un punto di vista soggettivo la mia preferita di tutta la challenge. Forse semplicemente perché non avevo idea che questa coppia potesse coinvolgermi così tanto... merito tuo, senz'altro.
Ti riporto direttamente i miei commenti alle nominations agli Oscars:
Miglior coppia:
La flash ripercorre in modo molto puntuale e suggestivo la possibile storia della coppia, il cui legame emerge, dunque, con forza. Non soltanto mi hanno conquistato a livello emotivo di resa, ma anche come ricostruzione degli eventi canonici e lettura alternativa. Non amo la coppia, ma davvero leggendo questa flash mi sono quasi convertita.
Miglior ispirazione:
Trovo che la citazione di partenza sia stata usata qui per ricondurre tutta la flash nel suo sviluppo, a partire da quel “anche se non mi conosci” che corrisponde anche al titolo. Ma soprattutto quello che più mi ha convinta ad assegnare la candidatura a questa storia è l’uso originale e super calzante della parte finale, quel “io verrò a prenderti” che li rivede dopo gli eventi di Azkaban. Ottima costruzione, davvero.
Miglior emozione:
Questa flash mi è arrivata tantissimo a livello emotivo, mi ha fatto male. Soprattutto per il finale, quel “Sono qui” – nonostante il tempo, le scelte che li hanno portati su strade diverse, la follia di Alice e la prigione per Sirius – che non può essere più ascoltato, perché è nel frattempo Alice che non c’è più. Bellissima e straziante al punto giusto.
Insomma, se non si fosse capito, la flash mi ha letteralmente conquistata. Non poso che farti tantissimi complimenti, bravissima davvero!
Un abbraccio!
(Recensione modificata il 04/12/2022 - 10:51 am)

Recensore Master
02/12/22, ore 20:31

Tu mi manchi sempre tanto, e lo sai.
Mi mancano i tuoi personaggi, le tue trame, le tue introspezioni, le tue riflessioni, quindi sono orgogliosa e felice di averti riportata qui e, anche se non sono per niente certa di avere successo, cercherò di farti restare o almeno di farti tornare di tanto in tanto – perché i tuoi racconti mancano, ecco.
Questa storia l'ho amata molto, è una di quelle che ti scava dentro e ti costringe a confrontarti con un amore distrutto dall'interno – qui non ci sono cause esterne, non esiste Fato avverso, qui c'è solo Sirius che proprio non riesce a essere felice, ad accettare di essere amato, forse a fidarsi fino in fondo di un'altra persona.
Un Sirius che, al pari della storia nel suo complesso, ho amato tanto e con cui credo di essermi anche arrabbiata un po' (ma mai troppo, perché alla fine cerco sempre di capirlo e di perdonargli ogni errore).
Riportando qui il mio commento per la nomination, a fine lettura, la prima cosa che ho pensato è di aver dinanzi una delle migliori caratterizzazioni di Sirius Black mai lette.
Questo amore, inespresso e logorante e allontanato, credo sia l’unico possibile per un personaggio come lui – lui su cui sembra pendere la tragedia dell’infelicità, delle scelte sbagliate, degli errori mai riparati, di un’emotività impulsiva che lo induce a fare sempre un passo sbagliato.
Ho ritrovato qui quella sensazione di autodistruzione che ho sempre associato al Sirius cartaceo, un Sirius che prova a essere felice – lo vuole sul serio –, ma proprio non ci riesce, c’è sempre qualcosa, esterna o interna, pronta a strappargli via il sorriso, a ricordargli che la felicità è fuori dalla sua portata.
In queste pagine l’ho visto allontanare da sé qualcosa di bello, una persona che avrebbe potuto e voluto amarlo e che lui stesso avrebbe voluto e potuto amare alla luce del sole, e non sono riuscita a comprenderne il motivo, come fatico a comprendere il Sirius cartaceo ogni volta che inciampa in un’infelicità che avrebbe potuto evitare – né ad Alice né a me né forse a te ha mostrato se stesso fino in fondo: lui alza barriere, sempre, a meno che dall’altra parte non ci sia l’unica persona al mondo di cui si sia davvero fidato.
È una caratterizzazione perfetta, che mostra Sirius in tutta la sua complessità, la sua tragedia e la sua condanna ad arrivare sempre troppo tardi e perdere ogni cosa.
Devo dire che Alice, pur presente attraverso il punto di vista della narrazione più vicino a Sirius, mi è parsa un pochino più in ombra, ciò nonostante ho comunque sentito su di me la sua delusione e anche la sua tenacia nel capire di avere dinanzi un muro e nello scegliere di andare avanti – però che pur andando avanti si rechi da lui ad Azkaban è stato un colpo al cuore.
La conclusione è terribile, sin troppo canon per lasciare indifferenti, ed è lì come ennesima conferma di questo buio che Sirius proprio non riesce ad allontanare da sé, da cui finisce sempre per essere fagocitato.
Ho candidato il tuo racconto anche per il titolo, che mi ha colpita veramente tantissimo, l'ho trovato una sintesi a dir poco perfetta di tutta la vicenda emotiva presente in queste pagine. A fine lettura, l'ho trovato di una forza emotiva dirompente: “Anche se non mi conosci” sembra essere maledizione e preghiera di un legame rimasto inespresso – spezzato troppo presto, abbandonato a silenzi ingombranti –, perché da un lato rappresenta la tragedia di Sirius e Alice, che si sono amati pur senza capirsi sino in fondo, dall’altro rappresenta la preghiera che sembrano rivolgersi l’un l’altra, un “amami anche se” caduto (e perdutosi) nel vuoto. Trovo riesca a comunicare la malinconia e la drammaticità del tuo racconto, quell’amaro che si trascina sin dalle prime righe e che esplode in conclusione, quando risulta evidente che non esiste più alcuna possibilità per quest’amore – che Sirius e Alice resteranno due estranei, due “anche se” inespressi.
Insomma, sarà banale, ma posso solo farti i complimenti e dirti che leggerti è bellissimo e spero che di questo non dubiterai mai. Grazie di esserti lasciata coinvolgere in questa mia iniziativa (devi proprio replicare!).
Ti voglio bene ❤

