Recensioni per
(Abbiamo dimenticato) mille e una notte
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/09/23, ore 17:10

Vorrei lasciarti una super recensione, ma ti confesso che sono arrivata alla fine della storia senza parole, senza niente da aggiungere, e non posso dire che: BELLA ❤️ A parte che mi sono resa conto solo alla fine che stavo continuando a sbattere le palpebre perché mi si erano appannati gli occhi *.* È tutto così triste, amaro, e poi dolce e comunque doloroso. Solitamente adoro il tuo Gilderoy perché è alla moda, frizzante, mi fa sorridere con il suo essere un po' snob...in questa versione mi ha proprio spezzato il cuore. Sembra il fantasma di sé stesso, in un certo senso ha il sentore di cosa era stato, ma non riesce più ad afferrarlo, e come se non bastasse sembra che tutti lo disprezzino e lui non sa nemmeno più perché 😭 Non merita tutto questo. Alla fine però c'è una piccola luce, ed è bellissimo che ci sia ancora qualcuno che lo ama, esattamente per ciò che è. Scalda il cuore quella frase. Credo tu abbia usato in maniera eccezionale il prompt che ti è capitato (? Non so come funzionava challenge). Grazie per la bella lettura, sei eccezionale ❤️

Recensore Veterano
12/07/23, ore 18:47

Ciao Greta,
arrivo anche da questa storia che già avevo amato durante la Challenge e ancora di più in questa versione che posso leggere con calma, in un pomeriggio che di gioie ne ha poche ma almeno una l’ha trovata. A volte, quando ragiono sulle coppie che definiamo crack, dico: come? Come un’autrice ha avuto l’idea di unire due personaggi e due destini e scrivere la loro storia? Quando penso a questo, penso specialmente ai tuoi Kingsley e Gilderoy. Perché insieme, nel tuo ritratto che a volte è divertente, altre romantico, altre erotico e qui struggente, ci trovo una compiutezza rara, una potenzialità grandissima ma taciuta, nascosta, che tu hai saputo tirare fuori, a mo’ di archeologa (madonna oggi che roba dico), tra le mille e mille informazioni con cui ci ha travolte e sepolte la Rowling.
So quanto ti stia a cuore il tema della memoria perduta e penso che, con il Gilderoy del dopo, la tua scrittura trovi una dimensione di delicatezza nuova, come una coccola o una carezza. Ho amato quello spazio di sottrazione del prima e del dopo, un confronto davvero impietoso che non regge e che annichilisce: tutti, da Gilderoy alle infermiere alle persone dallo sguardo di arrabbiato, nemmeno impietosito; tutti, tranne uno. Tra le ferite sul corpo e in fondo al cuore di Kingsley, una è sicuramente la più profonda: quella di vedere negli occhi di Gilderoy il vuoto, ma non il vuoto in sé, il vuoto della sua assenza, della mancanza di riconoscimento. Amo la sua pazienza di spiegargli tutto da capo – le bellezze e le brutture della sua vita – senza nascondere nulla, perché alla fine lui ha amato un uomo nella sua complessità, nelle mille sfaccettature degli errori e dei successi. Errori che ora, lì, senza memoria di una vita vissuta, sta pagando già a sufficienza. La frase finale poi mi ha crepato il cuore, perché Kingsley è enorme, dentro e fuori, ma Gilderoy è umano… e fra noi ci sono molti più umani che uomini dal cuore gigante.
Grazie per questa ennesima perla e complimenti, tanti tanti, come sempre, per aver reso possibile così tanto in mezz’ora.
Ti abbraccio

Recensore Master
12/07/23, ore 10:33

Non ho idea se la mia interpretazione sia corretta (non pretendo che lo sia, per me ogni lettore vede ciò che vuole, non ciò che l'autore vuole che sia visto). Quindi, non so se è così che la storia è stata scritta, ma io ci vedo questo: una persona anziana, malata, magari qualcosa come alzheimer, per i continui rimandi alla vecchiaia, alle rughe, ai capelli grigi, soprattutto alle infermiere perché essendo malato ha bisogno di cure. e ovviamente i riferimenti alla memoria persa. Ho adorato questa flash, come hai sviluppato questo tema, come lo hai reso dal punto di vista della persona malata invece che degli altri. Il finale è stato molto inaspettato, quella frase che gli dice Shacklebolt l'ho trovata bellissima, complimenti. Per quanto Gilderoy non ricorda il suo amato, comunque vede nel modo in cui gli parla tracce di quell'amore che li ha uniti e questo, riuscire a sentire cosa gli sta comunicando l'altro anche se per Gilderoy l'altro è quasi uno sconosciuto, l'ho trovato molto bello e delicato. Complimenti. Come al solito sono in ammirazione per la velocità con cui riesci a tirare fuori frasi di una bellezza incredibile, soprattutto l'incipit mi ha catturato un casino, ma anche temi così difficili come la malattia in uno spazio di mezz'ora. Wow. Tanti tanti complimenti!

Recensore Master
11/07/23, ore 22:55

Ciao Greta ❤
Approfitto di un minuto libero che ho questa sera per lasciarti una veloce recensione. Che bello ritrovare i tuoi Kingsley e Gilderoy: mi sono innamorata di loro nelle tue altre storie e adoro come tu te ne prenda cura. Fai con loro come Kingsley fa con Gilderoy: si prende cura di lui nel dopo, non gli importa di ripetere sempre e in continuazione le stesse storie.
Trovo che tu sia stata bravissima a rendere il prompt e amo come tu abbia disseminato in frasi un dolore di essere un prima e un dopo, il dolore di essere d'oro e poi di ferro (che immagini meravigliose riesci a creare?). Amo che ci sia un prima pieno di lettere nascoste dentro una scatola colorata del suo colore preferito, che sia tutto pieno di vita e poi... poi Gilderoy è solo un nome sulle labbra delle infermiere che fuori da quell'ospedale se lo dimenticano. Lui non è più nessuno per nessuno.
O forse è qualcuno per un uomo di cui non ricorda più il profumo. Che male, mamma mia, Greta. Che male.
Sei stata bravissima, complimenti!
Sia ❤