[Recensione Premio]
Eccomi! Recensisco nel bel mezzo della notte, avendo solo ora a disposizione il computer (sigh). Parto da questa raccolta di momenti tra Alex e Albert. Intanto, questo giocare con la pelle e le essenze l'uno dell'altra mi ha colpita moltossimo. In ogni scena sembra che entrambi abbiano addosso un po' dell'altro, che si parli di vestiti, di pelle, del maledetto virus, di ogni cosa che possa renderli un uno, e attimo dopo attimo quel loro attaccamento aumenta sempre più, raggiungendo l'apice. In mezzo a tutto questo - alle loro parole, ai loro gesti, ai loro pensieri - si vedono cenni di ciò che accade attorno a loro (c'è della lore ed è tanta e ben inserita). Ci sono un sacco di parti che mi sono piaciute, partiamo dall'inizio.
""I risultati della serie E?" chiede e Alex lo guarda con quei suoi occhi troppo azzurri e troppo trasparenti e sembra dissezionarlo - può quasi percepire le sue dita su e giù per costole, cercando il punto migliore in cui inserire la lama e poi tagliare e..." --- qui per esempio; mi piace come Albert noti lo sguardo di Alex, come questo scavi fuori e dentro di lui, facendolo sentire così esposto.
O ancora: "Alex tace, alzandosi e raggiungendolo; solleva il viso verso il suo - piedi nudi, unghie smaltate di rosa pallido, quasi casto - ed è in quei momenti che qualcosa si flette, assumendo la dimensione del giusto e dello sbagliato al contempo." --- questa è una delle descrizioni che m'è piaciuta di più, sembra descrivere alla perfezione, in maniera semplice e lineare, il rapporto che lega i due personaggi. Ancora una volta, Alex è dipinta in un modo che considero attraente e profondo, soffuso, che toglie quasi il respiro. Hai davvero un modo perfetto di dipingere ogni attimo.
Voglio segnalare anche questa parte (oh, sono tutte parti in cui Albert guarda Alex, che ci posso fare?): "L'avvolge nel suo cappotto - non il prototipo militare sviluppato per lui dalla Tricell, ma lo stesso modello Ulster nero di una vita prima - osservandola raggomitolarcisi dentro." --- qui sembra quasi vulnerabile, e non parlo solo di Alex; l'ultimo pensiero di Albert in questa scena rende chiaro quanto amare sia davvero un atto crudele per lui; per entrambi. E sembra un sentimento così forte e fragile e malsano, tutto al contempo. Bellissimo.
Ecco, qui: "La pelle la riconosce ancora prima della ragione." --- ancora una volta il tema del trovarsi, del percepirsi, che prende ogni riga di questi momenti che descrivi, e che emerge addirittura tirando in ballo quel che succede con Natalia (tra l'altro: probabilmente non riprenderanno mai più questa cosa di Natalia/Alex, perché andando avanti coi giochi hanno preso tutt'altra strada x_x).
Citerei anche il resto, ma devo dire che non finirei mai più, perché hai trovato tanti modi di renderli UNO parola per parola, scena dopo scena, scavando anche in chi legge. Ogni volta che leggo di loro e del modo in cui li scrivi, li muovi, li ami, ecco, io non so perché mi sento quasi a corto di fiato (sento anche un qualcosa di malsano e attraente al tempo stesso che decisamente non mi dispiace). Ad ogni modo, ho apprezzato tantissimo il tutto, il finale soprattutto, quasi drammatico e bellissimo, un tocco di classe che chiude alla perfezione questi momenti. Ancora una volta, ho trovato evocativo e bello il tuo modo di scrivere, con uno stile che adoro e non si fa mancare niente. Complimenti!
Ti lascio, un bacione!
Mokochan
|