Recensioni per
Engramma
di syila

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/10/23, ore 17:51
Cap. 1:

Quinta classificata - "Engramma" di Syla

Grammatica 9/10
Il racconto è molto, molto gradevole. Si legge bene, lo stile è scorrevole e il contenuto ben coeso e coerente. Ho trovato, per lo più degli errori con il corsivo: non va usato per le citazioni, ma solo per mettere in evidenza delle parole non in italiano o simili. Per le citazioni, meglio usare le virgolette. Ci sarebbe voluto qualche inciso in più ogni tanto ma, per il resto, grossi errori non ne ho ravvisati.

Sintomi 3/5
Questa è, decisamente, la parte più critica. Purtroppo, anche in questo caso, il PTSD passa in secondo piano rispetto al resto della trama. Infatti, l’unico sintomo che sono riuscita a ravvisare con sicurezza è l’ipervigilanza, di altri non sono abbastanza sicura per assegnare un punteggio, mi spiace perché, purtroppo, il racconto è molto bello e forse avrebbe meritato di più.

Gradimento Personale 3/3
Il racconto in sé è molto bello. L’ho letto con grande piacere: è sfaccettato e complesso, sospeso in un’atmosfera magica che a tratti s’intuisce senza comprendere del tutto. Come una magia dovrebbe essere. Mi sono piaciuti molto i vari riferimenti all’Occulto, alla Storia e all’Alchimia. Uno scorcio su un mondo diverso, di cui mi piacerebbe scoprire di più. Ne sono rimasta molto colpita ed affascinata. Mi piacerebbe scoprire come se la caverà Alaric in questa nuova dimensione. Complimenti, è davvero un racconto meraviglioso, mi è piaciuto molto! Peccato non aver centrato del tutto la tematica, anche se ti sei rifatta con una trama stupenda.

Totale 15/18

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Recensore Master
07/09/23, ore 12:15
Cap. 1:

Ciao carissima^^
partecipiamo allo steso contest, per cui vengo a curiosare alle tue parti.
Il nostro Alaric è un mocciosetto esuberante e curioso, non facile da mettere zitto. Vuole partecipare alle ricerche del nonno, ma ovviamente fa più danno che altro, creando i presupposti per un disastro.
Non che il disastro sia del tutto colpa sua, ma lui chiaramente se ne addossa per intero la responsabilità, con i mezzi e gli strumenti che può avere un ragazzino, ovvero quasi nessuno, e i pochi che possiede, malfunzionanti.
Prova ne sia che il suo malessere, per forza di cose mai elaborato, lo porta a un'adolescenza di peregrinazioni in luoghi sempre più infimi e degradati, finché non viene "recuperato" dallo stesso che aveva inizialmente tentato di curarlo.
Il trauma non è stato elaborato, ma forse le esperienze di vita hanno reso Alaric in grado di farvi fronte in altri modi.
Come sempre una scrittura piacevolissima ed evocativa, nonché un'impaginazione che è una gioia per gli occhi.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest!