Ciao carissima^^
Sai che ti dico? Ciaone, Ròbul, non mancherai a nessuno.
Se uno passa il suo tempo ad angariare coetanei, spadroneggia e fa il bullo, quando poi si trova appeso a una radice e nessuno gli tende una mano ha avuto esattamente quel che meritava.
A mio modo di vedere, aiutare Ròbul sarebbe stato per l'ennesima volta il gesto che tutti si sarebbero aspettati, mentre lasciarlo andare giù è stato il primo grande atto di ribellione di Adrian, e forse è stato quello che l'ha sconvolto, più che la morte del bullo di turno.
È stato finalmente scegliere, decidere autonomamente e scoprire di avere un potere ben superiore a quello del bulletto, ovvero il potere di vita o di morte.
Nel capitolo fai capire molto bene quanto i due, Noam e Adrian, siano alla fine diventati complementari: sono come i due pezzi di un puzzle, dove uno ha le propaggini l'altro ha le rientranze, e alla fine si incastrano perfettamente l'uno nell'altro, sanno sostenersi reciprocamente, ognuno possiede quel che manca all'amico.
Un'amicizia così è qualcosa che arricchisce e rende in grado di superare qualsiasi ostacolo, ed è molto bella da leggere.
come sempre complimenti e a presto, a questo punto sono davvero curioso di sapere come si concluderà la vicenda. |