Recensioni per
Meum Cruentum Sacrum Cor
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/01/23, ore 07:57

Mia cara, ancora una volta la tua poesia, specialmente l'ultimo verso ("il tempo in cui credevo"), lascia l'amaro in bocca. Ma è una sensazione, se vogliamo, comunque molto poetica.
Molto, molto poetico è il paragonare i ricordi a reliquie, in un sottofondo religioso e quasi stantio; il nasconderli dentro cassetti "ognuno in uno diverso", nella speranza ingenua che una volta isolati siano meno aggressivi; la pericolosità latente dei ricordi "lasciati in piena vista", contraddistinti da un finto sbiadirsi, sempre sul punto di risvegliarsi e ferire.
Molto efficaci gli ultimi versi, con le immagini duali di olio e sale, pianta e terra, fiore prezioso ma impallidito.
Ci sono però alcune cosette che mi sono piaciute meno, piccole stonature per come le ho percepite io. Dettagli forse insignificanti.
Il primo verso: avrei cercato di concordare il neutro, "meum cruentum sacrum cor".
"Nella speranza che si perdessero": mi suona meglio "che si perdano", a meno che non scrivi "ricordi che nascosi nei cassetti".
"Ai miei occhi", lo trovo pleonastico, appesantisce il verso.
Ti prego, non volermene se mi sono permesso di cercare il pelo nell'uovo.
È stato per sentirmi ancora più vicino al tuo pensiero.
Anche a me i ricordi assillano, belli o brutti che siano. Fanno parte del passato.
Il passato, in questa vita terrena, non esiste più. Forse, chissà, ce ne riapproprieremo in un'altra vita.
Un abbraccio.