Recensioni per
Di strappi e scorci nel cielo
di paige95

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/12/23, ore 18:24

Ma buongiorno, anzi buonasera **
è da una vita che non passo sul tuo profilo, sono stata latitantissima un po' ovunque çç e mi spiace assai, ma oggi sto cercando di saltellare qua e là per rimediare.
Che sorpresa questa storia su Draco Malfoy **, l'ho trovata veramente bellissima, e la seconda persona usata in maniera assolutamente magistrale, a fare da coscienza che accoglie il flusso di pensieri di Draco e cerca di aiutarlo a perdonarsi. Credo che per chi ha peccato sia questa la cosa più difficile in assoluto, non tanto il chiedere perdono, quanto il convincersi di essere degni di riceverlo. Ho adorato una frase che hai messo alla fine, ossia che la felicità è un diritto anche dei perdenti: diamine è proprio così, e la felicità per Draco arriva proprio quando riesce a fare pace con sé stesso, ad accettarsi, a credere davvero in un futuro pieno di amore con Astoria e Scorpius. L'amore salva, sempre. Lo ha salvato quello di Silente, che nonostante tutto ha dimostrato di tenere quasi più a lui che ad Harry (paradossale!), lo ha salvato l'amore di Narcissa, e alla fine quello di sua moglie. Stupendo anche il momento del tribunale, con un piccolo gesto di affetto che non manca nemmeno da parte della più improbabile di tutti, Hermione.
Insomma, ti faccio tantissimi sinceri complimenti per questa storia ♥
Un abbraccio e buon anno nuovo ♥

Benni

Recensore Master
03/12/23, ore 15:49

Ciao, Paige! Finora non avevo letto niente di tuo e, spulciando il tuo profilo, ho notato diverse storie sull'universo di Harry Potter, che adoro; ho deciso di iniziare da questa one shot su un personaggio che adoro (nei libri, nei film è ridotto a u a macchietta) proprio per la sua complessità, le sue luci e ombre: Draco Malfoy. Non posso credere che non scriva spesso di lui, perché sei riuscita a tratteggiare alla perfezione la sua interiorità da ragazzo, prima, e uomo, poi, sconfitto dalla vita su più fronti. Chapeau! Tornerò sicuramente a leggere altro... Coi miei tempi da lumaca, ma tornerò! Serpentina

Recensore Master
02/09/23, ore 22:33

Ciao cara!
Non mi ricordo se ho mai recensito niente di tuo, così approfitto della nuova iniziativa di Madama Rosmenta per passare finalmente in ogni caso. Ho adocchiato diverse cosine (che di sicuro leggerò più avanti), ma visto che ormai Hogwarts è alle porte ho deciso per questa storia.
So che Draco Malfoy non è tra i tuoi personaggi preferiti, quindi ero davvero curiosa di vedere cosa avevi scritto su di lui... Ovviamente l'angst anche qui la fa da padrone, ma sono rimasta colpita di vedere la tragedia dal punto di vista di Draco. L'omicidio di Silente l'ha segnato nel profondo, è stato il suo punto di svolta, e il preside che tutto vede e tutto sa, l'aveva capito e l'ha salvato prima che fosse troppo tardi. La descrizione di quello sguardo e del tormento interiore di Draco mi sembrava di vederli e sentirli come se fossero i miei! Ma anche tutto il resto... Le tue parole fanno davvero immergere del tutto i lettori nella storia. Nonostante la vista costellata di tragedie, per fortuna la storia ha un finale speranzoso... È stato molto triste vedere come Draco continuasse ad auto punirsi, cercando in tutti i modi di allontanare la moglie che lo ama, vivendo anche la sua gravidanza come se fosse il frutto di una violenza, ma per fortuna la nascita del piccolo e innocente Scorpius ha ridimensionamento tutti i suoi tormenti, mostrandogli un futuro migliore.
"...la felicità è un diritto anche dei perdenti" cito questa frase del finale per concludere anch'io, perché giuro che l'ho trovata meravigliosa! 😢❤
Spero di tornare presto dalla tue parti!
Un abbraccio,
Barby

