Recensioni per
Sulle labbra (blu di Prussia)
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/03/23, ore 17:19

Ciao Greta,
non potevo non seguire questa storia, sia perché partecipiamo alla stessa Challenge, che perché è la tua prima originale che leggo e sono rimasta ipnotizzata da questo prologo, che forse più che un inizio è una fine.
Non sono solita leggere le storie d'atmosfera, ma devo dire che il tuo stile ricercato e melodioso l'ho trovato assolutamente perfetto per questo primo capitolo e per la presentazione di queste due sorelle di latte e di Julianna - che fila e culla Anikò come fosse una figlia, anche se lei non lo è. I pensieri legati ad Anikò e ai suoi due nomi: uno che è il suo rifugio e uno da cui si ritrae, mi portano a pensare che l'Annie della seconda parte del capitolo possa essere lei.
Ho amato le ripetizioni, che formano quasi una cantilena, e che ho trovato assolutamente adatte alla scelta di narrare la storia in prima persona, sono riuscite a farmi sentire più vicina ad Anikò.
Mi rendo conto che questa recensione sia davvero sfilacciata, ma ci tenevo a cominciare a scriverti un mio parere, onde evitare di rimanere indietro come con ogni altra tua storia (aggiornando una volta al mese, dovrei farcela a tenere il ritmo).
Un abbraccio e a presto,
Francy

Recensore Master
19/03/23, ore 20:31

Ci metto un’eternità, ma alla fine come vedi arrivo sempre e infatti eccomi qui, super contenta di sapere che ti sei imbarcata in questa impresa. Quale che sia il risultato, sono sicura che, almeno per quel che mi riguarda, il viaggio me lo godrò e con esso ogni capitolo! (e già preciso che le imprecisioni storiche probabilmente manco le noterò perché faccio schifo in storia e perché se una storia è bella non mi importa niente!)
Per quanto riguarda il secondo avvertimento, ammetto che le storie d’atmosfera non sono esattamente il mio pane, ho gusti diversi, ma sono anche una bestia curiosa e amo praticamente qualsiasi cosa scritto dalla tua penna, quindi non potevo rinunciare a leggere la tua prima original. Che forse è solo prima per me, perché non ricordo se tu ne abbia mai scritte altre.
Ma tant’è!
Questo primo capitolo è particolare, già dal titolo che mi colpisce e mi strania e mi lascia una sensazione di angoscia che continua fino alla fine. Perfino la narrazione in prima persona non mi ha dato alcun fastidio, ma anzi, mi ha incuriosito di più e ho trovato estremamente affascinanti (e pure un po’ inquietanti) tutte le metafore che hai dipinto. Mi piace il ritmo che hai dato alle frasi, ha tutto una sua musicalità è quasi martellante, quasi ossessivo con quel costante ripetere le parole a gruppi di tre.
Come prologo per ora più che informazioni sulla storia, mi ha lasciato tante emozioni, non vedo l’ora di capire di più e di iniziare a sciogliere la matassa iniziando a conoscere tutti i personaggi che sono stati menzionati. La parte che ho adorato più di tutte è stata il funerale, mi è proprio piaciuto come sei riuscita a costruire la scena, con il corteo, la messa e poi la menzione di quanto ci sarà la sepoltura con le manciate di terra che cadono scomposte, per quindi arrivare al nome sulla lapide. Una costruzione bellissima che mi ha davvero colpita.
E a questo punto ci vediamo presto al primo vero e proprio capitolo!

Recensore Master
19/03/23, ore 12:37
Cap. 2:

Ciao, finalmente è arrivato il momento di immergermi in questo capitolo che attendevo davvero con molta curiosità, visto il prologo molto misterioso e avvolto nella nebbia, diciamo così.
La prima volta parte l'ho trovata davvero interessante, le bambine racchiuse intorno al focolare, in attesa che la donna parli e le porti in un mondo molto diverso, sicuramente direi più allettante di quello misero dove effettivamente la loro vite stanno lentamente prendendo forma.
Ho adorato come Julianna quasi si beva quell'attesa come fosse un nettare dolce, succoso, beandosi nel creare quel sentimento di suspense che pervade la stanza.

