Ma buongiorno tesoro! Ho visto tante cose interessanti sul tuo profilo ma ci tenevo prima a finire di leggere questa minilong. Questo dei tre è decisamente il più doloroso e rivelatore: il fantasma del futuro non è altro che la prima moglie e noto con piacere che in tutto il tempo che hanno trascorso assieme qui lei l’ha trattato con un atteggiamento che meritava, decisamente. Non abbiamo a che fare con un uomo intoccabile bensì con un essere umano da un grande e forte ego che ha passato più tempo a recriminare agli altri i propri errori e cambi di rotta nella vita. Insomma, Roger non è stato capace di vivere pensando alle conseguenze del fatto e del detto, credo di aver interpretato questo. Ciò che passa purtroppo è una esistenza effimera e con diversi dolori passando per un futuro di cattiveria, egocentrismo e rifiuto del prossimo, addirittura dei figli.
Come avesse avuto bisogno di un bel capro espiatorio per non doversi addossare da solo le proprie colpe ma scaricarle come una eredità nerastra. Addirittura le ex mogli, i figli… riesco a comprendere gli stati d’animo delle persone coinvolte, vedendosi apertamente sputtanate in un libro fatto di malelingue, crudeltà, cinismo e inchiostro macchiato di autocommiserazione nascosta nella cattiveria.
Che i tre fantasmi abbiano aiutato Roger a cambiare rotta è un bene: si sta riavvicinando agli altri, anche a chi non ci si sarebbe mai aspettati – vedi chiamata finale – e inoltre gli hanno dato modo di pensare sulle scelte dell’autobiografia e su ciò che ci ha scritto dentro. Ha fatto un passo indietro non solo per sé ma anche per chi gli sta attorno, dimostrando almeno una volta di aver imparato dai propri errori. Si spera, ovvio. Ma la direzione giusta pare prenderla alla fine.
Un essere umano vecchio, sconsolato, con tanto da dire ma fatto nel modo sbagliato e direi pure meschino. Un viaggio difficile fatto di lacrime, amarezza e una finale consapevolezza penso fosse il degno bagno di umiltà di cui Roger avesse necessariamente bisogno. Prima volta che leggo un progetto in cui loro sono al presente, all’oggi, e lo trovo molto buono, ho apprezzato davvero moltissimo il coinvolgimento, la crescita, la sfera emotiva perché in fondo qui abbiamo visto tutto con i suoi occhi, non con i tuoi: quindi riflessioni vere e personali, ripensamenti, dolori e sensazioni sono tutti oggettivi. Proprio questo è il bello, proprio questo me l’ha fatta apprezzare molto questa minilong.
Non vedo l’ora di iniziare un nuovo progetto cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3 |