Recensioni per
Sulle labbra (blu di Prussia)
di blackjessamine
Ciao Greta, |
Ci metto un’eternità, ma alla fine come vedi arrivo sempre e infatti eccomi qui, super contenta di sapere che ti sei imbarcata in questa impresa. Quale che sia il risultato, sono sicura che, almeno per quel che mi riguarda, il viaggio me lo godrò e con esso ogni capitolo! (e già preciso che le imprecisioni storiche probabilmente manco le noterò perché faccio schifo in storia e perché se una storia è bella non mi importa niente!) |
Ciao, finalmente è arrivato il momento di immergermi in questo capitolo che attendevo davvero con molta curiosità, visto il prologo molto misterioso e avvolto nella nebbia, diciamo così. |
Questo capitolo inizia a fare chiarezza sui personaggi, se non proprio sulla vicenda. Ritornano Julianna e le bambine e fa la sua comparsa Stephen Byrne (parente dell'Annie Byrne la cui tomba abbiamo visto nel precedente capitolo?), che fa la conoscenza della cameriera Rachel, che sembra, però, quasi esitare nel pronunciare il proprio nome. E qui la mia mente ha iniziato a vagare: Rachel che somiglia a Ràhel, ho pensato, che sogna in grande, balli e feste e lo splendore del bel mondo. Credo che sia lei ad avermi colpita di più, anche più di Anikò, che fra tutte è la più misteriosa. Mi ha colpita, Ràhel, e quando ho letto quel passaggio, i sogni luccicanti nei suoi occhi, mi è venuto in mente un passaggio di "Piccole donne crescono" in cui la piccola Beth, prossima alla morte, parla delle sorelle. Riguardo ad Amy dice che le ricorda l'allodola, che vola sempre in alto, ma poi torna sempre a casa. |
In questo capitolo mi ha colpito un sacco Julianna, che invece nel prologo per me era passata in secondo piano rispetto alle due bambine che mi avevano incuriosito di più. Mi è piaciuta molto perché, come quelle bambine, anche a me lei ha costruito e trasmesso quest’atmosfera da fiabe, anche a me un po’ ha incantato con le sue parole e i suoi gesti e tu con le tue parole e queste descrizioni fantastiche. |
Ciao, Greta! |
Ci sono alcune immagini che hai creato in questo capitolo che sono degli autentici capolavori, come l’intreccio di lacrime che viene paragonato a perle di fiume intorno al collo, è un’immagine che mi ha colpito tantissimo, per la sua bellezza, ma soprattutto per la sua immediatezza, perché ha subito creato davanti a me qualcosa di visibile e tangibile, ha reso il racconto reale, tridimensionale, mi ci ha immerso dentro. Non so, il fatto che le perle richiamano il bianco e il fiume richiama l’acqua delle lacrime e il fatto che la collana intorno al collo sembra un intreccio soffocante, ma l’ho trovata un’immagine molto poetica. Tutto il testo è molto poetico, sembra una poesia in prosa, sembra più qualcosa che viene cantato da un narratore, che letto, sembra avere tempe e cadenze e quindi appunto come una ballata. E infatti come una ballata c’è la disperazione, la morte, la tristezza, le immagini simboliche e le premonizioni. Mi piace come hai accostato nella prima parte l’inizio, la nascita, questo sapore di infanzia e nella seconda parte il funerale, tra parentesi per il funerale hai usato varie frasi ma può essere decifrato solo da pochissime parole, dalle manciate di terra che vengono gettate, dall’uso della parola lapide, mentre tutte le altre parole descrivono una scena che potrebbe essere anche altro, c’è pioggia, c’è una messa, c’è un gruppo di persone, quindi lascia tutto in un’atmosfera molto rarefatta. Adoro questa sorta di dover leggere fra le parole per capire cosa ci stai dicendo davvero. Complimenti. Una bellissima ballata. Tra parentesi, il nome che tu hai scritto alla fine, non posso fare a meno di chiedermi, è un personaggio inventato o qualcuno davvero esistito? Boh, sarà che mi è apparso tutto così reale, questo nome come una sentenza, che ho cercato su wiki se esistesse perché sembrava qualcosa di così vero, di accaduto. Grazie e al prossimo capitolo. |
Ciao, mi fa davvero piacere che tu abbia deciso di partecipare a questa iniziativa, già di per sè difficile perché, personalmente, non sono abituato a riflettere così tante volte sulla struttura di quello che andrò a realizzare. Ho un'idea, una trama in testa, bum via, si scrive. E invece no. |
Ciao Greta! |
Inizio col dire che come inizio mi piace molto: ti butta subito nel mezzo (fine?) della storia e, all'inizio, ammetto di essermi sentita un po' spaesata - ma è passata subito, andando avanti nella lettura e raccapezzandomi con i nomi. |