Recensioni per
Engramma
di syila

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/06/25, ore 17:33
Cap. 1:

Ciao syila!
Complice questa domenica infuocata, eccomi di nuovo a curiosare fra le tue storie. Come avevo detto, ho intenzione di leggermi tutte le tue "soprannaturali" per poi proseguire con le altre.
Bella questa OS, davvero meravigliosa! E' stato un incredibile viaggio, e me lo sono goduto riga dopo riga. I tuoi "mondi" sono intriganti, seducenti. Si avvicinano moltissimo a quelli che immagino io, pertanto è sempre un piacere affidarsi alla tua narrazione.
Che dolcezza Alaric bambino e suo nonno Pascal. Mi sono immaginata la campagna francese, e questo ragazzino che corre portando a casa, trionfante, le uova. E' stato molto bello entrare nel contesto. Si comincia a parlare di magia, di maghi, di esperimenti. I genitori di Alaric sono scomparsi (morti?) e il nonno, un mago che costruisce artefatti (l'ho amata questa cosa! *-*) si occupa di lui.
Purtroppo qualcosa va storto. La deflagrazione magica porta via in poco tempo tutto il mondo di Alaric, che ne esce devastato.
Si mette quindi in moto tutta una rete magica che tenta di aiutare il ragazzino, e conosciamo il professor Casati Gioia, una figura davvero molto affascinante che merita sicuramente un approfondimento! *-*
Nessun metodo sembra funzionare su Alaric, che si dimostra un giovane ribelle e poco controllabile. Ed ecco che arriva la proposta di spostarsi in una diversa dimensione magica... Per me ci sono tutte le premesse per un'avventura coi fiocchi! E penso proprio di cominciare Storia di Yin e Yang appena possibile. Dammi solo il tempo di concludere qualche lettura che ho in arretrato ^^
Detto ciò... sappi che il personaggio di Alaric mi è piaciuto davvero tanto. Questo ragazzo amaro, spigoloso, un po' cupo mi ha conquistata. Non è che abbia una passione per gli scontrosi, sia chiaro, ma mi ha colpito la sua storia. Inoltre, da bambino, possedeva quel raro fuoco negli occhi che è proprio degli arditi, e sono certa che quella fiamma divamperà di nuovo. Alaric ha "solo" bisogno di trovare la sua dimensione - in questo caso in tutti i sensi! xD
Leggo poi Theia, paredra... tutti termini a me molto cari.
Come sempre è stato un piacere immergermi in un tuo racconto! Ottimi anche i personaggi secondari, tutti assolutamente degni di interesse ^^
Mi complimento per te per questo meraviglioso lavoro e, a questo punto, ti dico "a presto" ^_^
Un caro saluto,
Antagonista
(Recensione modificata il 08/06/2025 - 05:36 pm)

Recensore Veterano
17/04/25, ore 16:50
Cap. 1:

Ciao, syila.

Avevo partecipato anch'io al contest PTSD e siccome tendo a leggere le storie dei contest a cui partecipo, specie quando sono di un genere a me affine, mi meraviglio di aver saltato questa...

Allora, forse la parte che mi è piaciuta di più è quella iniziale, con gli scambi tra il nonno e le repliche del giovane Alaric. Pareva tutto così tranquillo e scherzoso che gli effetti nefasti della concentrazione di fate mi ha sorpreso non poco.

Riguardo a questa occasione, nel racconto dici che Alaric si sente responsabile della morte del nonno, ma a me non riesce di giudicarlo colpevole di qualcosa. Sì, aveva agitato con inesperienza la bacchetta di sorbo, e per questo le piccole pesti magiche, invece di andarsene via, neppure si erano interessate a lui. Poi non era fuggito subito, ma ho l'impressione che il tempo perso dal nonno a causa di questo non sia stato determinante nella sua tragica fine. In verità mi è più facile attribuire colpe proprio al nonno, perché sarebbe stato molto più prudente per lui testare la sua nuova creazione all'aria aperta.

Del seguito ho apprezzato molto la costruzione dell'universo fantastico, che ho trovato ricco di molte belle sfaccettature. Certo, è davvero un miracolo che la l'umanità esista ancora, visti i continui pericoli che i maghi devono gestire...
Il protagonista nella parte centrale è diventato il medico, ma a lui non sono riuscito a "legarmi" troppo, perché non mi era chiaro quanto realmente tenesse al ragazzo. Poi il fatto che i suoi trattamenti sanitari non abbiano funzionato non ha deposto a suo favore.

Ora, mi vien da chiedermi perché il trauma di Alaric sia stato tanto difficile da risolvere. L'esplosione e la perdita del nonno erano stati due brutti colpi, però lui ha avuto la fortuna di non vedere cose orribili come corpi sventrati. C'era il senso di colpa a complicare le cose, ma questo doveva poter essere smontato facilmente...
Potrei ipotizzare che la perdita del nonno è stata molto più pesante perché il ragazzino aveva già perso i genitori. Insomma, sentiva già la loro mancanza e poi ha perso anche il padre adottivo. Non deve essere cosa da poco.

