Recensioni per
Il cuore di Arlene
di Vallyrock87

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
02/04/23, ore 00:17

Buonasera. Sono in estremo ritardo con questa recensione e questa è un'ora assurda maaaaa... Finalmente eccomi arrivata a ricambiare la tua recensione di tempo fa. Non me ne sono dimenticata, ma il lavoro e una serie di altri impegni mi hanno assorbita un sacco. Inoltre ammetto di averci messo un po' a leggere la tua storia, oltre che per gli impegni, per il fatto che... Come dire.... Non mi sembrava nulla di nuovo. Ho apprezzato molto il titolo, i nomi dei protagonisti e anche l'escamotage che hai scelto per fare tornare indietro il tempo e raccontare la loro storia ma purtroppo, le cose positive si fermano qui. Ci sono tempi verbali da ricontrollare, ma soprattutto, quello che è il problema principale è che la storia è davvero, davvero piena di banalità e cliché. E Arlene è una Mary Sue pazzesca. Le sfighe le ha tutte lei, la famiglia pessima sembra proprio da manuale, per fortuna ha Noah, altrimenti sarebbe la fine. Ma prima di passare al resto, la domanda che mi nasce spontanea è: in quali anni è ambientata la storia? Primi 2000? Più indietro non è credibile, visto che si parla di cellulari. E soprattutto, dove? Dai nomi di entrambi sembra siano in Inghilterra o comunque in un paese anglofono. Inoltre dici, ad un certo punto, che Arlene deve prendere un aereo per andare a New York per cui suppongo che prima stesse in Europa? Anche se in realtà, anche tra i diversi Stati Uniti a volte è necessario prendere un aereo, ma visto come hai impostato la storia propendo più per la prima opzione. Questi due insomma si sono sempre sostenuti, finché Arlene non ha dovuto seguire i genitori in una città completamente diversa e quella è stata la mazzata finale. Eppure inizialmente non sembra, anzi si ha l'impressione che questi due resteranno sempre vicini.... Fino a quello che a mio parere è l'espediente più mal pensato che potevi trovare per allontanarli. Vuoi davvero farci credere che questi, così amici, così inseparabili, che si chiamano perfino fratellino e sorellina non conoscano A MEMORIA i rispettivi numeri di cellulare? Ma poi non esisteva un altro modo per comunicare? Una email, una lettera alla vecchia maniera, chiamare al telefono fisso.... Cazzarola, lui poteva perfino andare a cercare una cabina telefonica. Oh, e prima di Facebook, c'erano MSN e Skype, non avevano neanche quelli? Vivevano fuori dal mondo? Io capisco che dovevi trovare un modo per fare perdere loro i contatti, ma ce ne potevano essere di migliori. Ad esempio, visto che volevi tanto inserire un tema controverso, lui poteva aver cominciato ad assumere droghe e quindi aver perso il contatto con la realtà. Perché anche la scusa di lui che non contatta lei perché temeva che lo avrebbe giudicato per il suo orientamento sessuale è una immane cavolata e lì do ragione ad Arlene quando gli ricorda che sono nel ventunesimo secolo. Tra l'altro, la paura di lui ci dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno dopo come si è comportato, che lui non aveva neanche troppa fiducia in lei. E la chiamava sorellina! E se si fosse fidato se la sarebbe sposata? Ah, no, giusto, è gay. Il resto è l'ennesimo insieme di banalità grazie alle quali lei viene esaltata e considerata una povera vittima delle circostanze, che però ha saputo rialzarsi e rafforzarsi (talmente forte che odia tutti, bella forza del cavolo) e lui uno stronzo che ha solo sbagliato tutto non facendone una giusta. Non commento il fatto che lei, appena arrivata a New York, solo con un diploma, senza conoscere praticamente nulla della città, trovi subito un lavoro, o che, miracolosamente, dopo anni, si trovino entrambi a New York. Il messaggio che Noah le manda è l'unica cosa giusta che fa e il giorno dopo? Giustamente, per riequilibrare le cose e fare tornare lei ad essere una santa e lui uno stronzo, Noah non si degna neanche di uscire di casa sufficientemente in anticipo per arrivare puntuale all'appuntamento che le ha strappato così faticosamente nonostante viva a New York e sappia che potrebbe trovare traffico. La fine è proprio tratta dal più classico dei film romantici: loro che inizialmente non si trovano e lui che la riconosce miracolosamente dopo essercisi scontrato e la ferma e fanno pace dopo che lei lo ha insultato. Però lo perdona alla velocità della luce, eh, e il suo cervello regredisce alla maturità di quello di una bambina di cinque anni. E vogliamo parlare della sua ingenuità? Visto come lui l'ha delusa tutte quelle volte, come le viene in mente di mollare il lavoro e di andare a vivere con lui? Chi le assicura che lui non la deluderà ancora? Lui? Beh, non è stato molto affidabile finora quindi non so se dovrebbe fidarsi... Quindi... Scusami ma no, a me questa storia non è proprio piaciuta. Nonostante abbia delle cose carine, quelle insensate le superano abbondantemente. Se fossi in te la revisionerei pesantemente.