Recensore Veterano
24/06/23, ore 10:24

Mi mancava leggere qualcosa di tuo e appena ho visto questa storia mi sono fiondata su di essa.
Non ho mai creduto a un Draco obbligato a prendere il Marchio Nero e mi spiego meglio: è stato obbligato, sì, ma dalla propria morale e dall'amore che prova per i suoi genitori, ma non da altri nel senso che nessuno lo ha preso per il collo e gli ha imposto il Marchio.
Fatto sta, che credo tu lo abbia reso al meglio: hai scritto un'introspezione perfetta per come vedo io questo personaggio, che tra l'altro è uno dei miei preferiti.
Mi è piaciuto davvero tanto il modo in cui hai descritto i motivi per cui si è lasciato salvare da Harry nella Stanza delle Necessità; mi è piaciuto il modo in cui hai raccontato la sua entrata nel tribunale del Ministero (capo chino, sguardo basso, consapevole di essere lui stesso la macchia nella storia che è appena stata scritta con la fine della guerra e la vittoria dei giusti).
Quello che più mi è piaciuto è il modo in cui hai descritto le sue emozioni di fronte alla nascita di Scorpius: credo sia giusto che un genitore con un passato del genere non provi solo l'emozione pura per la nascita di un figlio, ma anche paura, stanchezza, almeno fino a che non incrocia il suo sguardo.
Vediamo Astoria solo alla fine di questa short, dice giusto un paio di frasi, ma lascia un'impronta così profonda che è come se fosse stata presente in tutta la storia: hai dedicato giusto un paragrafo a loro come coppia, ma lo hai fatto in maniera magistrale ed è facilissimo immaginare tutta la loro storia,il loro avvicinarsi, la ritrosia di Draco e la testardaggine di Astoria.
Bellissimo il modo in cui chiudi questa short e sì, Draco, puoi perdonarti.
Noi lo abbiamo fatto ❤️

Recensore Veterano
11/06/23, ore 18:05

Ciao!
Di solito inizio i miei commenti alle tue storie con "non sono la mia coppia preferita ma...",
in questo caso, invece, iniziò con il dire che Draco è uno dei miei personaggi preferiti e lo è proprio per tutte le cose che ci hai raccontato in modo così emotivamente coinvolgente in questa storia.
"Di strappi di cielo" credo che si adatti perfettamente a Draco, che si sente lacerato tra la sua famiglia e l'idea di poter essere qualcosa di diverso. Ci hai raccontato un ragazzino smarrito, terrorizzato, profondamente solo, che trovo sia esattamente il motivo per cui ho iniziato ad apprezzare questo personaggio. Io non credo che Draco non sia amato ( e infatti vediamo apparire Narcissa) ma che sia profondamente invidioso di un amore diverso da quello della famiglia di origine e che per lui si è rivelato disastroso ( e , infatti, qui il grande assente è Lucius, per cui Draco sembra provare un giusto risentimento feroce, anche se io sono convinta che anche suo padre lo abbi amato, sebbene in un modo sbagliato).
molto bello anche come prima Draco si rivolga al Preside che deve uccidere chiamandolo per cognome, poi , in un momento estremamente toccante, lo chimi Albus.
e se Silente può perdonare un ragazzino intrappolato in un gioco più grande di lui, Draco stesso non può perdonarsi... non si reputa degno del perdono, così come non si reputa degno d'amore... fino a quando l'Amore diventa più forte persino dei sensi di colpa.
Sullo sfondo, oltre la redenzione, io ci vedo anche l'amore totale che solo una madre può dare: da Narcissa ad Astoria, con un pizzico di Hermione Granger-Weasley sullo sfondo.
Concludo facendoti ancora tanti complimenti, come al solito riesci a toccarmi l'anima con le tue storie!
un abbraccio 
Flo

Recensore Master
19/05/23, ore 11:02

Ciao vale!
Ti avevo promesso che sarei passato e mantengo la promessa (con diversi giorni di ritardo ma, vabbè, facciamo finta di nulla .-.) perché Draco è uno di quei personaggi che ho detestato praticamente fino a metà del sesto libro, fino alla scena dello scontro con Harry. Non capivo perché le persone fossero così ammalate da quello che a tutti gli effetti era un semplice figlio di papà viziato.
Poi è arrivata la sera della morte di Silente, e anche il settimo libro, e il mio giudizio è lentamente lievemente cambiato.

