Recensioni per
Alter ego
di Aaeru

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/04/23, ore 21:24
Cap. 3:

Bellissimo capitolo ! Se fosse andata come hai scritto sarebbe stato più facile dichiararsi , spero andrai avanti a breve non è l ultimo capitolo giusto?

Recensore Master
13/04/23, ore 12:50
Cap. 3:

Ottimo ed appropriato l'intervento della madre di Gerard, anche se ha ottenuto poco. E tra André e il conte è finalmente pace fatta!

Recensore Veterano
19/03/23, ore 21:27
Cap. 2:

Ecco che con il secondo capitolo  devo proprio ribadire la tua grande capacità di riempire i vuoti e le scene perdute, con una grande abilità ed assoluto rispetto per la Storia.
Ho apprezzato moltissimo lo scambio di battute  "Perché indossi l’uniforme qui, in casa?” ....“E me lo chiedi proprio tu che, a momenti, con l’uniforme ci vai pure a dormire?!”: André con la sua solita ironia sdrammatizza ma sa bene che  Oscar è turbata. E poi quei due fanno veramente a gara (e non solo con la spada) a chi più dell'altro subisce, per senso del dovere, le scelte altrui. Forse  Oscar sta per comprendere che l'unica scelta che la renderebbe libera è condividere le sue scelte con André.
“E, ribadisco, tutto dipende da cosa farai tu: se deciderai di andare al ballo io obbedirò, altrimenti sarò impossibilitato a farlo.”: geniale!
A presto!

 

Recensore Veterano
19/03/23, ore 21:06
Cap. 1:

Buonasera Aaeru, ho trovato assolutamente perfetti i dialoghi e le scene: il confronto tra Oscar e Alain, Oscar che da abile stratega sa quale  battaglie scegliere, perciò ingaggia Nanny per convincere André ad accettare il congedo, e poi Nanny che irrompe in infermeria. Per non parlare di
Girodelle che  passa da una considerazione (
Nessuno potrebbe vantare un’autentica confidenza con una creatura tanto straordinaria!) ad una amara constatazione dell'esatto contrario (Oscar, Oscar, lui la chiama semplicemente Oscar).
Vado a recensire il seguito!

Recensore Veterano
18/03/23, ore 20:46
Cap. 2:

Cara Aaeru, finalmente riesco a fermarmi e lasciare due righe a questo what if in cui, secondo me, c'è tutto quello che impregna la storia, dal primo episodio all'ultimo. La voglia di parlarsi chiaro e l'incapacità reale di farlo, la necessità di sentirsi dire ciò che non si vuole ammettere, sentimenti sotto coscienza mascherati da qualcos'altro.
Anch'io credo che il momento in cui "se l’è ritrovato davanti, con il sorriso ammaccato e un impeccabile fazzoletto di batista per asciugare le lacrime" abbia segnato il riavvicinamento definitivo ma il perdono, riferito all'episodio 28, a mio avviso è stato immediato. I conti, in Normandia, li ha fatti solo con se stessa.
Un caro saluto

Recensore Master
18/03/23, ore 11:15
Cap. 2:

Carissima,
mi è tanto piaciuta questa rielaborazione e riscrittura intelligente e acuta dell'episodio 30; non ti nascondo che ho intimamente esultato
leggendo di un André naturalmente mancino (ma io ho iniziato a studiare scherma troppo da grandicella per poter essere corretta.. quanto ai tempi diversi, a scuola ho comunque imparato a mie spese a essere destrorsa).
Ho provato grande tenerezza in un punto particolare: quando annoti come Oscar si senta turbata e a disagio di fronte all'uniforme dei soldati della guardia che André si ostina a indossare anche a Palazzo Jarjayes: una notazione psicologica di non comune profondità, e cui ho talora pensato anche io.
E poi, mi piace molto come tu faccia ribadire ad André il rispetto e la gratitudine - ma per prima cosa il rispetto -che egli prova per il Generale Jarjayes: in fondo, è stato la figura più vicina a quella di un padre che il giovane abbia mai avuto.
A presto, vero, e grazie per questa tua storia,
d

Recensore Veterano
16/03/23, ore 18:36
Cap. 2:

Anche qui un fantastico secondo capitolo con un missing moment che potrebbe benissimo sfociare in un what if davvero molto interessante: bellissimo e sensuale il loro duello alla fontana, che li riporta ai bei tempi andati, pieni di innocenza e di silenzi, ma con qualcosa di nuovo, perché stavolta questi attimi sono riempiti dalle domande pressanti di Oscar, che alla fine riesce a provocare una reazione nell’anniversario e a farlo cedere.
Ma in fondo, come dice un famoso scrittore, “bisogna che tutto cambi perché tutto resti com’è”. Perché se anche i Nostri per un po’ si sono allontanati, ora si sino riavvicinati con nuove consapevolezze.
E che bello rivedere Andre’ così agile e combattivo.
Ancora bravissima e grazie!
Spero di rileggerti presto.
Un caro saluto,
G.
(Recensione modificata il 16/03/2023 - 06:37 pm)

