Recensioni per
Ice and Wind
di lady lina 77

Questa storia ha ottenuto 88 recensioni.
Positive : 88
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/01/23, ore 22:11

Ben tornata Sara! Confidavo che avresti continuato la storia prima o poi e devo dire che non è stato troppo difficile riprendere il filo. Ci eravamo lasciati con Clowance che era riuscita a fuggire con la complicità di Odalyn ed il perfido Haakon tolto di mezzo da Jones e i suoi uomini. I Poldark, e soprattutto i gemellini, possono dormire sonni tranquilli e tornare alla vita di sempre, con il console norvegese tolto di mezzo, senza nessun altro che conosca il segreto dei figli di Jasmine. Per quanto possa essere agghiacciante pensare di assassinare un uomo, anche se perfido, sei riuscita a stemperare un po’ il tutto grazie al sarcasmo di Jones. È veramente una spalla adorabile per Ross, una canaglia sullo stile di Despard ma più simpatico; perché in fondo Dwight è affidabile, gentile, generoso, ma non è adatto come compagno di scorribande! Monk Adderly che aveva insidiato anche la madre di Jones è stato troppo divertente!
Troviamo poi delineato in modo delicato il rapporto fra Odalyn e Jeremy. La ragazza non e’ del tutto sola al mondo, perché ha degli zii che potranno accoglierla nella zona dei fiordi; rifiuta quindi la proposta di trasferirsi in Giamaica con Cecilia e Kitty per prediligere la sua terra. Per Jeremy rimarrà forse il tenero ricordo del primo amore, e mai saprà in che modo ignobile Haakon voleva usarla per i propri scopi.
Chi invece lascerà la propria terra è Inge, ormai troppo affezionata ai gemelli e con una buona intesa anche con Demelza. Ora che è in arrivo baby Henry a Prudie farà piacere dividere un po’ il lavoro con un’altra tata!
Mi è piaciuta la chiosa finale, il parallelo tra Odalyn e Demelza, che anche lei a 14 anni aveva preso in mano la sua vita scegliendo di allontanarsi dal solco tracciato dalla famiglia e così aveva avuto il fortunato incontro con Ross.
Sempre piacevole la lettura delle tue storie, così ben congegnate e ricche di pathos. Un abbraccio e a presto!

Recensore Master
29/01/23, ore 21:39

Cara Sara, ti ritrovo davvero con grande piacere insieme alla tua storia: ci hai tenuto in sospeso per un lungo periodo questa volta, che non ha fatto altro che aumentare la curiosità del prosieguo, ma si sa che la realtà quotidiana deve necessariamente avere la priorità su ogni nostra passione, per cui mi sono messa tranquilla, certa che, non appena avessi avuto la possibilità, avresti ripreso i fili lasciati momentaneamente sospesi.
E infatti, insieme a Ross, riprendiamo da dove ci eravamo lasciati: Ross, saputo di quanto accaduto al console Haakon, vuole vederci chiaro e, a tal proposito, dopo essersi rassicurato che i suoi famigliari stessero tutti al sicuro, vuole avere un abboccamento tete a tete con Jones per cercare di estorcergli quello che lui suppone possa essere veramente successo. Ma Jones è una spia non per nulla, è un osso duro e certamente non si sarebbe fatto cogliere in fallo da Ross, affermando così solo mezze verità e lasciando che l’intelletto pronto di Ross facesse il resto. D’altronde gli accordi con Wickman non lo liberavano dal suo obbligo di mantenere un certo qual riserbo. Jones, a un certo punto, sta al gioco e asseconda il fuoco di fila di domande da parte del suo partner, ma poi lo stoppa con serietà, pregandolo di non andare oltre e di godersi la ritrovata tranquillità, potendo addirittura valutare di tornare nella sua Cornovaglia con la serenità che la vicenda dei due gemellini sia stata definita, e che pertanto tutti siano ormai al sicuro sotto ogni punto di vista, e nulla di ciò che è stato fatto ha arrecato danni ai due governi implicitamente coinvolti.
Poi la scena si sposta su chi è la vittima incolpevole di questa tragedia, la figlia Odalyn, che però, stranamente, reagisce in maniera molto contenuta, non dimostrando apertamente se stia soffrendo oppure si senta sollevata e, in particolare, libera dal giogo paterno. Lei è una del nord e, a differenza degli inglesi che ha conosciuto, non dà a vedere quali siano i suoi reali sentimenti. In fin dei conti Odalyn per suo padre era sempre stata una preziosa pedina da muovere sulla sua personalissima scacchiera per acquisire potere per sé e per il principe che serviva. Il dialogo fra Odalyn e Jeremy mette a confronto due realtà, due famiglie diametralmente opposte: una priva dell’amore famigliare e l’altra che si impegna per ogni singolo membro affinché sia sereno. Ora la giovane norvegese è rimasta sola, ed è il dilemma in cui si dibattono sia Ross che Demelza e anche un po’ Jeremy. L’idea dei Poldark sarebbe quella di offrirle l’opportunità di recarsi nei Caraibi, dove troverebbe due donne che sanno stare al mondo anche da sole, ma Odalyn sente fortemente la nostalgia della sua terra, che su di lei ha un richiamo atavico. Le manca tutto, a partire dal freddo polare, e poi la neve, la gente e soprattutto gli zii che con amore l’avevano cresciuta, fino a quando suo padre era andato a riprenderla per immetterla e utilizzarla nei suoi giochi di potere. Jeremy incomincia a rendersi conto, avendo parlato con lei, dell’importanza che possono avere le radici personali semplicemente avvertendo la passione con cui Odalyn parla della sua casa lassù nel freddo e inospitale nord. Odalyn sembra avere già delineato in mente quale futuro vorrebbe per lei, e penso che lo metterà in atto non appena ne avrà la possibilità.
Intanto Demelza e Inge hanno assistito, casualmente, al dialogo fra i due giovani, apprendendo del desiderio della ragazza di tornare a casa sua; e in questo frangente anche a Demelza viene in mente che pure Inge voglia far ritorno alle sue terre, forse per non lasciare sola la giovane ad affrontare l’ignoto che le si potrebbe prospettare davanti, ma la donna la rassicura, poiché ormai è anziana e vivere in solitaria in quei luoghi non fa più per lei: e poi ora ha una missione da compiere per i due gemellini, e cioè poter rammentare qualcosa dei posti che li hanno visti nascere, raccontandone gli usi e i costumi, sarà così come essere nuovamente in una famiglia nella quale potrà prendersi cura di tutti i figli dei Poldark, ed essendo persino curiosa di vedere questa ventosissima Cornovaglia che, magari, le ricorderà i suoi venti nordici quando soffiano forte.
Nel frattempo Demelza annota nel suo cuore l’atteggiamento maturo dimostrato da Jeremy, il quale, in questa vicenda, pare aver superato quel confine esistente tra infanzia e adolescenza.
Dopo che alcuni punti salienti sono stati chiariti, non ci resta che attenderti per sapere come vorrai far proseguire il tuo racconto, al fine di portarlo alla sua degna conclusione, dopo tutte le avventure che hai fatto vivere ai tuoi personaggi e che ci hanno interessato e talvolta tenuto con il fiato sospeso in più di una occasione.
Ben tornata ancora, e un augurio per un buon inizio di settimana. Un caro saluto.