Il primo frammento di questa storia mi ha davvero colpito anche perché è forse la prima volta che qualcuno parla Draco mostrando pietà, Draco si aspetta, forse, che Silente sia spaventato ma questa foggia di pietà, nei suoi confronti, da parte di chi sta per morire lo sconvolge.
Tutto si sarebbe aspettato tranne quello. Forse tutto si sarebbe aspettato che trovarsi Harry di fronte a Villa Malfoy e forse tutto si sarebbe aspettato tranne venir salvato dalla sua vecchia nemesi.

E quindi finisce la guerra e quindi si apre una fase che mi sono sempre immaginato difficile per Draco e la sua famiglia. Draco ha subito troppe cose eppure non ha fatto niente, banalmente perché non poteva, forse, per bloccare l'opera della zia e degli altri Mangiamorte.
Omertà, un qualcosa di peggio, forse anche meno onorevole dei peccati commessi dalla zia e dal padre.
Ignavi, guardati con sospetto dai vecchi nemici e guardato con disprezzo dai vecchi amici.

E allora arriva l'ultimo frammento di questa bellissima storia che ci dà un po' di sollievo, ci fornisce le basi per comprendere che forse Draco alla fine è riuscito a perdonare se stesso, forse. Grazie un figlio potrà smettere di pensare a quello che è accaduto, a quello che è stato, e concentrarsi sul futuro, su quello che sarà, su quello che potrà cercare di fare per dare un futuro migliore al figlio, un futuro nel quale non dovrà subire quello che ha subito lui.

Non c'è molto altro da dire, sai che adoro il modo in cui scrivi, e vederti trattare di Draco mi ha piacevolmente sorpreso perché sei riuscita a tratteggiare meticolosamente il personaggio, a suo modo molto tratteggiato a sua volta.
E lo hai fatto con grande maestria.

Un abbraccione grande, Michi

Recensore Veterano
16/05/23, ore 16:54

Buonaseeeeera! XD
Sono sicurissima che non ti aspettassi una mia visita, ma eccomi qui, perché questa storia ha solleticato il mio interesse, e leggerla fino alla fine mi strizzato un pò il cuore e fatto pizzicare gli occhi.
Ammetto che non ho amato in modo particolare il personaggio di Draco, salvo poi, rileggendo diverse volte l'opera, comprenderlo un pò meglio, rendermi conto che lui non è cattivo nel vero senso della parola. Il suo è un personaggio grigio, un bullo che non si è ancora macchiato di qualcosa di grave, che può ancora cambiare. E proprio da questo concetto tu parti, quando ce lo mostri davanti a un Silente che conosce bene i suoi alunni, conosce anche Draco, e sa che se compisse davvero quel passo in avanti, per la sua anima non ci sarebbe ritorno. Poco importa che in questo momento Draco sia sconvolto, che si senta diviso tra ciò che dovrebbe fare, come Mangiamorte, e ciò che non vorrebbe fare, per quanto probabilmente non lo ammetterebbe mai, il Preside sa cosa è giusto per quel povero Serpeverde, sa che lo deve preservare a qualsiasi costo.
Ma Draco cosa sa? Cosa desidera? Cosa vuole?
Ce lo mostri sempre più incerto, persino quando Harry gli salva la vita. E qui mi è piaciuto come il tuo Draco si renda conto di come Harry non abbia avuto pietà di lui o altro, è il suo modo di agire in ogni situazione, sempre sicuro, sempre certo, a differenza del biondo che probabilmente quella sicurezza l'avrebbe desiderata tante volte, ma non l'ha mai davvero avuta.
E ancora, ci mostri Draco al Ministero, e qui ho amato il momento finale in cui compare Narcissa, un'apparizione delicata ma sicura, come solo una madre può essere. La madre che protegge il proprio figlio a qualsiasi costo, che gli mostra amore sempre e comunque, mentre quel figlio percepisce solo disprezzo. Credo che il nuovo punto di partenza di Draco possa essere visto proprio in quel frangente: l'amore che altri già conoscono (Hermione e Ron) e che lui riscopre attraverso le attenzioni della propria madre (amore in senso universale!)
E infine la parte incentrata sul suo rapporto con Astoria, vista come persona capace di aiutarlo nel suo percorso di redenzione e perdono, capace di amarlo, di donargli un figlio, una nuova famiglia, una nuova vita. Sono arrivata alla parte finale sperando ardentemente che Draco sia in grado di perdonarsi e di vivere pienamente, se lo merita anche lui; e se mi hai fatto giungere a empatizzare così tanto col personaggio vuol dire che lo hai descritto e mosso in maniera davvero impeccabile, e questo in barba al fatto che non avessi mai scritto nulla su di lui.
Ti faccio davvero tantissimi complimenti, te li meriti tutti! <3
Un abbraccio.
Lina

