Recensioni per
Il cuore di Arlene
di Vallyrock87

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
22/04/23, ore 16:53

Ciao <3
Ero molto incuriosita da questa tua storia originale e dai due protagonisti, Arlene e Noah. Un'amicizia bellissima la loro, Arene ha avuto pure una giovinezza difficile a causa dei genitori (posso dire che avrei strozzato volentieri la madre) e Noah rappresentava per lei un porto sicuro. Una bellissima amicizia, di quelle rare. Solo che poi succede l'imprevisto, ovvero il trasferimento di Arlene in un'altra città e, nonostante i buoni propositi di continuare a sentirsi, per una serie di inconvenienti i due finiscono con il non sentirsi più. E posso capire che Arlene si sia sentita delusa, anche se è comunque andata avanti con la sua vita, ha studiato e ha un lavoro. Diversi anni dopo è Noah a cercarla, a spiegarle il perché non si è fatto più sentire, i rapporti all'inizio sono freddi, è normale, sono passati tanti anni e si cambia, ma il bene che provavano l'uno per l'altro non se n'è andato. Infatti poi i due decidono di rivedersi, anche se Noah ritarda (tutti a lui poveraccio) e Arlene giustamente si incazza perché pensa ad una fregatura. Mi piace molto che Noah colga l'occasione per rivelarle ciò di cui si è reso conto circa la sua sessualità. Quando erano più giovani avevano ei progetti, tipo l'andare a vivere insieme e direi che ora che sono adulti e indipendenti, possono davvero farlo. Inoltre mi piace che Arlene sia riuscita ad allontanarsi da quella famiglia tossica e che si sia ritrovata con quello che veramente rappresenta la sua famiglia.
È stato un piacere, alla prossima :*

Nao

Recensore Master
15/04/23, ore 09:44

Ciao,
eccomi finalmente arrivata, a leggere questa tua OS originale che racconta di come una amicizia vera e profonda non muoia così facilmente, nemmeno se per una sbadataggine viene interrotta per tanti anni.
Noah e Arlene sono profondamente amici anche se così diversi, anzi forse proprio per quello. Arlene ha una situazione familiare difficile in quanto è figlia di una "svista", diciamo così, dei genitori e della superficialità della madre che l'ha fatta nascere solo perché non ha avuto "voglia" di evitarlo. (Devo dire che di situazioni del genere ne ho conosciuto anche se fortunatamente non hanno avuto conseguenze così tristi per i figli...). Noah al contrario ha la fortuna di avere una famiglia serena e affettuosa. Il carattere gentile e protettivo del ragazzo fa sì che Arlene abbia un sostegno durante l'infanzia e l'adolescenza.
Purtroppo la loro amicizia si interrompe bruscamente quando la famiglia di Arlene si trasferisce, cosa che in America avviene con frequenza, perché il padre ha un'occasione di lavoro migliore e dopo alcuni mesi Noah perde il telefono. La storia mi sembra ambientata verso la fine degli novanta e inizio del duemila e quindi ci sta che Noah non riesca più a contattare la sua amica. Ricordo che ai tempi io mi segnavo i numeri di telefono in una agendina perché col fatto che si iniziava a registrarli sul Cell era iniziata la tendenza a non memorizzarli! Che poi quando cambiavi telefonino era un casino perché dovevi regisrtrarli di nuovo tutti! 😅
A dire la verità però, anche se Arlene vive ovviamente malissimo quello che lei considera un tradimento della loro amicizia e ne ha una profonda delusione, io credo che questo allontanamento forzato, in un certo senso le abbia fatto bene. Nel senso che non ha avuto più Noah a cui appoggiarsi e quindi ha dovuto tirare fuori da sola la forza di prendere in mano la sua vita e trovare il modo di distaccarsi dalla sua famiglia e costruirsi una vita da sola.
Anche Noah intanto è cresciuto, ha scoperto qualcosa di importante su sé stesso e si è reso conto che Arlene era una parte importante della sua vita a cui non poteva rinunciare.
I tempi sono cambiati e rintracciare le persone è diventato più facile cosi, grazie a Facebook, Noah e Arlene si ritrovano e dopo una scena che sa molto di commedia romantica americana, finalmente la loro amicizia può ricominciare e la loro vita avere un'altra svolta verso la costruzione di una vita serena. Mi è piaciuto che abbia scelto di non trasformare la loro amicizia in storia d'amore, da più importanza a questo sentimento che è una forma d'amore diversa, ma non meno importante.
La storia è davvero carina e per essere una delle tue prime originali, vere e proprie (o è proprio la prima?), trovo che abbia fatto un buon lavoro. Non è facile creare dei personaggi propri e caratterizzarli in modo da non renderli solo delle macchiette o delle figure prive di carattere o spessore e tu sei riuscita a descrivere bene la personalità di entrambi. In alcuni punti avrei dato un po' più di respiro al racconto, nel senso che a volte dai l'impressione di riassumere in modo un po' frettoloso gli eventi, forse per paura di annoiare o di allungare troppo la storia, ma diciamo che più si scrive e più questi aspetti si migliorano con l'esperienza attraverso la quale capiamo quando nel racconto possiamo prenderci il tempo di raccontare con più calma.
Nel complesso la storia mi è piaciuta è l'ho letta volentieri, soprattutto per come hai descritto il tema della amicizia vera, quella che nonostante tutto non morirà mai. Mi ha ricordato il rapporto che ho alcune amiche di Cagliari che vedo al massimo una volta all'anno ma con la quali ogni volta è come se ci fossimo salutate il giorno prima!
Ti faccio i complimenti, e ti dirò, anche se la storia ha una sua conclusione così come l'hai pensata, non mi dispiacerebbe ritrovare Noah e Arlene e scoprire come sta procedendo la loro vita!
A presto! 😊
AlbAM

