Ciao, mia carissima Star^^
Ogni volta che resto indietro cerco di recuperare tutto insieme per non farti attendere oltre, anche stavolta sarà così, perdonami sempre per l'ondata di parole che riceverai oggi. ♡
L'immagine iniziale con cui hai introdotto il capitolo mi è piaciuta davvero tanto, è ricca di malinconia descritta con la tua solita delicatezza, nonostante il clima sia ancora bellicoso. Hai accostato elementi naturali e elementi umani; ritorna spesso il tema della solitudine nei tuoi scritti, i drammi che vivono i tuoi personaggi richiedono attimi di riflessione profonda, momenti di raccoglimento in cui l'unica compagnia è la natura, la quale riflette quella stessa solitudine. In questo clima così solitario non può che subentrare la nostalgia di casa.
Ho letto questo capitolo respirando l'incertezza dei personaggi. È davvero interessante il rapporto che hai delineato tra Jari e il suo comandante, si trova a metà tra i gradi che ricoprono all'interno dell'esercito e questo sentimento continuamente frenato; è come se in qualche modo Winkler senta la necessità di risolvere i suoi tormenti personali prima di legarsi sentimentalmente a qualcuno. Questo indugiare, soprattutto da parte di Winkler, rende meno dolce il loro ritrovarsi dopo aver temuto così a lungo di non rivedersi più. La guerra è l'emblema della fragilità della vita e quindi dell'incertezza - Ungaretti ce lo insegna -, il periodo che stanno attraversando è cruciale e complicato per il conflitto, per cui Winkler deve scegliere di sacrificare i propri sentimenti personali; è stato affidato a lui un compito importante, un compito che mette in discussione sia patria sia origini, la sua mente è concentrata su questi suoi dilemmi esistenziali. È significativo trovarsi per Winkler in questa terra neutrale, fino a questo momento è stato abile a trovare un equilibrio tra le terre a cui si sente più legato, Germania e Finlandia; il fatto che siano alleate in questa guerra lo ha agevolato, eppure ora con il nuovo incaricato che gli è stato affidato teme di tradire il suo amor di patria.
La simbologia che hai scelto per questo capitolo è molto profonda, è legata allo stesso mare con cui hai aperto questa parte della storia, all'immagine di una natura pacifica che è diametralmente opposta alla crudeltà dell'uomo in guerra. La sabbia della spiaggia e il sale del mare sono simbolo di una purezza legata a tempi vissuti in pace, lontani da ogni questione bellicosa; sono ricordi verso cui si prova grande nostalgia, pur non perdendo mai il desiderio di raggiungere i propri obiettivi per il bene della patria. Ma per Winkler la sabbia è anche simbolo degli sforzi che sta compiendo, egli si dice disposto a perdere una parte di sé pur di far trionfare il suo paese.
Il ruolo di Jari per Bernhard è delicato, egli non può rivelare i suoi movimenti al sottoposto, la sua missione richiede massima segretezza, ma allo stesso desidera che Jari ricopra il ruolo di sottotenente, diventi un suo braccio destro, resti al suo fianco.
Yrjö preserva sempre un posticino speciale nel mio cuore, forse perché è un personaggio che vede oltre la mera fisicità. Lui è un medico determinato a salvare vite umane, ogni volta che lui agisce tocca l'anima del lettore perché la sua stessa anima resta tormentata dalla carneficina a cui assiste ogni giorno al fronte. Sono convinta che si sia innamorato dell'anima di Kaija e solo poi della sua immagine, negli occhi della ragazza e nelle lettere da lei ricevute ha trovato un po' di lei, ciò che lo ha colpito a tal punto da non riuscire a separarsi dal suo ritratto.
Per Yrjö avere accanto un amico impulsivo come Lauri è d'aiuto, gli offre la spinta per non perdere quelle occasioni che la vita gli offre. Per fortuna scrive a quella ragazza, per giunta una lettera dolcissima che è espressione dell'animo puro di questo giovane.
Apro una piccola parentesi solo per dire che non invidio affatto la moglie di Lauri. È senza ombra di dubbio un uomo di valore, affezionato al suo paese e disposto anche a dare la vita pur di ottenere la libertà della sua patria, ma tutta questo istinto belligerante farà morire di crepacuore i suoi cari, mi auguro abbia sempre fortuna e ne esca sempre incolume.
Ogni volta che leggo tubercolosi tremo un po', non mi è difficile immaginare quanto possa essere catastrofica un'epidemia in questi anni e nelle terribili condizioni in cui si trovano i soldati al fronte. Conosco i tempi dell'incubazione e so di non poter considerare Yrjö salvo dal contagio, sono davvero preoccupata per la sua incolumità, mi rincuora il fatto (mi perdonerai se recupero fatti dei capitoli successivi) che stia per tornare a casa, dove nel caso potrà ricevere maggiori cure.
A prestissimo, do un ordine ai pensieri sui capitoli successivi e ci risentiamo. ♡♡
Un abbraccio grande
Vale (sempre tua affezionata lettrice) |