Recensore Veterano
16/03/23, ore 18:12
Cap. 1:

Carissima Aeuru,
Che bellezza ritrovarti con questa continuazione della tua precedente e graditissima shot, poiché, anche stavolta, sei riuscita a creare un capitolo davvero intrigante attraverso una ricetta sofisticata e variegata: un missing moment in cui una porzione di anime è stata da te abilmente mescolata al manga e alla tua personale fantasia... davvero molto brava! Anche per quanto concerne la descrizione degli stati d’animo e dei pensieri dei personaggi.
Bellissimi gli scambi (e i non detti) tra Oscar e Alain, così come la visita di Nanny in infermeria per convincere il nipote a tornare a palazzo per ricevere delle cure adeguate.
Superbo il dialogo finale tra Andre' e Girodelle, molto in stile manga, dove quest'ultimo realizza definitivamente la profondità dell'intesa tra servo e padrona (perché purtroppo per lui è così).
Complimenti e grazie per aver condiviso questa chicca!
G.

(Recensione modificata il 16/03/2023 - 06:22 pm)

Recensore Master
16/03/23, ore 13:47
Cap. 2:

Intensissimo questo secondo capitolo, dove la scena viene interamente rubata da Oscar e André, i quali hanno avuto l’opportunità di riavvicinarsi in questi giorni di recupero delle forze da parte di André, di sentirsi nuovamente vicini come un tempo passato, di tornare quelli che erano sempre stati, pur con le dovute cautele, date da quanto intervenuto tra di loro che non può essere scordato. Poi il trambusto della vita riprende a rincorrerli con una nuova sfiorata sciagura, con il ferimento del Generale e con una Oscar sconvolta al suo capezzale, che però ha trovato la sua sponda sicura in quella mano che le ha porto un immacolato fazzoletto, segno e dimostrazione di comprensione, sostegno e vicinanza.
Ma il tempo incalza, il ritorno in caserma avverrà tra pochi giorni e André vuole tentare il tutto per tutto, anche perché ancora non ha capito quali siano le intenzioni di Oscar in merito alla sconcertante idea del padre di farle scegliere un pretendente fra i nobili che si presenteranno al ballo indetto in suo onore.
E qui la scena di loro due che si scontrano a duello è plasticamente visibile e sembra scorrere come sulla pellicola di un film: sono riuscita a vederli e a sentire la tensione che comunque intercorreva fra di loro.
Lui, che voleva essere pronto per qualsiasi evenienza, l’ha sfidata sul suo terreno, sapendo che Oscar non si sarebbe tirata indietro, anche se in lei è presente una profonda preoccupazione.
Cominciano le stoccate e Oscar si sorprende ancora una volta dell’abilità di André di uniformarsi a diverse situazioni, come quella di combattere con la mano sinistra, pur avendo imparato a forza a fare praticamente tutto, e in particolare a tenere una spada, con la mano destra essendo lui mancino di natura.
Quante sono le cose che André ha messo in atto pur di starle a fianco? Forse innumerevoli, tanto che non riesce a trovare veramente qualcosa che prevalga sull’altra.
Ma il duello ha una finalità che Andrè può cogliere solo in questa ultima occasione: mettere Oscar con le spalle al muro e farsi dire cosa lei voglia davvero per se stessa e non per sottostare al volere paterno per compiacerlo.
Il ballo in suo onore è una spina nel fianco per entrambi e lo scambio di battute è quanto mai diretto, soprattutto per André che non ha più nulla da perdere, poiché se Oscar deciderà di assecondare il padre, lui comprenderà quale sarà il suo posto da ora in avanti; mentre se non lo facesse, forse, vorrebbe significare che ha deciso in cuor suo e di sua sponte quale futuro vuole avere, operando così una vera e autentica scelta che si riverbererà nel suo futuro. Oscar sembra non voler comprendere che André le sta dando l’opportunità di affrancarsi dai doveri, almeno lei che può, a differenza sua che si sente vincolato alla sua scelta di starle a fianco indipendentemente da come e glielo dice a chiare lettere. Lui, prima di tutto, vuole che Oscar sia sempre pienamente se stessa e soprattutto che sia libera. Il sentimento che nutre per lei è impossibile da domare, ma è ben conscio di non poterlo imporre, e se Oscar accettasse mai di sposarsi si imporrebbe una vita che non è la sua, e il risultato sarebbe di sofferenza perchè non troverebbe quella felicità e quella serenità che lui auspica per lei.
Dopo che le parole di André sono state fin troppo chiare, Oscar sul finale dà segno di aver compreso tutto e pure di più, e con quella affermazione che non si sarebbe sposata tanto facilmente, accarezza il cuore di André che comprende lei lo abbia perdonato e possa finalmente lui perdonare se stesso.
Una storia egregiamente scritta e che ci ha regalato una visione alternativa quanto mai attinente ad entrambi i caratteri dei personaggi coinvolti, i quali sono pienamente loro, nella loro più pura essenza, quelli che abbiamo imparato ad amare, poiché in ogni storia in cui ogni autore si produce, qualcosa si svela, qualcosa viene reso più abbordabile o meglio appetibile per la comprensione di una storia che è complessa e può offrire svariati scenari, ma quello che è sorprendente è il riuscire a portare veramente vicino al cuore di chi legge la loro vita fatta di sensazioni ed emozioni partecipando nel condividere quanto loro accade.
Grazie, quindi, per la condivisione e complimenti vivissimi per la tua bravura nel tratteggiare e trattare questi personaggi.
Un affettuoso saluto, sperando di rileggerti prossimamente!

Recensore Master
16/03/23, ore 13:45
Cap. 1:

Mia cara Aaeru, una piacevolissima sorpresa trovare questo nuovo racconto che è il seguito perfetto al tuo precedente e bellissimo “La sola cosa da fare”.
Quando mi pongo alla lettura di una fanfiction apprezzo sempre la fantasia degli autori nel cercare sempre nuovi sbocchi ad una storia nota come quella che tutti noi amiamo, per cui, quando vedo tra le note “missing moment” e soprattutto “what if”, la mia mente si rianima perché potrò approfondire i fatti da una diversa angolazione, nel primo caso, o sorprendermi con scenari del tutto inusitati, con la seconda possibilità.
Qui sei stata molto abile a raccordare quanto successo all’armeria, immaginando un dopo e chiamando in soccorso una donna, Nonna Marie, la quale non si sarebbe limitata a tacere i suoi pensieri, ma avrebbe fatto di tutto per fare breccia nel cuore del nipote, sia per il suo bene che per quello di colei che, nel suo cuore, sarebbe sempre rimasta la sua bambina.
E infatti la ritroviamo in infermeria a cercare di convincere André ad usufruire della licenza che gli è stata accordata, tentando anche di sapere la motivazione di quanto gli è capitato.
Mi è piaciuto il confronto scontro tra Oscar e Alain, il quale non perde occasione per tacere, e in questo caso più che mai vuole e deve cercare di capire quella donna insondabile, quali siano i suoi pensieri e i suoi sentimenti nei confronti del suo amico André, che per lei sarebbe disposto a qualsiasi cosa pur di rimanerle a fianco, compreso rischiare e donare la sua vita per lei.
Nessuno dei due sembra disposto a cedere, o meglio a scendere a patti, ma entrambi hanno a cuore solo il bene di André, pur dimostrandolo in modi assai diversi. I dialoghi fra di loro risultano serrati ma pienamente sinceri, e ognuno dei due non tradisce la propria indole: algida e quasi scostante lei, nel suo contegno di comandante che nasconde una pena nel cuore, e sfrontato lui di fronte ad un superiore. Oscar è disposta a lasciarsi giudicare, anche in malo modo, da quel soldato che molto ha compreso, ma lei le sfide è abituata a vincerle e da sola, in questo particolare frangente, di fronte alla chiusura e alle reticenze di André, sa di non potercela fare, ma qualcun altro sì.
André pertanto cede alle insistenze della nonna, soprattutto quando lei gli riferisce quanto sia preoccupata in questi giorni Oscar, dopo aver rifiutato il matrimonio con Girodelle e con un ballo in preparazione per scegliere un altro eventuale pretendente. Attimi di quiete per André e subito dopo un precipitare in un altro abisso, perché lui comunque, data la sua condizione, resterebbe sempre ai margini della vita di lei.
Molto interessanti anche i pensieri di Girodelle, apprestatosi a recarsi a Palazzo Jarjayes per avere notizie circa il Generale ferito, rammentando quanto rare siano state le sue visite che avessero un carattere più confidenziale.
Seccato invece il colloquio con André, che ritrova in casa, come sempre d’altronde, sorprendendosi di vederlo ferito e percorso da un brivido pensando ai rischi a cui potrebbe essere sottoposta Oscar, dopo che André gli aveva riferito che il suo stato era frutto di “inconvenienti del mestiere”.
A riportare la calma interviene Oscar che, dal nulla è apparsa, facendo notare il suo arrivo dal passo ben conosciuto da entrambi, salutando con un insolito sorriso Girodelle e redarguendo André con dolcezza mista ad apprensione, dimostrazione che non sfugge all’occhio attento di Girodelle di quanto lui abbia sempre contato e continui a contare per Oscar, quasi fossero uno parte dell’altra.
Questa prima parte è stata decisamente intensa, grazie alla tua scrittura coinvolgente, e ha dato un volto nuovo ai fatti che conosciamo: ora proseguo nella lettura per lasciarmi sorprendere da cosa la tua fervida immaginazione, abbinata alla tua sensibilità, hanno pensato per il prosieguo. A più tardi!

