Ciaooo stellina! Eccomi qui finalmente per adempiere al mio scambio, ma anche e soprattutto per ringraziarti ancora e ancora e ancora di questo bellissimo regalo! Sei troppo preziosa, davvero T^T ed io non sono in grado di esprimerti a parola quanto questo pensiero mi abbia fatto piacere! Mi stringe il cuore il fatto che qualcuno dedichi un po' del suo tempo e del suo talento per me, sforzandosi pure di scrivere qualcosa su personaggi che non sono nemmeno il suo pane quotidiano! Per cui, davvero, GRAZIE MILLE (per questo e tante, tante altre cose <3)
Comunque sia, gli Ushihina non saranno il tuo pane quotidiano, ok, ma questa storia è stata dolcissima e il risultato è stato eccezionale. Adoro che tu abbia sviluppato questo headcanon dell’incidente del padre di Hinata, perché in effetti rappresenta una parte della long a cui tengo molto, infatti il capitolo in cui è racchiuso questo racconto è stato uno dei più difficile ed emotivi per me. Inoltre, nel mio immaginario Wakatoshi è tipo una delle pochissime persone al mondo a conoscenza del passato di Hinata e quindi lui avverte perfettamente il dolore e lo spavento che ha potuto provare il nostro corvetto nel non ricevere risposta.
Ma poi, diciamocelo apertamente, QUANTO CI PIACE QUANDO USHIWAKA NOSTRO ENTRA IN MODALITÀ IPERPROTEZIONE PER QUESTO CUCCIOLINO! Aaaah io impazzisco! Questo lato del loro rapporto mi trasmette sempre una valanga di vibes – per questo, come ti avevo accennato, anche una storia h/c mi avrebbe fatto stra-piacere!! Che dolcezza quando Wakatoshi se lo prende tra le braccia e se lo tiene stretto, accarezzandogli i capelli… se penso, legando la storia alla mia long, a dove sono partiti e quando Wakatoshi non sapesse nemmeno dove fosse di casa il contatto fisico e il conforto, io sprizzo arcobaleni e cuoricini da tutti i pori qui!
Inoltre, non posso che farti i complimenti per come hai saputo rendermi Wakatoshi, inserendo tanti piccoli dettagli che fanno la differenza: il suo rapporto con Tendou, padre protettore della coppia ahaha, il non avere ancora chiaro certi dettagli di sé, come quando sente il petto gonfio e le guance calde e non li associa subito all’amore o alla felicità e poi il suo essere molto “fermo” nelle sue parole – oddio, non so come spiegare questo concetto- nel senso che trasmetta quella sicurezza quasi lapidaria che non ti fa dubitare nemmeno per un attimo di ciò che ha appena affermato.
Insomma stellina, grazie mille – sì, smetterò di ripeterlo solo nel duemilaMAI!!- per questo fantastico regalo!
Il vero regalo è avere una amica come te, questa è la verità.
Un abbraccio, Violet :)