Recensore Master
27/11/22, ore 12:31

Ciao Lisbeth Salander!
Dopo qualche giorno di lavoro che mi ha risucchiato qualsiasi energia, eccomi qui a commentare le storie che mi sono persa! Tra le tante, c'è anche la tua e sono molto contenta di aver avuto la possibilità di recuperarla! :)
Parlando strettamente della tua storia, devo ammettere che non aveva MAI pensato a questa coppia! Onestamente non credo mi piaccia, immaginarli insieme (Sirius mi piace o con Remus o con Marlene. LOL), ma tu hai saputo renderli molto bene, quindi ho trovato comunque la tua storia molto radevole.
Molto carina, brava!
Un saluto e alla prossima! :)

Recensore Veterano
26/11/22, ore 20:37

Ciao Fede!
Questa storia mi ha colpito immediatamente e l’ho dovuta rileggere due o tre volte prima di poterti lasciare questa recensione, perché volevo davvero cercare di coglierne tutto. Mea culpa, non ho letto tanto di tuo ma, ogni volta che lo faccio, colgo davvero dei pensieri, delle riflessioni e delle immagini che sento tanto vicine a me. Quindi, è sempre un piacere. Qua doppio, visto che questa storia ti ha riportata nel fandom dopo tanto tempo (è successo anche a me di allontanarmi e, ti assicuro, è come andare in bicicletta. Basta aspettare che se ne vada l’acido lattico (?)).
Cavolate a parte, Alice e Sirius sono una coppia a cui sono molto affezionata. Non perché ne abbia scritto spesso (non l’ho mai fatto, in realtà) ma sono la prima coppia di cui ho letto quando, ormai non più adolescente da un pezzo, mi sono iscritta ad EFP. Mi hanno fatto cogliere tutta la potenzialità delle fanfic, perché, diciamocelo, se un autore è bravo, questa coppia può diventare potenzialmente perfetta e straziante. E tu, che sei più che brava, li hai resi in modo più che perfetto (e più che straziante). Ho amato tutta la loro dinamica: Sirius incapace di dare amore, di accettarne, perché non gli è mai stato insegnato come si ama o come ci si prende cura di qualcuno o come venire a patti con le proprie inquietudini (quelle che forse, o forse no , avrebbero finito per schiacciare Alice). Qui lui forse l’ha sottovalutata: probabilmente non era così fragile come temeva. Lo dimostra il fatto che resti nella sua stanza ogni giorno, che abbia deciso di seguire quella strada senza mai tornare indietro, anche se gli occhi su di lui non li alza mai. Lo dimostra il fatto che si presenti ad Azkaban e – dopo tutto il dolore e l’ardore cancellato dagli occhi – lei sia lì a consegnargli la sua fiducia e non più (non solo) la sua rabbia e il suo rammarico. Lo dimostra il modo in cui lui la trova al San Mungo: distrutta perché ha combattuto, perché è stata mangiata dalle torture che ha coraggiosamente fronteggiato. Vittima, come lui, di una guerra che ha portato via tanto ad entrambi. Gli amici, un figlio che non sa più riconoscere, una vita libera (dalla follia, dal diversi nascondere).
E niente, scusa questo sproloquio. La storia è davvero bellissima e davvero toccante. Il tuo modo di scrivere, nella sua semplicità e “naturalezza”, crea immagini bellissime e toccanti.
Sono davvero felice tu sia tornata qua e con questa coppia! Ti mando un abbraccio.
A presto!