Recensore Veterano
16/03/23, ore 01:19
Cap. 2:

Questa seconda parte completa e sublima la precedente, aprendosi risolutamente - e brillantemente- al what if.
Questa storia guarda dentro ai personaggi con rispetto e accortezza. E la bellezza di alcune delle espressioni con cui li accarezza lascia davvero senza parole. "Strozzata dall’angoscia, in maniera assai poco marziale, lei è crollata al capezzale paterno e se l’è ritrovato davanti, con il sorriso ammaccato e un impeccabile fazzoletto di batista per asciugare le lacrime."; “-Perché indossi l’uniforme qui, in casa?- Cancellando ogni illusione, avrebbe voluto aggiungere."; “E, ribadisco, tutto dipende da cosa farai tu: se deciderai di andare al ballo io obbedirò, altrimenti sarò impossibilitato a farlo.”
Non è facile trovare in una ff una così straordinaria capacità di portare avanti il gioco delle infinite possibilità senza mai allontanarsi, nemmeno per un attimo, da ciò che i personaggi, visceralmente ed autenticamente sono.
La storia è di quelle che non si dimenticano.
Ti rinnovo i miei più sinceri complimenti.
E spero di leggerti ancora.
A presto.
Octave
(Recensione modificata il 16/03/2023 - 06:31 am)

Recensore Veterano
16/03/23, ore 00:52
Cap. 1:

Quando ho letto - ed ammirato, assolutamente ammirato!- "La sola cosa da fare "non avevo, sinceramente, pensato ad un possibile sviluppo, che trovo invece adesso, leggendolo, convincente e, quasi, "necessario".
Questo felicissimo prosieguo si muove nell'alveo del missing moment, ma strizza l'occhio al what if, mentre i personaggi, con grazia ed eleganza rare, mantengono un equilibrio perfetto tra ciò che ci aspetteremmo e ciò che ci sorprende.
Le battute in bocca ai protagonisti sono incredibilmente efficaci : "“E chi ti dice che non glieli abbia accordati?”; “Sta a lui decidere”. Il filo dei loro pensieri è di un meraviglioso nitore: "Ma che ne vuoi sapere tu di noi?";"Diavolo di un comandante!".
Lo spirito dei personaggi mi sembra lontanissimo dall'essere tradito. Lo definirei piuttosto esaltato, colto nelle sfumature più sottili e distillato nella sua essenza più autentica.
Mi piace moltissimo. I miei più sinceri complimenti.
A presto.
Octave

Recensore Master
15/03/23, ore 23:44
Cap. 2:

Oserei dire che hai fatto un'introspezione e un'analisi perfette. Hai creato un missing moment perfettamente in linea con la storia originale e, anzi, ci hai regalato un finale anche migliore. Complimenti e a presto con un'altra bella storia come questa.

Recensore Master
15/03/23, ore 23:30
Cap. 1:

Molto bella la ricostruzione del dopo aggressione. Tutti i personaggi sono decisamente IC e ben approfonditi. Girodel, in particolare, che è molto "sfumato " qui, molto più che dopo il rifiuto di Oscar, prende coscienza del vero rapporto che intercorre tra il suo ex comandante e André. Bravo/a, vado a leggere la seconda parte.

Recensore Junior
15/03/23, ore 22:40
Cap. 2:

Carissima,
è stato un piacere poter essere utile con le mie conoscenze; porterò sempre con me la chiaccherata sulle coste incrinate di André! Anzi, grazie per la menzione anche se alla fine il grande e ottimo lavoro lo hai fatto unicamente tu volendo dare verosimiglianza ai danni subiti dallo stesso. La caratterizzazione dei tanti personaggi presi in considerazione è eccellente, così come l'idea di base di voler dare un tocco in più al post-matrimonio di Oscar (se ha senso chiamarlo così) regalandoci tante graditissime chicche tra cui la mia preferita: un velato, velatissimo, confronto tra André e un 'eclissato' Girodelle proprio da parte di quel rapporto unico e speciale che il primo gode con Oscar, che non manca mai di essergli presentato su un piatto d'argento.
"Perché non hai rifiutato?" urla del distacco tra i due, ma per fortuna si conclude con un tanto atteso e desiderato perdono reciproco e soprattutto... verso se stessi!