Recensioni per
Quattro passi nel buio
di Mary Black

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/09/23, ore 14:15

A me la coppia Bellatrix/Voldemort non dispiace ma preferisco leggerne dal punto di vista di Bella- trovo infatti che la sua ossessione per il suo Signore Oscuro e Maestro sia particolarmente interessante da leggere e sviscerare, perchè vi è l’aspetto erotico, certo, ma anche l’adorazione cui un’allieva verso il proprio mentore e quella dei membri di una setta verso il proprio leader. Insomma, un mix micidiale di appassionante disfunzionalità.
In questa fic però mi è piaciuto soprattutto anche come hai giustificato l’attrazione di Voldemort per lei, anche se si distacca dai miei personali headcanon- ho sempre pensato che, oltre alla tiepida predilezione che provava per lei simile a quella che si può provare per un cane fedele, Voldemort fosse anche attratto dall’idea di rendere una donna Purosangue nata in una delle famiglie più aristocratiche una sua “creatura”, potentissima in battaglia ma in privato ai suoi servizi e ai suoi piedi in tutti i sensi.
Questa era l’idea che mi ero fatta della ship leggendo altre fanfiction, soprattutto nel fandom inglese.
Il ritratto di Voldemort e Bellatrix che hai dato invece tu con questa shot è completamente diverso. E forse mi piace anche di più.
Perchè l’idea che l’attrazione di Tom/Voldemort per lei nasce dal fatto che lei NON HA PAURA DI MORIRE, si rende conto Voldemort guardandola in battaglia, è assolutamente geniale. Una contraddizione che si incastra benissimo nella psicologia del personaggio- non siamo forse tutti inconsciamente attratti dalle qualità che sappiamo di non avere, da chi non teme cose di cui noi stessi vorremmo non aver paura? La paura della morte è sempre stata la più grande debolezza di Tom Riddle prima e di Voldemort poi, e ha senso che notare l’assenza di questa paura in Bella sia ciò che faccia scattare per il Signore Oscuro la scintilla dell’eros.
Inoltre si riaggancia al filo di amore-morte, o meglio Eros e Thanatos, che attraversa tutta questa raccolta.
Come se Voldemort/Tom, con tutte le sue psicosi e i suoi disturbi e i suoi horcurx, abbia sempre bisogno di una vicinanza alla morte, al sangue, perchè si instauri un’attrazione erotica.
Ho amato il ritratto di questa Bellatrix che, fino a che la morte non arriva, vuole solo ballare. Ballare col sangue, ballare col rischio, ballare causando morti e tra i morti, rischiando sempre di finire tra loro senza mai pensarci troppo.
È così Black, così incosciente, così aristocratica, così superba- la sua attrazione per Voldemort spesso viene usata come una caratteristica che “indebolisce” il personaggio, rendendola ossessiva e dipendente, e tu invece ne fai un ritratto molto più fiera, di una Bellatrix che gode consapevole dell’invidia che gli altri Mangiamorte nutrono per lei, che dentro di se’ ride sprezzante della gelosia del marito, e arrogantemente si sente superiore a tutte le altre donne (“tracce sudicie del sesso a cui appartiene”, mentre lei diventando !angiamorte, nella sua testa, si eleva dalla loro condizione. Non so perchè in quel pezzo, e solo quel pezzo, la tua Bellatrix mi ha dato delle vibes alla Cersei Lannister).