Ciao Flo,
siccome ero in treno e la connessione era troppo ballerina per ascoltare la musica, ero salita su Efp alla ricerca di qualcosa da leggere. Sfogliate le pagine del fandom di HP, mi è capitata sotto gli occhi la tua.
(In realtà avevo cliccato sul titolo perché attratta dall'introduzione, poi ho scoperto che la storia era la tua)
Come sai, la generazione di Harry non è esattamente il mio pane. Però, fin dalle prime righe, mi sono sentita catapultata l'interno della saga che ho tanto amato fin da bambini. Perché questo è Neville, il ragazzo un po' ingenuo, che finisce per essere ingannato dai suoi compagni più sgamati, di una dolcezza e semplicità che io trovo adorabile a livelli assurdi.
Poi, penso che sia superfluo dirlo e sospetto che tu lo sappia già, ma anche tutto il contorno - tutti i personaggi che ci mostri sullo sfondo, come Ginny, Oliver ❤, Hermione - è tremendamente canon.
Lo ammetto: sapere che gli avevano alterato i sensi, ma sembrava un po' troppo poco per Fred e George. Anche ad essere ottimisti, dubito che possano combinare così poco.
Non me la sento di "criticare" Neville se non è per niente convinto che Luna possa aiutarlo a risolvere la situazione in cui lo hanno cacciato. Insomma, la Corvonero non ha fatto della pragmaticità il pilastro della propria vita.
Anche se, questo va detto, è capace di pensare fuori dagli schemi e di fornire dei consigli utili (e a me è piaciuto il modo in cui gli ha fornito la soluzione, con la sua solita nonchalance).
Quando Neville ha ironizzato sul fatto che, forse, la sua anima gemella altro non è che un pennuto, mi è sfuggito un sorriso divertito. Perché questo è uno dei momenti per cui lo adoro.
E poi arriva lei
Aulica come una tifosa durante la finale della sua squadra del cuore, delicata come un frontale con un tir e amabile quanto la sabbia del costume.
Insomma, Pansy Parkinson in tutto il suo splendore.
(E qua confesso che non sapevo più cosa aspettarmi, perché avevo zero idee su come Neville si sarebbe potuto salvare)
Non ricordo molto della Pansy del libro ma, se dovessi descriverla, fornirei il ritratto della tua.
Serpeverde fino al midollo, senza veri amici, abituata a pensare solo a se stessa.
E stressata a causa di una situazione scolastica che, per quanto le permettesse di gongolare delle sventure di Potter e dei suoi compagni, inizia a starle stretta.
NO, PERÒ TU NON LA PUOI FAR FINIRE COSÌ!
Insomma, mi hai tenuta appesa per tutto il tempo, è da sadiche non prendere in considerazione di scrivere il continuo.
Io te la butto lì.
E ti mando anche un bacio,
Eli |