La parte centrale però forse è quella che mi ha attratto di più. Ho subito adorato come hai descritto Stephen, schiacciato da, forse, una posizione sociale elevata e una vita e delle aspirazioni molto diverse. Il suo gioco di sguardi, di seduzione, con una Rachel che quasi tentenna a pronunciare il suo nome. Che forse ci sia un segreto dietro questo tentennamento, o forse è stata solamente un momento di indecisione perché non si aspetta la domanda dell'uomo?

Le pagine del diario finali poi mi hanno davvero colpito, così come tutto il capitolo in effetti, Rahel che sogna di andare altrove, sogna balli e felicità mentre Aniko' forse non comprende appieno, forse sì, chissà, sempre oppressa dalla memoria della madre e dal ritmo delle sue ninnananne.
Davvero complimenti, un altro capitolo che mi ha fatto riflettere e che mi è particolarmente piaciuto!

Recensore Junior
18/03/23, ore 10:10
Cap. 2:

Questo capitolo inizia a fare chiarezza sui personaggi, se non proprio sulla vicenda. Ritornano Julianna e le bambine e fa la sua comparsa Stephen Byrne (parente dell'Annie Byrne la cui tomba abbiamo visto nel precedente capitolo?), che fa la conoscenza della cameriera Rachel, che sembra, però, quasi esitare nel pronunciare il proprio nome. E qui la mia mente ha iniziato a vagare: Rachel che somiglia a Ràhel, ho pensato, che sogna in grande, balli e feste e lo splendore del bel mondo. Credo che sia lei ad avermi colpita di più, anche più di Anikò, che fra tutte è la più misteriosa. Mi ha colpita, Ràhel, e quando ho letto quel passaggio, i sogni luccicanti nei suoi occhi, mi è venuto in mente un passaggio di "Piccole donne crescono" in cui la piccola Beth, prossima alla morte, parla delle sorelle. Riguardo ad Amy dice che le ricorda l'allodola, che vola sempre in alto, ma poi torna sempre a casa.
Duchessa712

Recensore Veterano
16/03/23, ore 23:02
Cap. 2:

In questo capitolo mi ha colpito un sacco Julianna, che invece nel prologo per me era passata in secondo piano rispetto alle due bambine che mi avevano incuriosito di più. Mi è piaciuta molto perché, come quelle bambine, anche a me lei ha costruito e trasmesso quest’atmosfera da fiabe, anche a me un po’ ha incantato con le sue parole e i suoi gesti e tu con le tue parole e queste descrizioni fantastiche.

Ok, Stephen è stata una grandissima sorpresa, un nuovo personaggio e già due righe e lo stavo amando. Per la sua insicurezza, per come gli pesano i suoi antenati. Ma anche e soprattutto per come sembra pesargli questa formalità con la sua cameriera.
‘Se è cresciuta qui, dev’essersi presa lei tutta la vita e la salute’ qui ho riso!
Le pagine del diario sono state le più belle, le più delicate, fiabesche e poetiche per me in questo capitolo. Da una parte tutti questi rimandi alla brughiera e all’Inghilterra, umida, decadente, nella campagna spersa, che un po’ mi hanno riportato a quando leggevo le sorelle bronte e questo stephen un po’ come il visitatore all’inizio di cime tempestose che è finito in questo posto fuori dal mondo. E poi la frase su come Rachel vive sognando e da cime tempestose sono finita nella soffitta della signora rochester perché per un attimo mi sono chiesta se sto leggendo una storia o il sogno di una donna pazza. Chissà, è bello questo dubbio.
Per concludere bellissimo il riferimento alla morte che ci richiama il prologo e un bel colpo quell’ultima frase, piazzata così, a metà fra monito e sentenza. Complimenti anche per questo capitolo e alla prossima!

Recensore Master
10/03/23, ore 18:54

Ciao, Greta!
Quando hai pubblicato questo prologo sono corsa a leggerlo, attratta dalla possibilità di leggere un tuo racconto originale in capitoli, oggi finalmente riesco a lasciarti qualche riga in recensione.
Nelle note scrivi che speri questa sia una storia soprattutto d'atmosfera e io non so se per d'atmosfera intendiamo la stessa cosa, ma oggi così come la prima volta che ho letto queste prime pagine ciò che ho percepito è un qualcosa di sensoriale – sensazioni, ricordi ancora sconosciuti a noi lettori che però Anikò evoca, convinzioni intrappolate nella mente – qualcosa che sa appunto di atmosfera ricreata, suggerita, cui importa soprattutto di ciò che accade nel mondo interiore dei personaggi, mentre ciò che è fuori – gli eventi nella loro oggettività ed evidenza – sono posti in secondo piano.
Di Anikò, leggendo questi brevi estratti non scritti del suo diario (elemento interessantissimo, poi, questo dare voce a pagine inesistenti), non mi sono chiesta chi sia o sia stata nella sua vita, ma cosa abbia vissuto, cosa pensasse, perché nelle sue parole vi sono nenie ridondanti che sembrano descriverla come senza futuro.
Mi sono chiesta se Annie e Anikò possano essere la stessa persona, questo sì, e non saprei neanche dirti perché.
Non credo di riuscire a trovare le giuste parole per recensire questo prologo, perché la tua scrittura qui molto sfumata, evocativa e piena di vuoti – descrivi una cornice senza descriverla davvero, non concedi ancora troppi elementi concreti, ma solo stralci di suggestioni – ha suscitato in me tante domande e il desiderio di trovare man mano le risposte possibili.
Sono sempre felice quando scegli di condividere racconti con noi, in questo caso lo sono un pochino di più perché è bello che tu abbia deciso di dare una possibilità a questo progetto, a istinto penso che Anikò abbia molto da dire – e se lo farà solo in parte o con i suoi tempi andrà bene lo stesso.
Insomma, spero che queste parole abbiano un senso logico e che sia riuscita a esprimere quanto mi abbia intrigata questo primo tassello.
Un abbraccio!

Recensore Veterano
01/03/23, ore 10:29

Ci sono alcune immagini che hai creato in questo capitolo che sono degli autentici capolavori, come l’intreccio di lacrime che viene paragonato a perle di fiume intorno al collo, è un’immagine che mi ha colpito tantissimo, per la sua bellezza, ma soprattutto per la sua immediatezza, perché ha subito creato davanti a me qualcosa di visibile e tangibile, ha reso il racconto reale, tridimensionale, mi ci ha immerso dentro. Non so, il fatto che le perle richiamano il bianco e il fiume richiama l’acqua delle lacrime e il fatto che la collana intorno al collo sembra un intreccio soffocante, ma l’ho trovata un’immagine molto poetica. Tutto il testo è molto poetico, sembra una poesia in prosa, sembra più qualcosa che viene cantato da un narratore, che letto, sembra avere tempe e cadenze e quindi appunto come una ballata. E infatti come una ballata c’è la disperazione, la morte, la tristezza, le immagini simboliche e le premonizioni. Mi piace come hai accostato nella prima parte l’inizio, la nascita, questo sapore di infanzia e nella seconda parte il funerale, tra parentesi per il funerale hai usato varie frasi ma può essere decifrato solo da pochissime parole, dalle manciate di terra che vengono gettate, dall’uso della parola lapide, mentre tutte le altre parole descrivono una scena che potrebbe essere anche altro, c’è pioggia, c’è una messa, c’è un gruppo di persone, quindi lascia tutto in un’atmosfera molto rarefatta. Adoro questa sorta di dover leggere fra le parole per capire cosa ci stai dicendo davvero. Complimenti. Una bellissima ballata. Tra parentesi, il nome che tu hai scritto alla fine, non posso fare a meno di chiedermi, è un personaggio inventato o qualcuno davvero esistito? Boh, sarà che mi è apparso tutto così reale, questo nome come una sentenza, che ho cercato su wiki se esistesse perché sembrava qualcosa di così vero, di accaduto. Grazie e al prossimo capitolo.