Recensore Master
02/04/23, ore 00:17

Buonasera. Sono in estremo ritardo con questa recensione e questa è un'ora assurda maaaaa... Finalmente eccomi arrivata a ricambiare la tua recensione di tempo fa. Non me ne sono dimenticata, ma il lavoro e una serie di altri impegni mi hanno assorbita un sacco. Inoltre ammetto di averci messo un po' a leggere la tua storia, oltre che per gli impegni, per il fatto che... Come dire.... Non mi sembrava nulla di nuovo. Ho apprezzato molto il titolo, i nomi dei protagonisti e anche l'escamotage che hai scelto per fare tornare indietro il tempo e raccontare la loro storia ma purtroppo, le cose positive si fermano qui. Ci sono tempi verbali da ricontrollare, ma soprattutto, quello che è il problema principale è che la storia è davvero, davvero piena di banalità e cliché. E Arlene è una Mary Sue pazzesca. Le sfighe le ha tutte lei, la famiglia pessima sembra proprio da manuale, per fortuna ha Noah, altrimenti sarebbe la fine. Ma prima di passare al resto, la domanda che mi nasce spontanea è: in quali anni è ambientata la storia? Primi 2000? Più indietro non è credibile, visto che si parla di cellulari. E soprattutto, dove? Dai nomi di entrambi sembra siano in Inghilterra o comunque in un paese anglofono. Inoltre dici, ad un certo punto, che Arlene deve prendere un aereo per andare a New York per cui suppongo che prima stesse in Europa? Anche se in realtà, anche tra i diversi Stati Uniti a volte è necessario prendere un aereo, ma visto come hai impostato la storia propendo più per la prima opzione. Questi due insomma si sono sempre sostenuti, finché Arlene non ha dovuto seguire i genitori in una città completamente diversa e quella è stata la mazzata finale. Eppure inizialmente non sembra, anzi si ha l'impressione che questi due resteranno sempre vicini.... Fino a quello che a mio parere è l'espediente più mal pensato che potevi trovare per allontanarli. Vuoi davvero farci credere che questi, così amici, così inseparabili, che si chiamano perfino fratellino e sorellina non conoscano A MEMORIA i rispettivi numeri di cellulare? Ma poi non esisteva un altro modo per comunicare? Una email, una lettera alla vecchia maniera, chiamare al telefono fisso.... Cazzarola, lui poteva perfino andare a cercare una cabina telefonica. Oh, e prima di Facebook, c'erano MSN e Skype, non avevano neanche quelli? Vivevano fuori dal mondo? Io capisco che dovevi trovare un modo per fare perdere loro i contatti, ma ce ne potevano essere di migliori. Ad esempio, visto che volevi tanto inserire un tema controverso, lui poteva aver cominciato ad assumere droghe e quindi aver perso il contatto con la realtà. Perché anche la scusa di lui che non contatta lei perché temeva che lo avrebbe giudicato per il suo orientamento sessuale è una immane cavolata e lì do ragione ad Arlene quando gli ricorda che sono nel ventunesimo secolo. Tra l'altro, la paura