Ciao Fiore! |
Ciao. Comincio da qui ...forse perché è il capitolo che mi ha colpito di più. Ho gia avuto modo di dirti quanto apprezzi il fatto che tu sia riuscita a "svelarti", in questa raccolta, in modo così netto, senza remore, filtri ma nemmeno fiocchetti e fronzoli. Sei cruda, concreta, lucida e hai la capacità di trasportarmi con te. Nell'abisso più tetro. Quello che ti fa urlare "Ma com'è possibile?!"...e poi ti fa dire, con la medesima enfasi "È possibile". Sono con te davanti a quelle televisioni spente. Mi domando, con la tua stessa frustrazione, perché le tue zie non siano intervenute in modo più incisivo. Vivo quel sentimento di solitudine che racconti. Loro almeno erano un gruppo. Tu no. Tu eri da sola ad affrontare il sadismo e il dispotismo di tua madre. Forse erano ancora inconsciamente succubi, anche loro. La mente umana è una macchina complicata, che ha ingranaggi minuscoli, basta un pulviscolo a mandare in corto. Sono con te a colorare quel bruco dal faccino rubicondo...e sono con te a subirmi la punizione (da denuncia) della maestra Troianna (mai pseudonimo fu più azzeccato). E piaceva a tua madre. Be', questo almeno non mi stupisce. Scontro fra Titani. In questo apprezzo la presenza di zia Sara. Almeno è bastato raccontare la verità. Sono con te dal parrucchiere e dopo...in quella foto di giugno. E sono anche "fuori" dalla foto e io, "la profonda sofferenza sul tuo viso"...la vedo. |
Accidenti. Adesso capisco perché ti intendo così bene, tu hai subito delle umiliazioni peggiori delle mie, tuttavia hai vissuto delle dinamiche molto simili. Il fatto che i bambini e i ragazzi siano indifesi e incapaci di badare a se stessi è proprio il motivo che mi ha spinto ad essere professore. I nonni e gli zii capiscono cosa sia giusto e cosa sia sbagliato ma faticano ad aiutare perché rischiano di essere estromessi (come è successo proprio ai miei zii quando io e le mie sorelle eravamo piccoli). |