Poi arriviamo alla comune. Ambiente molto curioso, devo ammetterlo. Si capisce che questi reietti stanno assieme più per necessità che per amicizia, infatti la ragazzina tatuata ci ha messo davvero poco a vendere Alaric. Ma la dinamica è anche comprensibile, visto che il ragazzo doveva essere ben poco utile e socievole.

E infine passiamo alla nuova dimensione, il passo fondamentale che decide il futuro del giovane mago. Le aspettative e la maga carina col carattere molto deciso potrebbero non essere elementi ideali per il recupero del protagonista... e in effetti immagino che abbiano contribuito in qualche misura nel definire la sua indole...

Alla prossima! Ciao!

Recensore Master
29/05/24, ore 12:51
Cap. 1:

Ciao!
Ho visto la tua storia sul contest PTSD e l'ho inserita in lista perché, anche se io non sono riuscita a partecipare, il tema mi intriga molto. Arrivo giusto con qualche mese di ritardo, ma finalmente sono riuscita a ritagliarmi un po' di tempo per sfoltire la tbr <3
Qui forse ho visto più il trauma che non il disturbo post-traumatico, ma comunque la storia mi ha coinvolta: ho apprezzato molto il personaggio del dottore, diviso a metà tra l'affetto per il nipote del suo amico e la responsabilità di medico che, si vede, prende molto sul serio. Tra l'altro mi è piaciuto come hai descritto i suoi poteri di mentalista, a partire dai ragionevoli sospetti che scivolano via dalla mente dell'ispettore come poi proprio l'aspetto dell'uomo che non lascia alcuna impressione duratura in chi lo guarda. Ottimo lavoro davvero per quelle parti.
Complimenti, alla prossima!

Recensore Veterano
21/10/23, ore 17:51
Cap. 1:

Quinta classificata - "Engramma" di Syla

Grammatica 9/10
Il racconto è molto, molto gradevole. Si legge bene, lo stile è scorrevole e il contenuto ben coeso e coerente. Ho trovato, per lo più degli errori con il corsivo: non va usato per le citazioni, ma solo per mettere in evidenza delle parole non in italiano o simili. Per le citazioni, meglio usare le virgolette. Ci sarebbe voluto qualche inciso in più ogni tanto ma, per il resto, grossi errori non ne ho ravvisati.

Sintomi 3/5
Questa è, decisamente, la parte più critica. Purtroppo, anche in questo caso, il PTSD passa in secondo piano rispetto al resto della trama. Infatti, l’unico sintomo che sono riuscita a ravvisare con sicurezza è l’ipervigilanza, di altri non sono abbastanza sicura per assegnare un punteggio, mi spiace perché, purtroppo, il racconto è molto bello e forse avrebbe meritato di più.

Gradimento Personale 3/3
Il racconto in sé è molto bello. L’ho letto con grande piacere: è sfaccettato e complesso, sospeso in un’atmosfera magica che a tratti s’intuisce senza comprendere del tutto. Come una magia dovrebbe essere. Mi sono piaciuti molto i vari riferimenti all’Occulto, alla Storia e all’Alchimia. Uno scorcio su un mondo diverso, di cui mi piacerebbe scoprire di più. Ne sono rimasta molto colpita ed affascinata. Mi piacerebbe scoprire come se la caverà Alaric in questa nuova dimensione. Complimenti, è davvero un racconto meraviglioso, mi è piaciuto molto! Peccato non aver centrato del tutto la tematica, anche se ti sei rifatta con una trama stupenda.

Totale 15/18

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Recensore Master
07/09/23, ore 12:15
Cap. 1:

Ciao carissima^^
partecipiamo allo steso contest, per cui vengo a curiosare alle tue parti.
Il nostro Alaric è un mocciosetto esuberante e curioso, non facile da mettere zitto. Vuole partecipare alle ricerche del nonno, ma ovviamente fa più danno che altro, creando i presupposti per un disastro.
Non che il disastro sia del tutto colpa sua, ma lui chiaramente se ne addossa per intero la responsabilità, con i mezzi e gli strumenti che può avere un ragazzino, ovvero quasi nessuno, e i pochi che possiede, malfunzionanti.
Prova ne sia che il suo malessere, per forza di cose mai elaborato, lo porta a un'adolescenza di peregrinazioni in luoghi sempre più infimi e degradati, finché non viene "recuperato" dallo stesso che aveva inizialmente tentato di curarlo.
Il trauma non è stato elaborato, ma forse le esperienze di vita hanno reso Alaric in grado di farvi fronte in altri modi.
Come sempre una scrittura piacevolissima ed evocativa, nonché un'impaginazione che è una gioia per gli occhi.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest!