Recensioni per
PERDONAMI
di ValeAlcazar

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/03/24, ore 14:29

Il generale alla fine si rende davvero conto che lasciarle prendere le sue decisioni senza pressioni è la cosa più saggia da fare; e sarebbe stato molto bello se così realmente fosse accaduto prima, molto prima di Fersen. Avrebbe anche potuto sorprenderlo.
Non è facile scrivere un testo così ben riuscito a quattro mani, serve una sintonia pazzesca che qui risalta in pieno, pare scritto da una singola persona. Davvero brave. Applausi!

Recensore Junior
13/03/24, ore 14:16

E così il conte viene beccato dal generale in un momento che meglio lo descrive senza troppi preamboli; da come si racconta pare che il vero personaggio storico fosse proprio un uomo di quello stampo. Molto oculata la reazione del generale, furba e diplomatica allo tempo, ha saputo cosa è successo, ha anche intuito cosa c'è dietro, ma senza scoprire la figlia, ottimo. La complicità dei genitori di Oscar sull'accaduto è la cosa migliore che potesse capitare. Capirla senza farsi scorgere, così da poter aiutare senza scontarsi con l'orgoglio della ragazza. Avrei voluto davvero vederla una scena così nell'anime.

Recensore Junior
12/03/24, ore 19:58

Alla fine è servito un gesto come quello per far accorgere i genitori, il generale per inciso, che c'è anche altro oltre all'essere il comandante delle guardie. Spero che il padre non crei, magari anche involontariamente, una situazione ancora più incresciosa per la figlia con Fersen. Proseguirò quanto prima nella lettura.
Di nuovo, molto brave.

Recensore Junior
12/03/24, ore 19:34

Prospettiva molto interessante, il generale rimane folgorato casualmente dalla figlia in abito da sera. E la folgorazione lo porta a rendersi conto di aver agito egoisticamente nei confronti della figlia. Lo stile narrativo è piacevole e scorrevole, brave alle autrici.

Recensore Master
12/08/23, ore 14:14

Nuovamente ciao.
Ed ecco che in questo finale ci troviamo di fronte alla grande e sofferta decisione di Oscar di abbandonare la guardia reale per il timore di ritrovarsi a tu per tu con Fersen, del quale sentiva ancora la voce che le rimbombava nella mente mentre le parlava del suo migliore amico. Per Oscar, dalla sera del ballo, sono state ore di dolore ma anche di riflessione. Le è passata davanti la sua intera vita e, persino, quella balzana decisione di vestirsi da donna per cercare di far comprendere quanto lo fosse davvero all’unico uomo di cui le importava e verso il quale sentiva un oggettivo trasporto. Tutto si era arenato ancor prima di nascere e con il suo carattere non avrebbe fatto nulla se non soffrire silenziosamente in se stessa senza rivelare ad alcuno il suo tormento interiore.
Ripreso pertanto il controllo di se stessa, rivestendo ancora quell’uniforme entro la quale si era rinchiusa per adempiere ai suoi doveri e al destino che le era stato disegnato addosso, incontrando sua madre, preoccupata per il suo benessere, la informa che si sarebbe recata a corte per chiedere udienza alla regina, assicurandole sulle sue condizioni, senza però dirle che, nel frattempo, le avrebbe manifestato il suo desiderio di lasciare il suo posto e assumere un qualsiasi altro incarico disponibile. Dentro di sé è convinta di voler tornare a quando credeva di essere un maschio, certa che un uomo avrebbe saputo approcciarsi diversamente e magari sarebbe riuscito a non soffrire. Una promessa ha fatto fra sé e sé: quella di non soffrire più per amore, perché il vuoto che rimaneva dopo la delusione era veramente profondo e troppo doloroso. Ne parla dapprima con André, il quale prova a mostrarle le problematiche eventuali di quella scelta, prime fra tutte, il dispiacere e la rabbia di suo padre, che negli anni aveva coltivato il sogno di poter dare un futuro al suo casato, nonché la sofferenza della regina, poiché in lei aveva sempre confidato molto. Ma Oscar pare irremovibile, anche perché, a detta sua, la vita di corte non le era mai piaciuta e non sempre si trovava a suo agio fra la futilità che governava le giornate di coloro che la frequentavano.
Il Generale, ancora una volta, chiede il parere di André, il quale, nuovamente, si trincera dietro al silenzio per non svelare qualcosa di Oscar, preservandola come può da ciò che le sta intorno, non avendo potuto, per ovvi motivi, metterla sull’avviso che con il conte avrebbe fatto purtroppo un buco nell’acqua destinandola a sofferenza certa.
I due coniugi venuti a conoscenza della drastica presa di posizione di Oscar accettano di buon grado, senza intervenire e senza palesare il loro pensiero: entrambi sanno che tipo di persona sia Oscar e se avrà preso queste decisioni, sicuramente, deve esserci alla base qualcosa di importante ma che riguarda solo lei. Loro possono solo starle accanto per ciò che potranno e sostenerla nella nuova vita che affronterà.
Sempre molto d’effetto la frase che chiude il vostro racconto e che si amalgama perfettamente al contesto che avete ideato, mostrandoci un diverso punto di vista che, magari, con una piena presa di coscienza da parte del generale, e avvenuta per tempo, avrebbe potuto cambiare le sorti della storia, chissà.
Complimenti ad entrambe e un caro saluto!

Recensore Master
12/08/23, ore 11:18

Buongiorno ad entrambe, ed eccomi nuovamente a proseguire la lettura di questo vostro intrigante “what if?”, a piccoli passi, non appena riesco a svincolarmi dagli impegni quotidiani.
Come volevasi dimostrare, il Generale non ha lasciato che si ponesse troppo tempo fra la serata del ballo e la sua scoperta dello stato di sconforto in cui pensa si trovi sua figlia. Ha deciso infatti a recarsi a Versailles proprio per conferire con il conte, dal quale non ammetterebbe niente di meno che la verità su quanto accaduto con quella bellissima dama, la quale, sconvolta, aveva abbandonato la sala, lasciandolo solo. Ancora non si era sincerato delle condizioni di Oscar, anche se più volte si era soffermato di fronte alla porta dei suoi appartamenti, senza però avere il coraggio di bussare, non sapendo bene su quale terreno avrebbe potuto muoversi.
L’incontro con il conte, che aveva ritrovato in una delle tante stanze della reggia in altre faccende affaccendato, con una qualche dama annoiata in cerca di potersi trovare un diversivo e, magari, di provare le arti amatorie del bel conte svedese, è quanto mai diretto e sulle prime lascia persino basito il conte per l’interesse che il generale sta mostrando nei confronti di quella strana dama. Gli confessa che non sia accaduto nulla di disdicevole, anche perché, mentre ballavano insieme e parlavano, lui le stava raccontando della somiglianza con una persona qualificata come il “suo migliore amico”. Solo al sentire queste parole la sconosciuta dama era fuggita via, passando quindi accanto al generale, che vi aveva riconosciuto dopo la figlia, grazie alla cicatrice sulla spalla. Ora è più sereno, poiché è al corrente che nulla di male sia stato fatto nei confronti di Oscar, e accantona anche l’idea che lei possa essersi innamorata proprio dell’amante della sua Regina. Tutto ciò che ha scoperto lo comunica a sua moglie, la quale consiglia di usare estrema cautela nei comportamenti che avrebbero tenuto, in quanto Oscar è una persona attenta ma sospettosa e qualunque variazione sul tema sarebbe motivo, appunto, di sospetto. Dopo questa missione, in cui ha voluto vederci chiaro, i due possono fare rientro a palazzo Jarjayes e attendere l’evoluzione della situazione.
Durante il percorso che il generale ha fatto da palazzo alla reggia mi sono piaciute le descrizioni ambientali che sapientemente avete pennellato, in modo da dare al lettore la parvenza di vedere le scene e, nel mentre, di dargli la possibilità di avvertire il subbuglio interiore di quel padre che provava rimorso per la vita a cui aveva costretto sua figlia.
Ora mi accingerò a scoprire il finale visto attraverso il vostro sentire. A presto!