Recensore Master
14/05/23, ore 19:58

Ciao! Ero curiosissima di leggere questa tua storia su Draco, ancora di più quando ho letto nelle tue note che non avevi mai scritto niente su di lui, ma io sono volata a leggerla appena ho potuto perché ho sempre pensato che Draco fosse un personaggio molto tormentato, prima pressato dal padre, poi costretto a seguire Voldemort... insomma, proprio uno di quei personaggi che una scrittrice sensibile e delicata come te può rendere al meglio!
E non mi sbagliavo, hai fatto un lavoro splendido come al solito (ma non mi sorprende!). Devo ammettere che avevo dimenticato che è Draco a far precipitare Silente dalla Torre, probabilmente al tempo lo avevo odiato per questo, ma nella tua bellissima interpretazione si coglie tutto il dolore, la disperazione, il senso di colpa di Draco che davvero non ha scelta, tutte le scelte sono state fatte da altri al posto suo, è stato il padre a volerlo come Mangiamorte, a volerlo seguace di Voldemort. E anzi, in questo tuo approfondimento mi viene da dire che, in realtà, Silente si è quasi un po' "meritato" questa fine, visto che per anni ha tenuto a distanza Draco, non si è interessato più di tanto al fatto che fosse manovrato dal padre, ha visto di lui quello che voleva vedere, e infatti proprio alla fine il Preside comprende di aver sbagliato con quel suo studente, si pente e cerca di rimediare, ma ormai è troppo tardi.
Nell'episodio di Harry che gli salva la vita si scorge già la tragedia di Draco che invece pensa che la sua vita non valga la pena di essere salvata, che non sa più nemmeno chi sia in realtà, forse non lo ha mai saputo, troppo impegnato a cercare di essere chi voleva suo padre.
Lo stesso avviene al processo. Draco viene considerato un testimone piuttosto che un colpevole, non sarà condannato ad Azkaban, ma alla fine si sente disprezzato da tutti, dai vincitori per essere comunque stato per un periodo un Mangiamorte e aver ucciso Silente, dai vinti perché non ha avuto il coraggio di stare dalla loro parte, perché hai tradito il tuo sangue puro. Però proprio quel momento segna anche l'inizio della rinascita, grazie all'amore, che prima è l'amore di sua madre Narcissa, un amore vero, non come quello interessato del padre che voleva solo fare di lui la sua copia, e poi è l'amore della moglie Astoria. Draco sembra sforzarsi di non ricambiare l'amore di Astoria, non si sente degno di lei, non si sente degno di niente, neanche di avere un figlio, cosa potrà mai dare a un figlio uno come lui? Poi, però, quando Astoria gli porta il bambino e lui lo guarda per la prima volta, finalmente capisce che tutto può ricominciare, che il passato si può dimenticare e che il piccolo Malfoy che ha davanti è puro, innocente, e che lui potrà insegnargli le cose giuste, non come ha fatto suo padre, che quel bimbo è proprio la sua seconda occasione di redimersi, perdonarsi, far pace con se stesso e il suo passato e creare un futuro migliore per tutti loro, per se stesso, per suo figlio, per la sua nuova famiglia, grazie all'amore di Astoria.
Sei stata intensissima e profonda nell'analizzare la sofferenza di Draco, il suo sentirsi ormai condannato, imperdonabile, indegno persino di vivere e poi la sua rinascita lenta e graduale con l'aiuto di Narcissa e Astoria e con la nascita del piccolo Scorpius. Un bellissimo ritratto di questo personaggio complesso, spesso banalizzato o eccessivamente semplificato, mentre tu ne hai colto tutte le sfumature. Come sempre ti faccio tanti complimenti e sono sempre felicissima quando pubblichi una nuova storia, mi fa tanto piacere che tu sia tornata a scrivere!
Bravissima, a presto!
Abby