Recensore Master
26/11/22, ore 15:50

Ciao Fede, quanto si è sentita la tua assenza nel fandom! E qua c'è Alice e la sua assenza, c'è Sirius e la sua dichiarata incapacità di amare e al tempo stesso di lasciar andare Alice, sul serio.
Alice che sceglie Frank, rassicurante, fedele, capace di mostrarle amore, anche se non c'è la passione travolgente che la univa a Sirius, ma proprio per questo Alice sa che non ne uscirà distrutta (almeno finché non incontra Barty e i Lestrange sulla strada).
Bellissima la scena ad Azkaban e quella finale al San Mungo che riassume tutta la tragicità della loro vicenda.
Che dire, Fede, è sempre bello leggerti! Torna a pedalare, che ce n'è bisogno!
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
24/11/22, ore 15:48

Ciao Fede, che bello ritrovarti ^^

ho letto giusto qualche giorno fa un'altra storia sulla coppia Alice/Sirius di un'altra autrice, e mi è piaciuta molto come coppia, per quanto io rimanga fedele alla Alice/Frank, piccini loro.
Trovo assolutamente plausibile (per quanto tristissima, ma era inevitabile, sigh) la tua versione: una storia che sarebbe potuta essere e mai invece sarà, per paura ed egoismo. Sirius convinto di non saper amare e Alice che, giustamente, non può aspettarlo per sempre. Meglio rifugiarsi fra le braccia di Frank, un amico, una persona più prevedibile, e da cui Alice è certa che non sarà mai ferita. Ma, come sempre, in casi come questi si sacrifica il proprio cuore, perché l'altra persona non è in grado di accendere occhi e cuore come la prima scelta.
Mi ha commossa moltissimo vedere come Alice sia certa dell'innocenza di Sirius, e di come questo lo tenga in vita, gli faccia capire a cosa ha rinunciato, a cosa ha perso. A volte crediamo che le cose non cambieranno mai che ci sarà sempre tempo "per" salvo poi scoprire nel più brutale dei modi che di tempo non ce n'è più.
Per questo il finale è giustissimo e spezza il cuore (e per quanto cattivo possa sembrare faccio fatica a dispiacermi per Sirius, artefice della sua rovina.)
Bellissima, già con Vuoto è l'inferno mi avevano conquistata i tuoi Paciock, qui ho avuto ulteriore conferma di quanto bene tu li sappia trattare.
baci,

Benni

Recensore Veterano
24/11/22, ore 14:28

Che dire ... penso la storia della bicicletta sia proprio vera. La storia mi è piaciuta moltissimo sebbene sia davvero un pugno allo stomaco. Non avevo mai immaginato Alice e Sirius insieme e devo dire che questo è stato un ottimo inizio per me. Apprezzo molto il tuo stile di scrittura e il modo in cui si sia aperta e chiusa la storia , così come le singole frasi che spezzano il flusso dei pensieri. L'ultima frase mi ha devastata ma è sempre bello quando qualcuno riesce a procurarmi queste emozioni con un racconto. Complimenti è davvero molto bella!

Recensore Master
24/11/22, ore 13:50

Molto bella questa storia, nonostante io non shippi particolarmente loro due e, nelle poche storie che ho immaginato per altri contest (ma alla fine mai scritte) li immagini diversi.
Mi ha riempito di dolore la fine... Sirius se l'è lasciata andare all'inizio e poi, quando si decide a cercarla, ormai lei non c'è più. Un destino peggiore della morte.
Complimenti!