Recensore Master
22/02/23, ore 16:06

Ciao, mi fa davvero piacere che tu abbia deciso di partecipare a questa iniziativa, già di per sè difficile perché, personalmente, non sono abituato a riflettere così tante volte sulla struttura di quello che andrò a realizzare. Ho un'idea, una trama in testa, bum via, si scrive. E invece no.
E sono felice di poter accompagnare ed essere accompagnato in questo percorso :D
Sicuramente questo primo capitolo (prologo o epilogo?) mi ha lasciato molti dubbi e domande in testa, ma immagino che, insomma, fosse un po' questo l'obiettivo, ma assolutamente nessun dubbio alcuno sulla tua bravura.
Lo stile scelto è assolutamente musicale, come quasi una melodia fosse nascosta all'interno delle parole che hai usato con così tanta bravura.
Insomma, non sono bravo a scrivere recensioni e non vorrei fare un wall of text di congetture, basta dire che la tua storia mi ha assolutamente catturato e non vedo l'ora di viaggiare insieme a te, in Inghilterra o dovunque le nostre protagoniste vivano!

Recensore Veterano
16/02/23, ore 20:31

Ciao Greta!
Sono felicissima di imbarcarmi in questo tuo nuovo progetto – lungo o corto che sarà, riuscito o meno che sarà – perché sai che sei un’autrice che ammiro tantissimo e perché questo capitolo mi ha letteralmente catturata. Non so da dove partire per dire quanto abbia amato la musicalità estrema di questa tua prosa, come le parole sono scivolate una sull’altra, le metafore perfette che hai utilizzato. A cavallo con la poesia, con immagini vividissime – meravigliose le lacrime come perle di fiume al collo, che tolgono il fiato.
Forse quello che abbiamo è troppo poco per mettere su dei tasselli e comprendere, però con questo primo capitolo ci catapulti nella storia, o alla fine della stessa: c’è una morte. Una morte e la pietra, e il cielo che incombe come una sentenza (immagine meravigliosa!) sull’Inghilterra e su una lapide giovane, fresca come la morte che nasconde. Un funerale, i brusii dei vivi, le parole di cordoglio per un dolore che non è reale perché è il dolore di altri.
Chi è Annie? Chi è Anikò? Julianna l’ha uccisa del suo amore? Madre senza esserlo, latte che non può destinare ad un figlio suo? Ho amato l’immagine di lei che fila, fila coperte di morte. E poi ci sono camicie che in realtà sono sudari e mondi – dei morti e dei vivi – che si parlano grazie alle figlie delle fate, come lei.
Ultimamente sono innamorata della scrittura in prima persona, ritrovarla qui e ritrovarla così, da te!, è un regalo doppiamente bello. Anche perché ho adorato questa atmosfera onirica, fiabesca, che ha il sentore delle tradizioni e degli spiriti. Il richiamo ai tarocchi, alle ossa che disegnano il futuro, le fate, i mondi che si intrecciano, occhi vuoti per vedere il futuro. Ho veramente adorato tutto. E, insomma, probabilmente questa non può nemmeno definirsi una recensione, visto che non ho detto nulla in particolare ma sono sicura che i miei dubbi si dipaneranno più avanti e che, magari col tempo, potrò riuscire davvero a dire quanto mi sia piaciuta questa prima pennellata di storia.
Sono davvero dispiaciuta che manchi un nuovo mese al secondo capitolo, ma spero che questo ti dia la tranquillità per scrivere (e riscrivere!) con il tempo che credi consono ad una storia che, già dalle premesse, mi ha ipnotizzata.
Ti abbraccio e in bocca al lupo!

Recensore Junior
15/02/23, ore 22:42

Inizio col dire che come inizio mi piace molto: ti butta subito nel mezzo (fine?) della storia e, all'inizio, ammetto di essermi sentita un po' spaesata - ma è passata subito, andando avanti nella lettura e raccapezzandomi con i nomi.
Il narratore interno in prima persona non fa altro che aumentare la curiosità, con personaggi che sono appena abbozzati (mi ha colpito molto la descrizione degli occhi vacui e grandi, così insistita, un'immagine molto forte, a mio parere) e di cui ancora non si conoscono le relazioni e le dinamiche.
Adoro il tuo stile, ricco ed elaborato, che ci dona immagini schizzate, momenti e protagonisti appena tratteggiati, che invoglia a leggere e crea tanta tanta suspence. Il pensiero di dover aspettare marzo per leggere il prossimo capitolo mi lascia alquanto contrariata. Sono quindi molto contenta che tu abbia deciso di partecipare a questa iniziativa anche come autrice, oltre che come lettrice, e spero tu riesca a portarla a termine perchè non credo di aver mai letto qualcosa del genere e voglio davvero scoprire di più!
Duchessa712