Recensore Master
09/05/23, ore 12:21

Carissima^^
Era da tanto che non passavo dalle tue parti e sentivo la mancanza dei tuoi scritti ❤️❤️
Purtroppo ho sempre difficoltà quando si tratta di fanfiction, soprattutto in fandom che conosco poco. Una delle caratteristiche delle tue storie è che trattano temi universali, dunque anche senza scendere nei dettagli della narrazione riesci a trasmettere le emozioni dei tuoi personaggi e a suscitare importanti riflessioni sulle tematiche affrontate.
In questo racconto in particolare direi che il tema principale è quello della redenzione.
Affronti una tematica delicata e complessa sull'origine del male, è qualcosa di intrinseco e inevitabile oppure è una libera scelta?
Al protagonista è stata concessa una seconda possibilità, una grazia che però si rivela un'altra condanna, ovvero vivere con la consapevolezza e i sensi di colpa. E' comprensibile che Draco dubiti di se stesso dopo essersi comportato come coloro che ha sempre considerato come traditori, egli stesso si vede in quel modo.
Nemmeno il tempo può curare le profonde ferite dell'anima.
Anche questa volta l'amore è visto come l'unica speranza per un futuro diverso dal tormentato passato. La nascita di un figlio, puro e innocente, è un nuovo inizio. Come genitore Draco riconosce di avere qualcosa di buono da condividere con chi ama. Non può cambiare il passato, ma deve fare del suo meglio per non tradire la fiducia di chi gli è rimasto accanto.
Un racconto molto intenso, l'ho letto con molto piacere pur non essendo a conoscenza di tutte le vicende. Spero di non aver scritto troppe insensatezze^^
Complimenti, è sempre un piacere passare dalle tue parti.
A presto! :)

Recensore Veterano
01/05/23, ore 18:22

Tesoro. <3
Finalmente, passo anche da te con una recensione, dopo tutte le belle parole che mi hai lasciato in questi mesi per le mie storie, di cui tra l'altro ti ringrazio.

Lo sai, ormai, sono molto lontana dal mondo di HP, ma lo sono ancora di più dal personaggio di Draco, che non ho mai chissà quanto apprezzato.
Però, l'ho fatto con questa oneshot che ho trovato scritta meglio rispetto all'ultima che hai postato. Ho trovato la lettura molto più scorrevole nello stile già di tuo molto poetico. E poi, penso che la seconda persona sia stata una scelta molto accurata con cui narrare la storia.

Di questa storia, mi ha colpita molto come hai affrontato la difficoltà di Draco nella prima scena, quando doveva uccidere Silente. Mi è piaciuto come hai scritto il contrasto attraverso la tua penna di lui che vorrebbe ucciderlo contro il suo non riuscirci. Per non parlare di Silente che non vuole che lui si macchi di omicidio. Hai scritto questo concetto in maniera molto delicata, proprio come hai scritto l'ultima scena, la seconda che mi ha colpita forse ancora di più, perché dopo tutti questi anni, dopo una donna, un matrimonio e un figlio, hai scritto di un Draco ancora sofferente, che non si è ancora perdonato. E hai saputo scrivere tutto il dolore che ne trapela.

Ho adorato anche tanto il titolo.
L'ho trovato molto originale.

Un abbraccio.