Buongiorno, eccomi qui pronta per continuare! Questo è un momento che ci si aspetta di trovare, su cui si è riflettuto parecchio: un a tu per tu direttamente con il Maestro, insomma è qualcosa che attendevo. Si sente la carica elettrostatica, il magnetismo proprio, un carisma senza pari che è schiacciante. Un a tu per tu con vari personaggi mostra reazioni, sensazioni, passati diversi e interpretazioni differenti: da Thor a Fire e Angel, dove si scaldano gli animi e decisamente la rabbia è maggiore di ogni altra cosa, si passa a dialoghi più neutrali come quello di Auth dove c’è una sorta di confronto tra “esseri superiori” che hanno in comune parecchio, ma non tutto. I Time Warriors che gettano le armi per un armistizio con una sorta di decisione unanime sono intelligenti, anche perché non potrebbero nulla in una situazione simile.
Ho notato un particolare che magari è solo mio, personale: Accelerator e Fire vengono accostati sempre, nei pensieri e nelle azioni, dall’inizio. Erano in disequilibrio totale fin dal principio, ol primo che tendeva verso la rabbia, la fisicità, il dolore, la soppressione del nemico per sé e per chi ama; il secondo seguendo degli ideali, immolandosi per il prossimo seguendo una sorta di retta via nel rispetto, nell’altruismo, nel prossimo. Ora i due stanno viaggiando nella direzione opposta, dove Accelerator sta maturando, imparando a trattenersi dove serve e a lavorare in squadra quando ce n’è bisogno. Fire… eh, Fire sta precipitando nella fisicità, nell’odio, nel rancore e nella violenza cieca. Due paralleli che si muovono costantemente.
Ogni spunto lascia modo di riflettere sui vari punti di vista, uno a uno. non riesco a fare a meno di restare affascinata da questo dialogo multiplo dove a tenere le redini è il creatore e rettore di Battleground.
La proposta del Maestro è geniale: o mi seguite, o vi ammazzo. Nel mezzo però ci mette un bel patto: hai desideri? Te li avvero. Smantellata la parte più forte e ostica della Resistenza, Battleground continuerebbe a sopravvivere e sarebbe ancor più forte con tutti loro al soldo del Maestro. Cioè, detta così, sapendo che non potrebbero fare altro al momento, non è neanche male. Sputare sul credo, sui morti, sulle lotte, sul sangue di amici e parenti sì, ma se ponendo… eh, ponendo caso, distruggeste colui che l’ha creato e lo regge quel mondo, cosa succederebbe? È un bluff quando dice che se lui cade Battleground cade, uccidendo chiunque viva in quel universo costruito ad hoc?
Che lo sia o no, è troppo bello vedere Fire che perde colpi e fiducia, è esattamente ciò che desideravo accadesse, allacciandomi al discorso di prima con il paragonarlo ad Accelerator. Lui poi, Marie e Auth si stanno lasciando andare a ciò che potrebbe essere se accettassero: una ipotetica pace, un futuro non per loro ma per coloro che amano, per il desiderio di continuare a vivere e smettere di combattere… eppure sì, sono convinta che non tutti la pensino così dai, ed ecco Thor e Angel che spezzano a metà la logicità di una resa incondizionata.
Dopo tutto prende una piega ben peggiore: dai dubbi all’odio, alle reazioni spontanee, a una fiducia che non si sa sia possibile reintegrare e a un discorso che gela tutti. Per quanto il Dottore abbia tentato di rabbonire la situazione, chiedendo semplicemente pace per lui e per tutti gli altri, il Maestro non avrebbe mai accettato, mai. Ovviamente, oserei dire. Uno come lui non è capace di perdere, porta avanti le sue pedine per il disegno finale che aveva già ben strutturato nella mente; ha messo scompiglio tra i Ribelli, questo sì ed è una mossa non da poco, ma non è riuscito a piegarne gli animi come pensava di fare con almeno qualcuno di loro. E una settimana per la battaglia finale dire che è troppo poca, urge comprendere come contrastare una tale potenza millenaria, essendo in pochi e sapendo di avere in mano non tanto il destino di loro stessi, quanto quello di tutti gli altri.
Per assurdo, a Battleground vive bene soltanto chi è inconsapevole di come sia nata Battleground stessa.
Quanto ha fatto riflettere questo capitolo, e pensavo ce ne fosse abbastanza, non ho considerato la situazione di Jetboy e di dell’attacco dell’impero a Dreamland… ha fatto quello che ha potuto lui, ha dato tutto ed è finito in cenere, questo è difficile davvero… se non fosse per il ripensamento ultimo del Maestro.
Avrebbe potuto dare un durissimo colpo alla Ribellione.
Avrebbe potuto distruggere uno dei massimi sostenitori, di risorse e finanziari, di coloro che stanno tentando da decenni di fermarlo. E sarebbe stato così facile, ahhhh, davvero.
E invece.
Dai non è scemo, non è nemmeno uno sprovveduto, dunque, perché?
Spero di scoprirlo presto, come sempre fate un lavoro eccelso nella stesura del testo, nel seguito della trama, nell’evoluzione – non sempre positiva – dei personaggi e nei loro dframmi personali che si mescolano con cose ben più grandi di loro. O i Ribelli studiano un modo per riuscire a sopraffare il Maestro e i suoi migliori seguaci, oppure sarà la fine per chiunque stia lottando per una vita vera.
Che poi, sul serio, il mio dubbio è e resterà sempre questo: ponendo che il Maestro capitoli, o che muoia, cosa accadrà alla realtà che conoscono, visto che è stata ricostruita? Potrei formulare delle ipotesi, ma qui si mescolerebbero scienza e fisica e non ne conosco abbastanza per parlare di tempo, spazio, materia, particelle e tutto il resto. Poi magari tutto pare più semplice di quello che le rotelline nel mio cervello sussurrano, ma chissà.
Alla prossima. Buon lavoro e buona ispirazione! :3 |