di lui ci dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno dopo come si è comportato, che lui non aveva neanche troppa fiducia in lei. E la chiamava sorellina! E se si fosse fidato se la sarebbe sposata? Ah, no, giusto, è gay. Il resto è l'ennesimo insieme di banalità grazie alle quali lei viene esaltata e considerata una povera vittima delle circostanze, che però ha saputo rialzarsi e rafforzarsi (talmente forte che odia tutti, bella forza del cavolo) e lui uno stronzo che ha solo sbagliato tutto non facendone una giusta. Non commento il fatto che lei, appena arrivata a New York, solo con un diploma, senza conoscere praticamente nulla della città, trovi subito un lavoro, o che, miracolosamente, dopo anni, si trovino entrambi a New York. Il messaggio che Noah le manda è l'unica cosa giusta che fa e il giorno dopo? Giustamente, per riequilibrare le cose e fare tornare lei ad essere una santa e lui uno stronzo, Noah non si degna neanche di uscire di casa sufficientemente in anticipo per arrivare puntuale all'appuntamento che le ha strappato così faticosamente nonostante viva a New York e sappia che potrebbe trovare traffico. La fine è proprio tratta dal più classico dei film romantici: loro che inizialmente non si trovano e lui che la riconosce miracolosamente dopo essercisi scontrato e la ferma e fanno pace dopo che lei lo ha insultato. Però lo perdona alla velocità della luce, eh, e il suo cervello regredisce alla maturità di quello di una bambina di cinque anni. E vogliamo parlare della sua ingenuità? Visto come lui l'ha delusa tutte quelle volte, come le viene in mente di mollare il lavoro e di andare a vivere con lui? Chi le assicura che lui non la deluderà ancora? Lui? Beh, non è stato molto affidabile finora quindi non so se dovrebbe fidarsi... Quindi... Scusami ma no, a me questa storia non è proprio piaciuta. Nonostante abbia delle cose carine, quelle insensate le superano abbondantemente. Se fossi in te la revisionerei pesantemente.

Recensore Junior
01/03/23, ore 21:18

Questa storia MI PIACE UN SACCO! L'idea è molto bella, i personaggi li hai delineati bene caratterialmente, il racconto era discorsivo e me lo sono goduto davvero... Sono stupita dal fatto che sia una One shot...perché non la serializzi??? ❤️😍

Recensore Veterano
27/02/23, ore 00:53

Interessante come racconto, in realtà potrebbe accadere a chiunque una storia del genere. Per esempio io perdo continuamente i contatti del telefono!
addirittura un mio amico, il due gennaio ha incontrato dei suoi cugini che al momento vivono in Messico, la sorella di sua nonna è non si erano mai visti (una storia lunga che non racconterò ma solo per sottolineare che il tuo racconto potrebbe interessare a chiunque!).
È che dire di New York, é la città più rappresentata nei film Americani e sinceramente i newyorkesi sono i piú simpatici tra tutti i cinquanta Stati!

Ciao e a Rileggerci!