Recensore Master
11/08/23, ore 19:22

Nuovamente ciao ad entrambe.
Decisamente una notte agitata quella trascorsa dopo la serata a corte. Oscar, appena rientrata, ha voluto disfarsi di tutto quello che avrebbe potuto rammentarle la follia che aveva messo in scena vestendosi da donna, ma il dolore del rifiuto da parte del conte di Fersen, il quale l’avrebbe sempre e solo considerata come un ottimo amico, è una ferita che brucia nel suo animo, lei che era stata disposta a svestirsi della sua corazza, con la speranza che lui potesse vedere la donna che vi era nascosta dentro, e magari ricambiare il sentimento che, negli anni, lei aveva nutrito nei suoi confronti. Tutto invece era stato vano e ora niente le rimaneva se non un dolore sordo che le rimbombava nella testa.
Anche il generale e Madame Marguerite hanno fatto rientro a palazzo chiudendosi nei loro alloggi in preda entrambi ad una angoscia per il dolore che, sicuramente, sapevano stesse provando la loro figlia. Quella figlia cresciuta come un uomo, che era però sbocciata ugualmente come la splendida donna che era. Il generale in questa prima parte di notte non sa darsi pace e non può che colpevolizzarsi per ciò che ha perpetrato per anni imponendo una condotta e un vivere non consono a sua figlia, forse costringendola a soffrire sempre silenziosamente, poiché mai nulla dalla labbra di Oscar era mai trapelato. I due coniugi non sanno come agire, ma forse è meglio sentire anche altri due punti di vista: quello di Nanny e poi quello di André su come si fosse evoluta la serata.
Nanny ammette con Madame di averla aiutata a prepararsi per il ballo, ma di non sapere il motivo di quella bizzarra decisione. André, chiamato dal generale, non rivela che una parte della verità, e cioè che lui non l’aveva accompagnata ma che l’avesse sentita rientrare. Mai avrebbe detto o fatto qualcosa che avrebbe potuto nuocere alla sua Oscar, la quale già stava soffrendo per quanto avvenuto e che, dal suo repentino rientro, non doveva essere andato come lei sperava ardentemente.
Entrambi decidono così di lasciar decantare la situazione, ma il generale è deciso a sapere cosa sia accaduto fra Fersen e sua figlia tanto da essere persino disposto ad affrontare il conte in prima persona, ma seguendo anche i consigli di sua moglie, che lo avverte di non fare pazzie ma semplicemente di farsi raccontare l’accaduto senza drammatizzare.
Date le premesse che avete impresso alla storia, trovo che lo svolgimento sia pertinente: il generale e la moglie non avrebbero potuto comportarsi che in questa maniera, senza intervenire, e non chiedendo spiegazioni direttamente ad Oscar, consci che l’avrebbero ferita ulteriormente.
Sempre più incuriosita proseguo nella lettura. A presto!

Recensore Master
11/08/23, ore 11:44

Ben ritrovate care Autrici con questo scritto originale, poiché parte da uno dei punti di svolta della storia, ma viene osservato da uno sguardo differente, quello del padre di Oscar. Credo di non aver mai letto questo frammento della storia canonica dal suo punto di vista e voi due ce ne state dando l’occasione.
Il generale, ritornato anzitempo da una delle sue campagne, non vedendo l’ora di incontrare la sua amata moglie, si reca senza indugio a Versailles, dove si imbatte in una delle tante feste che quel mondo viveva, fra dame, cavalieri e una marea di sicuri pettegolezzi. Il suo sguardo viene attirato da una scena che vede protagonisti il Conte di Fersen e una bellissima dama, della quale si vocifera sin dal suo ingresso nella sala delle feste. La donna passa come un fulmine accanto al generale, il quale ha l’impressione di conoscerla, senza però sapere con precisione di chi possa trattarsi, fino a quando scopre, da un particolare rivelato dalla profonda scollatura dell’abito, che sulla schiena evidenzia una cicatrice, che possa trattarsi di sua figlia Oscar. Lo stupore lo lascia inebetito, tanto che il bicchiere di vino che stringe fra le mani viene frantumato in tanti piccoli cristalli per la sorpresa mista ad una buona dose di ansia. Sua figlia, nonostante l’educazione, è pur sempre una donna che, forse, ha avvertito il richiamo della sua femminilità provando sentimenti che lui per anni ha costretto ad ignorare.
Non appena incontra sua moglie la mette a parte di quello a cui ha appena assistito e che è difficile da credere.
Sensi di colpa invadono l’animo di quel padre che aveva voluto, per capriccio, trasformare l’ultima delle sue figlie femmine nel maschio che avrebbe invece desiderato, al fine di portare lustro e dare discendenza al suo casato che diversamente si sarebbe estinto. Ora entrambi sono in ansia per come dovranno approcciarsi con lei standole accanto ma senza interferire troppo.
Risvolto davvero interessante e inusuale. Complimenti per l’idea. Proseguirò nella lettura con curiosità.

Recensore Master
01/03/23, ore 13:58

Interessante vedere cosa avrebbero fatto i genitori di Oscar anche se avessero assistito, discretamente e in silenzio, all'inizio della sua discesa verso la fine.